Il futuro a 5 Stelle

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Il futuro con il Movimento 5 stelle é un dono del cielo

giovedì 29 luglio 2021

Teletron: la tecnologia per prevenire gli incendi smantellati nel 2005

 https://youtu.be/CulXKa5NNmQ



Un contatto mi ha mandato questo post che vale la pena leggere. Se non altro per farsi un'idea su un argomento spinoso forse coperto da una coltre nebulosa su cui pesano molte domande rimaste senza risposte.

In passato ho voluto capirci di piú sui rilevatori di fumo e fonti di anomalie termiche al suolo ( e forse anche in mare, visto che arrivavano segnali di rilevamento termico anche da grandi navi in transito, e in effetti anche se non era impeccabile, aiutava molto.
Qualcuno disse che sbagliava totalmente le coordinate e segnalava anomalie anche in mare, appunto. Gli incendi in mare sono improbabili, certo, ma nessuno ha studiato cosa fossero a fondo quei cambi di temperatura che si muovevano in prossimità delle coste sarde.
Non voglio fare le pulci a nessuno, ma gli sbalzi termici potevano anche essere provenienti da grandi navi in transito, Mercantili, sottomarini nucleari, etc. etc., Quindi in base solo a dei sospetti, ció non dovrebbe giustificare lo smantellamento affrettato del sistema, ovvio, non per la Regione sardegna però.
Il motivo sicuramente era un'altro, cioé cambiava il destinatario degli introiti, e a questi di rimanere a bocca asciutta non andava proprio. Il resto é Fufa.
Ho sempre sostenuto il sistema antincendio elettronico che funzionava con il supporto di alcuni satelliti, ma per gli addetti ai lavori manco a sentirne, e poco importa se per controllare tutta la Sardegna bastavano 30-40 milioni l'anno, contro le centinaia che assorbono dall'economia sarda -le sette sorelle delle pale- e tutto il sistema cammellato che muove gli ingranaggi di una macchina che non funzione, e a cui si aggiungono le spese per i danni che ogni anno causa il fuoco. Nonostante poi qualche migliaio di uomini che rischiano veramente la vita per affrontare gli incendi lasciati in balia del vento prima di farli intervenire in tempi utili. Unici a meritare i soldi dello stato per altro.
Oggi il sistema elettronico antincendio é migliorato, é preciso, ed é considerato capace di prevenire tempestivamente ogni tipo di incendio. Il problema é sempre lo stesso però, ovvero, il denaro che verrebbe a mancare dalle tasche delle solite menti criminali che lasciano che la Sardegna ogni anno brucia a scapito di loro stessi e dei loro figli.
Solo un neo nella condotta delle ditte che gestivano il sistema di rilevamento termico in Sardegna. Magari invece di pretendere l'aiuto di volontari (quindi senza stipendio) per la gestione delle postazioni, avrebbero dovuto assumere e dare un salario regolare ai cittadini sardi. Un vero peccato di ingordigia sui trenta milioni di € che intascavano per 5-6 mesi di attività all'anno. Ma pur sempre meno delle esose somme che si spendono da anni per mezzi aerei privati, truppe cammellate privilegiate, e i normali corpi civili e Statali; e ripeto: questi ultimi si meritevoli del denaro guadagnato con il sudore della fronte.
Spero dunque per il futuro che la Regione prenda in esame queste tematiche e rimetta in programma una ricerca per riprogrammare e allestire altre strategie di contrasto contro gli incendi e chi vuole distruggere la Sardegna per puro interesse economico personale.
Oggi i rilevatori termici satellitari funzionano e sono efficientissimi, ma guarda caso ogni riferimento a questa preziosa tecnologia da qualche tempo sono sparite dalla rete. Un caso? Non credo proprio!

Quando qualche anno fá scrissi su questo argomento fui attaccato energicamente da certi signori nonostante ci fú persino un contenzioso finito in tribunale tra Regione Sardegna e ditte fornitrici della tecnologia .. insomma mi accusavano di scrivere cose non vere che non corrispondevano alla realtà. Insomma, addirittura si lasciarono andare anche in offese sulla persona.
Se avessi scritto delle falsità sull'argomento, perché scaldarsi tanto? Perché tanto livore? Comunque di altro avviso erano invece i responsabili per la Sardegna delle centraline di rilevamento termico, che dovettero smantellare il sistema senza preavviso e senza motivazioni.
Forse é un caso che a degli esponenti del corpo forestale é decaduto il contratto biennale proprio in prossimità dell'estate 2021 senza che fosse concessa un'eventuale proroga, facendo si che il comparto restasse in carenza di personale organizzativo. Quanto é successo poi in fatto di coordinazione e operabilità né sono la conferma...
Se avessi scritto delle falsità sull'argomento, perché scaldarsi tanto? Perché tanto livore? Comunque di altro avviso erano invece i responsabili per la Sardegna delle centraline di rilevamento termico, che hanno dovuto smantellare il sistema senza preavviso e senza motivazioni.
Leggi anche queste informazioni:
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lunedì 26 luglio 2021

Addio patriarca di tutti gli alberi del Monte Ferru


 Aveva duemila anni (2.000). Aveva gli anni di Cristo: Era lui il sovrano. Era lui il Re delle alture del Monte Ferru dove il tempo scorreva lento, inesorabile, intriso di storia. Era lui il guardiano e testimone del tempo che dalle alture vedeva e contemplava il mare.

Era sopravvissuto a tante avversità del tempo. É Stato testimone della storia di quella parte di mondo immerso nella natura selvaggia. Ha nutrito con i suoi preziosi frutti chi lo andasse a trovare per centinaia di anni. Ombra per chi si andava a riposare accanto ai suoi possenti tronchi; nutriva il selvatico e la terra.
Sopravvissuto ad altri roghi dolosi del passato.
Era sopravvissuto al male degli uomini, alle motoseghe, alle bonacce e alle brezze violente del mare che salivano sin la su nel suo regno dove volano i rapaci, dove pascolano i mufloni, dove trovano rifugio i cinghiali.
Sovrano incontrastato mostrava la sua etá sulla sua frastagliata corteccia; mobili erano le sue fronde; fermo e forte il suo tronco; giuste le sue radici nel fornirgli linfa vitale.
Era sopravvissuto a tutto e a tutti diventando sempre piú grande e simbolo delle meraviglie che il Monte Ferru custodiva, per stupire tutti quegli che sarebbero venuti ancora sotto le sue gigantesche bracia, sotto le sue fronde e sentirne immensa energia stretti nel suo simbolico abbraccio, all'ombra ristoratrice che davi a ogni passante.

Sempre generoso alla stessa maniera per due millenni.
Possano ora dalle tue radici non certo arrese, germogliare nuovi rami ricchi di eterna linfa vitale, per dare ancora riparo e riposo a chi viene a contemplarti con la stessa antica e rinnovata meraviglia.

Addio patriarca di tutti gli alberi del Monte Ferru.
Addio guardiano del tempo e della natura che ti ha fatto compagnia in silenzio, nelle tempeste, nelle calde estati, nel passare delle stagioni con i loro colori cangianti; nelle carezze del vento, sotto la grandine, e sotto i manti di neve.
Sotto la cenere e in cenere ridotta ora la tua maestosità; di rami spezzati anneriti e arsi da un demonio con ali di fuoco, forse invocato, forse provocato dalla cattiveria degli uomini.
Muori senza esserti mai arreso, da vero sardo, e come ogni sardo risorgerai per dominare ancora dalle alture mostrando ancora le rughe del tempo che passa, affondando ancor di piú le tue radici nella terra rompendo la roccia lentamente con possente forza naturale.
Il solo rammarico é che forse noi fatti di carne non vivremo abbastanza per rivederti ancora rialzare le fronde al cielo, né godere ancora la tua ombra che ristorava e trasmetteva energia.

domenica 18 luglio 2021

Cuba, la CIA dietro i disordini iniziati il 10 Luglio

15.07.2021

I problemi di Cuba sono economici. Problemi economici atavici causati dall'embargo imposto in primis dagli americani e dai paesi liberisti, esclusivamente perché sono comunisti, e perché gli Stati Uniti non riuscirono ad avere dominio sull'Isola caraibica.

Manco se veramente i comunisti mangiassero i bambini, come si diceva una volta quando la gente era ignorante e credulone. Non che oggi sia cambiato molto, ma almeno qualcuno una mano sulla coscienza se la dovrebbero mettere, e magari correre per aiutare il popolo cubano.
Ricordiamo che loro non ci hanno messo un secondo a venirci in aiuto all’inizio della pandemia con materiale, specialisti, e tanto buona volontà. Ha peró, come sono cattivi questi comunisti.
A Cuba sono settimane che la gente è stremata dalla carestia ( e non dobbiamo smettere di scriverlo ) per effetto dell’embargo ( ribadisco ) Imposto dai paesi cosiddetti democratici civilizzati, e nessun paese nel resto del mondo ( escluso forse la Russia ) ha caricato dei Carghi con beni di prima necessità, e volare a Cuba per alleviare le sofferenze dei cubano. Neppure gli italiani a distanza di anno da loro aiuto, ha ricambiato il favore.
Io una domanda al posto dei governanti occidentali me la porrei…
Intanto a Cuba le forze dell’ordine non riescono a garantire la sicurezza e l’ordine. E però è colpa loro se agiscono per limitare i danni dei rivoltosi esasperati; nessuno risponde ai loro appelli, nessuno risponde agli appelli dei governanti Cubani che accusano l’occidente, giustamente, che sono doppiamente responsabili di quanto succede a Cuba. E nel frattempo i media continuano a scaricare ogni responsabilità sui comunisti, e manco male che il comunismo sia morto, non esiste piú nella forma totalitaria stravolta da ogni principio originale da dittatori e aguzzini. Non esiste nemmeno in forma Democratica, non è mai esistito un modello sociale veramente democratico-comunista come quello auspicati da filosofi e pensatori del nostro tempo che prevedeva la condivisione dei beni pubblici e delle risorse di prima necessità.
È mostruoso che certe menti con la loro influenza riescono a inculcare il contrario nel cervello dell’opinione pubblica, mentre il sistema Democratico occidentale è veramente l’altra faccia della medaglia, e anche se in maniera morbida alla luce dei fatti intercorsi nella sua evoluzione, si rivela piú spietata di chi in passato ha fatto dei principi del comunismo “cosa propria” escludendo a priori le masse.
Dunque cosa cambia in entrambi modelli sociali? In pratica nulla, se non che il capitalismo occidentale è in mano a delle corporazioni private. Nei vecchi, e morti sistemi comunisti, a parte la dittatura Nord coreana, il capitale éra, ed è in mano a delle gerarchie militari o familiari di dubbia moralità civile. Entrambi invece sono simili nell'esclusione delle masse dalla condivisione delle risorse, dalle pari opportunità, dalle libertà individuali, dai meriti individuali in ogni strato sociale.
Non è difficile capire che anche il modello liberista delle corporazione, delle banche, dei potentati economici, giungeranno alla capitolazione. Forse finirà malamente per queste classi che dividono l’umanità in classi deboli e succubi, e in classi dominanti (la loro) o forse no, ma è sicuro finirà prima di ogni loro aspettativa e di ogni loro ambizione.
Spero che il tempo sia medico, veloce e inesorabile nel dare giusta consapevolezza alle persone di buona volontà e sempre alla ricerca di migliorare e capire una volta per tutte che il mondo è di tutti, e tutti hanno gli stessi obblighi e gli stessi diritti.
Nel mentre auguri al popolo cubano e auspico che restino uniti e coesi. Inutile si facciano la guerra tra di loro. Nessuno in quel lembo di terra è responsabile dello Stato in cui sono costretti a vivere. Il resto del mondo è responsabile di tutto.

Aggiornamento:
Riporto uno stralcio di pensiero del filosofo brasiliano Frei Betto sui disordini iniziati il 10 Luglio a Cuba:

"Gli Stati Uniti non si sono mai rassegnati alla perdita di Cuba - continua Betto - soggetta alle loro ambizioni. Per questo, subito dopo la vittoria dei guerriglieri della Sierra Maestra, hanno cercato di invadere l'isola con truppe mercenarie. Sono stati sconfitti nell'aprile 1961. L'anno dopo, il presidente Kennedy decretava il blocco di Cuba, in vigore a tutt'oggi. Cuba è un'isola con poche risorse. E' costretta a importare oltre il 60% dei prodotti essenziali al paese".

L'articolo per intero lo si puó leggere sul Blog di Beppe Grillo:
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mercoledì 14 luglio 2021

2021-Luglio. Disordini a Cuba: é tutto come riportano i media occidentali?

 2021-Luglio. Disordini a Cuba: é tutto come riportano i media occidentali?

Siamo veramente sicuri che i disordini insorti a Cuba siano da imputare del tutto al "regime comunista" ( che al dire del mondo filo americano é: crudele, autoritario, nemico delle libertà individuali, e quant'altro )?

Mi domando se é giusto definire comunismo un regime che invece ha matrice di dominio militare per mano di gerarchi arrivati al potere con un colpo di Stato, e dopo conseguenze non certo accettabili riferibile alla precedente classe dirigente che malamente governava la grande isola caraibica. Fu rivoluzione, che per altro insanguinò a suo tempo anche buona parte dell'America Latina.
-Povertà, crisi del turismo, pandemia, e altre concause che gravano l'isola da sempre- i temi odierni, che si assommano agli atavici problemi di sempre.
É giusto chiamare Comunista Cuba, anche se a suo tempo era filo russo; un paese che invece subisce schiacciante azione di embargo dai paesi cosiddetti civili industrializzati, da sempre?
É giusto chiamare comunista il popolo cubano se da tempo il mondo ha pianamente preso atto e coscienza che il comunismo é morto?
É giusto chiamare Comunista un paese che vuole essere aperto, ed é aperto e in pace con il mondo, ma allo stesso tempo subisce le influenze negative degli Stati Uniti che finanziano e condizionano le politiche interne; sollevano le insorgenze popolari incolpando per tutti i loro mali una dozzina di gerarchi mezzi smutandati, anche loro in ginocchio dai durissimi embarghi che insieme al popolo gagliardo e fiero, subiscono?
É giusto chiamare comunismo uno Stato in cui la gente, se pur povero, é allegra, felice e spensierata, nelle sue abitudini e nelle tradizioni?
É giusto chiamare comunista un popolo, ospitale e aperto con tutto il mondo, nonostante i sacrifici che affrontano da oltre mezzo secolo, per i duri embarghi, quindi di negazione nello scambio delle merci di prima necessità?
É giusto chiamare Comunista un paese che in effetti e piú democratico della superpotenza che li reprime e gli isola dal resto del mondo? Ma é veramente giusto definire comunisti un popolo che come religiosa funzione pratica la fratellanza e l'unione degli intenti collettivi, senza distinzione di razza o di ceti sociali?
E per finire, é giusto poi infierire su un popolo ingannandoli e fargli credere che il loro stile di vita sociale sia del tutto sbagliato. É forse sbagliato essere fieri, divertirsi, ballare il tango, fumare i sigari, coltivare il tabacco?
Ma non erano questi del patto atlantico, della convenzione di Ginevra, di altre mille convenzioni, dove la parola Pace viene pronunciata e scritta anche nei cessi dove poggiano i loro luridi deretani, portatori di Democrazia, di libertà, di benessere, e appunto, di pace?
Siamo proprio certi che veramente i paradigmi di un lieto vivere non si siano capovolti?
Globalizzazione, mercato libero, economia reale fruibile: Solo specchietti per le allodole? Evidentemente tutto é funzionale all'intento seduttivo, ma con l'inganno nascosto in ogni misura legislativa che emanano tramite il servilismo delle classi politiche mediocri senza spina dorsale. Questo é quanto emerge da una semplice riflessione, senza andare a spolverare i capitoli storici per cronologia mirata.
Siamo sicuri che tutto sia studiato e pensato per fare progredire e fare vivere meglio il genere umano?
Quanti termini apparentemente seducenti dovranno articolare per ingannare ancora dall'alto della loro superbia e presunzione di superiorità? Dominare e trattare i popoli come automi succubi devoti all'obbedienza... ( ingannare con le promesse del lavoro che cambia, che non c'é piú per via della robotizzazione ). Questo i cubani fanno piú fatica a capirlo perché mai sono entrati negli ingranaggi del mercato globale, ma é giusto sommare anche questo alla loro tragedia, ed é giusto orientare per innescare nel pensiero l'input per potere analizzare ogni aspetto della loro condizione.
Siamo tutti cubani in un certo senso. Le massa costrette e servirli di sinistra. Le élite dominanti di destra. É sempre stato così nei paesi che si sono liberati dalle monarchie. Gli invasori delle Americhe che massacrarono i nativi, questo erano, ovvero prima servi delle monarchie, poi disertori autoritari e sanguinari, che si impadronirono della terra altrui, e da dove oggi i loro discendenti si fanno portatori di pace e di Democrazia, e forse sapendo persino di essere in contraddizione con la loro stessa indole.
I Cubani non si sono mai visti in giro per il mondo fare la stessa cosa che fanno i bianchi statunitensi. Fidel Castro senza dubbio con la sua rivoluzione cercava la pace e il benessere di cubani. Ha sempre perseguito quell'ambizione fino a quando é morto, ma gli embarghi imposti, le continue minacce del mondo occidentale asservito agli Stati Uniti d'America, lo hanno tenuto con le mani legate, e ancora ad'oggi nulla é cambiato.

Guai se facciamo confusione sugli status, sulla condizione sociale collettiva, sui parametri che dividono i popoli in dominati e in dominatori. Essere addirittura illusi di essere allo stesso livello, e come tali comportarsi con il prossimo. I tiranni non usano livella avendo una visione del mondo dall'alto verso il basso ( usano il piombo, loro ).
Non capire i propri ruoli, ovvero, la propria condizione, é un suicido, un modo che nega il futuro dei propri figli e delle generazioni future, é come scavare la fossa alle masse lavoratrici e deboli, ed é quello che vogliono i veri dominatori del mondo.
Quando i dominati alzano la testa e prendono coscienza, i dominatori non possono fare altro che scendere dai loro blindati finti paradisi, e trattare, quindi, concedere e allentare le redini, prima che i loro paradisi diventino delle prigioni infuocate.
"Viva la revolución hasta la victoria final"

di Barolus Viginti

martedì 27 aprile 2021

L'amaro destino delle masse su questo pianeta che oggi permette l'esistenza delle multinazionali


Destinati a combattere sempre contro gli organi di potere che non accettano la
parità di genere, di appartenenza per estrazione sociale, per genere di colore, o di provenienza geografica. Tutti uguali nello stesso destino; tutti uguali nell'infida accusa del peccato originale, delle diaboliche imposizioni di antiche teologie scritte da illuminati nel tempo e che ancora oggi vengono usati come fari nel cammino umano verso una ipotetica vita fatta di pace eterna che garantisce una vita paradisiaca dopo la morte. Illusione.
Tutti uguali nell'esigenza di insorgere di fronte al sacro diritto della libertà. Tutti uguali ma ancora incatenati da vecchie e inique credenze di culture evolute, e soprattutto, da gerarchie costituite affamate di potere, di falsa gloria, di egoismo, di avarizia, di odio, di presunzione che gli imprigionava in stereotipi assurdi per esercitare uno status di superiorità.

Purtroppo le leggi naturali di questo pineta escludono la prepotenza smisurata di certi uomini e di altrettante donne. Dal che una riflessione é dovuta con quanto segue:

gli antichi Egizi erano spietati con il genere umano perché la dinastia dei faraoni avevano origini extraterrestri. e su queste basi che bisogna studiare per capire la storia dell'umanità sulla terra.

Erano spietati perché consideravano i terrestri una sottospecie creata appositamente (dai loro avi) per essere schiavizzati. Per questo sentivano a si arrogavano il diritto di vita e di morte degli Umani sotto il loro comando, quindi di dominio.
Altrettanto succedeva in altre zone del mondo da oriente a occidente, con gli Inkas, i Majas, gli Azteki, e le antiche civiltà indiane dei Vimana, e la dove hanno localizzato delle civiltà avanzate sparite nel nulla.
Civiltà sparite e decadute in tutto il mondo piú o meno nel giro di qualche centinaio di anni l'una dall'altra, da cui sono sorte e dato origine ad altre civiltà, quindi alla dinastie dei Re, quindi alle antiche monarchie giá in possesso del potere dominante come fosse naturale. Come una beffarda ironia della sorte per mantenere il dominio sulle masse, quindi per non cambiare nulla nelle metodiche di conquista e di dominio. D'altronde come succede oggi con i moderni strumenti ( che chiamano democrazia) di controllo e dominio della masse. Oggi non serve piú la persecuzione, l'obbligo diretto e sancito per estremo anche con la pena capitale, dell'annientamento del "nemico" per incutere ulteriore paura. In tempi piú recenti i nemici si comprano e se non si prestano a tali indecenze, vengono ignorati e tagliati fuori dal sistema. Ogni sorta di potere totalitario é in difetto per definizione, e poco importa se le conseguenze sono delle vittime delle violenze sotto forma di condanna da espiare pur essendo vittime innocenti.
Delle tante vite martirizzate, tante, troppe teste cadute, mozzate, o appese per piacere dei sadici, per placcare la sete di sangue e lasciarli a degradare in totale segregazione nelle cruditá delle intemperie, e in cui penzolarono e perirono anche le teste coronate nei complotti di corte per pura ambizione di dominio.
L'evoluzione portó a comportamenti piú civili e garantistici, anche se sempre con diaboliche riserve davano consensi a nuove regole e nuove leggi, ma tenendo viva l'ambizione dei dominatori, dei pseudo conduttori e dei falsi Re.

Il potere dominante mai ha concesso e mai concederà la parità o il rispetto delle regole in un confronto diretto con la sua sudditanza. Questa é una premura che le masse dovrebbero mettere sempre in conto di fronte a ogni forma di potere costituito.
Ogni diritto, ogni pretesa dovrà essere sempre sudata e sottoscritta con le dovute garanzie. Inoltre mai le masse devono distrarsi dal tutelare i diritti acquisiti. Appena le masse si distraggono e si girano da un'altra parte, vengono ingannate, e i diritti spariscono. La storia dell'umanità é ricchissima di revoche e annullamento dei diritti anche in tempi moderni.

Oggi esistono nuove tecniche per imporre e costringere alla cosiddetta obbedienza civile, in parte accettabile e in parte da combattere. Basta vedere e rilevare con accurata perizia le contraddizioni nel sistema politico elitario, delle stesse leggi costituite, e negli organi di informazione a questi asserviti.
Che dire poi delle banche che da servizio pubblico sono diventate strumento diabolico con l'esclusivo interesse di chi le governa, della politica dominante rappresentativa che a loro volta manovrano il denaro dei risparmiatori esclusivamente per loro tornaconto.
E che dire delle multinazionali padroni del mercato globale che uccidono ogni sorta di economia derivanti dalle diversità biologiche dei territori, dove di conseguenza uccidono le culture e le tradizioni locali in tutto il mondo, e di conseguenza operano a scapito delle singole realtà di economia, conoscitori del tempo e del carattere della terra su cui camminano.
Le multinazionali che riusciranno a cancellare dalla faccia della terra anche le ultime monarchie rimaste ( che sarebbe forse unica cosa positiva e necessaria per migliorare le condizioni della razza umana sul pianeta, non fosse che questi toglieranno si la corona, ma andranno a fare parte delle élite dominanti ).
Purtroppo non hanno solo un obiettivo.
Purtroppo le multinazionali che si avviano verso il dominio totale del pianeta, non emerge nessuna volontà per migliorare le condizioni dell'umanità sulla terra. Le ambizioni di dominio, gli interessi a circuito chiuso, fanno presagire un futuro incerto e precario. In pratica anche se cambiano i metodi, le ambizioni di dominio assomigliano molto a quelle degli antichi egizi. Figli anch'essi degli antichi dei venuti dal cielo? Anche se a me personalmente sembrano piú degli autentici figli di puttana, irriducibili nella loro arcaica ignoranza.
Dobbiamo invece dedurre che a parte il cambio dei burattinai che muovono i fili, in questo cambio apparente di poteri dominanti ( conosciuti e non ) vanno verso a una sorta di continuità nelle strategie di dominio, ovvero, di espansione del dominio stesso imposto da un solo sistema a livello globale. Ecco perché nel contesto anche le Monarchie non avranno piú ragione di esistere, dal che gli stessi per non estinguere le ambizioni di dominio, sono pronti ad integrarsi nelle nuove catene di comando dove potranno esercitare ancora le loro ignobili ambizioni.
Insomma si da il caso che nel prossimo futuro e molto a lungo nel tempo, le masse avranno ancora da che difendersi, e tutto per crudele destino voluto impartito e scritto da altri simili.

La verità é che su questo pianeta l'uguaglianza, la fraternità, e nell'equità, sono ancora utopie da raggiungere...

Di Barolus Viginti