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barole20 ha condiviso con te una di video su YouTube: Che cazzo ne facciamo di queste armi!? Da 5 anni il blog di Beppe Grillo denuncia la presenza di decine di testate nucleari nascoste in Italia | |
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Il cittadino fa notizia: discussioni, riflessioni e testimonianze del nostro tempo
venerdì 9 aprile 2010
barole20 ti ha inviato il video "Le testate nucleari nascoste in Italia"
Italiani brava gente
Intanto i precari aumentano, il lavoro scarseggia sempre piú, le famiglia annaspano per tirare avanti e i giovani senza futuro veleggiano sulle illusioni. .....
Ancora convinti che L'assistenza sociale e l'intero stato sociale sia un peso per l'economia nazionale?
Leggete attentamente questo servizio
http://www.repubblica.it/economia/2010/04/09/news/tasse_sparite-3212376/
http://tv.repubblica.it/copertina/i-furbetti-delle-tasse/45207?video
giovedì 8 aprile 2010
mercoledì 7 aprile 2010
Ferrovie in Sardegna, tra Cagliari e San Gavino è salto nella modernità..
Inviato da barole20 tramite Google Reader:
Da ieri la linea ferroviaria a doppio binario tra Cagliari e San Gavino è finalmente completa, ciò significa più sicurezza, perché i treni non passeranno più su un solo binario con tutti i rischi connessi; significa più puntualità, perché gli incroci e le attese nelle stazioni sono solo un ricordo; vuol dire migliore mobilità, perché tutti e 30 i passaggi a livello a raso, sono stati sostituiti da più funzionali cavalcavia, finite perciò le lunghe attese davanti alle sbarre calate; vuol dire più treni e più servizi potenziali, perché la capacità di trasporto è di molto aumentata.
Un salto della modernità per 55 km, ma ad arrivare a Sassari sono 200:
Continua a leggere Ferrovie in Sardegna, tra Cagliari e San Gavino è salto nella modernità.....
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Video di Sardegna: Oristano, una terra mille differenze
Inviato da barole20 tramite Google Reader:
In questo bellissimo video promozionale sono proposte le principale peculiarità dell'Oristanese (foto, news), dalle bellezze ambientali come le acque cristalline del mare del Sinis e le sue tante spiagge, alla sua storia e cultura, dalle rovine di Tharros ai Giganti di Monte Prama, alla Torre di Mariano II ad Oristano città, alla gastronomia, al così detto turismo attivo, partendo dal golf per arrivare alla pesca ed al surf. Tutto incantevole e preso dal canale youtube di Karelvideo, che ha collaborato alla realizzazione del video (tutte le info relative tra i titoli di coda del filmato), per il Servizio Turistico Locale "Eleonora d'Arborea" (sito ancora in costruzione ???).
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giovedì 1 aprile 2010
Buzz da Antonio Grigula
Link a questo post:
http://www.google.com/buzz/103724564219476539072/Wv8Ssys943x/Era-questa-che-interessava-Barole-Cappellacci
20.41 Antonio Grigula: Era questa che interessava Barole.
Cappellacci taglia i fondi a sostegno dell'handicap - Sardegna Democratica - Sociale
06.58 Salvatore Zuddas: Tutti contro l'assistenzialismo. Anche Il governatore Cappellaci usa Le forbici che annullano le promesse, molto usate dai seguaci di Berlusconi e dalle mentalità mafiose.Tutti contro l'assistenzialismo come fosse il peggiore dei mali; tanti non capiscono che é l'unico risultato ambito, DICIAMO." da tutte le sudditanze" per rendere meglio il concetto, e di progresso raggiunto nei paesi occidentali nel perseguire una strada democratica. Nell'assistenzialöismo vi sono diritti conquistati con la lotta di classe, a volte versando il sangue.Ora col dissenso iniziato in sordina dai padroni, che si contorcono la mente pensando che le tasse sono emesse per equilibrare l'assistenzialismo; Non vi é nulla di più falso, ASSISTENZIALISMO significa democrazia significa civiltà, abbattere la rete assistenziale equivale tornare al Medio Evo.
Sardegna Democratica - Segnalazione articolo
Sardegna unita sino al sacrificio estremo contro il nucleare......
Sardegna Democratica - Segnalazione articolo
http://www.sardegnademocratica.it/articolo/23310/ordine-del-giorno-urgente-contro-le-centrali-nucleari.html
venerdì 26 marzo 2010
Energia dall'Atomo ad Oristano
giovedì 25 marzo 2010
barole20 ti ha inviato il video "La feccia che risale il pozzo - Marco Travaglio"
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martedì 23 marzo 2010
Dal blog Micro Mega un Post di Angelo D'orsi
Quel che Marx ci dice del Caimano
Lui, ossia il Signor Denaro. Se c’è una fisicizzazione del Dio Denaro, essa si incarna per l’appunto in Silvio Berlusconi. Il denaro. Ieri, leggevo a lezione (tengo un corso su Marx politico, quest’anno), brani dai Manoscritti economico-filosofici del 1844, un testo di eccezionale densità teorica, ma anche di rara bellezza. Si tratta del Marx definito “umanista”, il Marx che propone un affascinante “comunismo critico”, e che si intrattiene, in poche pagine di sconvolgente capacità evocativa, sugli aspetti essenziali della società capitalistica. E mentre le leggevo agli studenti in aula, commentandole, mentre da un lato eravamo tutti suggestionati dalla forza di quelle analisi, e dalla pienezza di quel pensiero, dall’altro, inevitabilmente sorridendo, abbiamo visto in controluce qualcosa e qualcuno che è il nostro schifoso presente.
Che scriveva dunque un Karl Marx ventiseienne? Coglieva nel denaro e nella proprietà privata gli elementi corruttori della società capitalistica, i suoi peccati originali, le sue malattie organiche, alla lunga mortali. La proprietà privata “ci ha reso così ottusi ed unilaterali che un oggetto è considerato nostro soltanto quando lo abbiamo, e quindi quando esso esiste per noi come capitale o è da noi immediatamente posseduto, mangiato, bevuto, portato sul nostro corpo, abitato, ecc., in breve quando viene da noi usato”. Basterebbe già questa folgorante proposizione a darci un’idea di come si ponesse quel giovane davanti alla realtà della sua epoca, che, a ben vedere, per tanti aspetti, certo per questi, non è diversa dalla nostra.
Veniamo al denaro. Nella società capitalistica esso fa e può tutto: può anche l’impossibile, può rovesciare i naturali rapporti tra le cose. Esso trasmette il suo potere dirompente a chi lo possiede, quasi in un processo di osmosi, in una perenne metonimia. “Quanto grande è il potere del denaro, tanto grande è il mio potere”. Ciò che il denaro è, si trasfonde nel suo possessore. Il quale così pensa secondo Marx: “Ciò che io sono e posso, non è quindi affatto determinato dalla mia individualità. Io sono brutto, ma posso comprarmi la più bella tra le donne. E quindi io non sono brutto, perché l’effetto della bruttezza, la sua forza repulsiva, è annullata dal denaro. Io, considerato come individuo, sono storpio, ma il denaro mi procura ventiquattro gambe; quindi non sono storpio”. E, in un crescendo formidabile, ecco la presentazione di dinamiche e figure che allora come oggi, sono centrali, ben note, nel panorama in cui ci è dato vivere. “Io sono un uomo malvagio, disonesto, stupido; ma il denaro è onorato, e quindi anche il suo possessore. Il denaro è il bene supremo, e quindi il suo possessore è buono; il denaro inoltre mi toglie la pena di essere disonesto; e quindi si presume che io sia onesto. Io sono uno stupido, ma il denaro è la vera intelligenza di tutte le cose; e allora come potrebbe essere stupido chi la possiede?”. E Marx argomenta, aggiungendo, a noi che lo leggiamo oggi, sale sulle nostre ferite: “costui [lo stupido ricco] potrà sempre comprarsi le persone intelligenti, e chi ha potere sulle persone intelligenti non è più intelligente delle persone intelligenti?”.
Insomma, il denaro ha un potere miracoloso: trasforma ogni umana deficienza nel suo esatto contrario. Gli stupidi diventano intelligenti; i brutti, bellissimi; i malvagi, buoni; i disonesti, individui di specchiata onestà. Esso, il denaro, è dunque una potenza, ma una “potenza sovvertitrice”. Esso fa studiare il giovane che è ricco anche se non ha passione; consente di viaggiare al borghese che non ne ha bisogno o desiderio; consente al vile di diventare coraggioso “comprando” il coraggio…
Insomma, esso trasforma la rappresentazione in realtà e viceversa. Sovverte i valori, rovescia la realtà, aliena l’umanità; “confonde e inverte ogni cosa, è la universale confusione e inversione di tutte le cose, e quindi il mondo rovesciato, la confusione e l’inversione di tutte le qualità naturali ed umane”. E precisa ancora: “Il denaro muta la fedeltà in infedeltà, l’amore in odio, l’odio in amore, la virtù in vizio, il vizio in virtù, il servo in padrone, il padrone in servo, la stupidità in intelligenza, l’intelligenza in stupidità”.
Come non pensare al cavalier Berlusconi Silvio, e alla sua arroganza che ritiene di potere tutto comprare? Come non rivedere l’esercito di figuranti da lui assoldato, ossia comprato grazie al potere del denaro, nella magica piazza prestabilita da “un milione” di persone del 20 marzo a Roma? Come non rivedere come in un crudele piano-sequenza filmico i volti degli “avvocati del premier”, come vengono chiamati: da Previti a Pecorella, fino all’ormai mitico Ghedini, che pare uscito da una riedizione dell’altrettanto mitica pellicola cinematografica Frankestein junior? Come non pensare alle otto ville sarde? Alle dimore caraibiche? Agli appartamenti romani e milanesi? Ai casali toscani? Alla dimora-base di Arcore?
Come non avvertire in ogni gesto di quest’uomo la potenza devastatrice, la forza corrompitrice, il potere sovvertitore del denaro? E come non avvertire che questa potenza sta facendo il suo corso, e che in tanti anche senza bisogno di confessarlo, sentono che il denaro è la via più facile per ottenere la bellezza, l’intelligenza, l’onestà…? In fondo, il guasto maggiore del berlusconismo risiede in un dato; nel suo incarnare perfettamente l’essenza del capitalismo, e ora di un capitalismo particolarmente predatorio e cialtronesco.
Dietro la maschera grottesca dell’homme qui rit, si rivela oggi sempre più nitidamente il cupo ondeggiare del caimano, che apre le fauci, sbatte la grossa coda, minaccia, muggisce. Non a lui, che certo non segue i blog di Micromega, e temo non legga le nostre parole, ma ai suoi tanti “collaboratori”, mi permetto di ricordare che seguendo la teoria marxiana del rovesciamento del rovesciamento, anche il potere sovvertitore del denaro può essere sovvertito e ribaltato. E che si può pensare, e magari realizzare, un mondo in cui si presupponga il rapporto dell’uomo con l’uomo, e con il resto dell’umanità, e la natura; un mondo in cui, cito ancora Marx, si potrà “scambiare amore soltanto con amore, fiducia solo con fiducia”. E così via. Un mondo nel quale essere se stessi, e non quello che il denaro ci consente di essere, camuffando, rovesciando, mistificando la verità effettuale delle cose.
In quel mondo, Gasparri forse troverebbe un ruolo come usciere delle Poste; Capezzone, garzone del barbiere; Bondi, apriporta di albergo; Cicchitto, guardiamacchine (ma con qualcuno che lo controlli; io l’auto, a uno così, non gliela lascerei); Maroni e Calderoli, lavavetri; La Russa, guardiano di notte (disarmato). Ora, nel mondo rovesciato dalla potenza sovvertitrice del denaro, sono esponenti “autorevoli” del ceto politico governativo. Il loro padrone, capo del governo; uomo che semina odia e parla d’amore; che blatera di riforme, ma pensa a controriforme; che teorizza la modernizzazione del Paese, ma pensa ai suoi affari privati… E così via. Sì. Il denaro sovverte l’ordine naturale delle cose, mistifica la realtà, rovescia i valori. Marx ha assolutamente ragione.
Angelo d’Orsi
sabato 20 marzo 2010
Quale speranza per i giovani
L'individualità fa ancora la differenza: Buon auspicio per il futuro
giovedì 18 marzo 2010
La cementificazione delle coste sarde si potrebbe arginare restaurando e rivalorizzando i centri storici dei paesi e delle cittá
In base a ció ho pensato che con lo stesso criterio possiamo risolvere, o almeno arginare in parte, l'invasione del cemento lungo le coste Sarde.
Tempo fa passando in un tratto della costa orientale sono rimasto scioccato: irriconoscibile, nel giro di 15 anni é sparito il paesaggio selvaggio che avevo sempre conosciuto e ammirato, sughereti, ginepri, querce, lentischi, mirto e tante altre piante che caratterizzavano quei luoghi non esistono piú; intere colline e promontori da cui dominavano da millenni massicci spuntoni di granito che cambiavano colore a ogni alterazione temporale non esistevano piú. Un disastro pensai sbalordito. Qualche masso gigantesco di granito lo si può adesso ammirare sotto forma di cartello stradale per indicare una zona, o qualche piú o meno illustre mega villa, quasi come uno sberleffo, considerando anche che ai sardi poco viene in tasca da quelle costruzioni che cambiano il panorama sporgendosi oltre cornice lungo le nostre coste, da un'arenile all'altro.
Sapiamo tutti che abbiamo un'altro grosso problema che merita osservazione e voglia di affrontarlo per porvi rimedio. Perché non creare una società IMMOBILIARE per ristrutturare le abitazione abbandonate in tutti i centri della Sardegna. Il progetto é ambizioso ma non irrealizzabile.
In Sardegna l'abbandono dei centri storici é un fenomeno sempre piú in espansione e preoccupante, vuoi in parte per via che la gente é costretta ancora ad emigrare per motivi di lavoro, e quella che resta con le giovani generazioni, tendono a costruire le nuove abitazioni fuori dai centri abitati, allargando quindi le periferie; di conseguenza nel giro di tre generazioni nelle cittadine e nei paesi della Sardegna non si contano quasi piú le abitazioni abbandonate e in rovina, senza che nessuno abbia la possibilità di occuparsene.
A mio avviso é un problema in continua espansione che non puó risolvere il singolo proprietario privato. Necessita invece un intervento delle Regione (dove per altro esistono giá degli incentivi per la valorizzazione dei centri storici in Sardegna per cui senza che si abbracci anche le strutture private abbandonate rimarranno incentivazioni, in quanche modo, sterili) che coinvolga i comuni nella creazione di una società per rivalorizzare i centri nelle cittá e nei paesi della Sardegna.In fine con una giusta rete di agenzie immobiliare si puó ricavare reddito, sia a livello turistico che privato.
mercoledì 17 marzo 2010
barole20 ti ha inviato il video "THE Italian Nuclear Scandal"
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barole20 ha condiviso con te una di video su YouTube: The SOGIN, "società di gestione impianti nucleari", became owner since 1999 of the Garigliano Nuclear Power Plant. But this plant is stopped since 1978 for a damage. In 1982 ANSA, the italian press agency, documented when the plant was not reopened because it cost too much to put at norm with the anti-seismic rules. Normatives were totally ignored, incredibly, when the nuclear power plant was built. Sogin also says that they "care for the trasparency"... and they "don't know anything" about the accident that caused shut down in 1978. But however, in its official web site, SOGIN says, generically, that the plant was stopped in 1978 because "manutention". This nuclear power plant is 50 years old and it is "evident"... Now it is shut down but it created many troubles, problems, in the last years also as "inactive" plant. Malformations in the animals and children. Lethal malformations often.... Altro | |
© 2010 YouTube, LLC 901 Cherry Ave, San Bruno, CA 94066 Traduzione: Inglese-Italiano Lo scandalo nucleare italianoLa SOGIN, "Società di Gestione Impianti Nucleari", è diventata proprietaria dal 1999 del Garigliano Nuclear Power Plant. Ma questa pianta viene interrotto dal 1978 per un danno. Nel 1982 l'agenzia ANSA, l'agenzia di stampa italiana, documentato, quando l'impianto non è stato riaperto perché costava troppo per mettere a norma con le regole anti-sismiche. Normative sono state totalmente ignorate, incredibilmente, quando la centrale nucleare è stata costruita. Sogin ha detto anche che "la cura per la Trasparenza" ... e "non so nulla" per l'incidente che ha causato in arresto nel 1978. Ma comunque, nel suo sito web ufficiale, SOGIN, dice, genericamente, che l'impianto è stato arrestato nel 1978 perché "manutention". Questa centrale nucleare è di 50 anni ed è "evidente" ... Ora è chiuso, ma ha creato molti problemi, problemi, negli ultimi anni anche come "inattiva" delle piante. Malformazioni negli animali e bambini. Malformazioni Lethal spesso .... Altro© 2010 YouTube, LLC901 Cherry Ave, San Bruno, CA 94066 |
lunedì 15 marzo 2010
La Regione Sardegna: I parchi eolici li fará la Regione, divieto assoluto alle societá off-shore
RI, 12 MARZO 2010 - La Regione ribadisce il suo no agli impianti eolici off-shore ("abbiamo già incaricato l'Ufficio legale di notificare alla Capitaneria di porto la nostra netta opposizione al rilascio di qualsiasi autorizzazione") mentre i parchi eolici tradizionali - fatti salvi i diritti acquisiti e quelli per cui si sono già concluse le procedure - saranno da ora in poi realizzati e gestiti direttamente dalla Regione attraverso un'apposita Agenzia. L’ha annunciato il presidente della Giunta, Ugo Cappellacci, illustrando in una conferenza stampa i contenuti di tre delibere approvate oggi dall’esecutivo regionale. Per il governatore, il blocco dello sviluppo dei parchi eolici nell’isola ("la cui realizzazione è fortemente impattante sul piano ambientale e paesaggistico") non riguarderà solo gli impianti per l’autoproduzione e l’autoconsumo, come nel caso di Portovesme.
"La Sardegna guarda con grande attenzione allo sviluppo dell’energia dalle fonti rinnovabili - ha spiegato il presidente - e, proprio per questo, abbiamo deciso che, d'ora in poi, la Regione gestirà direttamente, in proprio, la realizzazione dei parchi eolici, con la costituzione della società Sardegna Energia che si occuperà non solo di impianti per la produzione dell’energia dal vento, ma anche di tutte le energie rinnovabili".
Riguardo, invece, il progetto di un parco eolico nel Golfo di Cagliari, la Giunta ha previsto che gli uffici legali della Regione notifichino immediatamente, alle Capitanerie di porto interessate, una diffida con cui si manifesta il "dissenso radicale della Sardegna alla realizzazione di simili iniziative", in conformità anche a quanto previsto dalla legge regionale 4 del 2009 (Piano casa) e dalle norme del Piano Paesaggistico.
venerdì 12 marzo 2010
Italiani sveglia e su la testa
L'Argentina non é lontana; Italia sveglia prima che sia troppo tardi....
lunedì 8 marzo 2010
Amianto che fare?
A tutte le donne del mondo
lunedì 1 marzo 2010
Si ad energie alternative no al nucleare. firma con Greenpeace contro. 10 motivi per dire no al nucleare
Come cambierà la tua vita quando ti ritroverai una centrale nucleare sotto casa? Se non vuoi scoprirlo, chiedi ai candidati alle elezioni regionali del 28 e 29 marzo di dire NO al nucleare!
Con la legge 99/2009 il Governo sta provando a imporre la localizzazione delle centrali, schiacciando le competenze delle Regioni. Per questo, ben 13 Regioni hanno fatto ricorso alla Corte Costituzionale.Hai pensato a cosa succederà se il futuro Presidente della tua regione appoggerà il ritorno al nucleare?
10 motivi per essere antinucleare
1. Il nucleare è molto pericoloso
La tragedia di Cernobyl ha dimostrato la pericolosità di questa fonte di energia. Quell’incidente ha causato e
causerà ancora nel futuro centinaia di migliaia di vittime e ancora oggi a 23 anni di distanza le ricerche
scientifiche mostrano ancora impatti sia sulla flora che sulla fauna. Cresce l’evidenza di leucemie infantili
nelle aree vicino alle centrali nucleari.
2. Il nucleare è la fonte di energia più sporca
Le centrali nucleari generano scorie radioattive. Le scorie a vita media rimangono radioattive da 200 a 300
anni, le scorie a vita lunga anche miliardi di anni e non esiste ancora un sistema per la gestione in sicurezza
delle scorie nel lungo periodo.
3. Il nucleare è la fonte di energia che genera meno occupazione
Gli obiettivi europei per le fonti rinnovabili e l'efficienza energetica al 2020 valgono il triplo del piano nucleare
di Enel in termini energetici e creerebbero almeno 200 mila nuovi posti di lavoro "verdi" e dunque 10-15 volte
l’occupazione indotta dal nucleare.
4. Il nucleare è troppo costoso
Secondo le analisi di primarie società finanziarie, il costo dell’elettricità nucleare da nuovi impianti sarà di
65-70 euro/MWh quasi il doppio della cifra presentata da Enel e governo (40 euro/MWh). Se poi teniamo
conto dello smaltimento delle scorie e dello smantellamento e bonifica degli impianti nucleari, i costi per noi e
le future generazioni saranno ancora più elevati.
5. Il nucleare non è necessario
Entro il 2020 le fonti rinnovabili, insieme a misure di efficienza energetica, sono in grado di produrre quasi
150 miliardi di kilowattora, circa tre volte l'obiettivo di Enel sul nucleare, tagliando drasticamente le emissioni
di CO2.
6. Il nucleare è una falsa soluzione per il clima
Il nucleare è una scelta inutile ai fini climatici, visto che le centrali saranno pronte certamente dopo il 2020 e
invece bisogna ridurre oggi le emissioni di gas serra. Investire sul nucleare sottrae risorse alle fonti davvero
pulite, efficienza energetica e rinnovabili.
7. Il nucleare non genera indipendenza energetica
Se il nucleare dovesse tornare in Italia, continueremo a importare petrolio per i trasporti e diventeremo
dipendenti dall’estero per l’Uranio e per la tecnologia, visto che il nuovo reattore EPR è un brevetto francese.
E, comunque, la Francia leader del nucleare ha consumi procapite di petrolio superiori a quelli italiani.
8. Il nucleare è una risorsa limitata
L'Uranio è una risorsa molto limitata destinata a esaurirsi in poche decine di anni. Nel caso venissero costruiti
nuove centrali, l'esaurimento delle risorse di Uranio si accelererebbe.
9. Il nucleare non ha il sostegno dei cittadini
Gli italiani hanno detto NO al nucleare con un'importante scelta referendaria. Oggi i sondaggi di opinione
rivelano che la maggior parte dei cittadini non vuole una centrale nucleare nella propria Regione.
10. Il nucleare: più è lontano e minori sono i rischi
Alcuni sostengono che il rischio nucleare c’è già, essendo l’Italia circondata da reattori. È una affermazione
scorretta: anche se non è mai nullo, il rischio per le conseguenze di un incidente diminuisce maggiore è la
distanza dalla centrale. Le Alpi, come si è visto nel caso di Cernobyl, sono una parziale barriera naturale per
l’Italia.
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