Il futuro a 5 Stelle

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giovedì 2 marzo 2023

Ruggine in famiglia

 Sono 36 anni che chiedo e aspetto i documenti (atto di proprietà) di ció che mi spetta dei lasciti modesti di nostro padre. Lo chiedo da sempre insieme alla loro firma autentificata per portare dal notaio per l'eventuale passaggio di proprietà, ma i miei quattro fratelli (forse solo all'anagrafe) si sono sempre opposti; e nonostante in parte hanno venduto i beni  a loro spettanti, ma  ancora anche miei non avendo a loro volta mai chiesto una firma autentica di concessione. La casa abitativa di famiglia inoltre e in parte anche mia ( allo stesso modo non esiste una mia firma autentica sulla mia volontà di concessione ) (mio padre prima di morire disse della casa ne faccia uso sempre chi né ha bisogno in amore e accordo. presupposto e volontà tradita). é stata ristrutturata senza nessun preavviso, per loro piacevole uso e consumo.

Resomi conto che ormai non ci sono possibilitá di accordo, tanto meno di dialogo, presto saranno gli avvocati a sbrogliare la matassa...

PS:

-Manco male però la pecora nera per loro sono io-

Un fatto inquietante successe nell'ultimo mese di vita di nostro padre, che mi ha shoccato e non mi ha mai piú abbandonato fu quando noi fratelli in cucina e mio padre nella stanza accanto sul suo letto dove di lí a poco sarebbe morto ( e dove per altro  sentí tutto) Mia sorella Caterina si lasciò andare in un triste e volontario scivolone: - non vedo l'ora l'ora che muoia-

IO VERAMENTE RIMASI SCIOCCATO ma stetti zitto, anzi dissi: nostro padre non vuole piú curarsi e rifiuta le medicine, presto ti fará contenta, ma questo non toglie il fatto che hai detto una grande cattiveria. Specialmente dopo che l'aveva cacciata di casa  e poi perdonandola la riaccettò insieme al suo compagno, quello in cui non ha mai creduto e di cui non si era mai fidato.

Il giorno dopo la mattina mi trovai da solo con mio padre e mi conto per filo e per segno tutto quello che era stato detto il giorno prima, poi mi disse non ti fidare mai di loro, in particolare del compagno di mia sorella che considerava un chiacchierone parassita . Mi disse anche che presto gli avrebbe accontentati ( morendo) dovrete arrangiarvi da soli. Era consapevole che nulla di quanto avrebbe desiderato fosse stato rispettato. Aveva ragione lui.

Questi sono solo alcuni punti salienti degli attriti venutesi a creare con i mei fratelli anagrafici, e appena avró sistemato  i miei doveri riguardanti il mio prossimo futuro, dovranno per forza confrontarsi a norma di codice.


di Salvatore Zuddas

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