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mercoledì 4 settembre 2024

Peste suina: anche gli allevamenti privati del Nord sono sotto attacco per favorire ai cinesi a invadere con i loro prodotti a bassissimo prezzo.

 la peste suina non é mai spontanea o casuale, l'hanno capito anche i maiali ormai.

I focolai non avvengono mai per epidemia espansiva causata da altri animali migratori etc.; PIUTOSTO I VIRUS VIAGGIANO IN BUSINNES CLASSE CON UN INDIRIZZO PRECISO, dove poi vengono recapitati dove si vuole colpire per abbattere un'INDOTTO DI ECONOMIA LOCALE CON TUTTO QUELLO CHE NÉ CONSEGUE.
In Sardegna hanno azzerato intere razze suini autoctoni, e insieme all'estinzione di queste razze hanno distrutto un circuito economico di qualità insuperabile.
Grazie Roma, grazie ASL, grazie agli altri organi invischiati compresi i monopolizzatori della distribuzione alimentare. che badano di piú ai profitti tralasciando la qualità e il modo sano di fare mercato.
Il motivo?
Né parlano da tempo: IN CINA negli ultimi anni c'é stato un'incremento di allevamenti suini intensivi.
Ci sono quegli OGM, con il DNA modificato, quindi destinati alla produzione di organi da trapiantare su pazienti umani.
Ci sono poi gli allevamenti intensivi per la produzione di carne da esportare IN TUTTO IL MONDO a meno di 1€. al chilogrammo.
Chiaro?
Occasione ghiotta per le multinazionali che prevedono guadagni inimmaginabili, é chiaro quindi che per agevolare l'invasione del mercato cinese bisogna abbattere le filiere nostrane essendo di fatto piú costose di quella cinese. La qualità, come detto, resta un ricordo lontano nei palati attempati vissuti in epoche precedenti, e le giovani generazioni purtroppo non capiranno perché abituati a mangiare cibi (spazzatura) E SURROGATI TALI giá confezionati, pronti, di facile preparazione, ma che non hanno nulla che fare, né da vedere, con gli alimenti genuini sani di cui abbiamo avuto la fortuna di conoscere e di nutrirci.
Non dimentichiamo che le multinazionali dettano da sempre l'agenda politica sia a livello europeo che a livello internazionale nello stabilire e approvare leggi ed emendamenti a riguardo che mirano solo al guadagno degli stessi componenti dirigenti.
Sembrano persone oneste ma sono peggio dei peggiori mafiosi di sempre.
La peste suina é un'arma del sistema criminale che controlla la distribuzione alimentare a livello globale.
Corruttori e corrotti scaltri esperti nella speculazione del mercato globalizzato, quindi per abbattere ostacoli altrimenti impossibili da oltrepassare. Veri geni nel fiutare nuovi circuiti che permette loro di lucrare creando degli indotti malsani e dannosi per altre realtà economiche sostenibili.
Nulla succede a caso.
Certo peró che se un miliardo e mezzo di cinesi alzassero il capo, invece di tenerlo chinato sul lavoro, e pretendessero un giusto trattamento economico, il regime cinese non potrebbe produrre a basso costo ed esportare nel resto del mondo a prezzi ridotti pazzeschi.
Ci vuole egemonia ed equità economica a livello globale;
( i signori che premono sulla globalizzazione totale, ovvero, il nuovo ordine mondiale non possono ignorare gli effetti collaterali quando dei gruppi di criminali costringono l'umanità a un cambio drastico di paradigmi funzionali statici che permettono a miliardi persone una vita dignitosa.
Diversamente i cinesi non staranno meglio, ammesso che né acquisiscano consapevolezza, e altre realtà economiche sono destinate a soccombere insieme a milioni di persone che si troveranno sempre piú povere e bisognose.
Il mercato é diventato una giungla di difficile penetrazione nel capirne i meccanismi, quindi difficile da controllare, difficile da difendere i consumatori, tranne per quanti hanno le mani in pasta, ma non é impossibile farlo diventare di nuovo virtuoso e prospero nell'interesse di tutta l'umanità.
Devono capire bene i criminali speculatori che non c'é più tempo e insieme alle realtà economiche soppresse moriranno anche loro.

lunedì 12 ottobre 2020

Covid19: mascherine si mascherine no..


Fare addirittura delle manifestazioni contro l'obbligo delle mascherine é sintomo di psicosi che si basa sul nulla.
Ci sono altre cose di cui preoccuparsi seriamente ma pensano alla mascherina che oltretutto gli risparmierebbe da molti guai se contagiati...
Vedono la mascherina uno strumento di limitazioni riguardanti le libertà individuali, cosa a cui, e se mai fosse, bisognerebbe pensare in un secondo momento quando tutte quelle forze che approfittando del momento di debolezza delle masse cercheranno di imporre il loro volere. Quindi guardando il problema da questa prospettiva, le apprensioni dei fantasiosi creduloni sono del tutto infondate, inutili!
É il momento invece di pensare alla propria salute e unica arma per scongiurare il contagio, purtroppo, é la mascherina.
Tutte le altre paure sono infondate, in alcuni casi di secondaria importanza.



Salvatore Barolus Zuddas

sabato 7 gennaio 2017

Roberto Saviano critica Gramsci ma in effetti cerca solo di specchiarsi...


Colpa del processo evoluzionistico dell'umanità ( forse Saviano involontariamente o coscientemente sente questo) siamo secoli fermi e quasi radicalizzati agli ideali dei pensieri dei grandi che ci hanno preceduto, e su cui si basa la filosofia odierna di riferimento.
La tecnologia elettronica ha tolto le capacità di fare nuovi slanci di qualità nella crescita delle coscienze. Non parliamo poi delle ultime generazioni che vivono con lo smartphone nelle mani distaccati dalla realtà, dalla storia e dalla voglia reale di conoscenza, a loro volta incapaci di elaborare e analizzare il mondo che gli circonda; credono illusoriamente di risolvere tutto con un clic, mentre invece stanno svuotando la mente di ció che l'evoluzione cosmica gli ha equipaggiati. L' evoluzione cosmica appunto: ma mentre il Cosmo evolve, l'umanità si é fermata all'interesse materialistico di un'Era, scordando che esiste anche un'altro nutrimento importante, che é la parte spirituale da cui nascono altre esigenze per potere vivere la vita terrena serenamente e in sintonia con il mondo.

Anche gli intellettuali, i sapienti di ogni tempo e le tante discipline scientifiche sono fermi legati a dei punti di riferimento da cui hanno estratto ogni mattone della loro formazione. I filosofi contemporanei sicuramente sono fermi a quanto dice Platone, Aristotele, Kant e poi Marx, e così via fino ai grandi pensatori del 900 di cui anche Gramsci si guadagna un posto al sole. Una ricchezza infinita di conoscenze, eppure non bastano ad unificare specificamente il pianeta.

Non esiste altro oltre i riferimenti che portano a queste grandi menti, che lasciano essenziali e prodigiosi insegnamenti, ma nonostante gli sforzi di chi divulga questi pensieri, l'umanità non riesce piú a fare uno slancio di qualità evoluzionistica, come successe in passato nelle tante civiltà che hanno preceduto il cosiddetto illuminismo. Stiamo galleggiando in un'immensità di sapienza e di esperienze, da cui ancora non riusciamo ad estrarre le energie per andare oltre il materialismo, e del senso di appartenenza tribale per identificarci in una sola pacifica società ( non per nulla l'umanità divisa in classi dominanti, e masse inerti destinate a subire cose disumane, di cui anche l'attuale regime finanziario totalitario che rende tutti quanti schiavi; e stiamo parlando della parte piú evoluta del mondo ) mancano dunque le volontà di volere gli abitanti di questo pianeta unici nella totalità della carne e dello spirito, allorché meritevoli di rispetto reciproco perché composti dagli stessi mattoni della vita.

Ecco Saviano forse ha visto delle pecche nel pensiero di Gramsci, in effetti rimproverava queste mancanze di buona moralità tipiche degli uomini e delle donne di questo mondo; sicuramente ha visto quella parte umana che rispecchia se stesso e forse tutti quanti noi, da qui il diritto di moralizzare a sua volta; con questo Saviano non ferma certo la grandezza di Gramsci.
Per tanto penso che Antonio Gramsci continua ad insegnarci e stupirci; d'altronde é abituato a farlo da morto a dispetto di chi a suo tempo volle spegnere la sua mente..

Di Barolus Viginti

venerdì 26 marzo 2010

Energia dall'Atomo ad Oristano


Oristano

Preoccupazione maggiore per il sito di Oristano dove vi sono zone sotto protezione UNESCO.
Bisogna avere un occhio di riguardo su tutto il golfo di Oristano. Oltre ad essere luogo importante per l'incremento turistico, é anche luogo di oasi naturali  di importanza faunistica molto rilevante, vi sostano decine e decine di razze migratorie; Dune, siti archeologici, stagni e peschiere da dove si trae beneficio economico e alimentare per tutta l'isola e non solo.
La presenza di una centrale nucleare nella zone provocherebbe una regressione a catena della già travagliata economia penalizzata dalle continue catastrofiche scelte politiche, in particolare negli ultimi decenni; basta vedere la densità di emigrazione persistente ancora in tutta la provincia, per farsi un'idea.
Sapiamo tutti che per il raffreddamento dei reattori di una centrale nucleare c'é bisogno di un'enorme quantità di acqua, da dove la prendono!? "Dalle peschiere sicuramente no?"
Ce domandarsi già da adesso chi mangerebbe più i prodotti ittici e chi più li compra? La zona vanta la migliore qualità nella produzione della pregiata Bottarga di Muggine. Poi c'é da segnalare la fertile pianura circostante sino alla valle del Tirso, da dove si ricava sostegno alimentare ed economico per l'intera provincia. Sarebbe la fine, un danno incalcolabile per l'economia locale.
La Sardegna chiaramente dice no all'atomo, ma forse non basta, ci vuole anche in sostegno di altri movimenti per cui non mi dispiacerebbe avere quello di Greenpeace. Con la presenza di Greenpeace nel territorio, con degli interventi mirati a dare visibilità, sicuramente la contrarietà dei Sardi al 
nucleare verrebbe amplificata e quindi più efficace. 
Salvatore Zuddas