Lo spettro del conflitto con armi di distruzione di massa incute terrore e rappresenta una minaccia reale, specialmente per l'Europa. Questo scenario è forse una conseguenza della voracità del globalismo occidentale, che si espande per fame di dominio.
Alla Russia e ad altri paesi, tale atteggiamento non piace. Nella cultura del popolo russo, è radicato il rifiuto di ogni prepotenza invasiva, considerata pericolosa per la propria economia: "mai piegarsi al volere di nessun'altra potenza".
Il disegno di radere al suolo le quattro città più importanti e trainanti dell'Europa - Londra, Roma, Parigi, Berlino - esiste da sempre. È stipulato per iscritto e custodito al sicuro nel bunker antiatomico accessibile solo da una camera segreta all'interno del Cremlino.
Tuttavia, non è l'unico progetto analogo esistente al mondo. L'Europa, a dispetto delle multinazionali europee e occidentali in genere, e nonostante i rapporti commerciali con il resto del mondo, fa gola a tutti. Questo è giustificato dal fatto che l'Europa è meta prediletta di tutti i transumanti del mondo. È sempre stata vista come terra ideale per viverci, come terra di conquista pacifica.
L'Europa è vista come terra propria, di diritto, dove coltivare i propri interessi e sogni. In effetti, a causa dei trascorsi storici, l'Europa è vista anche come razziatrice delle risorse del mondo, attraverso il mercato invasivo, il finanziamento di colpi di stato o, in extremis, l'invasione e la colonizzazione di territori per rubarne le risorse.
I popoli europei, con la forza militare, hanno piagato e umiliato parte dell'Asia, del Medio Oriente, dell'Africa, del Sud America e dei luoghi più remoti del mondo. Centinaia di anni segnati da guerre, minacce, imposizioni e terrore.
Oggi, molti di questi paesi vogliono riscattarsi. Hanno aperto gli occhi e preso consapevolezza di quanto hanno perso sotto i colpi di cannone e di rosario. Sentono il sacrosanto diritto che le ricchezze europee siano anche di loro proprietà. Non ci sarebbe nulla da obiettare: è tutto vero, soprattutto per molti paesi africani e sudamericani, che nei secoli passati si sono visti spogliare di tutto, ovvero della dignità, della libertà, delle risorse e del diritto sacrosanto di vivere in pace.
Oggi forse ci troviamo alla resa dei conti. A innescare il processo temporale della storia è la stessa Europa, che con l'ingordigia del mercato globale ha intensificato la volontà di imporre le proprie regole classiste in altre realtà economiche nel resto del mondo. L'Europa lo fa con la complicità e l'appoggio degli Stati Uniti d'America e dell'Inghilterra, anch'essa dominatrice e colonizzatrice di molti paesi del mondo. Lo fa con forza brutale, umiliazione e terrore.
L'Europa non può commettere gli stessi errori che portarono a due conflitti mondiali. Oggi, i potenti governanti e le maggiori forze economiche occidentali hanno una vasta scelta di carne da cannone da mandare al fronte, ma devono fare i conti con gli ordigni lanciati in simultanea, nella misura di migliaia di ordigni nucleari per volta, che viaggiano alla velocità di 5000 km/h. È impossibile contrastarli. Sarà la fine per tutti e non ci saranno né vincitori né vinti che possano sopravvivere per ricominciare da capo. Rimarranno pochi a leccarsi le ferite, e i pochi che resteranno non avranno molta probabilità di sopravvivenza.
Di Barolus Viginti
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Commento di utente anonimo
Che male c'é se ci mettevi anche il tuo nome...
Intanto in sequenza fiduciaria e riconoscente lo pubblico proprio quí sotto.
Vediamo se in futuro altri riescono a guadagnarsi lo stesso privilegio..
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