Il futuro a 5 Stelle

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Il futuro con il Movimento 5 stelle é un dono del cielo

domenica 11 agosto 2013

La centenaria tragedia degli incendi estivi in Sardegna

In fenomeno degli incendi estivi in Sardegna non é cosa nuova. Anche nel Medio Evo,
nel periodo Giudicale ( la Sardegna era divisa in quattro giudicati sovrani: Cagliari,
Arborea, Gallura e Torres)
http://www.sardiniapoint.it/18.html
La pratica preferita dei piromani era puntuale anche allora nei mesi caldi dell'anno.
Dal codice penale e civile di allora, denominata "Carta DE Logbu" spunta u n'articolo
che puniva severamente chi appiccava fuoco nelle campagne:
Dalla "Carta de Logbu":

"Ordinamentos De fogbu in lauore.Qrivii"
"Tem ordinam9: qui Si alcuna persona ponneret fogbu istudiosaméti a lauore
messadu ouer ad messare: o at vigna: a at ortu et est indi bincbídu pagbit pro
maquícia.llrs.l. et issu damnu a quill at auíre factu: et Si nópagbat ipso ouer
atero pro Se segbit Sillí Sa manu destra: Et issos iurados siant tenudos de
provare et de tenne Sus mal9factores adicussa pena quí narat su secundu
capitulu."
Traduzione:
(L'autorità ordina: chiunque, qualsiasi persona che intenzionalmente a nuocere da
fuoco nel seminato da mietere o non: a vigne, orti, pascoli vergini o pascolati, paghi
per il danno dopo dovuta perizia: Se non paga lui o altri per il danno causato, gli sia
tagliata la mano destra. I giurati competenti garantiscono per tanto che la pena
inflitta sia eseguita come previsto dal secondo Capitolo.)

Oggi meno che in passato non ci devono essere attenuanti per chi manda in Fumo il
territorio e miete delle vittime a causa dello stesso.
Bisogna in ogni caso inasprire le pene sul reato legati alla piromania ( disturbo
comportamentale pericoloso per la società e per l'ambiente) ogni anno per mano di
questi squilibrati vanno in fumo migliaia di migliaia di ettari fra terreni boschivi e
coltivabili. Montagne, colline e pianure in cenere per appagare il gusto di questi malati
difficilmente individuabili se non in fase di reato quando hanno ancora il cerino in
mano.

Chi guadagna dagli incendi estivi:
Come se non bastasse Si uniscono a questi incendiari le ecomafie in costante aumento
un pó ovunque e traggono guadagni e concessioni edilizie dando fuoco alle campagne
interne e in prossimità delle coste dove poi viene favorito il consenso per la
cementificazione selvaggia..
Sono sempre in aumento gli incendi provocati dalla casta invisibile che rendono inutile
l'ordinaria prevenzione eludendone le misure; questi ultimi operano per costringere lo
Stato a finanziare grandi somme di denaro (60 milioni di Euro l'anno a dir poco) per
le squadre di pronto intervento: aerei, elicotteri, mezzi a terra e uomini, ogni anno in
numero crescente.
 A parte il 2013 per via dei tagli straordinari dovuti per la crisi
tutta la macchina antincendio é stata ridotta causando forti disaggi almeno in
Sardegna.

Già nel 2007 Legambiente aveva raccontato il business degli incendi: una realtà fatta
di rimboschimento, abusivismo edilizio, terreni che una volta andati in fumo
aumentano di valore come possibile nuovo suolo edificabile.
Già cinque anni fa Simone Andreotti, responsabile nazionale della protezione civile di
Legambiente aveva denunciato i giochi sporchi:)
I dati provenienti da indagini che riguardano il fenomeno della criminalità ambientali
riporta numeri essenzialmente terrificanti:
http://www.legambiente.it/contenuti/comunicati/ecomafia-2012-le-storie-e-inumeri-
della-criminalita-ambientale

É necessario dunque, irrigidimento delle pene per chi si macchia di reato legato alla
distruzione della Fauna e della Flora: Ci vuole l'ergastolo perché dare fuoco alle
campagne a ai boschi equivale distruggere i prodotti di prima necessità che
garantiscono l'esistenza degli esseri viventi.
E auspicabile quindi siano presto presi dei procedimenti per la stesura di un disegno
di legge efficace che dia da subito risultati persuasivi da fare desistere i piromani nel
dare sfogo alla loro follia...é risaputo inoltre che le misure e gli ordinamenti in vigore
si rivelano del tutto inefficacia...
infatti chi comete reati legati alla piromania spesso la passa liscia (non viene neppure
beccato) in alcuni casi la legge prevede solo una semplice denuncia a piede libero senza
neppure un'ammenda di risarcimento danni.
 In prossimità della flagranza il piromane rischia in ogni caso di processo 10 anni di carcere più l'aggravante pari alla metà della pena nel caso di grave danneggiamento ambientale, come prevede l'art 423 bis
del codice penale per il reato di incendio boschivo che comprende anche il disastro
ambientale.
Ma evidentemente non basta il fenomeno continua a manifestarsi lo
stesso con la stagione estiva e i venti a favore.

I dati della forestali che riguardano gli incendi estivi del 2012 indicano u n'aumento
del fenomeno pari al 93% quasi il doppio rispetto l'anno precedente.
4.700 sono gli incendi che si sono sviluppati su tutto il territorio nazionale ( buona
parte in Sardegna, Campania, Toscana, Lazio e Puglia) In Totale sono andati in
cenere  24.00 ettaridi superficie nelle varie zone Geografiche. 14.000 mila ettari solo
di territorio boschivo e circa 10.00 riguardano i territori destinati all'agricoltura.
Sono sempre prevalentemente dolose le origini dei fuochi appiccati nei boschi e nelle
campagne. Rari sono invece i roghi dolosi: cioè quelli dovuti a imprudenza quando
qualcuno si accinge a bruciare sterpaglie nei mesi estivi, che per altro si prevede non
sia praticata questo tipo di attività.
I dati dal fronte investigativo sui roghi boschivi mettono a verbale nell' anno 2012
282 denunce, della quale solo 7 di queste sono finite in carcere perché beccati in
flagranza di reato.

Fonte informativa della forestale:
((Si va dagli interessi dei singoli pastori a quelli delle mafie. Del resto già nel 2001 il
Sisde denunciava il coinvolgimento della criminalità organizzata nella ricostruzione e
nella speculazione edilizia delle zone devastate dalle fiamme))
I Link che segue riporta alcuni dati interessanti che riguardano il fenomeno, in
aumento, degli incendi estivi che vedono ogni anno che passa il ripetersi di un film giá
visto migliaia di volte e non possono che farci preoccupare e di conseguenza, se non
altro, ci fa sentire in dovere dia amplificare questi fatti gravi per portarli alla
conoscenza di un pubblico piú vasto, e con l'invito a chi di dovere prendano misure
adeguate, cominciando da un nuovo disegno di legge, come detto in precedenza, per
inasprire le pene contro i responsabili di questi vili reati.
http://www.peacelink.it/ecologia/a/22925.html

Non esiste il bisogno incombente di comprare nuovi Canadair, in Italia ce n'é anche
troppi ma sono distribuiti in modo sbagliato e molti sono fermi negli hangar.
Nessuno parla di interventi preventivi con piú uomini che presidiano la campagna nei
periodi piú a rischio. Il problema é il piromane a cui va impedito con tutte le forze in
campo che porti a segno il suo disegno distruttivo. Quando si alza il fumo é giá troppo
tardi.
La macchina centenaria che "contrasta" i fuochi estivi... ...non funziona, non ha mai
funzionato. Si spendono sessanta milioni l'anno ma a fine stagione si conteggiano
miliardi di danni causati dal fuoco che al 99% é sempre doloso.


A chi giova questo folle business?
Qualche migliaio di persone che ogni anno vengono assunte?
Si reclama giustamente le negligenze dello Stato: vogliono altri aerei, altri mezzi,
ancora uomini. Tutti fermi al fresco per entrare in azione solo a chiamata avvenuta,
quando le fiamme urlano e divorano la campagna.
Ma la prevenzione?
In Sardegna non vi é mai stata la volontà di combattere il fenomeno degli incendi, i
piromani ogni volta trovano le vie libere sia all'andata che al ritorno dove possono
mettere a segno il loro disegno distruttivo. Non vi mai Stato disposizione logistica di
mezzi e uomini per controllare il territorio in modo capillare. Gli stagionali entrano in
azione solo se chiamati cioè quando l'incendio giá urla nelle campagne mandando in
cenere Fauna e Flora. Un vergogna e la colpa e di tutti nessuno escluso Ma in primis il
corpo forestale dello Stato che sono bravi solo a fare la somma dei danni a fine
stagione..
Possiamo capire ( fino a un certo punto) che in periodo di crisi bisogna tirare la
cinghia, ma un 1 639 942 persone (dati 30 novembre 2012 numero abitanti in
Sardegna) non possono stare chiusi nelle loro case al fresco o al mare mentre il
territorio brucia, muore. Tutti possiamo salire sui promontori e montare di guardia.
Anche le forze dell'ordine, militari compresi possono fare molto nella lotta contro i
piromani di notte e di giorno e non mi si dica che non hanno gli strumenti per farlo.

É la volontà che manca...
Il problema delle carceri affollate poi esiste...Quegli che hanno pene minori da espiare
possono essere adoperati ( gli paghiamo é chiaro) per fare prevenzione antincendio nei
mesi estivi in Sardegna e nelle Regione a rischio. Gli accorpiamo alle squadre addetti
dei comuni ( Naturalmente sotto il controllo delle forze dell'ordine, vigili del fuoco
etc.) e possono fare senza dubbio attività di vedetta in punti strategici nel territorio.
Oltre ad essere rieducativo per i detenuti il servizio é senza dubbio importantissimo
nella lotta ai roghi estivi. Inoltre ci sarebbe un ritorno di spese risparmiate per lo
Stato. Ogni anno i finanziamenti dello stato toccano cifre esose, troppo se prendiamo
in considerazione lo stato di crisi in cui vige il paese da anni. Soldi spesso spesi male
ogni anno, che si assommano a svariati miliardi di danni causati dal fuoco, senza per
altro risolvere il problema e cioè fare il possibile che i piromani non abbiano occasione
di sfogare il loro intento distruttivo .

martedì 30 luglio 2013

Il giorno del caimano

Oggi arriva la sentenza in cassazione per Silvio Berlusconi. Azzi acidi!
 Lui aspetta la condanna o l'assoluzione come spera, prega e auspica, chiuso a palazzo Grazioli attorniato dai parenti piú stretti, complici; si stringono interno all'imputato per solidale umanità e per non farlo sentire solo, poerello.
 Apparentemente tranquillo ma teso come una corda di chitarra fuori tono, viso cadaverico in colore grigio violastro che neppure 6 chilogrammi di fard riescono a coprire, la tensione nell'aria si taglia fette; anche il cagnolino lechinese che avverte il voltaggio si é accucciato nel sottoscala e non s'é piú mosso da quando é arrivato a palazzo dentro la borsetta della fidanzata.
A nessuno pare sia concesso consultarlo, neppure i suoi piú stretti collaboratori, escluso Gianni Letta e Paolo Bonaiuti che hanno potuto farli visita di cortesia, di complicità, di inciucio, e hanno lasciato Palazzo Grazioli prima dell'arrivo della figlia Marina e seguito.
Solo la scugnizza napoletana pare riesca a consolarlo e a trovare le parole giuste per tenerlo "in vita" su di tono diciamo; una volta con una carezza, un'altra con la promessa che lo verrà a trovare in carcere vestita da giudicessa e gli porterà i babá al Rum che gli piacciono tanto insieme alla tortiera napoletana che fa la nuora che pure stravede per lui .
Ma non per questo gli aficionados siano tutt'altro che quieti: la Santanchè espone le sue strategie di attacco minacciando di andarsi a incatenare insieme agli altri alle inferriate del Quirinale, il materiale per farlo con lucchetti a combinazione numerica pare sia messo a disposizione e offerto dalla benemerita.
Tutti in fibrillazione quindi, d'altronde anche i piú agguerriti criminale si fanno le loro attenuanti e le giustificano affinché vengano creduti.
 La giustificazione piú indegna arriva da piú parti ed é quella di farsi barriera con  10 milioni di elettori
(che poi realmente sono meno di 9 milione, una spanna in piú del M5S)
come se i voti sono la delega consensuale dei cittadini a commettere reati e non ad amministrare la cosa pubblica in modo onesto e con trasparenza cristallina. No fanno neppure conto che gli elettori di Berlusconi che lo  hanno votato il 25 Febbraio, in percentuale imponente lo hanno abbandonato, dal che i voti in questione sono allo stato attuale abbondantemente scaduti, bisogna aspettare le prossime elezioni quindi per parlare di consensi, che come detto, i suddetti consensi non sono da usare a piacere proprio personale per giunta come para fulmine dalle sue beghe processuali.

Una sola cosa mi riamane da dire: premesso che le sentenze dei giudici vanno rispettate a priori, in caso di assoluzione, o rinvio o che si voglia sarebbe comunque un insulto all'Italia che crede nella giustizia, del giusto ragionare di fronte a tutti gli uomini uguali di fronte alla giustizia, e del giusto principio di uguaglianza sui diritto umani.
L'Europa e il mondo ci guarda, sanno tutto di Berlusconi, sono infornatissimi e aspettano giustizia..

 Barolus Viginti

mercoledì 3 luglio 2013

Ci vuole pena massima (ERGASTOLO) a chi appicca fuoco nei boschi, nei terreni agricoli e nei pascoli

Con il caldo torrido e la complicità del maestrale i piromani partono favoriti nel mettere in atto l'intento distruttivo. 
Puntuali a dispetto di tutto anche quest'anno e forse anche sicuri dal fatto che se vengono intercettati se la cavano con una denuncia a piede libero o a limite con una condanna che li trattiene in carcere solo qualche mese nonostante la gravità del gesto
Il fenomeno degli incendi estivi in Sardegna vanta memoria millenaria. Anche in epoca Giudicale dovevano fare fronte al roghi. La Sardegna allora era divisa in quattro Regioni: giudicati indipendenti appunto, sovrani perché erano governati da quattro Re, ovvero quattro giudici: Cagliari, Arborea, Gallura e Torres

http://www.sardegnaambiente.it/j/v/152?s=25738&v=2&c=1565&t=1





La pratica preferita dei pyromani era puntuale anche allora nei mesi caldi dell'anno. 
Dal codice penale e civile di allora sono ben quattro gli articoli che trattano l'argomento: denominata "Carta De Logu" uno di questi articoli puniva severamente chi appiccava fuoco nelle campagne:

Dalla "Carta de Logu":


"Ordinamentos De fogbu in lauore.Qrivii""Tem ordinam9: qui Si alcuna persona ponneret fogbu istudiosaméti a lauore messadu ouer ad messare: o at vigna: a at ortu et est indi bincbídu pagbit pro maquícia.llrs.l. et issu damnu a quill at auíre factu: et Si nópagbat ipso ouer atero pro Se segbit Sillí Sa manu destra: Et issos iurados siant tenudos de provare et de tenne Sus mal9factores adicussa pena quí narat su secundu capitulu."

Traduzione:

(L'autorità ordina: chiunque,  qualsiasi persona che intenzionalmente a nuocere da fuoco nel seminato da mietere o non: a vigne, orti, pascoli vergini o pascolati, paghi per il danno dopo dovuta perizia: Se non paga lui o altri per il danno causato, gli sia tagliata la mano destra. I giurati competenti garantiscono per tanto che la pena inflitta sia eseguita come previsto dal secondo Capitolo.)

É sempre così: troppi interessi in gioco e da lí prevale solo il gioco del tira e molla fra le categorie competenti che ogni anno si occupano dei fuochi boschivi. Ogni uno tira l'acqua, in questo caso i finanziamenti, al suo mulino.
Il problema comunque rimane e nessuno pare abbia interesse di porvi fine.
I piromani hanno man forte quindi...
Bastava solo metà delle somme annuali per fare prevenzione seria e mantenere il controllo del territorio in modo capillare. Invece!!??


Oggi non siamo di fronte alle vecchie modalità, come quando i pastori davano fuoco alle campagne per avere un pascolo migliore, per dispetto di un pascolo negato, per preparare il terreno per la prossima semina. 
Un cancro antico dunque e ancora non siamo riusciti a porvi fine, anzi oggi il fenomeno si ripete mutato in tutta la sua complessità in una ragnatela di interessi pubblici e privati pressoché noti.
 Se pensassimo a nuove misure legislative a tutela dell'ambiente, la lotta potrebbe rivelarsi funzionale ed efficace.Oggi meno che in passato non ci devono essere attenuanti per chi manda in Fumo il territorio e miete delle vittime a causa dello stesso.Bisogna in ogni caso e per dovere sacrosanto inasprire le pene sui reati legati alla piromania 
( disturbo comportamentale pericoloso per la società e per l'ambiente) 
ogni anno per mano di questi squilibrati vanno in fumo migliaia di migliaia di ettari fra terreni boschivi e coltivabili. Montagne, colline e pianure vanno in cenere per appagare il gusto di questi malati, difficilmente individuabili se non in fase di reato, vale a dire, quando hanno ancora il cerino in mano. 

Chi guadagna dagli incendi estivi:
Come se non bastasse  rispetto al passato nella lotta contro i roghi entrano in gioco nuovi scenari, uomini con interessi diversi per usare i finanziamenti statali, per fare in modo siano annualmente e puntualmente garantiti.
 La strategia é sempre la stessa usata nei secoli, il risultato pure: Migliaia di ettari ogni anno mandati in fumo nel giro di poche ore, e se il vento soffia di maestrale ci vogliono giorni prima che le squadre in campo possano avere ragione delle fiamme.
Gli incendiari odierni sono difficili da individuare, spesso al soldo delle ecomafie, a favore delle urbanizzazioni selvagge e degli insediamenti strutturali che non rispettano le norme paesaggistiche vigenti.    
Sono molto attive in tutto il territorio nazionale. Dal fuoco traggono cospicui guadagni  causando svalutazioni territoriali e affrettano i tempi per le concessioni edilizie. 

Gli incendiari appartengono  spesso anche alla grande macchina organizzativa, o per lo meno ne fanno parte come membri stagionali provvisori addetti allo spegnimento.  
In base ai decreti di emergenza che lo  Stato emana, questi "signori" hanno la certezza del lavoro stagionale sicuro. Bisogna essere scaltri ed egoisti, oltre che totalmente ignoranti, ma purtroppo é così.
  
Invisibili e difficile da intercettare la casta dei fuochi, in tutta la sua complessa personalità  rende inutile ogni tipo di misura preventiva  finanziamenti e tutto quello che ogni anno ne consegue.
 Si parla di almeno mezzo miliardo di Euro l'anno che ogni hanno lo Stato mette a disposizione per prevenzione e azioni di intervento per lo spegnimento.  
Quindi in pratica contro i roghi estivi, nonostante i mezzi a disposizione: elicotteri aerei e squadre ´di uomini ben equipaggiate in cielo e in terra, quel resta alla fine di ogni estate é cenere, distruzione con i conti da fare...

Riassumendo mi accingo a portare a conoscenza questi dati provenienti dai siti del corpo forestale e altri che come me hanno a cuore il problema:
Già nel 2007 Legambiente aveva raccontato il business degli incendi: una realtà fatta di rimboschimento, abusivismo edilizio, terreni che una volta andati in fumo aumentano di valore come possibile nuovo suolo edificabile.
Già cinque anni fa Simone Andreotti, responsabile nazionale della protezione civile di Legambiente aveva denunciato i giochi sporchi:)
I dati provenienti da indagini che riguardano il fenomeno della criminalità ambientali riporta numeri essenzialmente terrificanti:

É necessario dunque, irrigidimento delle pene per chi si macchia di reato legato alla distruzione della Fauna e della Flora: Ci vuole l'ergastolo perché dare fuoco alle campagne a ai boschi equivale distruggere i prodotti di prima necessità che garantiscono l'esistenza degli esseri viventi.
Mi auguro siano presto presi dei provvedimenti per la stesura di un disegno di legge efficace che dia da subito risultati persuasivi da fare desistere le varie caste e i piromani di dare sfogo alla loro follia...
é risaputo inoltre che le misure e gli ordinamenti in vigore si rivelano del tutto inefficaci... 
infatti chi comete reati legati alla piromania spesso la passa liscia, in alcuni casi la legge prevede solo una semplice denuncia a piede libero senza neppure un'ammenda di risarcimento danni. 
La forestale divulga:
I dati della forestali che riguardano gli incendi estivi del 2012 indicano un'aumento del fenomeno pari al 93% quasi il doppio rispetto l'anno precedente.
4.700 sono gli incendi che si sono sviluppati su tutto il territorio nazionale ( buona parte in Sardegna, Campania, Toscana, Lazio e Puglia) In Totale sono andati in cenere 24.000 ettari di superficie nelle varie zone Geografiche. 14.000 mila ettari solo di territorio boschivo e circa 10.00 riguardano i territori destinati all'agricoltura. 
Sono sempre prevalentemente dolose le origini dei fuochi appiccati nei boschi e nelle campagne. I dati dal fronte investigativo sui roghi boschivi mettono a verbale nell' anno 2012  282 denunce,  della quale solo 7 di queste sono finite in carcere perché beccati in flagranza di reato.

Fonte informativa della forestale:
((Si va dagli interessi dei singoli pastori a quelli delle mafie. Del resto già nel 2001 il Sisde  denunciava il coinvolgimento della criminalità organizzata nella ricostruzione e nella speculazione edilizia delle zone devastate dalle fiamme))

I Link che segue riporta alcuni dati interessanti che riguardano il fenomeno, in aumento, degli incendi estivi che vedono ogni anno che passa il ripetersi di un film già visto migliaia di volte e non possono che farci preoccupare e di conseguenza, se non altro, ci fa sentire in dovere dia amplificare questi fatti gravi per portarli alla conoscenza di un pubblico piú vasto, e con l'invito a chi di dovere prendano misure adeguate, cominciando da un nuovo disegno di legge, come detto in precedenza, per inasprire le pene contro i responsabili di questi vili reati.

affrontare:


ETTARI PERCORSI DAL FUOCO NEL QUADRIENNIO ‘07–’10
Regione
2007
2008
2009
2010
andamento quadriennio
superficie percorsa dal fuoco (ha)
superficie percorsa dal fuoco (ha)
superficie percorsa dal fuoco (ha)
superficie percorsa dal fuoco (ha)
Sicilia
46.451
17.775
8.616
20.258
L
Sardegna
28.561
4.128
37.104
6.582
J
Calabria
43.126
17.996
7.206
5.207
J
Puglia
18.028
8.489
4.358
5.020
L
Lazio
13.567
2.750
2.528
3.149
L
Campania
26.307
3.956
6.202
2.351
J
Basilicata
7.974
5.258
1.041
2.119
L
Abruzzo
21.167
439
159
379
L
Molise
2.858
814
186
377
L
Lombardia
1.608
1.142
396
319
J
Piemonte
3.640
908
373
231
J
Liguria
3.013
825
2.644
169
J
Toscana
1.330
990
1.838
142
J
Umbria
1.410
342
55
110
L
Marche
5.088
69
63
46
J
Friuli Venezia Giulia
164
68
354
36
J
Emilia Romagna
1.002
154
171
21
J
Veneto
100
26
54
12
J
Trentino Alto Adige
159
2
5
6
K
Valle D’Aosta
10
14
7
3
J
Totale
225.563
66.145
73.360
46.537
J
Fonte: Corpo forestale dello Stato – Elaborazione Legambiente - Ecosistema incendi 2011

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E ATTIVITA’ DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI REALIZZATE DAI COMUNI ITALIANI
Attività
Percentuale Comuni
Piena applicazione della legge 353/2000
5%
Catasto delle aree percorse dal fuoco nell’ultimo quinquennio
78%
Catasto aggiornato nell’ultimo anno (2010)
50%
Attività avvistamento incendi boschivi e di interfaccia
20%
Attività di prevenzione degli incendi boschivi e di interfaccia
69%
Campagne di informazione alla popolazione
45%
Attività di educazione ambientale rivolte al mondo della scuola
24%
Corsi di formazione per dipendenti comunali e volontari AIB
20%
Supporto al volontariato specializzato nell'antincendio
60%
Approvazione del Piano Emergenza comunale per incendi di interfaccia
75%
Fonte: Ecosistema Incendi 2011 - Legambiente/Dipartimento della protezione civile

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E LAVORO DI MITIGAZIONE DEL 
RISCHIO INCENDI BOSCHIVI SVOLTO DAI COMUNI ITALIANI
Lavoro svolto
Percentuale Comuni
Classe di Merito
Percentuale Comuni
Positivo
69%
Ottimo
2%
Buono
43%
Sufficiente
24%
Negativo
31%
Scarso
22%
Insufficiente
9%


Fonte: Ecosistema Incendi 2011 - Legambiente/Dipartimento della protezione civile.
http://youtu.be/Z5ja38vyD50
Una soluzione ci sarebbe una delle tante potrebbe essere quanto segue:
 Il problema delle carceri affollate esiste...Quegli che hanno pene minori da espiare possono essere adoperati ( gli paghiamo é chiaro) per fare prevenzione antincendio nei mesi estivi  in Sardegna e nelle Regione a rischio. Gli accorpiamo alle squadre addetti dei comuni ( Naturalmente sotto il controllo delle forze dell'ordine, vigili del fuoco etc.) e possono fare senza dubbio attività di vedetta in punti strategici nel territorio. Oltre ad essere rieducativo per i detenuti il servizio é senza dubbio importantissimo nella lotta ai roghi estivi. Inoltre ci sarebbe un ritorno di spese risparmiate per lo Stato. Ogni anno i finanziamenti dello stato toccano cifre esose, troppo se prendiamo in considerazione lo stato di crisi in cui vige il paese da anni. Soldi spesso spesi male senza per altro risolvere il problema e cioè fare il possibile che i piromani non abbiano occasione di sfogare il loro intento distruttivo .
  Di
Barolus Viginti


giovedì 13 giugno 2013

Il M5S sotto attacco!?

In quanto alle attuali vicende all'interno del gruppo parlamentare non posso che preoccuparmi e dare sfogo a quanto segue:
attenti quindi, il M5S corre il rischio di finire dritto dritto nella trappola mediatica asservita ai partiti tradizionali, senonché pagare un prezzo amaro per via delle prese di posizioni a titolo personale all'interno del gruppo.
A me pare che quello che manca all'interno del movimento sia lo spirito di squadra; d'altronde in tre mesi se pur con un programma e una lista di regole che stabiliscono una forma di etica morale, ancora non si riesce a lavare i panni sporchi in famiglia, come si suole dire nelle circostanze difficili; se non altro almeno nei modi come fanno anche gli altri gruppi e coalizioni che se pur immersi in un pantano oscuro a volte inquietante, riescono a controllare gli umore interni spianando le spigolature.

Il campanilismo dilagante e contagioso mina la stabilità se non la sorte di tutto il movimento, a Mio avviso urge fare una riunione con tutti i parlamentare eletti in presenza di Grillo, Casaleggio, i principali ideatori e sostenitori.Bisogna fare spogliatoio insomma, come disse qualcuno che con i suoi rifugiò in convento evitando orecchie e occhi indiscreti ( per altro oltre a essere scaltro pure furbo )
Molto spogliatoio insomma: se ogni uno vale uno, per fare gruppo ci vuole molto di piú dei valori personali. Innanzi tutto bisogna rinunciare sempre a qualcosa di personale per dare agli altri e poi crederci profondamente, la vocazione per superare gli ostacoli e smussare le spigolature. Bisognerebbe fare politica con spirito di sacrificio come fosse una missione.
L'idea di base di Grillo e dei costituenti del movimento in effetti sono queste,  cioè cambiare il concetto del modo tradizionale di fare amministrazione pubblica, perché come tutti possiamo constatare, la situazione nel paese é insostenibile e disastrosa ormai, anche chi stava a galla " sul sistema melmoso corre il serio pericolo di affondare.
É questo che dice in sintesi in tutti i suoi comizi Beppe Grillo e si stampano senza ombra di dubbio nel codice di comportamento prima, e fra le righe del programma poi.

Mi ha turbato il comportamento della signora Gambaro, anche se nell'intervista rilasciata a Sky TV ha detto anche delle cose condivisibili.
Le assemblee, le riunione interne si fanno apposta per dialogare e porre al vaglio eventuali problematiche, anche di stampo personale. Perché andare a sfogare le proprie apprensioni  per dare modo alla stampa di manipolare e amplificarne i significati negativamente, prima a danno della stessa signora Gambaro, poi a danno del M5S.
Poteva benissimo chiedere udienza e parlarne con i colleghi in parlamento, a porte chiuse, come si fa nelle migliori famiglie; poteva chiedere direttamente a Grillo di essere ascoltata, inoltrare il suo pensiero, le sue preoccupazione... perché no lo ha fatto?
Diversamente il sospetto di complotti interni per spaccare il movimento diventa sempre piú giustificato.

Siamo al punto, mi pare, che il nostro programma, se non l'intera corporazione del Movimento sia finita fra l'incudine e il martello. Da fuori le si busca in modo indiscriminato dagli avversari politici, dalla stampa sempre piú assatanata e coesa in una campagna diffamatoria senza precedenti nella storia della Repubblica italiana.
 Dall'interno i nostri che non trovando posizione "ideale" si rivoltano creando dei precedenti pericolosi e mettendo a rischio un sistema ancora in fase di assetto.
Oltre alla necessità di stabilire una linea nuova assestando quella giá esistente, il mio auspicio é che ci sia una presa di posizione decisamente determinata, e la convinzione di andare avanti con piú forza.
I cittadini italiani che si identificano nella filosofia del M5S non devono perdere l'occasione di vedersi sfumare la speranza che crea le condizioni di cambiare davvero il paese in meglio.
Senza il Movimento 5Stelle lo scontro sociale fra le varie categorie sarà inevitabile, in tal caso la guerra civile é uno spettro sempre piú inquiettante.

Il Movimento é una realtà che si esprime tramite la delega di circa nove milioni di elettori, e non bastano per combattere contro un sistema malato e sempre piú gravido di premesse contro le masse "minori" quindi é indispensabile crescere, crescere eliminando i dissapori interni innanzitutto, crescere con la convinzione che veramente non abbiamo altri strumenti a cui appigliarci, quindi credere che insieme noi cittadini  possiamo puntare alla gestione del bene pubblico direttamente dal basso con la convinzione di migliorare la vivibilità in questo paese disastrato, offeso e calpestato per decenni da una classe dirigente egoista, fredda e senza scrupoli.
Abbiamo a disposizione un'esercito immenso di risorse umane preparate e altamente qualificate invidiabili, perché rovinare tutto adesso che siamo faccia a faccia con chi ha rovinato l'Italia.
Andiamo avanti: "loro non si arrenderanno mai noi neppure"

Barolus Viginti

lunedì 10 giugno 2013

Graziano Mesina brucia la grazia e torna in carcere

Ma allora sei scemo scusa: ti hanno dato la libertà nonostante tutto, potevi vivere il resto della tua vita egregiamente omaggiato anche da considerazione forse immeritate, e ti vai ficcare ancora nei guai cercando di trarre guadagni facendo commercio di sostanze mortali...
Graziano Mesina Ex ergastolano al momento della scarcerazione quando gli fú concessa la grazia

Pensare male é peccato peró a volte ci si azzecca diceva una persona ...
..Graziano Mesina a limite avrebbe potuto puntare piú in alto, rilegarsi a un solo grado piú dei classici cazzoni senza scrupoli dei Pusher la dice grossa sulle possibili manipolazioni o trame a suo danno.
 É assodato ormai che chi gestisce il movimento grosso della droga siano menti raffinate che resta a dovuta distanza dalla stessa. Rimane il fatto però che "l'eroe" perdente del Supra-monte si sia lasciato coinvolgere magari come uno scugnizzo alle prime armi, o per lo meno la sua natura malavitosa continua prepotentemente a dare sfogo anche dopo quarant'anni di galera graziato dal peso di una serie di ergastoli e non meno di 150 anni di detenzione.
 La criminalità organizzata non va certo nei conventi Francescani per arruolare la manovalanza. Quale migliore rappresentante "degno di fiduccia" e con un curriculum non certo invidiabile come quello di Grazianeddu.

Certo che sarebbe interessante sentire le intercettazioni che lo hanno incastrato, almeno per annullare certi sospetti e dubbi che balzano alla mente dei lettori che piú o meno conoscono la storia dell'ex Bandito Graziano Mesina .
Mesina é anche famoso alle cronache per dire quello che pensa, non ha certo peli sulla lingua. Chi ha buona memoria ricorderà quando agli inizi degli anni novanta gli fu concessa la libertà vigilata, dal che approfitto per scrivere un libro sulla sua storia ( boicottato per ovvi motivi e mai entrato in commercio ) partecipava senza risparmiarsi a trasmissioni televisive e parlava, parlava e parlava forse a tal punto da infastidire e preoccupare gli stessi che lo avevano messo in libertà, dal che dagli stessi senza tanti spiegazioni gli fu revocata la libertà con la conclusione che lo definì ancora pericoloso socialmente.
Ci furono accuse e l'ombra del possesso di armi alla quale lui ha sempre respinto ogni accusa sostenendo che fú una trappola per punire la sua inarrestabile logorrea.

Oggi la storia si ripete: Mesina pare si goda un pó troppo la libertà, gira la sardegna di lungo e in largo con salti sporadici nel continente, partecipa anche ad occasioni sociali e culturali importanti, tesse amicizie e fa nuove conoscenze, frequenta vecchi colleghi di avventure e di detenzione, figure poco raccomandabili.
Mesina controllato a sua insaputa fa sorgere ulteriori dubbi: possibile che questo non si rendesse conto che un'ex ergastolano se pur graziato dall'ex presidente della Repubblica Azeglio Ciampi, in libertà rimane sempre sotto l'occhio vigile, anche se non invadente, delle forze dell'ordine.
Mesina  irriducibile dunque!?
Mesina non ha perso il vizio di dire quello che pensa: parla ovunque vada, a volte minaccia, fa risaltare la sua personalità, il suo carisma, la sua fama;  la sua vivace spavalderia é nota sin dai tempi che inizio la sua incredibile carriera da Bandito temuto, rispettato e imprendibile. Nella sua carriera la primula rossa del supramonte conta una decina di evasioni da manuale e altrettante fallite, diventa un mito; si ritiene piú bravo delle forze costituite nel gestire situazioni difficili (tipo il sequestro di Faruk Hassan) dove venne incaricato per mediare con i banditi capeggiati da Matteo Boe, che rivendicò quasi spavaldamente i meriti sulla liberazione del bambino di origini arabe a cui da lo stesso Matteo Boe tagliò il lobo dell'orecchio spedito poi alla famiglia affinché pagasse il riscatto.
Tutto questo per la cronaca ufficiale, quella conosciuta.
É certo che ora con questo nuovo fatto e le pesanti accuse Mesina, 71 anni, perde anche quell'alone misterioso che lo rendeva un mito, una sorta di bandito buono, un specie di Robin Hood nostrano e ruspante.
Con le mani sporche di Droga si spegne dunque, ovvero si dissolve anche quel febbrile lato che lo rendeva ancora uomo d'onore, l'ultimo "balente" per la cronaca isolana, guerriero in un sistema rurale dove le ingiustizie sociali da combattere erano all'ordine del giorno.
Mi domando peró che non sia casuale ogni volta che Graziano Mesina parla e partecipa ad eventi importanti diventi socialmente pericoloso?
Mi auguro dunque per il diritto di essere informati, che tutta la vicenda sia resa pubblica e trasparente onde levare a tutto campo quel sospetto che aleggia nell'opinione pubblica, ovvero Mesina é colpevole in che misura: consapevole,  usato, raggirato o vittima di una trappola fatta su misura per incastrarlo e punirlo per il suo "vizio di parlare troppo"??




giovedì 31 gennaio 2013

Discorso Tsunami Tour Beppe Grillo -


Ascoltate quanta anima ci mette Grillo. Passerà alla Storia come Martin LutHer King e altri che si sono spesi per la cosa pubblica... che Dio ce lo riservi sano perché uomini come lui in giro non sono tanti anche se che la pensano come lui sono milioni ormai....