Il futuro a 5 Stelle

Il futuro a 5 Stelle
Il futuro con il Movimento 5 stelle é un dono del cielo

giovedì 13 giugno 2013

Il M5S sotto attacco!?

In quanto alle attuali vicende all'interno del gruppo parlamentare non posso che preoccuparmi e dare sfogo a quanto segue:
attenti quindi, il M5S corre il rischio di finire dritto dritto nella trappola mediatica asservita ai partiti tradizionali, senonché pagare un prezzo amaro per via delle prese di posizioni a titolo personale all'interno del gruppo.
A me pare che quello che manca all'interno del movimento sia lo spirito di squadra; d'altronde in tre mesi se pur con un programma e una lista di regole che stabiliscono una forma di etica morale, ancora non si riesce a lavare i panni sporchi in famiglia, come si suole dire nelle circostanze difficili; se non altro almeno nei modi come fanno anche gli altri gruppi e coalizioni che se pur immersi in un pantano oscuro a volte inquietante, riescono a controllare gli umore interni spianando le spigolature.

Il campanilismo dilagante e contagioso mina la stabilità se non la sorte di tutto il movimento, a Mio avviso urge fare una riunione con tutti i parlamentare eletti in presenza di Grillo, Casaleggio, i principali ideatori e sostenitori.Bisogna fare spogliatoio insomma, come disse qualcuno che con i suoi rifugiò in convento evitando orecchie e occhi indiscreti ( per altro oltre a essere scaltro pure furbo )
Molto spogliatoio insomma: se ogni uno vale uno, per fare gruppo ci vuole molto di piú dei valori personali. Innanzi tutto bisogna rinunciare sempre a qualcosa di personale per dare agli altri e poi crederci profondamente, la vocazione per superare gli ostacoli e smussare le spigolature. Bisognerebbe fare politica con spirito di sacrificio come fosse una missione.
L'idea di base di Grillo e dei costituenti del movimento in effetti sono queste,  cioè cambiare il concetto del modo tradizionale di fare amministrazione pubblica, perché come tutti possiamo constatare, la situazione nel paese é insostenibile e disastrosa ormai, anche chi stava a galla " sul sistema melmoso corre il serio pericolo di affondare.
É questo che dice in sintesi in tutti i suoi comizi Beppe Grillo e si stampano senza ombra di dubbio nel codice di comportamento prima, e fra le righe del programma poi.

Mi ha turbato il comportamento della signora Gambaro, anche se nell'intervista rilasciata a Sky TV ha detto anche delle cose condivisibili.
Le assemblee, le riunione interne si fanno apposta per dialogare e porre al vaglio eventuali problematiche, anche di stampo personale. Perché andare a sfogare le proprie apprensioni  per dare modo alla stampa di manipolare e amplificarne i significati negativamente, prima a danno della stessa signora Gambaro, poi a danno del M5S.
Poteva benissimo chiedere udienza e parlarne con i colleghi in parlamento, a porte chiuse, come si fa nelle migliori famiglie; poteva chiedere direttamente a Grillo di essere ascoltata, inoltrare il suo pensiero, le sue preoccupazione... perché no lo ha fatto?
Diversamente il sospetto di complotti interni per spaccare il movimento diventa sempre piú giustificato.

Siamo al punto, mi pare, che il nostro programma, se non l'intera corporazione del Movimento sia finita fra l'incudine e il martello. Da fuori le si busca in modo indiscriminato dagli avversari politici, dalla stampa sempre piú assatanata e coesa in una campagna diffamatoria senza precedenti nella storia della Repubblica italiana.
 Dall'interno i nostri che non trovando posizione "ideale" si rivoltano creando dei precedenti pericolosi e mettendo a rischio un sistema ancora in fase di assetto.
Oltre alla necessità di stabilire una linea nuova assestando quella giá esistente, il mio auspicio é che ci sia una presa di posizione decisamente determinata, e la convinzione di andare avanti con piú forza.
I cittadini italiani che si identificano nella filosofia del M5S non devono perdere l'occasione di vedersi sfumare la speranza che crea le condizioni di cambiare davvero il paese in meglio.
Senza il Movimento 5Stelle lo scontro sociale fra le varie categorie sarà inevitabile, in tal caso la guerra civile é uno spettro sempre piú inquiettante.

Il Movimento é una realtà che si esprime tramite la delega di circa nove milioni di elettori, e non bastano per combattere contro un sistema malato e sempre piú gravido di premesse contro le masse "minori" quindi é indispensabile crescere, crescere eliminando i dissapori interni innanzitutto, crescere con la convinzione che veramente non abbiamo altri strumenti a cui appigliarci, quindi credere che insieme noi cittadini  possiamo puntare alla gestione del bene pubblico direttamente dal basso con la convinzione di migliorare la vivibilità in questo paese disastrato, offeso e calpestato per decenni da una classe dirigente egoista, fredda e senza scrupoli.
Abbiamo a disposizione un'esercito immenso di risorse umane preparate e altamente qualificate invidiabili, perché rovinare tutto adesso che siamo faccia a faccia con chi ha rovinato l'Italia.
Andiamo avanti: "loro non si arrenderanno mai noi neppure"

Barolus Viginti

lunedì 10 giugno 2013

Graziano Mesina brucia la grazia e torna in carcere

Ma allora sei scemo scusa: ti hanno dato la libertà nonostante tutto, potevi vivere il resto della tua vita egregiamente omaggiato anche da considerazione forse immeritate, e ti vai ficcare ancora nei guai cercando di trarre guadagni facendo commercio di sostanze mortali...
Graziano Mesina Ex ergastolano al momento della scarcerazione quando gli fú concessa la grazia

Pensare male é peccato peró a volte ci si azzecca diceva una persona ...
..Graziano Mesina a limite avrebbe potuto puntare piú in alto, rilegarsi a un solo grado piú dei classici cazzoni senza scrupoli dei Pusher la dice grossa sulle possibili manipolazioni o trame a suo danno.
 É assodato ormai che chi gestisce il movimento grosso della droga siano menti raffinate che resta a dovuta distanza dalla stessa. Rimane il fatto però che "l'eroe" perdente del Supra-monte si sia lasciato coinvolgere magari come uno scugnizzo alle prime armi, o per lo meno la sua natura malavitosa continua prepotentemente a dare sfogo anche dopo quarant'anni di galera graziato dal peso di una serie di ergastoli e non meno di 150 anni di detenzione.
 La criminalità organizzata non va certo nei conventi Francescani per arruolare la manovalanza. Quale migliore rappresentante "degno di fiduccia" e con un curriculum non certo invidiabile come quello di Grazianeddu.

Certo che sarebbe interessante sentire le intercettazioni che lo hanno incastrato, almeno per annullare certi sospetti e dubbi che balzano alla mente dei lettori che piú o meno conoscono la storia dell'ex Bandito Graziano Mesina .
Mesina é anche famoso alle cronache per dire quello che pensa, non ha certo peli sulla lingua. Chi ha buona memoria ricorderà quando agli inizi degli anni novanta gli fu concessa la libertà vigilata, dal che approfitto per scrivere un libro sulla sua storia ( boicottato per ovvi motivi e mai entrato in commercio ) partecipava senza risparmiarsi a trasmissioni televisive e parlava, parlava e parlava forse a tal punto da infastidire e preoccupare gli stessi che lo avevano messo in libertà, dal che dagli stessi senza tanti spiegazioni gli fu revocata la libertà con la conclusione che lo definì ancora pericoloso socialmente.
Ci furono accuse e l'ombra del possesso di armi alla quale lui ha sempre respinto ogni accusa sostenendo che fú una trappola per punire la sua inarrestabile logorrea.

Oggi la storia si ripete: Mesina pare si goda un pó troppo la libertà, gira la sardegna di lungo e in largo con salti sporadici nel continente, partecipa anche ad occasioni sociali e culturali importanti, tesse amicizie e fa nuove conoscenze, frequenta vecchi colleghi di avventure e di detenzione, figure poco raccomandabili.
Mesina controllato a sua insaputa fa sorgere ulteriori dubbi: possibile che questo non si rendesse conto che un'ex ergastolano se pur graziato dall'ex presidente della Repubblica Azeglio Ciampi, in libertà rimane sempre sotto l'occhio vigile, anche se non invadente, delle forze dell'ordine.
Mesina  irriducibile dunque!?
Mesina non ha perso il vizio di dire quello che pensa: parla ovunque vada, a volte minaccia, fa risaltare la sua personalità, il suo carisma, la sua fama;  la sua vivace spavalderia é nota sin dai tempi che inizio la sua incredibile carriera da Bandito temuto, rispettato e imprendibile. Nella sua carriera la primula rossa del supramonte conta una decina di evasioni da manuale e altrettante fallite, diventa un mito; si ritiene piú bravo delle forze costituite nel gestire situazioni difficili (tipo il sequestro di Faruk Hassan) dove venne incaricato per mediare con i banditi capeggiati da Matteo Boe, che rivendicò quasi spavaldamente i meriti sulla liberazione del bambino di origini arabe a cui da lo stesso Matteo Boe tagliò il lobo dell'orecchio spedito poi alla famiglia affinché pagasse il riscatto.
Tutto questo per la cronaca ufficiale, quella conosciuta.
É certo che ora con questo nuovo fatto e le pesanti accuse Mesina, 71 anni, perde anche quell'alone misterioso che lo rendeva un mito, una sorta di bandito buono, un specie di Robin Hood nostrano e ruspante.
Con le mani sporche di Droga si spegne dunque, ovvero si dissolve anche quel febbrile lato che lo rendeva ancora uomo d'onore, l'ultimo "balente" per la cronaca isolana, guerriero in un sistema rurale dove le ingiustizie sociali da combattere erano all'ordine del giorno.
Mi domando peró che non sia casuale ogni volta che Graziano Mesina parla e partecipa ad eventi importanti diventi socialmente pericoloso?
Mi auguro dunque per il diritto di essere informati, che tutta la vicenda sia resa pubblica e trasparente onde levare a tutto campo quel sospetto che aleggia nell'opinione pubblica, ovvero Mesina é colpevole in che misura: consapevole,  usato, raggirato o vittima di una trappola fatta su misura per incastrarlo e punirlo per il suo "vizio di parlare troppo"??