Il futuro a 5 Stelle

Il futuro a 5 Stelle
Il futuro con il Movimento 5 stelle é un dono del cielo

martedì 24 dicembre 2013

La globalizzazione uccide le piccole realtà economiche locali, ecco alcuni esempi nella folle strategia selettiva

24 dicembre 2013 alle ore 21.55


Sí mormora da qualche anno che in Sardegna ogni anno vengono abbattute intere mandrie di bovini, ovini, suini di proprietà privata con la scusa che siano infettate dalle piú varie malattie epidemiche.
Succede anche in altri luoghi e non sempre il bestiame é affetto da malattie, tutt'altro gode di ottima salute. Succede anche, come noi umani d'altronde, che un'animale presenti sintomi anomali, in ogni caso viene isolato e messo sotto osservazione. In tal caso i dovuti controlli avvengono anche sugli animali sani: analisi di riscontro etc.
Ogni dubbio sulla salute del bestiame é tolto dalle frequenti profilassi che avvengono periodicamente per obbligo. Quindi quando si decide di punto in bianco che le greggi e le mandrie di un'intera Regione siano ammalate quindi in parte devono essere abbattuti, ci puó essere qualche cosa che non va.
Il  vero motivo é quello di eliminare la parte produttiva che il mercato delle lobby non puó controllare;
Succede lo stesso per i sementi in agricoltura; in Europa é giá legge la prospettiva che nessuno piú puó usare sementi senza la convalida di "qualità" imposta dalla comunità Europea o mondiale.
Pare che in futuro nessuno puó piú coltivare il proprio orticello per fabbisogno familiare, e che in tempi di crisi e non, alleggeriscono le spese sugli alimenti di prima necessità.
L'abbattimento del bestiame nelle zone rurali della Sardegna ad esempio serve come giro di vite per arrivare al controllo totale della produzione: Regionale, poi Nazionale, comunitaria e Mondiale, e questo viene perseguito come obiettivo finale; obbligando i popoli a consumare ció che impone il mercato: in agricoltura e negli allevamenti intensivi, ad esempio, i tanto chiacchierati prodotti OGM  (   http://it.wikipedia.org/wiki/Organismo_geneticamente_modificato  )
 di cui non si conoscono gli effetti sull'organismo umano che si nutre con alimenti geneticamente modificati.

non vi ribellate a nulla servirà salvaguardare e valorizzare le razze autoctone, la filiera corta che sta prendendo piede in Sardegna, e che per altro pare funzioni a meraviglia. Tutti gli sforzi, l'energia e la passione delle singole persone non servirà a niente.
Alla procedura di abbattimento ci penserà il sistema sanitario che a sua volta controllato dall'alto obbedirà agli ordini falsificando i valori analitici dei campioni di sangue o abbassandone i valori nel sangue fra lo stato di salute, e presupposta o certa malattia.

RIBELLATEVI PRIMA CHE SIA TARDI, O PERLOMENO CERCATE DI VEDERCI CHIARO SENZA FIDARVI TROPPO DALLE DIAGNOSI FUGACI DI VETERINARI FORAGGIATI A SUA VOLTA DAL SISTEMA...

Mi giunge voce che solo a Bonarcado (OR) 1700 abitanti circa, VI SONO PIÚ DI VENTI ALLEVATORI A CUI É STATO OBBLIGATO E IMPOSTO IL SEQUESTRO SANITARIO DELLE GREGGI O DELLE MANDRIE. DICO IO, SE GLI INTERVENTI SONO CLASSIFICABILE IN UN CONTESTO ECCEZIONALE, UN LEGGERO SOSPETTO VISTO LA QUANTITÀ DELLA PRESUNTA EPIDEMIA NON SAREBBE GIUSTIFICATO? O NO!!??
 Certe imposizioni Sanitarie poi non si sono viste manco nella ricorrenza, gravissima, dell'epidemia della Mucca pazza. 


Ho voluto commentare così questo video perché in effetti si tratta dello stesso problema a cui BISOGNA RIBELLARSI IN EQUIPARATA MISURA::Non ribellarsi in questo caso vuol dire piegarsi ai voleri occulti che schiavizzano i popoli rendendoli totalmente dipendenti e manovrabili...

PASSATE PAROLA!

BUON NATALE MONDO!!

DI Barolus Viginti



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sabato 21 dicembre 2013

Letterina di Natale ai politicanti italiani..




APPELLO AI POLITICI ITALIANI FILO EUROPEI, DELLE BANCHE, DEI POTERI OSCURI; NONCHÉ DELLE LOBBY, DELLE MULTINAZIONALI...

Signori politici non dimenticate mai che anche voi siete responsabile di quanto vedete nella foto quí a destra. 
La vostra linea politica in favore del sistema bancario, delle lobby, nonché di un mercato impazzito in mano a poteri politici occulti e delle multinazionali, uccide il territorio e le classi sociali medio basse che ci vivono, voi tutti siete la causa di questa strage...
Voi che proteggete i veri evasori fiscali che incidono negativamente sull'economia Nazionale, gli occultatori di denaro nei paradisi fiscali, gli interessi di casta...il capitalismo che privilegia chi non merita e schiavizza le masse, i lavoratori, la gente debole e onesta...

La Storia prima o poi ne chiederà conto e lo racconterà alle future generazioni: non ci farete una bella figura credo!!
""Chi se né frega""
Potrebbe essere la vostra impulsiva riflessione...dal che poi potrete inoltrarmi una vostra giustificazione e conseguentemente un' azione in modo da persuadermi in futuro dal farvi questo tipo di contestazione...
Non preoccupatevi questo basta e avanza...

Pensateci nei momenti di relax di questo Santo Natale e se vi é rimasto un briciolo di consapevolezza, di umanità, dimettevi tutti e lasciate che le nuove classi dirigenti prendano posizione per condurre la società italiana verso lidi migliori...

Barolus Viginti

venerdì 22 novembre 2013

Non fosse un dramma trapela quel ché di comico dal comportamento del capo della protezione civile

A parte le responsabilità di base che sono anche locali e Regionali ( nessuna si scosti dalle proprie responsabilità ) non possono attribuire ulteriori responsabilità, tanto meno lo deve fare il capo della protezione civile, riguardo gli interventi di soccorso in tempi utili nelle zone colpite della Sardegna. Loro e solo loro hanno tale compito e obbligo di intervento tempestivo nelle emergenze di questo  tipo.


Non mi torna il fatto che la protezione civile dirama l’allarme, bada bene, di rito come in situazioni piú o meno normali, e non interviene, lo dico un'altra volta: non da ordine di intervenire subito.
Ora dico: non devono essere loro con la loro rete dislocata nel territorio a tenere sotto controllo la situazione, monitorando, e ancora prima mappando le zone a rischio o altri?
Ma non avrebbero dovuti intervenire loro con i mezzi in dotazione, si chiamano protezione civile per questo, o no?
 Ma che razza di protezione civile é la nostra se si limitano ad informare i comuni con la classica prassi, come giá detto, in modo rituale, senza prodigarsi segnalando almeno di che natura e livello sia la perturbazione in arrivo, e senza eventualmente procedere all'evacuazione dei cittadini se necessario?
Di cosa parla il prefetto Gabrielli, A chi ha fatto recapitare il bollettino di emergenza, e in che livello di guardia era distinto nel bollettino diramato?
Forse erano piú efficaci i fonogrammi di una volta che venivano diffusi in modo capillare agli organi competenti. Oggi  nell'era della rete globale, dell'informazione diretta senza frontiere, ne confini e fino a prova contraria senza censure, ci passano sotto gli occhi giustificazioni infiocchettate che non stanno ne in cielo ne in terra. A chi devono pervenire gli avvisi o meglio a chi ha mandato gli avvisi di allarme Gabrielli?
Se non gli ha spediti alle basi dislocate della protezione civile in Sardegna, a chi?
Chi comanda la protezione civile in Sardegna, solo i sindaci forse?
Il corpo dei vigili del fuoco erano stati allertati? A parte il fatto che anche loro debbono in questi casi avere  gli strumenti adeguati per allertarsi da soli.
Io ho bisogno di capire, se esiste una mappazione delle zone a rischio, se esiste una centrale di monitoraggio e quante dislocazioni adibite a protezione civile ci sono in Sardegna?
Gabrielli parla come uno che fa la chiamata:  mette in allarme i vigili del fuoco, ma loro a sua volta invece di intervenire chiamano i sindaci: “ho state attenti che vi sta arrivando addosso un ciclone con una bomba d’acqua che vi spazzerà via tutto”
Qual’è il compito dei sindaci se non solo quello di balzare dalla poltrone e non sapere che pesci prendere, chiaro?
Con una protezione civile che scarica le proprie responsabilità, e che entra in azione con questi spropositi cosa dobbiamo dedurre?
Che sono solo dei Parassiti opportunisti pronti a speculare sulle disgrazie altrui? …

A me non pare che il capo della protezione civile abbia la coscienza a posto che si limita nel suo ruolo solo alla diramazione di un bollettino di allarme uguale a quegli annuali di prassi, per scaricare poi le responsabilità ai comuni: "Io quello che dovevo fare  l'ho fatto" dichiara scocciato  per rispondere esclusivamente alle critiche che giustificate giustamente le sono state mosse.
Ma che significa?
Mettiamo pure in conto le nefandezze delle amministrazioni che negli anni hanno commesso e concesso abusi di ogni genere con piani paesaggistici e urbanizzazioni intente a fare cassetta e niente piú. Hanno chiuso gli occhi quando si edificava nei letti dei fiumi, dei corsi d'acque e nelle paludi; hanno concesso e poi condonato abusi di ogni tipo, sempre per fare cassetta, s'intende. Ma mica per questo deve essere motivo per sottrarsi al proprio dovere in vista del disastro accaduto. Se mai non avendo preso misure precauzionali prima, ne faccia attenuante per portare avanti delle vertenze irte a individuare per gradi le responsabilità individuali chi per anni ha speculato e commesso reati di amministrazione pubblica.
Che le sue mansione siano solo quelle di sfilare in passerella nelle zone alluvionate attribuendo colpe antiche,senza fare altro?
Intanto a sguazzare nel fango per aiutare i cittadini e cercare di tornare alla normalità si vedono i soliti angeli volontari civili senza nessuna bandiera o vessillo di appartenenza.

Non manca la frase magica che a ogni occasione viene spiattellata come se fosse la sola essenzialità, quella frase autoritaria quanto truffaldina, che esce dalla bocca del Ministro di turno: "lo Stato c'è e porta la sua efficiente azione con misure adeguate alle circostanze" in questo caso:" non lasceremo sola la Sardegna" che se vai a ricordaglielo un minuto dopo é pronto a cambiare versione su quanto detto.
Quindi comincia la passerella dei politici sempre lontani dalla realtà e dai veri problemi che assillano l'isola da decenni, da sempre. Rilasciano dichiarazioni di rito, di circostanza anche se nessuno li ascolta piú perché la loro credibilità é scaduta, svanita da tempo, giustificata dal loro atteggiamento spregiudicato orientato piú a curare i propri interessi, di casta, che alle esigenze dei cittadini.
 Unico argomento di interesse si evidenzia nell'espressione delle facce degli avvoltoi che girano interno alla "carcassa del cadavere" e dei politici in passerella nelle zone colpite dalla furia del ciclone Cleopatra: Sono i finanziamenti emendati per l'emergenza a fare gola, sono quegli destinati al ripristino della viabilità la fetta piú appetitosa 120.000 Euro subito, premete Il ministro Lupi: andranno all'ANAS non certo ai Sardi, a loro come sempre le briccole e tanta fatica per meritarsele.
 Come saranno poi le riparazione lo sapremo da quanto reggeranno alla prossima calamità.
Di certo si dovrà osservare e tenere conto su quanto andrà effettivamente ai cittadini privati che hanno perso tutto ció che avevano costruito in una vita di lavoro e sacrifici.
Insomma le gare agli appalti sono giá iniziate ancora prima di una periziosa visione relativa alle esigenze di intervento e ai danni subiti dalla  gente di Sardegna
Che dire dunque:
In questi funzionari la solita Italia nelle veste di Stato burlone, sfacciato, bugiardo, spregiudicato e ingannevole, insomma, che mette insieme degli ingredienti da farci stare con i piedi per terra con la speranza ridotta a una flebile fiammella, e se mai fosse necessario essere fiduciosi per gradi. Viviamo alla giornata, "S'abba tenet memoria, anche noi!!

http://www.videolina.it/video/servizi/54232/protezione-civile-e-l-occasione-mancata-l-allarme-in-tv.html

Leggi anche questo articolo:

mercoledì 20 novembre 2013

Sardegna in ginocchio dal maltempo e per volontà politica


In relazione alle notizie fasulle da scartare e delle infondate teorie del complotto dove vedono e imputano tutto alla mano dell'uomo, io sono propenso a colare il tutto con le dovute cautele in rapporto a una vasta e ricca raccolta di fatti da cui poi nascono i miei sospetti, dubbi che in relazione a tanti riscontri ( ricordo che stiamo parlare di eventi naturali e "opera umana" quindi eventi provocati dall'uomo) le verificazioni diventano attendibili, verità approvate, anche se poi é difficile individuarne le responsabilità, sapiamo per certo che esiste la capacità tecnologica per causare fenomeni temporali artificiali.

http://risvegliodiunadea.altervista.org/?p=2790&utm_campaign=UpCloo&utm_medium=inline-grey&utm_source=it-fa53RHrqs-risvegliodiunadea.altervista.org
L'America, l'Inghilterra e l'Europa possiedono segretamente e gelosamente tecnologie avanzatissime e con queste sono capaci di influenzare il tempo, influenzare le condizioni e i fenomeni climatici. In Irak ad esempio sono stati capaci di creare tempeste di sabbia artificiali fuori stagione eliminando totalmente le capacità offensive dei terroristi islamici e la resistenza pro Saddam (questo solo per farvi un'esempio) sono tanti gli scopi in cui possono essere usate queste conoscenze, di cui anche a scopo bellico. Creare dei disastri ambientali controllati possono tornare utile per plasmare le volontà e placcare le insorgenze di proteste reazionarie popolari: le esplosioni nucleari nel sottosuolo per provare terremoti a esempio, di cui in alcuni casi emergono plausibili per testimonianza attendibile. Quegli verificatesi in Italia in tempi di realtà politiche particolari . La Sardegna non sfugge a queste logiche di controllo in cui lo Stato Italiano vede sempre piú sfuggire dal proprio controllo l'Isola che é culla stessa della Repubblica Italiana ( non dimentichiamo che essa nacque sulle fondamenta della corona del Regno di Sardegna) che ora, piú che mai nei secoli, aspira a una maggiore autonomia, a un controllo fiscale diretto e autonomo, e perché no alla sovranità Nazionale che per altro pare sia obiettivo raggiungibile luminoso non oltre l'orizzonte. L'indebolimento economico é giá stato messo in atto da tempo, palpabile e visibile sotto i nostri occhi, e non basta piú. Il fermento in prossimità delle elezioni Regionali, i sondaggi che danno numeri scontati di sconfitta per una classe politica nazionale scaduta, fa ricorrere loro a metodi alternativi alla persuasione verbale non piú credibile, per cui il passo é breve: ""Bisogna mettere in ginocchio l'isola"" quale miglior modo terrorizzarli con un bel ciclone artificiale e magari riportarne alcuni all'età della pietra. Dove poi loro con quattro coperte e qualche pasto caldo ti vuole fare credere che ti é venuto salvare, a soccorrere nel momento del bisogno, a darti un scialuppa di salvataggio; ma dal momento che non vi portano al sicuro in nessun modo, dovrebbe fare nascere in voi da subito la capacità di fare delle giuste deduzioni. Intanto per tornare alla normalità bisogna rimboscarsi le maniche e salvare tutto quello che si puó dal fango: ecco: é in quel momento che dovete guardare chi realmente vi sta al fianco a darvi coraggio ed alleviarvi dalle fatiche, vi accorgerete subito quanto sia lontano lo Stato e quanto vi sia vicino il cittadino normale, il vicino di casa che magari fino a ieri non vi era neppure simpatico.
Barolus Viginti


 In Sardegna si paga anche per la cementificazione selvaggia e la trascuratezza nel territorio per quanto riguarda l'aspetto idro geologico; si interviene poco sulla messa in sicurezza dei corsi d'acqua e sulla capacità di drenaggio nel terreno, tanto meno si fanno previsioni in vista di eventi eccezionali come quelli in corso in gran parte della Sardegna. Purtroppo ci dovremo abituare a combattere anche questo tipo di eventi eccezionali per via dei cambiamenti climatici del pianeta..
La testimonianza di Antonio Muroni ( giornalista dell'unione e di Videolina) che denuncia la mala-politica e la burocrazia che in Sardegna condiziona doppiamente sulle scelte e sulle necessità dei cittadini. Sono questi motivi da impugnare, da portare davanti al governo centrale per sollecitare innanzi tutto il recupero dei 15 Miliardi che lo Stato deve alla Regione Sardegna in relazione alla vertenza entrate che comprendono i sette decimi conteggio dell'IRPEF mai restituiti alla Regione
         Citazioni di Barolus
La Sardegna è ufficialmente sotto modificazione climatica artificiosa dal 2002.:
http://www.dionidream.com/la-sardegna-e-ufficialmente-sotto-modificazione-climatica-artificiosa-dal-2002-se-22-fa-4/
""La mia terra colpita al cuore.. dolore e lutto..
come consuetudine anche polemiche e rimbalzi di responsabilità..Non ho sentito .nè letto un'assunzione di responsabilità, perchè TUTTI siamo responsabili :cementificazione selvaggia, dissesto del territorio,scarsa attenzione all'ambiente e incuria la fanno da padrone..Per molti la tutela del territorio è anti-moderno,blocca lo sviluppo e anche stavolta, passata questa triste emergenza,tutto tornerà comprima,c i saranno sempre "altre priorità" ..Quando capiremmo che non siamo padroni della terra ,che non possiamo prevaricare sulla natura,ma che dobbiamo amarla e rispettarla? Dè Andrè disse che Dio avrebbe scelto la Sardegna come paradiso.. non trasformiamola in inferno...in questo momento armiamoci di solidarietà e facciamo tutto ciò che possiamo per aiutare le persone in difficoltà, poi... riflettiamo a chi dare il nostro voto.. a chi affidare il nostro futuro..""
Citazione di Angela Mura


La Sardegna non é esclusa dal fare delle riflessioni su quanto segue:
Attenzione signori "sconfiggere i populismi" (come affermano alcuni personaggi al vertice nei governi europei allineati a favore dell'Euro, e artefici del fallimento Europeo, di cui anche Enrico Letta, presidente del consiglio italiano, fa parte e che al vertice vogliono rimanere) significa sconfiggere e azzerare la volontà popolare ,negare i bisogni dei cittadini. che vede invece nelle esigenze prioritarie maturare la forza e orientarla in una forza politica capace di confrontarsi e mettere in pericolo la posizione dei personaggi in questione, quindi smascherando i loro giochi, e magari costringerli ad abbracciare azioni politiche Populistiche, appunto, cioè contrarie agli interessi di casta, delle mafie e dei massoni che commendano e riescono a fare ancora il bello e cattivo tempo. Allora: se come cittadino ( Populista per l'appunto) deduci che qualunque cosa pensi su di loro, qualunque cosa dorresti fare per migliorare la tua condizione, sia sbagliato, vuol dire che continui a fare delega a questa classe politica vergognosa e scaduta, in modo che continuano a decidere per te; classico comportamento populista (eh si: populista eri e populista rimani, per l'appunto). SE invece deduci che le tue deduzioni siano giuste, che siano in coerenza a un'analisi realistica, quindi alternativa produttiva e costruttiva appropriata; vuol dire che sei a passo con i tempi, che hai preso coscienza che ai nelle mani un'arma micidiale che si chiama scelta decisionale; é la scelta giusta, la scelta veramente populista, che rispecchia alla perfezione la tua posizione sociale, la tua posizione di cittadino lavoratore di tutti i gradi, dalle qualifiche piú basse a quelle piú alte, si chiama Movimento 5 Stelle. Quando poi non ti tornano i conti non dire che non sei stato avvisato.
Di Barolus



giovedì 3 ottobre 2013

Immigrazione: tragedia infinita


Una tragedia umana che nessuno vuole risolvere.
A cosa serve L'ONU, e soprattutto perché esiste solo una sede (New Jork) se poi non riesce a fare fronte alle emergenze umanitarie in varie parti del mondo?

A cosa servono gli annuali Meeting del G8 in una cittá scelta sapientemente per motivi tutt'altro che sociali?
Di cosa parla la Lega Araba nelle sue frequenti riunioni tra i paesi aderenti?

Perché l'Unione Europea lascia l'italia da sola di fronte all' emergenza immigrazione  che ormai a ha raggiunto dimensioni bibliche?

Le superpotenze: ecco le superpotenze economiche ( Stati uniti, Cina, Inghilterra, Europa, India, Federazioni Asiatiche). dove sono le loro navi ospedale, di appoggio, le loro associazioni umanitaria, i fondi raccolti qua e lá per il mondo per impegni presi su interventi umanitari?

Gli immigrati sono un problema complesso sulla prospettiva del lungo termine.
Ma é ingiustificabile il comportamento vagheggiante delle potenze economiche di fronte alle emergenze continue che si avvicendano al confine dell'Italia, cioè dell'Europa.
Mi inorridisce l'assenza e il disimpegno totale della Lega araba ( cosa fanno nelle loro assemblee annuali tra i paesi aderenti?) eppure sono loro i maggiori responsabili. Sono loro che dovrebbero almeno in parte cercare di arginare questa immane tragedia umana, é la loro gente!
Questi disperati fuggono dalle barbarie inflitte in paesi islamici, sono tutti Musulmani, scappano dalle guerre civili  in Siria, Somalia, Eritrea, Egitto e tanti da altri paesi centro africani etc. dove un essere umano vale meno di una bottiglia d'acqua.
La Cina Poi, questi maledetti cinesi, che sono corsi in fretta e furia al primo sentore di imminente attacco da parte degli alleati contro la Siria; navi da guerra, portaerei e navi di appoggio, in aiuto del tiranno Siriano

Bashar al-Assad 

che a sua volta ha causato gran parte degli esodi di speranza di questi ultimi tempi. 

Possibile non vedono nulla nei loro Radar, possibile che questi Barconi quando partono nessuno li vede, che siano invisibili?
 I Russi, gli Americani, pure loro presenti nel mediterraneo in grande forza a mostrarsi i muscoli a vicenda, possibile che con le loro sofisticate attrezzature non vedono non sentono, non parlano ne si fanno sentire di fronte a questa immane e vergognosa tragedia che  si rinnova giorno dopo giorno piú cruda e orrenda che mai nelle nostre coste?
Possibile non sentono l'odore della morte, un sussulto di cordoglio, di pietà davanti alle immagini di cadavere senza vita che raggiungono ogni angolo del mondo?
 Barolus Viginti

lunedì 2 settembre 2013

IN VISTA DELLA RIAPERTURA DELLA CAMPAGNA VENATORIA:::::

::::IN SARDEGNA::::

..bisognerà , quest'anno piú che mai, fare delle lunghe e dovute riflessioni:
La Sardegna nel 2013 é stata colpita duramente dalla follia distruttrice dei piromani, ingenti sono i danni causati dai roghi: sono allo stato attuale circa 15 mila gli ettari di terreno da pascolo, boschi e macchia mediterranea mandati in cenere con la complicità dei venti favorevoli che urlavano fra le fiamme mietendo distruzione e morte fra la fauna selvatica. Appena ieri dopo venticinque giorni di agonia é morto l'allevatore di Ghilarza Ubaldo Miscali, arso vivo mentre difendeva il suo bestiame.

Le associazioni dei cacciatori sono fortemente lottizzate dai partiti, occorre proporre l'applicazione degli ambiti venatori e legare il cacciatore, possibilmente al proprio territorio, in modo da responsabilizzarlo realmente, aldilà della populistica demagogia dell'ars venatoria, Fiscalmente la Regione potrebbe sospendere per un anno il pagamento delle tasse. Sardozen 
La mia domanda e il mio auspicio é che si faccia pressione presso le istituzione di settore della Sardegna per annullare la campagna venatoria almeno fino all'anno prossimo quando la natura rende i luoghi rigogliosi di nuova vegetazione dove il selvatico possa trovare rifugio e cibo.

Viviamo tempo duri e difficile e siamo soggetti a fare enormi sacrifici: facciamone uno piccolo piccolo, rinunciate alla caccia almeno fino al 2014. Facciamolo per noi stessi in modo da vivere in sintonia con l'ambiente che ci circonda...


Il M5S come gruppo politico emergente ma attivo si puó occupare anche di questo. Ed é a loro che faccio appello in modo possano impugnare una tematica cosí difficile quanto complessa.
Le attività venatorie in Italia, in particolare in Sardegna, sono ancora legate a usanze e modi primitivi che si tramandano tradizionalmente di padre in figlio. L'uomo non ha piú bisogno di approcciarsi in quel modo con la Natura e con chi la abita. Abbiamo invece bisogno di un'approccio armonioso di cura e di rispetto.
Le leggi che regolano le attività venatorie vanno riviste dalle fondamenta; é chiaro quindi che il primo a cambiare mentalità deve essere il cacciatore, il suo modo di rapportarsi con il selvatico dovrebbe essere prima di tutto mirato a tutelare il selvatico stesso con la stessa cura che ha un'allevatore, rispettando il corso procreativo e magari effettuando una selezione piú attenta e scrupolosa, e lo si puó fare senza sparare un colpo ( in altri paesi giá lo fanno) e senza dubbio con tale cura possono contare veramente su un'attività redditizia, di fatturato sicuro, con la vendita delle carni.
Solo per dirne una: in Francia allevano le anatre selvatiche nel loro ambiente naturale senza togliere e senza aggiungere nulla allo stato naturale in cui vivono: le carni, i petti in particolare, vengono esportate in tutta Europa, e non solo, e soddisfano l'esigenza gastronomica di hotel e ristoranti di grande qualità.
In Sardegna invece vedere un'anatra equivale vedere un marziano, non ce né sono quasi piú perché abbattute dalle doppiette...

Ma questo é un'altro discorso adesso urge sensibilizzare il piú possibile per sospendere ogni attività che metta a rischio la vita del selvatico che giá in molti luoghi sopravvive senza riparo e senza cibo...
occorre la partecipazione di tutti affinché tutti facciano appello presso gli organi costituiti...

Il fenomeno degli incendi non si combatte aspettando a terra che il piromane compia il suo folle gesto. Il fenomeno incendi si combatte disponendo sistematicamente in modo capillare uomini e mezzi sul territorio. Solo così si puó chiudere ogni via ai piromane di andare a compiere il suo disegno distruttivo.
Molti nel settore lo sanno ma vanno avanti ogni anno con la stessa tecnica, cioè aspettando al fresco la chiamata pur sapendo che quando si alza il fumo é giá troppo tardi.

Il controllo capillare del territorio nei mesi a rischio e di vitale importanza ma nessuno, pare voglia rinunciare ai 60 milioni di Euro che ogni anno lo Stato é costretto a finanziare per le emergenze.
In pratica si subiscono miliardi di danni sul territorio ogni anno piú arido, per l'ingordigia ignorante e cieca di alcuni comparti del settore.

Speriamo almeno che si sospenda ogni attività venatoria. Almeno in questo modo diamo la possibilitá alla natura e al selvatico che la vive di rigenerarsi senza il rischio di essere abbattuti ancora prima che nelle zone incenerite dai fuochi torni a crescere il verde...

Barolus Viginti

domenica 11 agosto 2013

La centenaria tragedia degli incendi estivi in Sardegna

In fenomeno degli incendi estivi in Sardegna non é cosa nuova. Anche nel Medio Evo,
nel periodo Giudicale ( la Sardegna era divisa in quattro giudicati sovrani: Cagliari,
Arborea, Gallura e Torres)
http://www.sardiniapoint.it/18.html
La pratica preferita dei piromani era puntuale anche allora nei mesi caldi dell'anno.
Dal codice penale e civile di allora, denominata "Carta DE Logbu" spunta u n'articolo
che puniva severamente chi appiccava fuoco nelle campagne:
Dalla "Carta de Logbu":

"Ordinamentos De fogbu in lauore.Qrivii"
"Tem ordinam9: qui Si alcuna persona ponneret fogbu istudiosaméti a lauore
messadu ouer ad messare: o at vigna: a at ortu et est indi bincbídu pagbit pro
maquícia.llrs.l. et issu damnu a quill at auíre factu: et Si nópagbat ipso ouer
atero pro Se segbit Sillí Sa manu destra: Et issos iurados siant tenudos de
provare et de tenne Sus mal9factores adicussa pena quí narat su secundu
capitulu."
Traduzione:
(L'autorità ordina: chiunque, qualsiasi persona che intenzionalmente a nuocere da
fuoco nel seminato da mietere o non: a vigne, orti, pascoli vergini o pascolati, paghi
per il danno dopo dovuta perizia: Se non paga lui o altri per il danno causato, gli sia
tagliata la mano destra. I giurati competenti garantiscono per tanto che la pena
inflitta sia eseguita come previsto dal secondo Capitolo.)

Oggi meno che in passato non ci devono essere attenuanti per chi manda in Fumo il
territorio e miete delle vittime a causa dello stesso.
Bisogna in ogni caso inasprire le pene sul reato legati alla piromania ( disturbo
comportamentale pericoloso per la società e per l'ambiente) ogni anno per mano di
questi squilibrati vanno in fumo migliaia di migliaia di ettari fra terreni boschivi e
coltivabili. Montagne, colline e pianure in cenere per appagare il gusto di questi malati
difficilmente individuabili se non in fase di reato quando hanno ancora il cerino in
mano.

Chi guadagna dagli incendi estivi:
Come se non bastasse Si uniscono a questi incendiari le ecomafie in costante aumento
un pó ovunque e traggono guadagni e concessioni edilizie dando fuoco alle campagne
interne e in prossimità delle coste dove poi viene favorito il consenso per la
cementificazione selvaggia..
Sono sempre in aumento gli incendi provocati dalla casta invisibile che rendono inutile
l'ordinaria prevenzione eludendone le misure; questi ultimi operano per costringere lo
Stato a finanziare grandi somme di denaro (60 milioni di Euro l'anno a dir poco) per
le squadre di pronto intervento: aerei, elicotteri, mezzi a terra e uomini, ogni anno in
numero crescente.
 A parte il 2013 per via dei tagli straordinari dovuti per la crisi
tutta la macchina antincendio é stata ridotta causando forti disaggi almeno in
Sardegna.

Già nel 2007 Legambiente aveva raccontato il business degli incendi: una realtà fatta
di rimboschimento, abusivismo edilizio, terreni che una volta andati in fumo
aumentano di valore come possibile nuovo suolo edificabile.
Già cinque anni fa Simone Andreotti, responsabile nazionale della protezione civile di
Legambiente aveva denunciato i giochi sporchi:)
I dati provenienti da indagini che riguardano il fenomeno della criminalità ambientali
riporta numeri essenzialmente terrificanti:
http://www.legambiente.it/contenuti/comunicati/ecomafia-2012-le-storie-e-inumeri-
della-criminalita-ambientale

É necessario dunque, irrigidimento delle pene per chi si macchia di reato legato alla
distruzione della Fauna e della Flora: Ci vuole l'ergastolo perché dare fuoco alle
campagne a ai boschi equivale distruggere i prodotti di prima necessità che
garantiscono l'esistenza degli esseri viventi.
E auspicabile quindi siano presto presi dei procedimenti per la stesura di un disegno
di legge efficace che dia da subito risultati persuasivi da fare desistere i piromani nel
dare sfogo alla loro follia...é risaputo inoltre che le misure e gli ordinamenti in vigore
si rivelano del tutto inefficacia...
infatti chi comete reati legati alla piromania spesso la passa liscia (non viene neppure
beccato) in alcuni casi la legge prevede solo una semplice denuncia a piede libero senza
neppure un'ammenda di risarcimento danni.
 In prossimità della flagranza il piromane rischia in ogni caso di processo 10 anni di carcere più l'aggravante pari alla metà della pena nel caso di grave danneggiamento ambientale, come prevede l'art 423 bis
del codice penale per il reato di incendio boschivo che comprende anche il disastro
ambientale.
Ma evidentemente non basta il fenomeno continua a manifestarsi lo
stesso con la stagione estiva e i venti a favore.

I dati della forestali che riguardano gli incendi estivi del 2012 indicano u n'aumento
del fenomeno pari al 93% quasi il doppio rispetto l'anno precedente.
4.700 sono gli incendi che si sono sviluppati su tutto il territorio nazionale ( buona
parte in Sardegna, Campania, Toscana, Lazio e Puglia) In Totale sono andati in
cenere  24.00 ettaridi superficie nelle varie zone Geografiche. 14.000 mila ettari solo
di territorio boschivo e circa 10.00 riguardano i territori destinati all'agricoltura.
Sono sempre prevalentemente dolose le origini dei fuochi appiccati nei boschi e nelle
campagne. Rari sono invece i roghi dolosi: cioè quelli dovuti a imprudenza quando
qualcuno si accinge a bruciare sterpaglie nei mesi estivi, che per altro si prevede non
sia praticata questo tipo di attività.
I dati dal fronte investigativo sui roghi boschivi mettono a verbale nell' anno 2012
282 denunce, della quale solo 7 di queste sono finite in carcere perché beccati in
flagranza di reato.

Fonte informativa della forestale:
((Si va dagli interessi dei singoli pastori a quelli delle mafie. Del resto già nel 2001 il
Sisde denunciava il coinvolgimento della criminalità organizzata nella ricostruzione e
nella speculazione edilizia delle zone devastate dalle fiamme))
I Link che segue riporta alcuni dati interessanti che riguardano il fenomeno, in
aumento, degli incendi estivi che vedono ogni anno che passa il ripetersi di un film giá
visto migliaia di volte e non possono che farci preoccupare e di conseguenza, se non
altro, ci fa sentire in dovere dia amplificare questi fatti gravi per portarli alla
conoscenza di un pubblico piú vasto, e con l'invito a chi di dovere prendano misure
adeguate, cominciando da un nuovo disegno di legge, come detto in precedenza, per
inasprire le pene contro i responsabili di questi vili reati.
http://www.peacelink.it/ecologia/a/22925.html

Non esiste il bisogno incombente di comprare nuovi Canadair, in Italia ce n'é anche
troppi ma sono distribuiti in modo sbagliato e molti sono fermi negli hangar.
Nessuno parla di interventi preventivi con piú uomini che presidiano la campagna nei
periodi piú a rischio. Il problema é il piromane a cui va impedito con tutte le forze in
campo che porti a segno il suo disegno distruttivo. Quando si alza il fumo é giá troppo
tardi.
La macchina centenaria che "contrasta" i fuochi estivi... ...non funziona, non ha mai
funzionato. Si spendono sessanta milioni l'anno ma a fine stagione si conteggiano
miliardi di danni causati dal fuoco che al 99% é sempre doloso.


A chi giova questo folle business?
Qualche migliaio di persone che ogni anno vengono assunte?
Si reclama giustamente le negligenze dello Stato: vogliono altri aerei, altri mezzi,
ancora uomini. Tutti fermi al fresco per entrare in azione solo a chiamata avvenuta,
quando le fiamme urlano e divorano la campagna.
Ma la prevenzione?
In Sardegna non vi é mai stata la volontà di combattere il fenomeno degli incendi, i
piromani ogni volta trovano le vie libere sia all'andata che al ritorno dove possono
mettere a segno il loro disegno distruttivo. Non vi mai Stato disposizione logistica di
mezzi e uomini per controllare il territorio in modo capillare. Gli stagionali entrano in
azione solo se chiamati cioè quando l'incendio giá urla nelle campagne mandando in
cenere Fauna e Flora. Un vergogna e la colpa e di tutti nessuno escluso Ma in primis il
corpo forestale dello Stato che sono bravi solo a fare la somma dei danni a fine
stagione..
Possiamo capire ( fino a un certo punto) che in periodo di crisi bisogna tirare la
cinghia, ma un 1 639 942 persone (dati 30 novembre 2012 numero abitanti in
Sardegna) non possono stare chiusi nelle loro case al fresco o al mare mentre il
territorio brucia, muore. Tutti possiamo salire sui promontori e montare di guardia.
Anche le forze dell'ordine, militari compresi possono fare molto nella lotta contro i
piromani di notte e di giorno e non mi si dica che non hanno gli strumenti per farlo.

É la volontà che manca...
Il problema delle carceri affollate poi esiste...Quegli che hanno pene minori da espiare
possono essere adoperati ( gli paghiamo é chiaro) per fare prevenzione antincendio nei
mesi estivi in Sardegna e nelle Regione a rischio. Gli accorpiamo alle squadre addetti
dei comuni ( Naturalmente sotto il controllo delle forze dell'ordine, vigili del fuoco
etc.) e possono fare senza dubbio attività di vedetta in punti strategici nel territorio.
Oltre ad essere rieducativo per i detenuti il servizio é senza dubbio importantissimo
nella lotta ai roghi estivi. Inoltre ci sarebbe un ritorno di spese risparmiate per lo
Stato. Ogni anno i finanziamenti dello stato toccano cifre esose, troppo se prendiamo
in considerazione lo stato di crisi in cui vige il paese da anni. Soldi spesso spesi male
ogni anno, che si assommano a svariati miliardi di danni causati dal fuoco, senza per
altro risolvere il problema e cioè fare il possibile che i piromani non abbiano occasione
di sfogare il loro intento distruttivo .

martedì 30 luglio 2013

Il giorno del caimano

Oggi arriva la sentenza in cassazione per Silvio Berlusconi. Azzi acidi!
 Lui aspetta la condanna o l'assoluzione come spera, prega e auspica, chiuso a palazzo Grazioli attorniato dai parenti piú stretti, complici; si stringono interno all'imputato per solidale umanità e per non farlo sentire solo, poerello.
 Apparentemente tranquillo ma teso come una corda di chitarra fuori tono, viso cadaverico in colore grigio violastro che neppure 6 chilogrammi di fard riescono a coprire, la tensione nell'aria si taglia fette; anche il cagnolino lechinese che avverte il voltaggio si é accucciato nel sottoscala e non s'é piú mosso da quando é arrivato a palazzo dentro la borsetta della fidanzata.
A nessuno pare sia concesso consultarlo, neppure i suoi piú stretti collaboratori, escluso Gianni Letta e Paolo Bonaiuti che hanno potuto farli visita di cortesia, di complicità, di inciucio, e hanno lasciato Palazzo Grazioli prima dell'arrivo della figlia Marina e seguito.
Solo la scugnizza napoletana pare riesca a consolarlo e a trovare le parole giuste per tenerlo "in vita" su di tono diciamo; una volta con una carezza, un'altra con la promessa che lo verrà a trovare in carcere vestita da giudicessa e gli porterà i babá al Rum che gli piacciono tanto insieme alla tortiera napoletana che fa la nuora che pure stravede per lui .
Ma non per questo gli aficionados siano tutt'altro che quieti: la Santanchè espone le sue strategie di attacco minacciando di andarsi a incatenare insieme agli altri alle inferriate del Quirinale, il materiale per farlo con lucchetti a combinazione numerica pare sia messo a disposizione e offerto dalla benemerita.
Tutti in fibrillazione quindi, d'altronde anche i piú agguerriti criminale si fanno le loro attenuanti e le giustificano affinché vengano creduti.
 La giustificazione piú indegna arriva da piú parti ed é quella di farsi barriera con  10 milioni di elettori
(che poi realmente sono meno di 9 milione, una spanna in piú del M5S)
come se i voti sono la delega consensuale dei cittadini a commettere reati e non ad amministrare la cosa pubblica in modo onesto e con trasparenza cristallina. No fanno neppure conto che gli elettori di Berlusconi che lo  hanno votato il 25 Febbraio, in percentuale imponente lo hanno abbandonato, dal che i voti in questione sono allo stato attuale abbondantemente scaduti, bisogna aspettare le prossime elezioni quindi per parlare di consensi, che come detto, i suddetti consensi non sono da usare a piacere proprio personale per giunta come para fulmine dalle sue beghe processuali.

Una sola cosa mi riamane da dire: premesso che le sentenze dei giudici vanno rispettate a priori, in caso di assoluzione, o rinvio o che si voglia sarebbe comunque un insulto all'Italia che crede nella giustizia, del giusto ragionare di fronte a tutti gli uomini uguali di fronte alla giustizia, e del giusto principio di uguaglianza sui diritto umani.
L'Europa e il mondo ci guarda, sanno tutto di Berlusconi, sono infornatissimi e aspettano giustizia..

 Barolus Viginti

mercoledì 3 luglio 2013

Ci vuole pena massima (ERGASTOLO) a chi appicca fuoco nei boschi, nei terreni agricoli e nei pascoli

Con il caldo torrido e la complicità del maestrale i piromani partono favoriti nel mettere in atto l'intento distruttivo. 
Puntuali a dispetto di tutto anche quest'anno e forse anche sicuri dal fatto che se vengono intercettati se la cavano con una denuncia a piede libero o a limite con una condanna che li trattiene in carcere solo qualche mese nonostante la gravità del gesto
Il fenomeno degli incendi estivi in Sardegna vanta memoria millenaria. Anche in epoca Giudicale dovevano fare fronte al roghi. La Sardegna allora era divisa in quattro Regioni: giudicati indipendenti appunto, sovrani perché erano governati da quattro Re, ovvero quattro giudici: Cagliari, Arborea, Gallura e Torres

http://www.sardegnaambiente.it/j/v/152?s=25738&v=2&c=1565&t=1





La pratica preferita dei pyromani era puntuale anche allora nei mesi caldi dell'anno. 
Dal codice penale e civile di allora sono ben quattro gli articoli che trattano l'argomento: denominata "Carta De Logu" uno di questi articoli puniva severamente chi appiccava fuoco nelle campagne:

Dalla "Carta de Logu":


"Ordinamentos De fogbu in lauore.Qrivii""Tem ordinam9: qui Si alcuna persona ponneret fogbu istudiosaméti a lauore messadu ouer ad messare: o at vigna: a at ortu et est indi bincbídu pagbit pro maquícia.llrs.l. et issu damnu a quill at auíre factu: et Si nópagbat ipso ouer atero pro Se segbit Sillí Sa manu destra: Et issos iurados siant tenudos de provare et de tenne Sus mal9factores adicussa pena quí narat su secundu capitulu."

Traduzione:

(L'autorità ordina: chiunque,  qualsiasi persona che intenzionalmente a nuocere da fuoco nel seminato da mietere o non: a vigne, orti, pascoli vergini o pascolati, paghi per il danno dopo dovuta perizia: Se non paga lui o altri per il danno causato, gli sia tagliata la mano destra. I giurati competenti garantiscono per tanto che la pena inflitta sia eseguita come previsto dal secondo Capitolo.)

É sempre così: troppi interessi in gioco e da lí prevale solo il gioco del tira e molla fra le categorie competenti che ogni anno si occupano dei fuochi boschivi. Ogni uno tira l'acqua, in questo caso i finanziamenti, al suo mulino.
Il problema comunque rimane e nessuno pare abbia interesse di porvi fine.
I piromani hanno man forte quindi...
Bastava solo metà delle somme annuali per fare prevenzione seria e mantenere il controllo del territorio in modo capillare. Invece!!??


Oggi non siamo di fronte alle vecchie modalità, come quando i pastori davano fuoco alle campagne per avere un pascolo migliore, per dispetto di un pascolo negato, per preparare il terreno per la prossima semina. 
Un cancro antico dunque e ancora non siamo riusciti a porvi fine, anzi oggi il fenomeno si ripete mutato in tutta la sua complessità in una ragnatela di interessi pubblici e privati pressoché noti.
 Se pensassimo a nuove misure legislative a tutela dell'ambiente, la lotta potrebbe rivelarsi funzionale ed efficace.Oggi meno che in passato non ci devono essere attenuanti per chi manda in Fumo il territorio e miete delle vittime a causa dello stesso.Bisogna in ogni caso e per dovere sacrosanto inasprire le pene sui reati legati alla piromania 
( disturbo comportamentale pericoloso per la società e per l'ambiente) 
ogni anno per mano di questi squilibrati vanno in fumo migliaia di migliaia di ettari fra terreni boschivi e coltivabili. Montagne, colline e pianure vanno in cenere per appagare il gusto di questi malati, difficilmente individuabili se non in fase di reato, vale a dire, quando hanno ancora il cerino in mano. 

Chi guadagna dagli incendi estivi:
Come se non bastasse  rispetto al passato nella lotta contro i roghi entrano in gioco nuovi scenari, uomini con interessi diversi per usare i finanziamenti statali, per fare in modo siano annualmente e puntualmente garantiti.
 La strategia é sempre la stessa usata nei secoli, il risultato pure: Migliaia di ettari ogni anno mandati in fumo nel giro di poche ore, e se il vento soffia di maestrale ci vogliono giorni prima che le squadre in campo possano avere ragione delle fiamme.
Gli incendiari odierni sono difficili da individuare, spesso al soldo delle ecomafie, a favore delle urbanizzazioni selvagge e degli insediamenti strutturali che non rispettano le norme paesaggistiche vigenti.    
Sono molto attive in tutto il territorio nazionale. Dal fuoco traggono cospicui guadagni  causando svalutazioni territoriali e affrettano i tempi per le concessioni edilizie. 

Gli incendiari appartengono  spesso anche alla grande macchina organizzativa, o per lo meno ne fanno parte come membri stagionali provvisori addetti allo spegnimento.  
In base ai decreti di emergenza che lo  Stato emana, questi "signori" hanno la certezza del lavoro stagionale sicuro. Bisogna essere scaltri ed egoisti, oltre che totalmente ignoranti, ma purtroppo é così.
  
Invisibili e difficile da intercettare la casta dei fuochi, in tutta la sua complessa personalità  rende inutile ogni tipo di misura preventiva  finanziamenti e tutto quello che ogni anno ne consegue.
 Si parla di almeno mezzo miliardo di Euro l'anno che ogni hanno lo Stato mette a disposizione per prevenzione e azioni di intervento per lo spegnimento.  
Quindi in pratica contro i roghi estivi, nonostante i mezzi a disposizione: elicotteri aerei e squadre ´di uomini ben equipaggiate in cielo e in terra, quel resta alla fine di ogni estate é cenere, distruzione con i conti da fare...

Riassumendo mi accingo a portare a conoscenza questi dati provenienti dai siti del corpo forestale e altri che come me hanno a cuore il problema:
Già nel 2007 Legambiente aveva raccontato il business degli incendi: una realtà fatta di rimboschimento, abusivismo edilizio, terreni che una volta andati in fumo aumentano di valore come possibile nuovo suolo edificabile.
Già cinque anni fa Simone Andreotti, responsabile nazionale della protezione civile di Legambiente aveva denunciato i giochi sporchi:)
I dati provenienti da indagini che riguardano il fenomeno della criminalità ambientali riporta numeri essenzialmente terrificanti:

É necessario dunque, irrigidimento delle pene per chi si macchia di reato legato alla distruzione della Fauna e della Flora: Ci vuole l'ergastolo perché dare fuoco alle campagne a ai boschi equivale distruggere i prodotti di prima necessità che garantiscono l'esistenza degli esseri viventi.
Mi auguro siano presto presi dei provvedimenti per la stesura di un disegno di legge efficace che dia da subito risultati persuasivi da fare desistere le varie caste e i piromani di dare sfogo alla loro follia...
é risaputo inoltre che le misure e gli ordinamenti in vigore si rivelano del tutto inefficaci... 
infatti chi comete reati legati alla piromania spesso la passa liscia, in alcuni casi la legge prevede solo una semplice denuncia a piede libero senza neppure un'ammenda di risarcimento danni. 
La forestale divulga:
I dati della forestali che riguardano gli incendi estivi del 2012 indicano un'aumento del fenomeno pari al 93% quasi il doppio rispetto l'anno precedente.
4.700 sono gli incendi che si sono sviluppati su tutto il territorio nazionale ( buona parte in Sardegna, Campania, Toscana, Lazio e Puglia) In Totale sono andati in cenere 24.000 ettari di superficie nelle varie zone Geografiche. 14.000 mila ettari solo di territorio boschivo e circa 10.00 riguardano i territori destinati all'agricoltura. 
Sono sempre prevalentemente dolose le origini dei fuochi appiccati nei boschi e nelle campagne. I dati dal fronte investigativo sui roghi boschivi mettono a verbale nell' anno 2012  282 denunce,  della quale solo 7 di queste sono finite in carcere perché beccati in flagranza di reato.

Fonte informativa della forestale:
((Si va dagli interessi dei singoli pastori a quelli delle mafie. Del resto già nel 2001 il Sisde  denunciava il coinvolgimento della criminalità organizzata nella ricostruzione e nella speculazione edilizia delle zone devastate dalle fiamme))

I Link che segue riporta alcuni dati interessanti che riguardano il fenomeno, in aumento, degli incendi estivi che vedono ogni anno che passa il ripetersi di un film già visto migliaia di volte e non possono che farci preoccupare e di conseguenza, se non altro, ci fa sentire in dovere dia amplificare questi fatti gravi per portarli alla conoscenza di un pubblico piú vasto, e con l'invito a chi di dovere prendano misure adeguate, cominciando da un nuovo disegno di legge, come detto in precedenza, per inasprire le pene contro i responsabili di questi vili reati.

affrontare:


ETTARI PERCORSI DAL FUOCO NEL QUADRIENNIO ‘07–’10
Regione
2007
2008
2009
2010
andamento quadriennio
superficie percorsa dal fuoco (ha)
superficie percorsa dal fuoco (ha)
superficie percorsa dal fuoco (ha)
superficie percorsa dal fuoco (ha)
Sicilia
46.451
17.775
8.616
20.258
L
Sardegna
28.561
4.128
37.104
6.582
J
Calabria
43.126
17.996
7.206
5.207
J
Puglia
18.028
8.489
4.358
5.020
L
Lazio
13.567
2.750
2.528
3.149
L
Campania
26.307
3.956
6.202
2.351
J
Basilicata
7.974
5.258
1.041
2.119
L
Abruzzo
21.167
439
159
379
L
Molise
2.858
814
186
377
L
Lombardia
1.608
1.142
396
319
J
Piemonte
3.640
908
373
231
J
Liguria
3.013
825
2.644
169
J
Toscana
1.330
990
1.838
142
J
Umbria
1.410
342
55
110
L
Marche
5.088
69
63
46
J
Friuli Venezia Giulia
164
68
354
36
J
Emilia Romagna
1.002
154
171
21
J
Veneto
100
26
54
12
J
Trentino Alto Adige
159
2
5
6
K
Valle D’Aosta
10
14
7
3
J
Totale
225.563
66.145
73.360
46.537
J
Fonte: Corpo forestale dello Stato – Elaborazione Legambiente - Ecosistema incendi 2011

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E ATTIVITA’ DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO INCENDI BOSCHIVI REALIZZATE DAI COMUNI ITALIANI
Attività
Percentuale Comuni
Piena applicazione della legge 353/2000
5%
Catasto delle aree percorse dal fuoco nell’ultimo quinquennio
78%
Catasto aggiornato nell’ultimo anno (2010)
50%
Attività avvistamento incendi boschivi e di interfaccia
20%
Attività di prevenzione degli incendi boschivi e di interfaccia
69%
Campagne di informazione alla popolazione
45%
Attività di educazione ambientale rivolte al mondo della scuola
24%
Corsi di formazione per dipendenti comunali e volontari AIB
20%
Supporto al volontariato specializzato nell'antincendio
60%
Approvazione del Piano Emergenza comunale per incendi di interfaccia
75%
Fonte: Ecosistema Incendi 2011 - Legambiente/Dipartimento della protezione civile

APPLICAZIONE DELLA LEGGE 353/2000 E LAVORO DI MITIGAZIONE DEL 
RISCHIO INCENDI BOSCHIVI SVOLTO DAI COMUNI ITALIANI
Lavoro svolto
Percentuale Comuni
Classe di Merito
Percentuale Comuni
Positivo
69%
Ottimo
2%
Buono
43%
Sufficiente
24%
Negativo
31%
Scarso
22%
Insufficiente
9%


Fonte: Ecosistema Incendi 2011 - Legambiente/Dipartimento della protezione civile.
http://youtu.be/Z5ja38vyD50
Una soluzione ci sarebbe una delle tante potrebbe essere quanto segue:
 Il problema delle carceri affollate esiste...Quegli che hanno pene minori da espiare possono essere adoperati ( gli paghiamo é chiaro) per fare prevenzione antincendio nei mesi estivi  in Sardegna e nelle Regione a rischio. Gli accorpiamo alle squadre addetti dei comuni ( Naturalmente sotto il controllo delle forze dell'ordine, vigili del fuoco etc.) e possono fare senza dubbio attività di vedetta in punti strategici nel territorio. Oltre ad essere rieducativo per i detenuti il servizio é senza dubbio importantissimo nella lotta ai roghi estivi. Inoltre ci sarebbe un ritorno di spese risparmiate per lo Stato. Ogni anno i finanziamenti dello stato toccano cifre esose, troppo se prendiamo in considerazione lo stato di crisi in cui vige il paese da anni. Soldi spesso spesi male senza per altro risolvere il problema e cioè fare il possibile che i piromani non abbiano occasione di sfogare il loro intento distruttivo .
  Di
Barolus Viginti