La guerra subdola del mercato globale contro le diversità biologiche, contro le realtà economiche millenarie, contro i popoli, contro le culture, contro le tradizioni.
Queste pestilenze esistevano anche in passato, ma restavano sotto controllo e localizzate; oggi invece assistiamo a delle epidemie che infestano tutta l'isola. Detto questo non ho mai creduto alla casualità, al naturale corso delle cose, e ancora meno alla sfortuna. Credo invece che il periodico e sistematico verificarsi di contagi epidemici fra animali di allevamento (badate bene, fonte di reddito e di eventuale progresso, quindi anche autonomo e indipendente) sia manovrato dall'alto, o come si vuole dal lato di altri interessi dove mirano invece a imporre altre regole, altri paradigmi che manderanno a riposo un sistema funzionale che produce oltre ai prodotti di prima qualità, anche benessere e ricchezza, e ripeto autonomia e indipendenza.Non sia mai poi i sardi alzino troppo la testa. La storia dell'isola non é nuova nel subire restrizioni amministrative e forme di tirannia di vario livello. Pensino quello che vogliono ma credo che la peste suina, la lingua blu e altre malattie che colpiscono la zootecnica sarda e nazionale, siano del tutto diffuse intelligentemente per uno scopo ben preciso. Come dire: LE EPIDEMIE VIAGGIANO IN BUSINESS CLASSE E HANNO DEGLI INDIRIZZI BEN PRECISI.In Sardegna conoscono bene gli effetti DI QUESTA SCIAGURA SAPIENTEMENTE PILOTATA; peccato non abbiano abbastanza conoscenza sulle origini e come le pestilenze azzerano gli animali allevati al brado. Ancora pensano purtroppo che i virus e le epidemie colpiscono cosí, semplicemente a macchia di leopardo, ovvero, in luoghi guarda caso in competizione con il mercato globalizzato che invece vuole essere monopolizzante e standardizzato orientato verso la sofisticazione degli OGM, e che a sua volta uccide l'economia reale, l'economia dei popoli.
di
Barolus Vigenti
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