Letterina del populista Babbo Natale agli Italiani
Si sono rubato miliardi di Euro dal MPS ma Di Battista sbaglia i congiuntivi.
Potremo farne migliaia ormai di queste osservazioni per come il M5S viene trattato dai media nazionali.
Tutto colpa del M5S. Ci stiamo talmente abituando che non ci facciamo neppure caso ormai, e tanto meno giusta reazione. Anche perché la gente non é stupida, capisce e sa valutare.
I politici italiani hanno svenduto la sovranità alle banche e a una unione Europea che non esiste, che ancora non riesce neppure a parlare con una voce sola: avete mai sentito il presidente di turno parlare a nome di tutte le Nazioni? Mai, neppure sulla gravità degli attentati terroristici che hanno colpito alcuni paesi aderenti. In compenso pero parla Mario Draghi, Boss della BCE, quando c'é da martellare e bussare a denari ...
... ma gli incapaci sono quegli del M5S, secondo loro!
Per quanto si possa trarre da un discorso filosofico sintetico dei migliori pensatori nazionali e non, bisogna dedurre senza ombra di dubbio che oggi chi governa ( guarda caso senza neppure essere stati eletti democraticamente ) governati a loro volta da menti piú o meno e cosiddette "illuminate", della trilaterale, del Club BilderBerg, della Goldman Sach, e dei potentati miliardari azionisti che cambiano i corsi naturali nelle economie locali, nazionali e mondiali ( vedi il piano Calergi ) poco hanno capito della tortuosa strada intrapresa e scelta dove fare camminare l'umanità del futuro; tanto meno hanno idea di quanto costa ai popoli tale stravolgimento nelle tradizioni, nel cambio di costume, nella perdita stessa di identità, e nel termine di sangue versato; nella perdite di vite umane nei conflitti che martoriano e martirizzano il genere umano.
Sono schiavi di una mondializzazione di cui non hanno ben chiaro gli effetti nel lungo termine ( ne sentissero i sintomi era già un segnale di speranza, invece zero, buio ) e dove culmineranno i potentati articolati ma congiunti delle stesse egoistiche esigenze, che dominano su ogni altro organo istituzionale democraticamente eletto, quindi anche su loro stessi se lo fossero.
Confusi e ammaliati dal luccichio del denaro, dai facili guadagni, che illusoriamente gli fa sentire piú in alto ad altri, nella scala elitaria del privilegio accecante.
Questo sono oggi i politicanti ingoiati da un sistema che ha impedito loro di guardarsi intorno e soprattutto nella coscienza, e che sua volta ha fatto dimenticare loro l'importanza nobile di tutti i mestieri umili nella società, che sono poi la vera fonte che permette loro di vivere, di sfamarli e di abbeverarli.
Ma é chiaro a ogni osservazione analitica dedurre che sono rimasti sospesi in un contesto lontano dalla realtà reale, distaccati anche dalle supremazie capitalistiche che gli comanda, e di cui sono ignari schiavi.
Galleggiano sul dissenso e sul consenso delle coscienze, e creano vortice di conflittualità infinita e nauseante, per trarne degli immediati vantaggi, e quindi dove si adoperano per sbarrare ogni focolaio di reazione insurrezionalistiche che dissente, cavalcando con presunzione l'idea ( calata dall'alto ) che l'indirizzo in cui condurre ogni scelta da intraprendere solo la loro é inesorabilmente giusta. Illusione pura!
Tradiscono le aspettative degli elettori e in ogni maniera possibile, saltando da un partito all'altro, inciuciando e facendo alleanze di convenienza strategica di parte. Sono talmente lontani dai bisogni del popolo, tant'è che la parola non viene neppure pronunciata; lo additano quasi con disprezzo: i populisti: nella sua espressione rappresentativa e manifestata su larga scala fa quasi paura, diventa insorgenza pericolosa da combattere, da criminalizzare, da spazzare via dalle scene mediatiche online, e dalle piazze quando esasperate esse si riuniscono e marcano l'esistenza fisica rappresentandosi e identificandosi nelle categorie bistrattate; delle fasce deboli spesso abbandonate al loro destino.
Il manganello diventa allora strumento persuasivo per sedare le insorgenze populiste, che magicamente sfilando per le strade e le piazze,diventano categorie di cittadini distinti: una volta sonoo gli studenti, un'altra i minatori del Sulcis, Un'altra ancora i pensionati, le tutte Blú, gli artiggiani, etc etc. "mancano solo i cervelli in fuga che si sono levati dai piedi da soli" e gurda caso questo qualche esponente governativo lo nota come fatto positivo; per il resto fatevene una ragione, e pensate quanto sia importante tornare alle urne in questo momento in Italia.
Non sia mai poi se questi populisti formano un movimento e decidono di rappresentarsi da se, perché stanchi di fare da materasso a una classe politica corrotta, scaltra, ingrata e vorace nell'appropriarsi di ció che non gli spetta e si merita; ma questo finché obbediscono ai signori della globalizzazione, all'Europa stessa, alla Germania della MERKEL non importa; tanto meno importa il debito pubblica se aumenta, anzi, "dateci sotto" sembra di carpire dal loro pensare.
Per attribuire delle colpe poi c'é il M5S se mai dovesse governare il paese. Se non altro si concederanno un periodo sabaudo per lavarsi anima e coscienza, usando come "lavatrice" il M5S. Di questo ne abbiamo già i sentori osservando quanto succede nel comune di Roma governato da Virginia Raggi del M5S.
Ogni metodo diventa buono: anche la menzogna ( non trovando altri appigli ) per denigrare e screditare il M e quella parte del paese che decide di insorgere e ribellarsi a decenni di deriva totale. Si diventa nemici da combattere, dei populisti, questo é certo.
Adottare metodi sani e innovativi che si verificano di contrasto agli standard tradizionali che garantisce loro certa supremazia e privilegi, non gli fa dormire la notte; guai poi chiedere garanzie attestate a chi intraprende la carriera politica come si fa nel M5S (non sia mai potesse derivare da tale condotta una classe dirigente nuova e onesta) "firmando un contratto" con Grillo e la Casaleggio associati appunto.
Ogni linea alternativa nel cambiamento, per i politicanti dei partiti "tradizionali" diventa argomento da controbattere nei confronti televisivi come fossero motivazioni spregiudichevoli e illegali da rimproverare a prescindere ( ci vuole una certa faccia, probabilmente da culo, ma lo fanno lo stesso ). Siamo all'assurdo!
Ma non finisce qui!
fossero loro cristallini, immuni e senza macchia, avrebbero potuto anche fare leva sull'assurdo che siano, tali restano le loro insignificanti accuse, ma si da anche il caso che:
Il PD risponde a personaggi come Di Benedetti e altre istituzioni private
FI risponde alla casta Berlusconi
Lega Nord agli industriali della val padana, e a qualche giostraio disorientato.
NCD Di Alfano ai mafiosi siciliani e alla casta del Burlesca.
Casini ai vecchi poteri occulti dell DC, sempre dalla parte del piú forte, ma non della correttezza, né dalla parte dei cittadini che addita come populisti a cui non bisogna mai dare voce, tanto meno diritti.
Il quirinale risponde ai voleri di Re Giorgio anche dopo il mandato scaduto, e Dio solo sa e conosce le trame di quest'uomo impegnato in politica da una sessantina di anni, quando comincio a masticarla negli albori della seconda guerra mondiale simpatizzando per il regime mussoliniano; da allora da destra a Sinistra ( e questa seconda collaborando anche per distruggerla, per altro) come in uno stato perenne di ebrezza, di salti né ha fatti. Che il suo operato sia convenuto al bene di tutti gli italiani, beh ! Questo é tutto ancora da dimostrare e verificare. Da quel che fin'ora é emerso, é che la maggioranza degli italiani mai si sono sentiti rappresentati da lui, e questo, insieme alla sua barcollante salute dovrebbe bastarli per ritirarsi a vita privata per godersi quanto l'Italia gli ha dato. La coerenza non fa per lui, neppure se ridotto a rappresentare solo un circolo ristretto di presuntuosi, a loro dire: salvatore di una Patria che hanno contribuito a degradare e distruggere.
...e poi Dalema, l'uomo dei perenni inciuci, dalle facile e pericolose alleanze con Berlusconi, l'uomo che bombardò la Serbia, che chiamò la sua barca Icaro credendo che volasse, l'uomo che aveva una banca, l'uomo che ha lasciato divorare la sinistra italiana da una destra ingorda e affamata, l'uomo che nessuno piú eleggerebbe ma continua a tessere trame e influenzare presuntuosamente gli scenari della politica Italiana, etc. etc., ma dato per scontato, la casaleggio associati e Beppe Grillo non possono essere garanti, e dico solo garanti, del M5S, di ció che per altro hanno creato, e non vorrebbero perdere la faccia nel caso il M si infestasse di infiltrati piddini ( o "peddizzoni" guardare il significato nel vocabolario Sardo) mandati da loro, per destabilizzare e distruggerlo dall'interno. Questo sono le garanzie pretese da Grillo e da Casaleggio; chiaro che delle simili precauzioni non piacciono vero? Ma guarda un po!
E poi Roma: decenni di incurie, intrecci fra mafia e politica, appalti irregolari, miliardi sottratti all'amministrazione pubblica, strade in dissesto, Archeologia sfregiata e abbandonata alle insidie del tempo, mezzi pubblici a spinte, campi Rom abusivi, e speculazione sugli stessi, case che crollano, la metropolitano già ai tempi di Bottino Craxi, con miliardi di sperperi e ruberie, le statue e le fontane rubate..Etc. Etc.
Virginia Raggi, sindaco di Roma del M5S da qualche mese, piú di 200 emendamenti approvati e altrettanti in corso. La donna che con tutta la forza é entrata in contrasto con il malaffare, la donna che stá facendo pulizie generali a palazzo ( in questo consiste anche il difficile compito delle nomine, e nel cercare interlocutori affidabili ) la donna che ha detto NO alle olimpiadi e ai palazzinari. La donna che stá facendo tremare le potenti mafie capitoline che si stavano mangiando la città. Virginia la donna della speranza per quella gran parte di Roma sana, meritevole e onesta.
Peró per i media asserviti e per la politica partitocratica tradizionale é colpa sua se Roma in parte si presenta ancora é la città disordinata e piú corrotta d'Italia. Ma se Virginia, come dicono é incapace, come fa ad essere responsabile di tutto ció che la accusano?
Qualche cosa non torna é chiaro?
Prendetevi tempo ma ragionateci e fatte le vostre valutazioni...
Di Barolus Viginti
il populista
Il cittadino fa notizia: discussioni, riflessioni e testimonianze del nostro tempo
sabato 24 dicembre 2016
venerdì 23 dicembre 2016
Le "barbarie morbide" dei Regimi “democratici”
Avevano previsto tutto. In Europa c'é stata un'operazione interconnessa ( il cosiddetto disegno comune ) che ha raso al suolo il ceto medio basso. Un'operazione per impoverire le masse, inventando ipotetiche crisi per motivare senza incorrere in reazioni incontrollabili da parte dei cittadini colpiti.
Scene come queste
del video si vedono anche in Germania nel NRWF, che era la zona mineraria piú
ricca della Germania, e dove oggi anche in mancanza di tutto avrebbero potuto vivere di
rendita. File interminabili di persone davanti ai centri di distribuzione di alimenti e altri prodotti di prima necessità, come abiti, scarpe etc.
rendita. File interminabili di persone davanti ai centri di distribuzione di alimenti e altri prodotti di prima necessità, come abiti, scarpe etc.
Se questo succede
in Italia, in Germania, i Francia che sono le locomotive di questa sgangherata
unione, figuriamoci i paesi dell'Est che abbiamo imbarcato; paesi, per altro,
oltre la "Cortina di Ferro" e sotto l'influenza russa fino all'89,
anno della caduta del muro di Berlino...
La domanda
quindi, senza scendere troppo nei dettagli, é: -quanto ci é costata e quanto ci
costerà ancora questa Europa "Unita", questa Europa dei popoli che
non esiste; questa Europa dove possiamo osservare grandi masse di disgraziati
in movimento, che si riversano nei paesi cosiddetti ricchi pesando
ulteriormente sulle spalle di popoli già stremati da qualche decennio di
austerità, e da un mondo che cambia in peggio.
Non é difficile
capire dove hanno sbagliato, lo hanno capito anche i muri ormai, ma ancora non
si vedono all'orizzonte intenzioni per rimettere equilibrio ed equità nelle
future decisioni da prendere sia a livello Europeo che a livello dei governi
nazionali.
Finché funziona
quindi andranno avanti, dal che unica opzione per contrastare le politiche
imposte da regole di mercato pazzesche, é cambiare la classe politica in blocco
("sono marci dentro" non possono piú tornare a passo per sviluppare
politiche sociali riguardevoli )
I movimenti come
il M5S in Europa non nascono a caso; nascono prima di tutto dall'esigenza di
una giustizia sociale sempre piú carente, e dalla consapevolezza che dal
fallimento amministrativo di una classe dirigente scaltra, corrotta e asservita
a forze finanziarie occulte, possa nascere veramente un'Europa dei popoli, dove
nessuno rimane indietro e verrà valorizzato per essere prima di tutto essere
umano, poi per meriti distintivi in base al ruolo assunto nella società.
Bisogna crederci,
in Italia oggi solo il M5S ha i geni nella sua costituzione societaria
necessaria per sostituire la classe dirigente fallimentare che ha ridotto il
paese all'elemosina e a barattare per sostenere la propria esistenza.
Possiamo vincere
solo se saremo uniti, ma soprattutto se riusciremo a capire cosa ci é successo,
e il perché in generale siamo caduti così in basso...
W IL M5S
Arri-veder le stelle
lunedì 5 dicembre 2016
Circoscrizione esteri
Inutile dirlo il voto estero mi lascia l'amaro in bocca, e non tanto per il risultato (anomali rispetto ai sentori pre-elettorali origliando fra le comunità di connazionali oltreconfine, e per quanto mi riguarda nella città che mi ospita da molti anni ) stando ai numeri della Germania, ma che rispecchiano in linea di massima tutto il complessivo delle ciscrizioni esteri : Elettori 581.433 Votanti 169.010 29,06 %
tali dati dicono che la maggior parte degli italiani emigrati non hanno tanto a cuore quanto succede in Italia, e tanto meno nel partecipare se chiamati a fare delle scelte importanti come quelle richieste nell'espressione del voto democratico per scegliere i propri rappresentanti politici che devono guidare il paese e amministrare gli interessi dei cittadini, anche il loro quindi.
É triste captare la lontananza di questa gente da quegli che dovrebbero essere i loro principali interessi; e la mancata consapevolezza che gli disimpegna dai doveri, dal senso reale di appartenenza, anche di quella della Nazione che gli ospita in molti casi, considerando che é lontana pure la completa integrazione nella stessa. Tirano a campare aspettando che tutto piova dal cielo, e noi tutti dovremo trainarli sul groppone...
All'estero comunque il risultato é chiaro, non corrisponde alle scelte degli elettori che come me hanno votato NO... Renzi voleva vincere facile: l'aveva pur detto, e il sommario del voto estero é stato fedele a quanto aveva previsto. Pensava che un milione di voti esteri avrebbe fatto la differenza ma il risultato in Patria ha reso inutili anche i brogli nelle circoscrizioni esteri.
Comunque rimane il vergognoso e grave atto di manipolazione del voto popolare, reso facile per tutta una serie di incongruenze delle modalità in cui si vota all'estero: fra le quali, le schede che non contengono contrassegni di sicurezza per evitare contraffazioni; le schede che invece di essere spedite direttamente a Roma dall'elettore stesso, vengono rispedite al consolato, e nell'arco di venti giorni antecedenti al voto in Patria non si sa che fine facciano, né dove sono custodite, né chi le custodisce fino a che tutte insieme, due giorni prima, vengono spedite finalmente a Roma.
Il voto per corrispondenza é uno strumento di manifestazione democratica nuovo e utile, ma va rivisto e cambiato per renderlo piú sicuro. Intanto chiederei piú contato, comunicazione e informazione fra consolati e cittadini, che in effetto difetto molti dei quali non conoscono neppure l'esistenza dell'anagrafe esteri AIRE.Magari in futuro gli elettori all'estero potranno essere piú partecipativi, piú consapevoli e responsabili...
É triste captare la lontananza di questa gente da quegli che dovrebbero essere i loro principali interessi; e la mancata consapevolezza che gli disimpegna dai doveri, dal senso reale di appartenenza, anche di quella della Nazione che gli ospita in molti casi, considerando che é lontana pure la completa integrazione nella stessa. Tirano a campare aspettando che tutto piova dal cielo, e noi tutti dovremo trainarli sul groppone...
All'estero comunque il risultato é chiaro, non corrisponde alle scelte degli elettori che come me hanno votato NO... Renzi voleva vincere facile: l'aveva pur detto, e il sommario del voto estero é stato fedele a quanto aveva previsto. Pensava che un milione di voti esteri avrebbe fatto la differenza ma il risultato in Patria ha reso inutili anche i brogli nelle circoscrizioni esteri.
Comunque rimane il vergognoso e grave atto di manipolazione del voto popolare, reso facile per tutta una serie di incongruenze delle modalità in cui si vota all'estero: fra le quali, le schede che non contengono contrassegni di sicurezza per evitare contraffazioni; le schede che invece di essere spedite direttamente a Roma dall'elettore stesso, vengono rispedite al consolato, e nell'arco di venti giorni antecedenti al voto in Patria non si sa che fine facciano, né dove sono custodite, né chi le custodisce fino a che tutte insieme, due giorni prima, vengono spedite finalmente a Roma.
Il voto per corrispondenza é uno strumento di manifestazione democratica nuovo e utile, ma va rivisto e cambiato per renderlo piú sicuro. Intanto chiederei piú contato, comunicazione e informazione fra consolati e cittadini, che in effetto difetto molti dei quali non conoscono neppure l'esistenza dell'anagrafe esteri AIRE.Magari in futuro gli elettori all'estero potranno essere piú partecipativi, piú consapevoli e responsabili...
domenica 13 novembre 2016
L'Europa delle disuguaglianze che esalta e premia i furbi e le mafie, che uccide la classe media e affama i popoli
Dieci anni di euro: costo acqua +79,5%, costo rifiuti +70,8%, costo elettricita’ +48,2%, costo treni +46,3%…Grazie di cuore ai farabutti che ci hanno portato in Europa prendendoci per i fondelli!!
Abbiamo regalato miliardi di Euro alla Bulgaria, alla Romania, alla svolacchia e altri paesi dell'est Europa, senza che avessero i numeri in ordine per entrare nell'UE, in cambio di delinquenza comune, borseggiatori seriali, Rom, e pochissima qualità...
Va anche detto che l'assorbimento di questi paesi vale piú come conquista strategica delle geopolitiche occidentali, quindi gli effetti negativi derivanti per la Nato, ma piú per l'America a cui il patto atlantico impone obbedienza incondizionata, sono stati calcolati come prezzo da pagare...
É chiaro che poi per fare tornare i conti a pagare sono stati sempre i contribuenti dei paesi piú ricchi...
Per non parlare poi delle élite bancarie e delle grandi catene multinazionali, che oltre ad avere prosciugato il capitale comune, né ha causato anche l'insolvenza strutturale. Ben lontani dunque dai sani equilibri che permetterebbero all'unione di applicare gli stessi criteri contributivi ai 28 paesi aderenti ( a cui dobbiamo anche aggiungere e tenere conto delle dislocazioni delle attività, favorite proprio dalle differenze legislative e normative, senonché, delle differenze del quieto vivere: del costo della vita per l'appunto, a cui é stata sapientemente evitata ogni sorta di effetto inflazionistico o regressivo del valore dell'Euro. "Un'Europa a sei corsie, come una moderna autostrada" ironizzarono i piú scaltri, e oggi capiamo meglio il significato di quella frase.
Le nazioni dell'Est continuano a privilegiare una linea fedele ai costi delle loro vecchie monete ( con la benedizione del direttivo centrale Brussellese ) causando alcuni effetti dannosi, che aggi ben conosciamo, ai paesi che hanno di piú contribuito, e purtroppo sono costretti a contribuire ancora se non si interviene con un piano di risanamento efficace...
Può mai restare in piedi una struttura governativa di queste dimensioni se si usano due pesi e due misure in base al potenziale finanziario di origine di ogni paese aderente (oppure del PIL ) aggiornato nel tempo?
Impossibile considerando i tempi trascorsi: ció significa che in Europa si vogliono mantenere alcuni paesi "morenti" succubi e manovrabili, da dove i cervelli fuggono; altri che fanno la parte sana, la parte elitaria, la parte dove si concentrano i meritevoli che vogliono fare credere nonostante tutto di fungere da locomotiva, e altri, la parte contributiva, altrettanto condizionata, ricattabile, quindi manovrabile a sua volta.
Morale vuole che siamo tutti prigionieri su un treno infettato da un virus mortale ( mi torna in mente il film con Sofia Loren "Cassandra Crossing") che viaggia in un Binario morto ( altro che autostrada a sei corsie ) verso Cassandra Crossing, un vecchio ponte che crollerà al passaggio del treno, e dove per emblema si salverà solo l'ultimo vagone. Attenti dunque che se si accorgono ci mandano tutti sulla motrice.
Il che significherá che rifiutare una promozione coscienti di non meritarla puó allungare la vita a tutti...
Di
Barolus viginti
In allegato: dal Blog "la pillola Rossa"
Tra il 2010 e il 2014 solo in Spagna le tariffe pubbliche sono rincarate piu’ che in Italia. Se a Madrid l’aumento medio e’ stato del 23,7 per cento, in Italia l’incremento e’ stato del 19,1 per cento. Tra i grandi Paesi d’Europa, invece, la Francia ha registrato un rincaro medio del 12,9 per cento, mentre la Germania ha segnato un ritocco all’insu’ dei prezzi solo del 4,2 per cento.
L’area dell’euro ha subito un incremento dei prezzi amministrati dell’11,8 per cento: oltre 7 punti percentuali in meno che da noi. I calcoli sono stati effettuati dall’Ufficio studi della CGIA che oltre a eseguire una comparazione tra l’andamento delle tariffe amministrate nei principali paesi d’Europa ha analizzato anche il trend registrato tra il 2004 e i primi 11 mesi del 2014 delle tariffe dei principali servizi pubblici presenti nel nostro Paese.
Negli ultimi 10 anni, a fronte di un incremento dell’inflazione che in Italia e’ stato del 20,5 per cento, l’acqua e’ aumentata del 79,5 per cento, i rifiuti del 70,8 per cento, l’energia elettrica del 48,2 per cento, i pedaggi autostradali del 46,5 per cento, i trasporti ferroviari del 46,3 per cento, il gas del 42,9 per cento, i trasporti urbani del 41,6 per cento, il servizio taxi del 31,6 per cento e i servizi postali del 27,9 per cento. Tra tutte le voci analizzate, solo i servizi telefonici hanno subito un decremento: -15,8 per cento, ma si tratta di compagnie private, non si servizi pubblici
Sottolinea il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi: “Nel nostro Paese i rincari maggiori hanno interessato le tariffe locali. Se per quanto concerne l’acqua i prezzi praticati rimangono ancora adesso tra i piu’ contenuti d’Europa, gli aumenti registrati dai rifiuti sono del tutto ingiustificabili. A causa della crisi economica, negli ultimi 7 anni c’e’ stata una vera e propria caduta verticale dei consumi delle famiglie e delle imprese: conseguentemente e’ diminuita anche la quantita’ di rifiuti prodotta. Pertanto, con meno spazzatura da raccogliere e da smaltire, le tariffe dovevano scendere, invece, sono inspiegabilmente aumentate. Si pensi che nell’ultimo anno, a seguito del passaggio dalla Tares alla Tari, gli italiani hanno pagato addirittura il 12,2 per cento in piu’, contro una inflazione che e’ aumentata solo dello 0,3 per cento”.
L’analisi di Bortolussi si conclude esaminando le cause che hanno incrementato le altre voci tariffarie: “Gli aumenti del gas hanno sicuramente risentito del costo della materia prima e del tasso di cambio, mentre l’energia elettrica dell’andamento delle quotazioni petrolifere e dell’aumento degli oneri generali di sistema, in particolare per la copertura degli schemi di incentivazione delle fonti rinnovabili. I trasporti urbani, invece, sono stati condizionati dagli aumenti del costo del carburante e quello del lavoro. Non va nemmeno dimenticato che molti rincari sono riconducibili anche al peso fiscale che grava sulle tariffe che, purtroppo, da noi tocca punte non riscontrabili nel resto d’Europa. Inoltre, nonostante i processi di liberalizzazione avvenuti in questi ultimi decenni abbiano interessato gran parte di questi settori, i risultati ottenuti sono stati poco soddisfacenti, e in molti casi pessimi. In linea di massima, oggi siamo chiamati a pagare di piu’, ma la qualita’ dei servizi resi non ha subito sensibili miglioramenti. Speriamo che la riduzione del prezzo del petrolio registrata in questi ultimi mesi comporti per l’anno venturo una contrazione delle tariffe, soprattutto di luce, gas e trasporti che sono le principali voci di spesa che gravano sui bilanci delle famiglie e delle piccole imprese italiane”.
Resta il fatto che in 10 anni di euro invece di avere stabilizzato i prezzi e migliorato i servizi, l’Italia ha aumentato a dismisura i prezzi dei servizi e peggiorato la loro qualità.
fonti varie
sabato 12 novembre 2016
I sindaci sardi a Cagliari contro il presidente Pigliaru e il patto di stabilità che blocca la crescita nel territorio
I Sindaci Sardi a Cagliari sarebbero dovuti andare dritti sulla questione e non che ogni uno difenda solo il suo orticello. Vedere i sindaci insieme a CAGLIARI non vuol dire che siano uniti: - ogni uno guarda le sue tasche- e come muoversi nel suo habitat. Ci vorrebbe invece un progetto standardizzato per tutta la Sardegna; un modello comune di crescita economica che faccia "stato" in piena autonomia autoritaria gestionale. é ció che chiede anche l'Europa, ed é di ció che la Sardegna ha bisogno per andare oltre il trattato di Maastricht per aggiornare anche il patto di stabilità.
Non so se di quanti hanno sfilato a Cagliari hanno avuto in saccoccia un'idea plausibile alternativa per potere sforare il patto di stabilità; ma se c'è né fossero molti che abbiamo capito bene quale sia il nocciolo della questione, sarebbe già un passo avanti.
Dal patto di stabilità si evince che in parte e´un modo per bloccare e impadronirsi delle risorse territoriali da parte dell'Europa, o meglio: da parte dei poteri forti, che vanno a rinforzare poi un nuovo strumento di controllo dei popoli (...)
Da quando esiste (1997) il risultato funzionale é stato´contrario a quanto auspicato, cioè, contrario alla crescita e dello sviluppo capillare, come volevano fare credere i padri costituenti.
Sono cresciuti invece i poteri bancari, e le lobby multinazionali stabilendo una sorta di dittatura economico finanziaria, che ha sfiancato i territori, cancellato la classe media e creando solo due classi: una di poveri, per metà asservita per ovvie ragioni, che rende difficile ogni forma di reazione, e una di ricchi, che gode dalle incertezze che indeboliscono ogni forma di espressione ideologica, dando vita e forza a una minoranza che fa man bassa del capitale comune, e che a sua volta schiaccia le masse delle volontà comuni, Si tratta di una nuova forma di schiavizzazione del terzo millennio .
Da quando esiste (1997) il risultato funzionale é stato´contrario a quanto auspicato, cioè, contrario alla crescita e dello sviluppo capillare, come volevano fare credere i padri costituenti.
Sono cresciuti invece i poteri bancari, e le lobby multinazionali stabilendo una sorta di dittatura economico finanziaria, che ha sfiancato i territori, cancellato la classe media e creando solo due classi: una di poveri, per metà asservita per ovvie ragioni, che rende difficile ogni forma di reazione, e una di ricchi, che gode dalle incertezze che indeboliscono ogni forma di espressione ideologica, dando vita e forza a una minoranza che fa man bassa del capitale comune, e che a sua volta schiaccia le masse delle volontà comuni, Si tratta di una nuova forma di schiavizzazione del terzo millennio .
I ricchi senza i poveri non sarebbero capaci di fare nulla, ed é per questo che né hanno aumentato di numero in tutte le nazioni. Serve inoltre manodopera a basso costo, e sapiamo bene dove sono andati a parare, e sapiamo bene quanto ciò peserà sul groppone delle masse deboli...
Solo una rivoluzione a sto punto puó ristabilire ordine ed equilibrio nel benessere sociale dei popoli...
Uno che tradisce gli interessi dei popoli (nella veste del politico e del Super management) va eliminato dalle faccende decisionali anche fisicamente, perché nemico del popolo, quindi nemico del genere umano...
Solo una rivoluzione a sto punto puó ristabilire ordine ed equilibrio nel benessere sociale dei popoli...
Uno che tradisce gli interessi dei popoli (nella veste del politico e del Super management) va eliminato dalle faccende decisionali anche fisicamente, perché nemico del popolo, quindi nemico del genere umano...
Di :
Barolus Viginti
Posto a seguire quest'articolo di Anthony Muroni che coglie le testimonianze di alcuni sindaci presenti alla manifestazione di protesta e su cui la Regione chiede tempo per valutare. Manco se fosse un tema di fresca rivelazione...
Sos sìndigos in Casteddu, sa Regione cheret tempus
Belle 300 sìndigos in Cussìgiu Regionale, totus cun sa fasca tricolore. Una manifestatzione in paghe, sa prus manna de sos ùrtimos tempos cun protagonistas sos amministradores locales.
Pediant a sa Regione ispàtzios finantziàrios, un’impignu cuncretu a nche colare s’atza de su bilantzu armonizadu, chi arrocat sa capatzidade issoro de gastare.
Ant leadu impignos pretzisos dae su vicepresidente Paci – chi at atrogadu chi sa Regione s’est mòvida a trigadiu – e dae unos cantos capogrupos consiliares.
Ma su baròmetru non ponet tempus bonu. Pro Daniela Falconi, sìndiga de Fonne, “in su mègius de sos mundos possìbiles mi dia essere isetada chi sa Regione oe s’essere leada a coddu sas comunas tramudende sa chènscia in Roma. Sa comuna mea at 1.400.000 èuros de dinare frimmu a prodùere interessos ativos pro sas “passividades” de s’istadu, sos paesanos meos non nde podent giuare. Ma su mègius de sos mundos possìbiles non s’agatat. Mi nche ghiro a domo abigiende-mi chi non mi isetaia nudda de prus de cussu chi est costadu, ma cuntenta pro custa unione manna de Comunas e Comunidade chi isperemus chi sigat cun su determinu de oe”.
Pro un’àteru sìndigu de da parte de Nùgoro – Gigi Littarru de Dèsulu – “est istada una manifestatzione galana naschida de sesi de sìndigos lìberos, ma a dolu mannu iscrètidos dae sa polìtica e dae sos rapresentantes suos. Sa Regione si depet atuare a coddu su maleistare nostru renuntziende issa a calicunu ispàtziu finantziàriu. A dolu mannu mi timo chi non cumprendant o fatzant sa finta de non cumprèndere chi gosi si lompet a su degollu cumpletu”.
Emiliano Deiana, primu tzitadinu de Bortigiadas, candidadu a sa presidèntzia de s’Anci regionale, “custu mangianu b’at àpidu sa rapresentatzione plàstica de s’incomunicabilidade finas linguìstica, in prus chi polìtica, intre duos mundos: unu reale e s’àteru imbutidu de ambaghe. Cussu reale est fatu de mindigu, disimpreu e pagu seguresa; cussu de ambaghe est fatu de nùmeros, vìnculos e istabilidades instàbiles. Sos sìndigos bolent rapresentare su mundu reale dende-li isperàntzia e tempus benidore”.
Betiosu Frantziscu Mura, sìndigu de Nughedu Santa Bitòria: “Pigliaru non s’est presentadu a dae in antis a 300 sìndigos in abbas malas. Paci burocrate, pro su chi at naradu bastaiant sos funtzionàrios. Nois amus a sighire a àere su rispetu de sa gente nostra ca nche bivimus paris cada die, issu no ischimus si at a agatare sa manera de si nde meressère nessi un’azigu”.
Marcella Chirra, sìndiga de Lei, est iscrètida no in tamen s’isetu bonu chi aiat. “Paràulas medas e perunu impignu cuncretu, a dolu mannu no amus incungiadu nudda, perunu risultadu”. Galu prus atzuda Laila Dearca, sa collega sua de Teti: “Mi creo chi non bi siant prus sos fundamentos pro pòdere amministrare sena istrumentos e sena resursas. Oramai su mandadu meu est in iscadèntzia si nono deo dia àere torradu sa fasca: gasi diamus dèvere fàghere totus pro annuntziare unu sinnale forte e craru a chie est reduende a màrtures sas comunas e los est custringhende a un’inatzivia crònica”.
“Sas biddas nostras sunt su peazu de sa natzionalidade sarda, ca assirbant s’universu de s’identidade. Sustènnere sas comunidades cheret nàrrere a pònnere sos comunes, entes esponentziales de su logu, in cunditziones de operare pro su bene de sa zente nostra. Isvinculare s’avantzu de amministratzione, in custu sensu, est unu sèberu istratègicu e pretzisu pro su benidore de totu su Pòpulu nostru”, narat Antoni Flore Motzo, sindigu de Iscanu.
Ma b’est finas chie no at manifestadu, comente Maurizio Onnis, sìndigu de Biddanoa Forru: “Est ora de l’acabare de fàghere sos pedidores in giru. Pensamus in su mentres a gastare bene su dinare chi amus: no est pagu e tocat a li dare cara. Prus pagu dipendimus dae su tzentru, mègius est”.
giovedì 29 settembre 2016
Olio extravergine taroccato é anche dannoso alla salute
Nel grande mercato ormai é difficile trovare questo prodotto al naturale, sincero per origine di tracciabilitá. Spesso anche quegli costosi con marchi IGP DOP o altro, hanno subito manipolazioni di taroccamento per valorizzarlo. Con L'olio d'oliva neppure i marchi che lo vedrebbero tutelare non bastano per proteggerlo dalle frodi.
La frode dell'olio ha preso dimensioni di espansione globale, un fenomeno secondo solo allo spaccio di alcuni tipi di droghe, per intenderci...
Questa storia pazzesca del traffico internazionale di olio d'oliva extravergine va risolto in sede europea prima che sia troppo tardi e ci toccherà assistere impotenti alla fine dei produttori onesti che coltivano con cura l'ulivo per produrre uno degli alimenti salutari e nutrienti che esistono in natura: l'olio extravergine di oliva é l'alimento piú taroccato del mondo.
L'Origine geografica del prodotto non va mai taroccata per dare spazio a un'origine presumibilmente insignificante e forviante tracciabilitá come la dicitura " prodotto in Europa " quando solo quattro sono i paesi aderenti (Grecia, Spagna, Italia, e Portogallo) che producono l'olio extravergine di oliva, di qualità, su larga scala: Il Nord Africa: Marocco e Tunisia in Testa, Poi la Turchia, riescono a immettere nel mercato Europeo una quantità impressionante di olio dove poi si perde ogni tracciabilitá, avete mai visto negli scaffali dei mercati olio di oliva Tunisino, oppure Marocchino o Turco? Non esiste, incredibilmente questi olii extracomunitari diventano di tracciabilitá europea, e questo per darvi un'idea. Centinaia di miglia di tonnellate diventano, impreziosendosi, per lo piú olio Italiano ( pregiato e richiesto nel mercato mondiale, quindi piú appetibile per guadagni smisurati ) e spesso questi prodotti non sono di ottima qualità, anzi non lo sono mai, per questo vengono poi trattati, mischiati ad altri prodotti, colorati e profumati con essenze chimiche ( l'Europa permette anche questo per legge ) e nessuno per altro va a controllare nei grandi stabilimenti, centri di raccolta, di smistamento, di fornitura e di inserimento nel mercato tedesco di questo prezioso prodotto. Dal che oltre al famoso lampante difettoso, i coloranti e gli aromi chimici, che sfuggono alla maggior parte dei consumatori che pensano si tratti di prodotti genuini e originali, viene aggiunto anche l'olio di colza ( costo commerciale all'origine 50 Cent 1'Euro al litro )
La Germania é in Europa la maggiore produttrice di olio di colza: sapore leggermente acidulo e dal colore verde paglierino, simile anche per corpo a molti olii di oliva raffinati. Non si fanno scrupoli quindi in molti di questi stabilimenti a mischiare tonnellate di olio di colza e olio di oliva e creare un prodotto " extravergine originale" con il supplemento del "buon Dosaggio" di profumi e coloranti. Ad Amburgo e in porti commerciali dell'Olanda, in spagna e in Italia da qualche parte vi sono dei luoghi lontano da occhi indiscreti dove commettono queste gigantesche frodi che fruttano alle compagnie di distribuzione al dettaglio milioni di euro da prodotti proibiti che in pratica potrebbero valere solo pochi Cent al litro, utile solo per produrre dei Bio carburanti o per altri usi , fuorché per l'alimentazione umana.
A Neuss vicino a Düsseldorf anni fa qualcuno mi raccontò che da uno stabilimento di olio di semi, usciva anche "dell'ottimo" olio di oliva Extra che veniva venduto all'ingrosso, a palette quindi. costo complessivo per paletta erano 1000 Marchi tedeschi. Al mercato quest'olio poi avrebbe fruttato oltre 5 Mila Marchi a paletta. l'affare era talmente appetibile che alcuni ristoratori, anche italiani, si rifornivano direttamente da lí, bastava una telefonata, e in quel luogo magicamente oltre al puzzo maleodorante della produzione di olio di semi apparivano anche le pire accatastate di olio "extravergine di oliva", pronte alla consegna , L'etichettatura cambiava a richiesta, quindi appariva anche il prezioso olio "extranative" vergine dell'italia, della Grecia, della Spagna etc. e ancora non si parlava di origini europee. Da allora le cose non sono certo migliorate, anzi il fenomenale problema si espanso talmente che oggi riesce incontrollato a varcare anche gli oceani, nonostante gli americani se né siano accorti della frode e si lamentano. Forse per questo si vogliono vendicare con i TTIP?
Di
Barolus Viginti
in allegato link:
Fonte Repubblicalunedì 18 luglio 2016
Tutti pazzi per Gavina
Tutti pazzi per Gavina ma forse non tutti sanno che si tratta di un prodotto OGM, proprio così, Gavina é geneticamente modificata ( un po come Donatella Versace, per capirci, anzi, lei é rifatta; altra tecnica) scherzi a parte, La mini anguria "Sarda" non é un prodotto naturale. Buona, anzi bona e gustosa, per carità, ma é lo stesso prodotto coltivato in Spagna, In Sicilia, in Sud America, in cina e in Giappone, dove in quest'ultimo paese le fanno anche quadrate. insomma Gavina non é un'esclusiva prodotta in sardegna, ma bensì il risultato sperimentale di selezioni adatti a soddisfare un mercato globalizzato.
Non é un caso che Gavina sia sterile, non contiene semi. Chi vuole coltivarla deve comprare i semi da chi possiede il brevetto genetico; ma di solito sono loro stessi che usano i terreni altrui, o impossessandosene, per controllarne meglio tutto il processo di produzione e di mercato.
L'OGM , questo metodo applicato in agricoltura, che cambia decisamente la vita di tutti, é molto chiacchierato e criticato dai mass media mondiali, perché non se né conoscono ancora gli effetti sulla salute, e a livello ambientale nel tempo; ormai ha sostituito i metodi agricoli arcaici che conoscevamo. Ha cambiato i flussi economici, eliminando quegli regionali e locali, e si spostano in grandi aree; vedi il Sud della Spagna; dove le estensioni di produzione agricola (OGM) si estendono per centinaia di migliaia di chilometri quadrati scelte appositamente per la produzione specializzata, e brevettata, da cui traggono la maggior parte del fabbisogno alimentare europeo, per quanto riguarda gli ortofrutticoli.
Immaginate lo scompenso economico già palpabile, in dimensioni miserevoli di povertà imposta, che rende tutti schiavi e dipendenti, dove si produceva quasi a chilometro zero.
E immaginate anche quando nelle zone scelte saranno abbandonate perché non produrranno piú nulla, neppure con il supporto della chimica, giá abbondantemente applicato pericolosamente.
Il terreno avrà senza dubbio il suo bisogno periodico di fermo biologico per rigenerarsi. Ebbene a tal punto cosa succederà?
Massimo esempio italiano che é specchio riflettore di tante altre zone geografiche in Europa: si tornerà alla pianura padana devastata nel frattempo con le attività industriali? Mi pare improbabile. Nel campidano dove lo spazio destinato all'agricoltura é sempre piú ridotto? Dove coltiveranno allora Gavina?
Massimo esempio italiano che é specchio riflettore di tante altre zone geografiche in Europa: si tornerà alla pianura padana devastata nel frattempo con le attività industriali? Mi pare improbabile. Nel campidano dove lo spazio destinato all'agricoltura é sempre piú ridotto? Dove coltiveranno allora Gavina?
Nonostante gli sforzi, il concetto a chilometro zero, a livello globale non esiste. Nel mercato impazzito in cui nasce Gavina e tanti altri prodotti sterili, non vi é nessuna prospettiva di continuità, non vi é prospettiva di convenienza economica collettiva, quindi neanche di sopravvivenza. Pensate a questo ragionamento quando né state saggiando una bella fetta fresca fresca, e senza l'imbarazzo di non sapere dove sputare il seme quando siete sotto l'ombrellone belli e rilassati...
Vi informo poi che all'estero di angurie chiamate Gavina non vi é nessuna traccia, ma mini angurie provenienti dalla Spagna e altre località del mondo a tonnellate; uguali, identiche spiccicate, la quale manca solo la parola, tutte sono frutto dello stesso studio e della stessa tecnologia nel selezionare e inventare nuovi prodotti...
Dobbiamo difenderci dalla pubblicità ingannevole e illusoria per molti motivi, anche quando apparentemente ci sia un buon ritorno economico, per alcuni...
Ci fregano come vogliono e tutti contenti...
Eppure erano mille volte meglio le angurie di Arborea. Mica mancava il business stagionale di questo meraviglioso frutto.
Dobbiamo difenderci dalla pubblicità ingannevole e illusoria per molti motivi, anche quando apparentemente ci sia un buon ritorno economico, per alcuni...
Ci fregano come vogliono e tutti contenti...
Eppure erano mille volte meglio le angurie di Arborea. Mica mancava il business stagionale di questo meraviglioso frutto.
Attenti al mercato imposto signori, potrebbe essere il metodo piú efficace e conveniente per estinguerci...
Di Barolus Viginti
Immigranti sono merce umana per produrre utili per pochi
A cosa servono queste masse costrette a scappare dalle loro terre senza diritti, senza dignità, senza rispetto; calpestati uccisi straziati nel fisico e nell'anima?
Possiamo sapere i motivi la quale sono costretti a scappare con i soli pochi stracci che si portano dietro, ma vi sono molti lati oscuri sul perché alcuni paesi europei, la quale anche l'Italia e la Germania, abbiano aperto totalmente e incondizionatamente le porte a questa gente, pur sapendo che nel lungo termine non si rivelerà certo un giusto e sensato investimento.
A livello economico e sociale integrativo, con tutta la buona volontà che ci mette la Germania ( l' Italia un pó meno )
Ciò nonostante i politici europei spinti da altri interessi di parte, seguitano con queste politiche assistenziali senza neppure avere adottato un programma di lungo termine che né determina inizio e una fine, e con un dovuto resoconto positivo. Nulla di tutto di tutto ció, tutto é un 'incognita in questa Europa frantumata da mille contraddizioni. Possiamo solo dedurre che esiste un'invasione intercontinentale di bisognosi in atto a cui bisogna elargire esose risorse, ma non sappiamo se quanto speso sia proficuo, o determina dei guai futuri piú insidiosi.
Per tanto io un'idea me la sono fatta:
I migranti sono solo fonte, immediata, di guadagno per le onlus, la Caritas e altri organi costituiti per accaparrarsi il denaro finanziato per le accoglienze ( una montagna di soldi solo per l'Italia ) e loro dovere quindi trattarli bene e con i guanti bianchi. I migranti questo lo sanno e né approfittano.
A chi di noi nelle stesse condizioni verrebbe mai in mente di sfasciare tutto in casa di chi ci ospita? (Nulla succede a caso...) e i migranti il caso lo hanno percepito sin da quando hanno deciso di approdare nelle nostre coste: sanno già che possono pretendere piú di quanto é loro dovuto, per questo spaccano tutto, anche il letto in cui dormono, e il bagno ( che in patria non hanno mai avuto ) in cui dovrebbero curare il loro aspetto igienico, e salvaguardare la loro stessa salute, e quella degli altri.
Spaccano tutto per avere dei beni superflui che non hanno mai avuto e che mai si sono potuto permettere di acquistare, l'WI-FI e Internet ad esempio; questi innescano delle situazioni di pericolo per delle pretese superflue in condizioni di precarietà della stessa loro condizione di vita, che é in uno stato di emergenza che ripara a salvaguardare la loro stessa sopravvivenza.
É questo l'aspetto inaccettabile che inquieta tutti, e che fa pensare a nuovi approcci risolutivi nei confronti di questa gente, e ci riempie di indignazione.
In Germania chi rompe paga e viene espulso immediatamente. Chiunque fomenta ribellione e disordini viene preso e isolato senza tanti complimenti. In Italia invece sfasciano Alberghi a cinque stelle per poi essere accomodati in altri luogo a loro piú convenienti. La cosa é inaccettabile sotto ogni punto di vista, ma nessuna condanna mai arriva, mai una presa di posizione efficace per isolare i focolai di ribellione.
Altra mentalità in Italia: sfasciare, distruggere non é un problema ( per certe menti bacate e senza scrupoli) anzi, vuol dire nuovi progetti, nuovo denaro da estirpare dalle casse pubbliche, altri appalti da spartire; altro business a circuito chiuso, che vanno a pesare incisivamente su tutto il contesto economico generale. E questo il problema che la politica non riesce a vedere, al contrario: e in questo tipo di affari che né trae personali guadagni. É la logica dei corrotti e dei corruttori, e degli avvoltoi assettati di denaro, della supremazia ingrata di chi crede che gli affari si fanno in quel modo, di chi crede poi di appartenere a certa élite cui spettano anche incondizionatamente tutti i meriti.
É la società fasulla da cui bisogna guardarsi, da cui bisogna difendersi, che bisogna neutralizzare con scelte elettorali giuste...
Torniamo agli esodi di massa:
Si tratta di un business temporale che un giorno dovrà finire. Dovrà finire a dispetto dell'integrazione non avvenuta, e a dispetto dello scenario piú gravoso a cui le nostre società andranno incontro nel prossimo futuro, quando queste masse di immigrati senza nessun controllo, né arte, né parte, saranno liberi di girare come ordigni a orologeria nel nostro territorio.
Saranno guai seri alla faccia di chi sostiene che questi soggetti siano preziosi per la nostra economia (e qui bisogna fare un punto a parte di riflessione e di domanda ) con riferimento alla sola Europa: ma se in seguito a un mondo che cambia vertiginosamente dove la tecnologia, le dislocazioni industriali, le nuove strategie di mercato, le nuove strategie di marketing a tutti i livelli, etc. etc. hanno licenziato milioni di persone, ne hanno mandati altrettanti in aspettativa,e altrettanti ancora in uno stato di precarietà; mi dite come cazzo fanno a integrare queste masse di disperati senza mestiere, né titoli di studio e nessuna attinenza di adattabilità ambientale?...
A me la Boldrini e quanti sostengono il contrario, devono spiegare questi concetti, nel caso abbiano delle risposte (immagino sicuramente ingannevoli e devianti di sicuro) ho ancora alcune domande di riserva che toccano argomenti di religione, di numeri, quindi di percentuali etniche a confronto, di maggioranze e di minoranze etniche, la quale metterebbero indubbiamente in serio rischio la nostra cultura e il nostro stesso stile di vita, e che meriterebbero delle riflessioni analitiche profonde. Tutto ciò in un normale contesto di convivenza, se possiamo definirlo tale considerando il riversamento di queste masse nei nostri territori. Che dire poi dell'integralismo islamico con tutte le sue pretese? Sarete pronti eventualmente a cedere il Vaticano all'islam?
Io non vedo traguardi celestiali in questa storia, né pagine gloriose da scrivere, e di contenuti che andranno a iniettare orgoglio a chi verrà dopo di noi.
Vedo solo gli errori a catena di gente che ancora non ha capito nulla, e la mia preoccupazione é che questa gente stá ancora lí in pieno svolgimento di assembramento delle nostre sciagure future..
Di Barolus Viginti
Possiamo sapere i motivi la quale sono costretti a scappare con i soli pochi stracci che si portano dietro, ma vi sono molti lati oscuri sul perché alcuni paesi europei, la quale anche l'Italia e la Germania, abbiano aperto totalmente e incondizionatamente le porte a questa gente, pur sapendo che nel lungo termine non si rivelerà certo un giusto e sensato investimento.
A livello economico e sociale integrativo, con tutta la buona volontà che ci mette la Germania ( l' Italia un pó meno )
Faccio presente che la Germania ha migliori metodi di controllo e di assistenza integrativa. Dispiace dirlo, ma é la verità. In Italia sono giá molti i migranti lasciati liberi al loro destino, che vagano pericolosamente nel territorio.Insomma nell'insieme non vi é spazio per individuare un tornaconto utile che faccia veramente bene al paese e all'Europa.
Ciò nonostante i politici europei spinti da altri interessi di parte, seguitano con queste politiche assistenziali senza neppure avere adottato un programma di lungo termine che né determina inizio e una fine, e con un dovuto resoconto positivo. Nulla di tutto di tutto ció, tutto é un 'incognita in questa Europa frantumata da mille contraddizioni. Possiamo solo dedurre che esiste un'invasione intercontinentale di bisognosi in atto a cui bisogna elargire esose risorse, ma non sappiamo se quanto speso sia proficuo, o determina dei guai futuri piú insidiosi.
Per tanto io un'idea me la sono fatta:
I migranti sono solo fonte, immediata, di guadagno per le onlus, la Caritas e altri organi costituiti per accaparrarsi il denaro finanziato per le accoglienze ( una montagna di soldi solo per l'Italia ) e loro dovere quindi trattarli bene e con i guanti bianchi. I migranti questo lo sanno e né approfittano.
A chi di noi nelle stesse condizioni verrebbe mai in mente di sfasciare tutto in casa di chi ci ospita? (Nulla succede a caso...) e i migranti il caso lo hanno percepito sin da quando hanno deciso di approdare nelle nostre coste: sanno già che possono pretendere piú di quanto é loro dovuto, per questo spaccano tutto, anche il letto in cui dormono, e il bagno ( che in patria non hanno mai avuto ) in cui dovrebbero curare il loro aspetto igienico, e salvaguardare la loro stessa salute, e quella degli altri.
Spaccano tutto per avere dei beni superflui che non hanno mai avuto e che mai si sono potuto permettere di acquistare, l'WI-FI e Internet ad esempio; questi innescano delle situazioni di pericolo per delle pretese superflue in condizioni di precarietà della stessa loro condizione di vita, che é in uno stato di emergenza che ripara a salvaguardare la loro stessa sopravvivenza.
É questo l'aspetto inaccettabile che inquieta tutti, e che fa pensare a nuovi approcci risolutivi nei confronti di questa gente, e ci riempie di indignazione.
In Germania chi rompe paga e viene espulso immediatamente. Chiunque fomenta ribellione e disordini viene preso e isolato senza tanti complimenti. In Italia invece sfasciano Alberghi a cinque stelle per poi essere accomodati in altri luogo a loro piú convenienti. La cosa é inaccettabile sotto ogni punto di vista, ma nessuna condanna mai arriva, mai una presa di posizione efficace per isolare i focolai di ribellione.
Altra mentalità in Italia: sfasciare, distruggere non é un problema ( per certe menti bacate e senza scrupoli) anzi, vuol dire nuovi progetti, nuovo denaro da estirpare dalle casse pubbliche, altri appalti da spartire; altro business a circuito chiuso, che vanno a pesare incisivamente su tutto il contesto economico generale. E questo il problema che la politica non riesce a vedere, al contrario: e in questo tipo di affari che né trae personali guadagni. É la logica dei corrotti e dei corruttori, e degli avvoltoi assettati di denaro, della supremazia ingrata di chi crede che gli affari si fanno in quel modo, di chi crede poi di appartenere a certa élite cui spettano anche incondizionatamente tutti i meriti.
É la società fasulla da cui bisogna guardarsi, da cui bisogna difendersi, che bisogna neutralizzare con scelte elettorali giuste...
Torniamo agli esodi di massa:
Si tratta di un business temporale che un giorno dovrà finire. Dovrà finire a dispetto dell'integrazione non avvenuta, e a dispetto dello scenario piú gravoso a cui le nostre società andranno incontro nel prossimo futuro, quando queste masse di immigrati senza nessun controllo, né arte, né parte, saranno liberi di girare come ordigni a orologeria nel nostro territorio.
Saranno guai seri alla faccia di chi sostiene che questi soggetti siano preziosi per la nostra economia (e qui bisogna fare un punto a parte di riflessione e di domanda ) con riferimento alla sola Europa: ma se in seguito a un mondo che cambia vertiginosamente dove la tecnologia, le dislocazioni industriali, le nuove strategie di mercato, le nuove strategie di marketing a tutti i livelli, etc. etc. hanno licenziato milioni di persone, ne hanno mandati altrettanti in aspettativa,e altrettanti ancora in uno stato di precarietà; mi dite come cazzo fanno a integrare queste masse di disperati senza mestiere, né titoli di studio e nessuna attinenza di adattabilità ambientale?...
A me la Boldrini e quanti sostengono il contrario, devono spiegare questi concetti, nel caso abbiano delle risposte (immagino sicuramente ingannevoli e devianti di sicuro) ho ancora alcune domande di riserva che toccano argomenti di religione, di numeri, quindi di percentuali etniche a confronto, di maggioranze e di minoranze etniche, la quale metterebbero indubbiamente in serio rischio la nostra cultura e il nostro stesso stile di vita, e che meriterebbero delle riflessioni analitiche profonde. Tutto ciò in un normale contesto di convivenza, se possiamo definirlo tale considerando il riversamento di queste masse nei nostri territori. Che dire poi dell'integralismo islamico con tutte le sue pretese? Sarete pronti eventualmente a cedere il Vaticano all'islam?
Io non vedo traguardi celestiali in questa storia, né pagine gloriose da scrivere, e di contenuti che andranno a iniettare orgoglio a chi verrà dopo di noi.
Vedo solo gli errori a catena di gente che ancora non ha capito nulla, e la mia preoccupazione é che questa gente stá ancora lí in pieno svolgimento di assembramento delle nostre sciagure future..
Di Barolus Viginti
sabato 16 luglio 2016
La notte dei sonnambuli (Golpe in Turchia)
La notte dei sonnambuli
( Golpe in Turchia)
Se non altro per cancellare
la delusione del golpe fallito in Turchia, né potrebbe uscire una storia surreale
da raccontare come si fa nei Best Seller di fantasia, o in un sogno, e per
altri magari come in un vero incubo.
Tutti aspettavano
con ansia la caduta di Erdogan ma evidentemente il piano non ha funzionato, non
ha funzionato perché per estromettere un governo legittimo ( eletto con
elezioni truccate ) non basta bloccare dei ponti, gli organi di informazione e
circondare il palazzo presidenziale. Un golpe funziona solo se cadono le teste
al comando; mentre quelle invece sono rimaste libere ed efficienti nelle loro
funzioni.
Ma a parte la
maldestra figura di quella parte di forze armate deviate, insorte contro il
regime, la caduta di Erdogan in effetti faceva comodo a tutti, anche ai paesi
Nato di cui la stessa Turchia fa parte. Erdogan é un personaggio dalle tante
facce, non tanto ben voluto in Patria, e neppure all'estero, nonostante il
potere che impersona e i rapporti di affari internazionali, per altro unico
collante che garantisce "friendship", quindi anche apparente stabilità
Nazionale e internazionale. Un fantoccio scomodo; uno spaventa passero temuto e
odiato. Uno sciacallo in Siria.
Insomma, Erdogan: spietato con gli avversari
politici e con chi insorge, carnefice con le minoranze, in particolare con i
Curdi; nemico del regime siriano da cui approfittando del caos provocato da
lunghi anni di guerra, riesce a razziare di tutto come uno sciacallo .
Erdogan poi che
vuole entrare in Europa ma non trova giustamente i consensi necessari. Grazie a
Dio. Erdogan sostenuto dall'Europa (in mancanza di altro) quasi con certa
costrizione, ma quello é e con lui bisogna dialogare. Erdogan che bisticcia con
la Russia, che minaccia l'Egitto, che ammonisce Israele e guarda in cagnesco
gli americani. Erdogan instancabile cane da combattimento che difende solo i
suoi interessi, la sua casta, la sua tribù.
Erdogan che fa il muso duro sul groppone della Nato,
ghigna col suo manto che nasconde la bestia; immune, quasi invulnerabile, impunito,
e a mala voglia punto di riferimento nelle grandi decisioni geopolitiche del
mondo; ma anche un altro per il resto del mondo andava bene.
Erdogan quindi,
il potente "Sultano" per quel che ha fatto e per quel che potrebbe
ancora fare, in fine dei conti non interessa e non serve più a nessuno, se non
a quella ciurmaglia di nomenclatura che rappresenta. Questo è il quadro la cui cornice
inadeguata stava per essere rimossa in modo maldestro.
Un vero peccato
che il golpe sia fallito; dal che dopo ore di silenzio di ansia e suspense, il
mondo piano piano ricomincia bisbigliando a sostenere il governo legittimo... (che notata)
Mica vero: forse
era un sogno!? Detto fatto, Erdogan é ancora il dittatore della Turchia,
pardon, il presidente della Turchia, ma non di tutti i Turchi, anche se cambiare le cose con un colpo di Stato non é certo una bella soluzione. In rapporto del livello di democrazia acquisito, e dal sinistro sentore che spesso pare sia tutto un'illusione, il golpe non poteva essere una buona idea, ma il regime assodato ai turchi stá molto ma molto stretto...
MODIFICATO 17.07.2016
24 ore dopo il golpe:
di Barolus Viginti
MODIFICATO 17.07.2016
24 ore dopo il golpe:
Si sapeva; Erdogan non ha mai amato il contraddittorio, quale migliore occasione per fare tabula rasa per eliminare tutti gli oppositori. Alla sbarra infatti finiscono Giudici: tantissimi, se né contano giá 2500 circa, a cui é stata privata la libertà, e poi militari di ogni grado, qualche decina, giá giustiziati sommariamente senza tanti complimenti, e ancora, avversari politici e non mancano altre categorie negli alti ranghi di commando. Insomma Erdogan non aspetta a infliggere la sua cruenta vendetta, che sicuramente si protrarrà fino alle prossime settimane finché non finisce il lavoro; questo é certo!
Si sa anche che era in declino di consensi, ma il fallito golpe rivitalizza la posizione di Erdogan, insomma, né esce piú forte e accusa gli Americani di avere architettato e appoggiato i golpisti.
Difficile credere però allo scaltro Erdogan: 1) perché é noto che gli americani i golpe gli fanno in modo diverso in terra altrui, e ci riescono sempre; non né viene fuori nulla di buono, ma spazzano via tutto puntando prima di tutto sugli organi di comando. 2) Conoscendo un po la bestiolina, chi ci dice che non sia stato lui stesso a mettere sú il maldestro e finto golpe.
I servizi Turchi non hanno mai creato problemi a Erdogan, anzi, in occasioni di bisogno gli hanno tolto il culo dalle brace. Forse in questo caso é successo la stessa cosa...il problema ora é cosa né verrà fuori di tutta questa rinnovata forza. Di certo mi pare di capire che non saranno certo giorni distesi quegli a venire, in particolare per gli oppositori a cui giá é stata tolta la libertà e forse toglierà anche la vita. Poi c'è da seguire gli sviluppi sul braccio di ferro con l'America; con i toni distensivi che aveva intrapreso con la Russia, la quale ora potrebbe cambiare e costringere Putin alla prudenza.
Il quadro é chiaro di Erdogan non ci si puó fidare, e la fase piú critica di tutta la vicenda forse dovrà ancora venire...
di Barolus Viginti
domenica 10 luglio 2016
Globalizzazione ed effetti collaterali...
...di un processo mistico consapevole ma male gestito; o per lo meno non esiste una linea guida, equa, a cui fare riferimento, dal che gli eventi relativi di riflesso ci paiono piú negativi che positivi, e non é neppure il caso di tracciarne gli estremi per classificarli in entrambi i poli, tanto per convenienza personalistica prevale sempre la locuzione latina "Mors tua vita mea".
Quindi prendo spunto solo dalle vicende razziali che insanguinano la Nazione piú Democratica e "civile" del mondo, guarda caso, culla del progresso sfrenato senza regole; o per lo meno circoscritte e molto di Commodo, che mal si sposa, appunto, con il concetto altruistico comunitario "globalizzante" delle pari opportunità e delle risorse vitali distribuite a pari merito umanitario, ovvero per appartenenza alla razza "prescelta" razionale e ragionante, la quale impongono spesso al mondo con le stesse regole, inglobandole, e da cui nasce il paradosso americano, che traccia un solco invalicabile fra ricchi e poveri, fra scelti ed esclusi.
Non c'é molto da capire, quindi, nella guerra razziale mai assopita, che di tanto torna agli onori delle cronache piú sanguinosa e piú cruenta che mai. Non c'é nulla da capire perché in pratica abbiamo capito tutto; abbiamo capito quali sono le origini, e abbiamo capito quali sono i meccanismi che innescano questi conflitti sociali fra razza dominante e razza succube. Per questo non ci sarà nulla da capire quando la stessa storia succederà identica anche in Europa (...)
( L'uomo bianco ) ha sofferto l'incremento di altre società ( anche con la razza ispanica che incalza dal Sud non é che scorra buon sangue ) ma in parte né ha lasciato integrare a dismisura per comodo, per fargli lavorare per loro tornaconto, e le tecniche di persuasione a questi non mancano di certo; dal che questi un po ci stanno, anche perché hanno bisogno di placcare la fame, poi si ribellano.
E perché si ribellano?
Semplice: perché non sono trattati umanamente come natura, in questo pianeta, comanda. D'altronde questa é una storia che porta la memoria alla notte dei tempi. sin quando sul pianeta apparvero i primi uomini bianchi, e non venivano certo dai poli dove il sole lo prendevano di sguincio (per altro in questo tema la teoria Darwiniana sull'evoluzionismo non é che regga molto... ) Quel "sogno" dunque
Quindi prendo spunto solo dalle vicende razziali che insanguinano la Nazione piú Democratica e "civile" del mondo, guarda caso, culla del progresso sfrenato senza regole; o per lo meno circoscritte e molto di Commodo, che mal si sposa, appunto, con il concetto altruistico comunitario "globalizzante" delle pari opportunità e delle risorse vitali distribuite a pari merito umanitario, ovvero per appartenenza alla razza "prescelta" razionale e ragionante, la quale impongono spesso al mondo con le stesse regole, inglobandole, e da cui nasce il paradosso americano, che traccia un solco invalicabile fra ricchi e poveri, fra scelti ed esclusi.
Non c'é molto da capire, quindi, nella guerra razziale mai assopita, che di tanto torna agli onori delle cronache piú sanguinosa e piú cruenta che mai. Non c'é nulla da capire perché in pratica abbiamo capito tutto; abbiamo capito quali sono le origini, e abbiamo capito quali sono i meccanismi che innescano questi conflitti sociali fra razza dominante e razza succube. Per questo non ci sarà nulla da capire quando la stessa storia succederà identica anche in Europa (...)
C'é lo insegna la stessa America che quando le masse migratorie si spostano da un continente all'altro, lo sconvolgimento a livello sociale nella terra ospitante sarà totale: abbiamo visto quando in America sono arrivati i bianchi cosa é successo con gli indigeni, e ancora seguita semplicemente perché quel processo, "quel sogno" che i bianchi portarono in America non é concluso.Lo sapiamo da sempre cosa comporta un processo migratorio, una costrizione di quelle proporzioni, lo sapiamo da quello biblico degli ebrei, la quale la "terra promessa" ( quale Dio avrebbe voluto ciò, se non degli individui biancacci, dai volti cadaverici, in carne e ossa? ) non fu altro che un'incitazione alla conquista dei territori, cancellando spesso le razze autoctone o costringendole a imposizioni non certo ottimali.
É questo lo specchio in cui si guarda il mondo, che preferisce metaforizzare o non capire , per plasmarlo poi in un riflesso compiacente per se stessi ma illusorio per gli altri.
Gli altri, loro, i diversi, questi animali che deludono le aspettative quando capiscono l'innaturale consistenza delle regole, e del peso che esse comportano quando chi le impone non le osserva...
Nel frattempo la storia non cambia, e quella post colombiana ancora meno.É questo lo specchio in cui si guarda il mondo, che preferisce metaforizzare o non capire , per plasmarlo poi in un riflesso compiacente per se stessi ma illusorio per gli altri.
Gli altri, loro, i diversi, questi animali che deludono le aspettative quando capiscono l'innaturale consistenza delle regole, e del peso che esse comportano quando chi le impone non le osserva...
( L'uomo bianco ) ha sofferto l'incremento di altre società ( anche con la razza ispanica che incalza dal Sud non é che scorra buon sangue ) ma in parte né ha lasciato integrare a dismisura per comodo, per fargli lavorare per loro tornaconto, e le tecniche di persuasione a questi non mancano di certo; dal che questi un po ci stanno, anche perché hanno bisogno di placcare la fame, poi si ribellano.
E perché si ribellano?
Semplice: perché non sono trattati umanamente come natura, in questo pianeta, comanda. D'altronde questa é una storia che porta la memoria alla notte dei tempi. sin quando sul pianeta apparvero i primi uomini bianchi, e non venivano certo dai poli dove il sole lo prendevano di sguincio (per altro in questo tema la teoria Darwiniana sull'evoluzionismo non é che regga molto... ) Quel "sogno" dunque
( che nella realtà si porta dietro gli strascichi di un'antichissima tragedia, dovuta alla condizione forzata di fare trasbordare da un continente all'altro i misteriosi bianchi, parte in fuga, altri con spirito pionieristico, venuti chissà da quale dove, e dalla grande vecchia Europa; forse, in tempi remoti addirittura da un pianeta lontano dove finì il ciclo vitale... )
dunque quel misterioso sogno, opaco desiderio, difficile da capire e percepire, non si potrà realizzare solo a livello locale, perché nel suo insieme é ispirato da paradigmi universali. Poiché quel "sogno" per l'umana genia é diventato un incubo reale, é imposto a livello planetario nella misura stessa in cui "gli americani" approcciano con il resto del mondo, prima con la potenza delle armi di cui si é dotata, poi con le sue banche e con i suoi Fast food disseminati ovunque nel mondo, alla quale ( McDonald in testa ) bisogna attribuire di essere stati la "giusta" manovra di scambi commerciali che spianò la strada verso i mercati allargati, verso le grandi catene e le potentissime multinazionali, che ormai hanno cambiato il mondo e la sorte di miliardi di persone ...
...non sono ben chiari tutti i disegni che porterebbero all'unificazione del pianeta, forse semplicemente perché nessuno gli conosce e ció avviene per forza maggiore, per corso naturale delle cose, per forza evoluzionistica essenziale, per paradigma universale appunto; ma bisogna pur capirlo in tempo per non esserne parte ostruente in tutti i suoi percorsi; bisogna capirlo in tempo per evitare che gli eventi travolgono, stravolgano o estinguano le minoranze insieme ai loro millenari modelli socio economici. Innanzitutto bisogna capire prima, per evitare alle masse di dovere migrare verso altri paesi creando gli squilibri che ben conosciamo. Avremo dovuto capirlo giá alla prima esperienza, invece la storia si ripete inesorabile, cruenta, in tutta la sua drammatica scia di dolore e di miseria.
Vuoi unificare il mondo? A me non pare il vero, ma per farlo dovresti costruire in Africa ció che hai costruito nel tuo paese; questi potrebbero assorbire meglio il concetto e addirittura partecipare al processo facendo parte integrante e funzionale del mercato globalizzante... ( ci costerebbe molto di meno, potremo imparare e regolare gli squilibri demografici nel mondo, argomento importantissimo in ogni contesto di umana convivenza a livello planetario, ma evidentemente non tutti sono capaci di fare ragionamenti sensati, e agire di conseguenza... )
Ma niente paura quel sogno che ogni uno auspica, apparentemente diverso, esclusivo, originale, a volte perverso, che provoca anche insanabili effetti collaterali, é sempre lo stesso, e si chiama ""globalizzazione"".
Di Barolus Viginti
http://www.repubblica.it/esteri/2016/07/10/news/usa_tensioni_razziali-143773782/?ref=HRER3-1
dunque quel misterioso sogno, opaco desiderio, difficile da capire e percepire, non si potrà realizzare solo a livello locale, perché nel suo insieme é ispirato da paradigmi universali. Poiché quel "sogno" per l'umana genia é diventato un incubo reale, é imposto a livello planetario nella misura stessa in cui "gli americani" approcciano con il resto del mondo, prima con la potenza delle armi di cui si é dotata, poi con le sue banche e con i suoi Fast food disseminati ovunque nel mondo, alla quale ( McDonald in testa ) bisogna attribuire di essere stati la "giusta" manovra di scambi commerciali che spianò la strada verso i mercati allargati, verso le grandi catene e le potentissime multinazionali, che ormai hanno cambiato il mondo e la sorte di miliardi di persone ...
...non sono ben chiari tutti i disegni che porterebbero all'unificazione del pianeta, forse semplicemente perché nessuno gli conosce e ció avviene per forza maggiore, per corso naturale delle cose, per forza evoluzionistica essenziale, per paradigma universale appunto; ma bisogna pur capirlo in tempo per non esserne parte ostruente in tutti i suoi percorsi; bisogna capirlo in tempo per evitare che gli eventi travolgono, stravolgano o estinguano le minoranze insieme ai loro millenari modelli socio economici. Innanzitutto bisogna capire prima, per evitare alle masse di dovere migrare verso altri paesi creando gli squilibri che ben conosciamo. Avremo dovuto capirlo giá alla prima esperienza, invece la storia si ripete inesorabile, cruenta, in tutta la sua drammatica scia di dolore e di miseria.
Vuoi unificare il mondo? A me non pare il vero, ma per farlo dovresti costruire in Africa ció che hai costruito nel tuo paese; questi potrebbero assorbire meglio il concetto e addirittura partecipare al processo facendo parte integrante e funzionale del mercato globalizzante... ( ci costerebbe molto di meno, potremo imparare e regolare gli squilibri demografici nel mondo, argomento importantissimo in ogni contesto di umana convivenza a livello planetario, ma evidentemente non tutti sono capaci di fare ragionamenti sensati, e agire di conseguenza... )
Ma niente paura quel sogno che ogni uno auspica, apparentemente diverso, esclusivo, originale, a volte perverso, che provoca anche insanabili effetti collaterali, é sempre lo stesso, e si chiama ""globalizzazione"".
Di Barolus Viginti
http://www.repubblica.it/esteri/2016/07/10/news/usa_tensioni_razziali-143773782/?ref=HRER3-1
domenica 3 luglio 2016
Reso conto di inizio estate in una Sardegna giá colpita duramente dai piromani
"Deserto artificiale" nel centro occidentale della sardegna..
Questo é lo scenario dopo una settimana di fuoco che riduce in cenere oltre 4.000 ettari di territorio insieme alla fauna che vi abitava ( un'astensione immensa se pensiamo che la Sardegna ha una superficie e di 24 100,02[1] km² )
Questo é lo scenario dopo una settimana di fuoco che riduce in cenere oltre 4.000 ettari di territorio insieme alla fauna che vi abitava ( un'astensione immensa se pensiamo che la Sardegna ha una superficie e di 24 100,02[1] km² )
Un colpo mortale all'economia regionale:
Animali domestici e selvatici carbonizzati, aziende e impianti distrutti, allevatori rimasti con un pugno di cenere nelle mani. Danni da calcolare ma evidenti, che pesano non poco sulle spalle di un popolo giá di per sé ai margini del mercato globalizzato, quindi, giá escluso a priori dai contesti economici dove i dominatori hanno tracciato dei solchi invalicabili a una produzione di qualità che altrimenti avrebbero spazzato via ogni tipo concorrenza nel mercato comunitario con la (M) maiuscola. Quindi con i righi estivi la Sardegna si trova ad essere penalizzata il doppio in un contesto Nazionale dove l'economia é azzoppata da scelte politiche spesso non in linea con quelle che sono le esigenze e bisogni del popolo Sardo.
Animali domestici e selvatici carbonizzati, aziende e impianti distrutti, allevatori rimasti con un pugno di cenere nelle mani. Danni da calcolare ma evidenti, che pesano non poco sulle spalle di un popolo giá di per sé ai margini del mercato globalizzato, quindi, giá escluso a priori dai contesti economici dove i dominatori hanno tracciato dei solchi invalicabili a una produzione di qualità che altrimenti avrebbero spazzato via ogni tipo concorrenza nel mercato comunitario con la (M) maiuscola. Quindi con i righi estivi la Sardegna si trova ad essere penalizzata il doppio in un contesto Nazionale dove l'economia é azzoppata da scelte politiche spesso non in linea con quelle che sono le esigenze e bisogni del popolo Sardo.
Una piaga difficile da estirpare quella dei fuochi.
Mistica e misteriosa poi la parabola storica dei piromani, dove una volta incendiavano per dispetto fra pastori e contadini, per pascoli negati o vendette trasversali etc. Oggi, da alcuni decenni, i roghi estivi sono diventati business che chiama le mafie del mattone: svalorizzano i terreni con il fuoco, poi comprano e cementificano ( é ciò che é successo nelle coste per dare spazio ai residence e ai resort turistici, sfregiando per altri dei panorami naturalistici unici al mondo)
Da sempre il governo ha dovuto elargire ingenti somme di denaro per fare fronte ai fuochi estivi, ma mai hanno pensato di fare fronte al vero nemico del territorio, agli assassini piromani. Mai hanno pensato che bisogna prima di tutto controllare il territorio capillarmente con squadre accessoriate di tutto: anche di droni che vigilano dall'alto; telecamere e posti di blocchi ( se tu conosci i movimenti della gente che lascia i centri abitati, non farai nessuna fatica a intercettare i piromani in caso dalla zona poi si alzano ali di fuoco e fumo; poi strumenti a raggi infrarossi la notte etc.
Da sempre il governo ha dovuto elargire ingenti somme di denaro per fare fronte ai fuochi estivi, ma mai hanno pensato di fare fronte al vero nemico del territorio, agli assassini piromani. Mai hanno pensato che bisogna prima di tutto controllare il territorio capillarmente con squadre accessoriate di tutto: anche di droni che vigilano dall'alto; telecamere e posti di blocchi ( se tu conosci i movimenti della gente che lascia i centri abitati, non farai nessuna fatica a intercettare i piromani in caso dalla zona poi si alzano ali di fuoco e fumo; poi strumenti a raggi infrarossi la notte etc.
Non lo vogliono capire: stessa tattica da secoli, se pur ora hanno a disposizione costosissimi aerei ed elicotteri parcheggiati e pronti per eventuali chiamate. Ma se altri mezzi di piccoli dimensioni potevano vigilare dal cielo prima dell'innesco degli incendi non era meglio? Funzionerebbe da mezzo persuasivo efficace, non vi pare? Invece no, non lo vogliono capire, e il motivo é evidente: non lo vogliono capire perché a piloti vigili ausiliari e assunti stagionali 70-80 milioni l'anno, fanno Commodo, e mai permetteranno che ne vengano usati di meno o addirittura destinati ad altre categorie.
Signori siamo di fronte alle lobby del fuoco e senza la consapevolezza di tutti mai riusciremo a porre fino a uno dei drammi piú disastrosi della nostra amata Sardegna...
Non potete fare finta di niente di fronte alla verità e ai fatti concreti, chi tace é complice dei piromani, sappiatelo...oltretutto pene severe a chi viene beccato in flagrante. Chi brucia il territorio equivale a d uccidere; pene adeguate quindi prima di tutto.
Condividete e divulgate quanto potete, grazie!
Di Barolus Viginti
Fusaro: “La Svizzera? Un’isola felice della democrazia… stia lontana dall’UE!”
Me né sono reso conto vedendo il rapporto del Franco Svizzero con l'euro, che é di pochissimi centesimi quasi alla pari, e guardando una busta paga di un lavoratore dipendente Svizzero. In Europa se lo sognano purtroppo e per molti le cifre in busta paga eguagliabili alla Svizzera solo a un lontano ricordo.
Ci hanno schiavizzato e inserito in contesto dove non esistono piú scale gerarchiche sociali, se non quelle di chi dall'alto manovra tutto. Esistono loro, éliti privilegiate al comando, e il popolo che deve solo contribuire per un sistema che ha chiuso il flusso libero del denaro e delle realtà economiche: funziona solo ció che loro hanno unto, il resto si deve barcamenare nel solito arcaico sistema che é quello, prima di tutto " della preghiera" ( altro modo per tenere su un sistema collaudato e funzionale che plagia i plagia popoli ) poi della solidarietà caritatevole reciproca ( ma guarda caso anch'essa gestita dall'alto ) dove per estremi, negli estremi delle comunità dove si inventano, ma in realtà esiste da sempre, un circuito economico autonomo in cui da esclusi riadattano il mercato alle loro possibilitá, in uno scambio di servizi in cui molti spesso ricorrono al baratto... Viviamo in tempi di abbandono; se non interessi e non c'è da spremere nulla, lasciano tutto alla buona o cattiva sorte. Ma loro illusoriamente la chiamano libertà, eccesso di democrazia, l'ha chiamata qualcuno, perché ha dedotto che nonostante tutto la gente puó ancora pensare e decidere; se non é un istinto da cinico criminale cosa puó essere uno che parla in quel modo del sistema...
Di Barolus
Segue l'interviste a Diego Fusaro:
Il Brexit come un grande momento di democrazia, dove il popolo ha finalmente avuto la possibilità di decidere sul proprio futuro. Una democrazia che purtroppo manca nel resto dell’Europa, come sottolinea Diego Fusaro, uno dei più promettenti filosofi europei, in grado di mettere a tacere con le sue brillanti argomentazioni alcuni tra i più noti politici italiani, smascherando i loro piani al servizio dei poteri forti…
Cosa ne pensa della votazione sul Brexit?
E’ l’espressione democratica di una popolazione che si è stufata dell’UE e di chi ha il potere in Europa. Ma secondo le mie previsioni, v’è poco da stare allegri. Come con la Grecia nel 2015, anche ora si troverà il modo per impedire alla Gran Bretagna di uscire dall’Unione Europea. State pronti. L’élite feudale e oligarchica accetta la democrazia solo quando il popolo segue le sue indicazione. Quando si crea un contrasto, questi poteri forti cercano di affossarla con ogni loro mezzo.
E’ l’espressione democratica di una popolazione che si è stufata dell’UE e di chi ha il potere in Europa. Ma secondo le mie previsioni, v’è poco da stare allegri. Come con la Grecia nel 2015, anche ora si troverà il modo per impedire alla Gran Bretagna di uscire dall’Unione Europea. State pronti. L’élite feudale e oligarchica accetta la democrazia solo quando il popolo segue le sue indicazione. Quando si crea un contrasto, questi poteri forti cercano di affossarla con ogni loro mezzo.
Quindi c’è chi sta cercando di impedire che il Governo britannico rispetti la volontà popolare?
Lo stanno già facendo, sostenendo che il Leave è stato votato dai vecchi e dai populisti, offendendo i lavoratori inglesi dicendo che addirittura non avrebbero capito su cosa stavano votando. A mio giudizio ci sono forti possibilità che si rifaccia il referendum. Di certo Bruxelles farà di tutto per tenere l’Inghilterra dentro l’UE, facendola sembrare quasi una concessione benevola. Non è un caso tutta questa improvvisa fretta di Juncker, Schulz e Merkel nel chiedere l’applicazione tempestiva del Brexit…
Lo stanno già facendo, sostenendo che il Leave è stato votato dai vecchi e dai populisti, offendendo i lavoratori inglesi dicendo che addirittura non avrebbero capito su cosa stavano votando. A mio giudizio ci sono forti possibilità che si rifaccia il referendum. Di certo Bruxelles farà di tutto per tenere l’Inghilterra dentro l’UE, facendola sembrare quasi una concessione benevola. Non è un caso tutta questa improvvisa fretta di Juncker, Schulz e Merkel nel chiedere l’applicazione tempestiva del Brexit…
Ci sono esponenti politici che accusano la Gran Bretagna di un eccesso di democrazia.
Ha peccato di «troppa democrazia», come senza ritegno ha avuto il coraggio di sostenere l’ex premier Mario Monti, dando peraltro voce alla tendenza reale dell’Ue, ossia al drastico svuotamento di democrazia che essa sta sempre più comportando. La Gran Bretagna per prima ha avuto il coraggio di spezzare le sbarre di questa gabbia finanziaria chiamata pudicamente Unione europea, negazione reale della storia d’Europa e della democrazia reale legata
Ha peccato di «troppa democrazia», come senza ritegno ha avuto il coraggio di sostenere l’ex premier Mario Monti, dando peraltro voce alla tendenza reale dell’Ue, ossia al drastico svuotamento di democrazia che essa sta sempre più comportando. La Gran Bretagna per prima ha avuto il coraggio di spezzare le sbarre di questa gabbia finanziaria chiamata pudicamente Unione europea, negazione reale della storia d’Europa e della democrazia reale legata
all’esperienza degli Stati sovrani nazionali. Ma d’altronde da personaggi come Mario Monti, uno specialista nell’ignorare la democrazia, non ci si poteva aspettare altro. Bisogna altresì riconoscere che in fondo è stato coerente con il suo agire…
Ma la democrazia può davvero essere un limite, lasciando che il popolo voti su questioni che non può capire fino in fondo?
Non ci sarà mai troppa democrazia anzi, forse ce n’è troppo poca. Una democrazia che peraltro non è quella che siamo soliti immaginare, ma più secondo l’immagine greca aristotelica dove si alterna il governare e l’essere governati. Ma citare certi modelli di società e di politica di fronte ai personaggi che governano l’Europa non è altro che un gesto dadaista.
Non ci sarà mai troppa democrazia anzi, forse ce n’è troppo poca. Una democrazia che peraltro non è quella che siamo soliti immaginare, ma più secondo l’immagine greca aristotelica dove si alterna il governare e l’essere governati. Ma citare certi modelli di società e di politica di fronte ai personaggi che governano l’Europa non è altro che un gesto dadaista.
L’Unione Europea è un fallimento?
Dipende dal punto di vista. Per l’élite oligarchica è il più grande successo di sempre. Se invece parliamo dei cittadini e dei loro diritti, del lavoro, della democrazia.. beh, in questo caso è senza dubbio un fallimento. Siamo nel bel mezzo di una “Seconda Restaurazione”, un’ottima definizione del filosofo francese Alain Badiou, organizzata dalle forze neoliberali scatenatesi dopo la sciagurata data del 1989. L’Unione Europea è l’esito di questa involuzione restauratrice, una vera e propria “rivoluzione passiva” con cui i dominanti rinsaldano il loro dominio: e lo fanno – sempre dietro il nobile nome dell’Europa – rimuovendo i diritti sociali e del lavoro, aumentando le differenze sociali, distruggendo i popoli e i diritti alle differenze. Se non reagiamo in fretta, presto sarà troppo tardi. Se non lo si contrasta, il capitale si prende tutto.
Dipende dal punto di vista. Per l’élite oligarchica è il più grande successo di sempre. Se invece parliamo dei cittadini e dei loro diritti, del lavoro, della democrazia.. beh, in questo caso è senza dubbio un fallimento. Siamo nel bel mezzo di una “Seconda Restaurazione”, un’ottima definizione del filosofo francese Alain Badiou, organizzata dalle forze neoliberali scatenatesi dopo la sciagurata data del 1989. L’Unione Europea è l’esito di questa involuzione restauratrice, una vera e propria “rivoluzione passiva” con cui i dominanti rinsaldano il loro dominio: e lo fanno – sempre dietro il nobile nome dell’Europa – rimuovendo i diritti sociali e del lavoro, aumentando le differenze sociali, distruggendo i popoli e i diritti alle differenze. Se non reagiamo in fretta, presto sarà troppo tardi. Se non lo si contrasta, il capitale si prende tutto.
Lei ha sostenuto che siamo di fronte a una lotta di classe 2.0.
Si e stanno vincendo le classe dominanti. L’ho detto e lo ridico: il nemico oggi non si chiama Islam, né fascismo; non si chiama comunismo, né cristianesimo; non si chiama destra, né sinistra. Il solo vero nemico oggi si chiama economia capitalistica o, se preferite, monoteismo del mercato, fanatismo economico, dittatura dei mercati, integralismo del debito. Con il libero scambio sono stati massacrati i più deboli, con le multinazionali che hanno spazzato via le eccellenze locali giocando al ribasso con i lavoratori.
Si e stanno vincendo le classe dominanti. L’ho detto e lo ridico: il nemico oggi non si chiama Islam, né fascismo; non si chiama comunismo, né cristianesimo; non si chiama destra, né sinistra. Il solo vero nemico oggi si chiama economia capitalistica o, se preferite, monoteismo del mercato, fanatismo economico, dittatura dei mercati, integralismo del debito. Con il libero scambio sono stati massacrati i più deboli, con le multinazionali che hanno spazzato via le eccellenze locali giocando al ribasso con i lavoratori.
E con TTIP tra Unione Europea e Stati Uniti la globalizzazione rischia di fare danni ancora peggiori.
L‘Europa diventerà una colonia americana, con danni irreparabili. Il TTIP è il trionfo del capitale assoluto e della competitività senza misure e – è il caso di dirlo – senza frontiere. Esso favorirà il libero scambio ancor più di oggi tra i paesi che lo firmeranno e le pene saranno draconiane per chi non lo rispetterà. L’obiettivo non celato è quello di conferire maggiore potere alle imprese, ossia alle multinazionali e ai globalisti della delocalizzazione deregolamentata. Con il TTIP verrà posta in essere una immensa “free zone” di libero commercio di merci e servizi: in essa non saranno più validi i limiti che attualmente valgono nei singoli Stati; limiti che – ricordiamolo – sono spesso altrettante conquiste ottenute a suon di battaglie e di lotte per la difesa dei diritti sociali e del lavoro, per la tutela della salute e dell’ambiente.
L‘Europa diventerà una colonia americana, con danni irreparabili. Il TTIP è il trionfo del capitale assoluto e della competitività senza misure e – è il caso di dirlo – senza frontiere. Esso favorirà il libero scambio ancor più di oggi tra i paesi che lo firmeranno e le pene saranno draconiane per chi non lo rispetterà. L’obiettivo non celato è quello di conferire maggiore potere alle imprese, ossia alle multinazionali e ai globalisti della delocalizzazione deregolamentata. Con il TTIP verrà posta in essere una immensa “free zone” di libero commercio di merci e servizi: in essa non saranno più validi i limiti che attualmente valgono nei singoli Stati; limiti che – ricordiamolo – sono spesso altrettante conquiste ottenute a suon di battaglie e di lotte per la difesa dei diritti sociali e del lavoro, per la tutela della salute e dell’ambiente.
Tra i suoi pensatori di riferimento c’è Antonio Gramsci: ma non è un paradosso che molti principi di un filosofo comunista vengano oggi presi d’ispirazione più da partiti euroscettici riconducili alla destra che dalla stessa sinistra italiana?
Nei partiti euroscettici militano alcuni personaggi con cui è impossibile discutere seriamente, dato che utilizzano la scusa dell’Europa per nazionalismi beceri. E’ però vero che bisogna andare al di là dei sovranismi e dei globalismi, con un vero internazionalismo che sia un rapporto tra nazioni, con le loro culture e le loro storie che si incontrano pacificamente e ritornare alle proprie sovranità democratiche, uscendo quindi dall’UE.
Nei partiti euroscettici militano alcuni personaggi con cui è impossibile discutere seriamente, dato che utilizzano la scusa dell’Europa per nazionalismi beceri. E’ però vero che bisogna andare al di là dei sovranismi e dei globalismi, con un vero internazionalismo che sia un rapporto tra nazioni, con le loro culture e le loro storie che si incontrano pacificamente e ritornare alle proprie sovranità democratiche, uscendo quindi dall’UE.
Sembra quasi un appello a tornare prima della nascita dell’Unione Europea: si stava meglio quando si stava peggio…
Ovviamente non bisogna tornare troppo indietro, perché si rischia di tornare agli anni ’30 e ’40, tutt’altro che gloriosi. Ma bisogna riconoscere che tra gli anni ’70 e ’90 c’era uno stato sociale abbastanza marcato, si poteva comunque girare per l’Europa con la carta d’identità e soprattutto non si era in guerra, come invece lo siamo adesso con una continua belligeranza economica tra nazioni: basti vedere i rapporti tra Grecia e Germania per capire cosa intendo.
Ovviamente non bisogna tornare troppo indietro, perché si rischia di tornare agli anni ’30 e ’40, tutt’altro che gloriosi. Ma bisogna riconoscere che tra gli anni ’70 e ’90 c’era uno stato sociale abbastanza marcato, si poteva comunque girare per l’Europa con la carta d’identità e soprattutto non si era in guerra, come invece lo siamo adesso con una continua belligeranza economica tra nazioni: basti vedere i rapporti tra Grecia e Germania per capire cosa intendo.
Lei è stato recentemente a Lugano per partecipare a Poestate, in un dibattito sulla liberà, in particolare quella del singolo, in rapporto al mercato economico, nell’era della globalizzazione…
La Svizzera è un’isole felice per due motivi: intanto perché è fuori dall’Unione Europea e in secondo luogo perché è un territorio dove ancora vengono applicati i principi democratici. come sostiene Aristotele, la democrazia si esprime al meglio come appunto succede nella Confederazione. Spero rimanga lontana dall’UE! Partecipare a Poestate, un festival espressione di grande libertà e autonomia, è stato un onore: oltre al premio molto gradito, per il quale ringrazio Armida De Marta, ho avuto l’opportunità di dibattere con un personaggio come Marcello Foa, con cui è stato un piacere esprimere le mie visioni, sebbene diverse dalle sue. Ma d’altronde questo è il bello della democrazia…
La Svizzera è un’isole felice per due motivi: intanto perché è fuori dall’Unione Europea e in secondo luogo perché è un territorio dove ancora vengono applicati i principi democratici. come sostiene Aristotele, la democrazia si esprime al meglio come appunto succede nella Confederazione. Spero rimanga lontana dall’UE! Partecipare a Poestate, un festival espressione di grande libertà e autonomia, è stato un onore: oltre al premio molto gradito, per il quale ringrazio Armida De Marta, ho avuto l’opportunità di dibattere con un personaggio come Marcello Foa, con cui è stato un piacere esprimere le mie visioni, sebbene diverse dalle sue. Ma d’altronde questo è il bello della democrazia…
Mattia Sacchi
FONTE: mattinonline http://www.mattinonline.ch/
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