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domenica 18 luglio 2021

Cuba, la CIA dietro i disordini iniziati il 10 Luglio

15.07.2021

I problemi di Cuba sono economici. Problemi economici atavici causati dall'embargo imposto in primis dagli americani e dai paesi liberisti, esclusivamente perché sono comunisti, e perché gli Stati Uniti non riuscirono ad avere dominio sull'Isola caraibica.

Manco se veramente i comunisti mangiassero i bambini, come si diceva una volta quando la gente era ignorante e credulone. Non che oggi sia cambiato molto, ma almeno qualcuno una mano sulla coscienza se la dovrebbero mettere, e magari correre per aiutare il popolo cubano.
Ricordiamo che loro non ci hanno messo un secondo a venirci in aiuto all’inizio della pandemia con materiale, specialisti, e tanto buona volontà. Ha peró, come sono cattivi questi comunisti.
A Cuba sono settimane che la gente è stremata dalla carestia ( e non dobbiamo smettere di scriverlo ) per effetto dell’embargo ( ribadisco ) Imposto dai paesi cosiddetti democratici civilizzati, e nessun paese nel resto del mondo ( escluso forse la Russia ) ha caricato dei Carghi con beni di prima necessità, e volare a Cuba per alleviare le sofferenze dei cubano. Neppure gli italiani a distanza di anno da loro aiuto, ha ricambiato il favore.
Io una domanda al posto dei governanti occidentali me la porrei…
Intanto a Cuba le forze dell’ordine non riescono a garantire la sicurezza e l’ordine. E però è colpa loro se agiscono per limitare i danni dei rivoltosi esasperati; nessuno risponde ai loro appelli, nessuno risponde agli appelli dei governanti Cubani che accusano l’occidente, giustamente, che sono doppiamente responsabili di quanto succede a Cuba. E nel frattempo i media continuano a scaricare ogni responsabilità sui comunisti, e manco male che il comunismo sia morto, non esiste piú nella forma totalitaria stravolta da ogni principio originale da dittatori e aguzzini. Non esiste nemmeno in forma Democratica, non è mai esistito un modello sociale veramente democratico-comunista come quello auspicati da filosofi e pensatori del nostro tempo che prevedeva la condivisione dei beni pubblici e delle risorse di prima necessità.
È mostruoso che certe menti con la loro influenza riescono a inculcare il contrario nel cervello dell’opinione pubblica, mentre il sistema Democratico occidentale è veramente l’altra faccia della medaglia, e anche se in maniera morbida alla luce dei fatti intercorsi nella sua evoluzione, si rivela piú spietata di chi in passato ha fatto dei principi del comunismo “cosa propria” escludendo a priori le masse.
Dunque cosa cambia in entrambi modelli sociali? In pratica nulla, se non che il capitalismo occidentale è in mano a delle corporazioni private. Nei vecchi, e morti sistemi comunisti, a parte la dittatura Nord coreana, il capitale éra, ed è in mano a delle gerarchie militari o familiari di dubbia moralità civile. Entrambi invece sono simili nell'esclusione delle masse dalla condivisione delle risorse, dalle pari opportunità, dalle libertà individuali, dai meriti individuali in ogni strato sociale.
Non è difficile capire che anche il modello liberista delle corporazione, delle banche, dei potentati economici, giungeranno alla capitolazione. Forse finirà malamente per queste classi che dividono l’umanità in classi deboli e succubi, e in classi dominanti (la loro) o forse no, ma è sicuro finirà prima di ogni loro aspettativa e di ogni loro ambizione.
Spero che il tempo sia medico, veloce e inesorabile nel dare giusta consapevolezza alle persone di buona volontà e sempre alla ricerca di migliorare e capire una volta per tutte che il mondo è di tutti, e tutti hanno gli stessi obblighi e gli stessi diritti.
Nel mentre auguri al popolo cubano e auspico che restino uniti e coesi. Inutile si facciano la guerra tra di loro. Nessuno in quel lembo di terra è responsabile dello Stato in cui sono costretti a vivere. Il resto del mondo è responsabile di tutto.

Aggiornamento:
Riporto uno stralcio di pensiero del filosofo brasiliano Frei Betto sui disordini iniziati il 10 Luglio a Cuba:

"Gli Stati Uniti non si sono mai rassegnati alla perdita di Cuba - continua Betto - soggetta alle loro ambizioni. Per questo, subito dopo la vittoria dei guerriglieri della Sierra Maestra, hanno cercato di invadere l'isola con truppe mercenarie. Sono stati sconfitti nell'aprile 1961. L'anno dopo, il presidente Kennedy decretava il blocco di Cuba, in vigore a tutt'oggi. Cuba è un'isola con poche risorse. E' costretta a importare oltre il 60% dei prodotti essenziali al paese".

L'articolo per intero lo si puó leggere sul Blog di Beppe Grillo:
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mercoledì 14 luglio 2021

2021-Luglio. Disordini a Cuba: é tutto come riportano i media occidentali?

 2021-Luglio. Disordini a Cuba: é tutto come riportano i media occidentali?

Siamo veramente sicuri che i disordini insorti a Cuba siano da imputare del tutto al "regime comunista" ( che al dire del mondo filo americano é: crudele, autoritario, nemico delle libertà individuali, e quant'altro )?

Mi domando se é giusto definire comunismo un regime che invece ha matrice di dominio militare per mano di gerarchi arrivati al potere con un colpo di Stato, e dopo conseguenze non certo accettabili riferibile alla precedente classe dirigente che malamente governava la grande isola caraibica. Fu rivoluzione, che per altro insanguinò a suo tempo anche buona parte dell'America Latina.
-Povertà, crisi del turismo, pandemia, e altre concause che gravano l'isola da sempre- i temi odierni, che si assommano agli atavici problemi di sempre.
É giusto chiamare Comunista Cuba, anche se a suo tempo era filo russo; un paese che invece subisce schiacciante azione di embargo dai paesi cosiddetti civili industrializzati, da sempre?
É giusto chiamare comunista il popolo cubano se da tempo il mondo ha pianamente preso atto e coscienza che il comunismo é morto?
É giusto chiamare Comunista un paese che vuole essere aperto, ed é aperto e in pace con il mondo, ma allo stesso tempo subisce le influenze negative degli Stati Uniti che finanziano e condizionano le politiche interne; sollevano le insorgenze popolari incolpando per tutti i loro mali una dozzina di gerarchi mezzi smutandati, anche loro in ginocchio dai durissimi embarghi che insieme al popolo gagliardo e fiero, subiscono?
É giusto chiamare comunismo uno Stato in cui la gente, se pur povero, é allegra, felice e spensierata, nelle sue abitudini e nelle tradizioni?
É giusto chiamare comunista un popolo, ospitale e aperto con tutto il mondo, nonostante i sacrifici che affrontano da oltre mezzo secolo, per i duri embarghi, quindi di negazione nello scambio delle merci di prima necessità?
É giusto chiamare Comunista un paese che in effetti e piú democratico della superpotenza che li reprime e gli isola dal resto del mondo? Ma é veramente giusto definire comunisti un popolo che come religiosa funzione pratica la fratellanza e l'unione degli intenti collettivi, senza distinzione di razza o di ceti sociali?
E per finire, é giusto poi infierire su un popolo ingannandoli e fargli credere che il loro stile di vita sociale sia del tutto sbagliato. É forse sbagliato essere fieri, divertirsi, ballare il tango, fumare i sigari, coltivare il tabacco?
Ma non erano questi del patto atlantico, della convenzione di Ginevra, di altre mille convenzioni, dove la parola Pace viene pronunciata e scritta anche nei cessi dove poggiano i loro luridi deretani, portatori di Democrazia, di libertà, di benessere, e appunto, di pace?
Siamo proprio certi che veramente i paradigmi di un lieto vivere non si siano capovolti?
Globalizzazione, mercato libero, economia reale fruibile: Solo specchietti per le allodole? Evidentemente tutto é funzionale all'intento seduttivo, ma con l'inganno nascosto in ogni misura legislativa che emanano tramite il servilismo delle classi politiche mediocri senza spina dorsale. Questo é quanto emerge da una semplice riflessione, senza andare a spolverare i capitoli storici per cronologia mirata.
Siamo sicuri che tutto sia studiato e pensato per fare progredire e fare vivere meglio il genere umano?
Quanti termini apparentemente seducenti dovranno articolare per ingannare ancora dall'alto della loro superbia e presunzione di superiorità? Dominare e trattare i popoli come automi succubi devoti all'obbedienza... ( ingannare con le promesse del lavoro che cambia, che non c'é piú per via della robotizzazione ). Questo i cubani fanno piú fatica a capirlo perché mai sono entrati negli ingranaggi del mercato globale, ma é giusto sommare anche questo alla loro tragedia, ed é giusto orientare per innescare nel pensiero l'input per potere analizzare ogni aspetto della loro condizione.
Siamo tutti cubani in un certo senso. Le massa costrette e servirli di sinistra. Le élite dominanti di destra. É sempre stato così nei paesi che si sono liberati dalle monarchie. Gli invasori delle Americhe che massacrarono i nativi, questo erano, ovvero prima servi delle monarchie, poi disertori autoritari e sanguinari, che si impadronirono della terra altrui, e da dove oggi i loro discendenti si fanno portatori di pace e di Democrazia, e forse sapendo persino di essere in contraddizione con la loro stessa indole.
I Cubani non si sono mai visti in giro per il mondo fare la stessa cosa che fanno i bianchi statunitensi. Fidel Castro senza dubbio con la sua rivoluzione cercava la pace e il benessere di cubani. Ha sempre perseguito quell'ambizione fino a quando é morto, ma gli embarghi imposti, le continue minacce del mondo occidentale asservito agli Stati Uniti d'America, lo hanno tenuto con le mani legate, e ancora ad'oggi nulla é cambiato.

Guai se facciamo confusione sugli status, sulla condizione sociale collettiva, sui parametri che dividono i popoli in dominati e in dominatori. Essere addirittura illusi di essere allo stesso livello, e come tali comportarsi con il prossimo. I tiranni non usano livella avendo una visione del mondo dall'alto verso il basso ( usano il piombo, loro ).
Non capire i propri ruoli, ovvero, la propria condizione, é un suicido, un modo che nega il futuro dei propri figli e delle generazioni future, é come scavare la fossa alle masse lavoratrici e deboli, ed é quello che vogliono i veri dominatori del mondo.
Quando i dominati alzano la testa e prendono coscienza, i dominatori non possono fare altro che scendere dai loro blindati finti paradisi, e trattare, quindi, concedere e allentare le redini, prima che i loro paradisi diventino delle prigioni infuocate.
"Viva la revolución hasta la victoria final"

di Barolus Viginti

martedì 3 gennaio 2017

Tema rovente: le bufale in rete, chi le racconta meglio?

É comprensibile quando sventoli un tappetto che nessuno rimuove da secoli, il polverone che si leva crea un nuvolone nero in cui molti si perdono. Uno che si perde sicuramente é Enrico Mentana che di impulso minaccia cause e controaccuse come se Grillo fosse rivolto solo a lui.

Il problema é complesso e non addita indicando certo dei singoli responsabili, ma é anche vero che nella categoria in questione molti giornalisti hanno buona capacità di infarinare e farcire delle notizie forvianti, pericolose, sibilline. atte proprio a confondere, o inculcare delle false opinioni, che sia però favorevole a delle correnti politiche o idealistiche, quindi atte anche a deviare i consensi elettorali. Alla fine il motivo é sempre quello: screditare gli avversari per guadagnare la fiduccia del popolo; e poco importa se questi in questione la fiduccia l'hanno persa insieme alla faccia dei loro rappresentanti...
State calmini dunque pistoleri della tastiera: i popolo del web hanno incassato le vostre assurde accuse e non é che hanno fatto tanto chiasso. Sono anni che si sentono minacciare la libertà di partecipare, di esserci, di farsi sentire, di urlare a volte la rabbia che accumula in base alle ingiustizie della vita reale. Fatevene una ragione quindi:
il M5S e Grillo, Casaleggio, tutti, fino all'ultimo simpatizzante si sono sentiti dire di tutto, anche oltre i limiti della legalità dai media in Generale, dai troll sparsi per la rete pagati da partiti, dai media, da giornalacci piú o meno seri ( Enrico Mentana capisci a me, vuoi difendere anche i pochi seri perché della stessa famiglia? ) ora in vista forse di un resoconto finale che porta alla luce il problema delle Bufale, quindi anche della vera fonte da dove esse arrivano; e perché ancora una volta Grillo mette il dito nella piaga, Invitando tutti a darsi delle regole risolutive, per altro per quel che loro stessi denunciano, non va bene? Si lamentano però se si cerca di smantellare il vero sistema delle bufale non va piú bene?
I media tutti portatori di verità assoluta ?
O la verità é che in effetti la vera intenzione é di monopolizzare la parola scritta, isolando o oscurando addirittura chi non fa parte del circo mediatico?
L'argomento é si soggetto che si protrae nel tempo e abbisogna si di interventi di regolarizzazione, ma questo non deve essere esclusivamente messo in mano agli stessi che né hanno potuto abusare fino alla nausea, e che ora con libero arbitrio e la benedizione di chi sente il fiato del popolo sul collo, si prepara per mettere la museruola alla rete.
 Anche d'avanti all'evidenza ora si nega che tutti, e dico tutti, i media hanno diffuso delle bufale per compiacere al potente di turno, al partito Etc. ( anche in buona fede per carità ) notizie che screditano, di comodo, di parte, ma sempre di balle si tratta...
la rete, o meglio l'utente comune, a volte puó essere credulone e abbocca a qualsiasi notizia, lo fa perché non ha i mezzi per verificare, e quindi esiste il rischio che queste bufale siano diffuse. Quale terreno migliore per la stampa scaltra, asservita a delle forze politiche, a delle corporazioni che la foraggiano, se non la rete in questo caso? E qui si accavallano le contraddizioni; é certo quindi che non sarà facile intervenire in modo giusto per contrastare milioni di notizie false nel web.
Quel che viene meglio é che tutti sentendosi in colpa (inconfessata)vangano contro accuse, tutti uniti quando c'é da proteggere la mangiatoia che galleggia "in un mondo di privilegi da cui con certo distacco si vede tutto" e a cui devono rendere obbligatorio servigio. 
Lo ""Tsunami che si dovrebbe abbattere sul comune di Roma"" potrebbe trovare ragioni e responsabilità nelle precedenti amministrazioni, non certo nel consiglio della Virginia Raggi che prova in qualche modo di rendere alla capitale tutta la dignità perduta. Non centra nulla con il tema, ma é pur sempre oggetto dove puntare delle ipotetiche debolezze per portarle poi alla gogna mediatica; ma la gogna é lecita secondo molti di loro, non é una bufala, ma non é neppure specchio di verità, diciamolo.
Tutti contro insomma, nonostante una ventina di milioni di consensi.                                                       Ora sappiamo; ne siamo quasi certi, in Italia é già iniziata la guerra civile. Il nemico della collettività, quello che illude, che inganna, che devia, che manovra, ora ha anche un'identità costituita in ordine alfabetico dell'ordine degli scribacchini di corte.
Un certo eccelso "Gary North, uomo con la schiena dritta e le idee sane e chiare" scrisse così:
"scribacchini e intellettuali di corte finirete sotto le macerie del ridicolo"

Lo disse in base a delle delicate tematiche venute al nodo nel suo tempo, ma é una frase che calza bene anche su quanto emerge in questi giorni sulle libertà di opinione in Italia, sulle bufale in rete, e sulla chiacchierata serietà dei media in relazione alla diffusione delle notizie, non sempre vere. La colpa vuole che sia esclusivamente addossata all'utente "disarmato" che legge, riporta ed esprime delle impressioni, e sono queste che in effetti fanno paura quando trovano poi lo spazio e il tempo per diventare opinione collettiva che si organizza e diventa corrente di contrasto politico.
I giornalisti che reputano di essere veramente professionalmente e intellettualmente onesti dovrebbero dissociarsi da quella matassa mal sana di intrecci di interessi e di abusi di poteri per rendersi veramente liberi e autonomi; rinunciando anche ai finanziamenti pubblici si intende. Allora, e solo allora si potrebbe parlare di onestà intellettuale e professionale...
http://www.repubblica.it/politica/2017/01/03/news/m5s_proposta_grillo_una_giuria_popolare_per_smascherare_media_-155334540/?ref=HRER3-1

di Barolus Viginti
Il populista

sabato 24 dicembre 2016

Abbiamo alzato la testa e la colpa di ciò che succede negativamente ora é nostra. Non é che abbiamo imboccato la strada giusta?

 Letterina del populista Babbo Natale agli Italiani

Si sono rubato miliardi di Euro dal MPS ma Di Battista sbaglia i congiuntivi. 
Potremo farne migliaia ormai di queste osservazioni per come il M5S viene trattato dai media nazionali.
Tutto colpa del M5S. Ci stiamo talmente abituando che non ci facciamo neppure caso ormai, e tanto meno giusta reazione. Anche perché la gente non é stupida, capisce e sa valutare.

I politici italiani hanno svenduto la sovranità alle banche e a una unione Europea che non esiste, che ancora non riesce neppure a parlare con una voce sola: avete mai sentito il presidente di turno parlare a nome di tutte le Nazioni? Mai, neppure sulla gravità degli attentati terroristici che hanno colpito alcuni paesi aderenti. In compenso pero parla Mario Draghi, Boss della BCE, quando c'é da martellare e bussare a denari ...
...  ma gli incapaci sono quegli del M5S, secondo loro!

Per quanto si possa trarre da un discorso filosofico sintetico dei migliori pensatori nazionali e non, bisogna dedurre senza ombra di dubbio che oggi chi governa ( guarda caso senza neppure essere stati eletti democraticamente ) governati a loro volta da menti piú o meno e cosiddette "illuminate", della trilaterale, del Club BilderBerg, della Goldman Sach, e dei potentati miliardari azionisti che cambiano i corsi naturali nelle economie locali, nazionali e mondiali ( vedi il piano Calergi ) poco hanno capito della tortuosa strada intrapresa e scelta dove fare camminare l'umanità del futuro; tanto meno hanno idea di quanto costa ai popoli tale stravolgimento nelle tradizioni, nel cambio di costume, nella perdita stessa di identità, e nel termine di sangue versato; nella perdite di vite umane nei conflitti che martoriano e martirizzano il genere umano.
Sono schiavi di una mondializzazione di cui non hanno ben chiaro gli effetti nel lungo termine ( ne sentissero i sintomi era già un segnale di speranza, invece zero, buio  ) e dove culmineranno i potentati articolati ma congiunti delle stesse egoistiche esigenze, che dominano su ogni altro organo istituzionale  democraticamente eletto, quindi anche su loro stessi se lo fossero.
Confusi e ammaliati dal luccichio del denaro, dai facili guadagni, che illusoriamente gli fa sentire piú in alto ad altri, nella scala elitaria del privilegio accecante.
Questo sono oggi i politicanti ingoiati da un sistema che ha impedito loro di guardarsi intorno e soprattutto nella coscienza, e che sua volta ha fatto dimenticare loro l'importanza nobile di tutti i mestieri umili nella società, che sono poi la vera fonte che permette loro di vivere, di sfamarli e di abbeverarli.
Ma é chiaro a ogni osservazione analitica dedurre che sono rimasti sospesi in un contesto lontano dalla realtà reale, distaccati anche dalle supremazie capitalistiche che gli comanda, e di cui sono ignari schiavi.
Galleggiano sul dissenso e sul consenso delle coscienze, e creano vortice di conflittualità infinita e nauseante, per trarne degli immediati vantaggi, e quindi dove si adoperano per sbarrare ogni focolaio di reazione insurrezionalistiche che dissente, cavalcando con presunzione l'idea ( calata dall'alto ) che l'indirizzo in cui condurre ogni scelta da intraprendere solo la loro é inesorabilmente giusta. Illusione pura!

Tradiscono le aspettative degli elettori e in ogni maniera possibile, saltando da un partito all'altro, inciuciando e facendo alleanze di convenienza strategica di parte. Sono talmente lontani dai bisogni del popolo, tant'è che la parola non viene neppure pronunciata; lo additano quasi con disprezzo: i populisti: nella sua espressione rappresentativa e manifestata su larga scala fa quasi paura, diventa insorgenza pericolosa da combattere, da criminalizzare, da spazzare via dalle scene mediatiche online, e dalle piazze quando esasperate esse si riuniscono e marcano l'esistenza fisica rappresentandosi e identificandosi nelle categorie bistrattate; delle fasce deboli spesso abbandonate al loro destino.
Il manganello diventa allora strumento persuasivo per sedare le insorgenze populiste, che magicamente sfilando per le strade e le piazze,diventano categorie di cittadini distinti: una volta sonoo gli studenti, un'altra i minatori del Sulcis, Un'altra ancora i pensionati, le tutte Blú, gli artiggiani, etc etc. "mancano solo i cervelli in fuga che si sono levati dai piedi da soli" e gurda caso questo qualche esponente governativo lo nota come fatto positivo; per il resto fatevene una ragione, e pensate quanto sia importante tornare alle urne in questo momento in Italia.
Non sia mai poi se questi populisti formano un movimento e decidono di rappresentarsi da se, perché stanchi di fare da materasso a una classe politica corrotta, scaltra, ingrata e vorace nell'appropriarsi di ció che non gli spetta e si merita; ma questo finché obbediscono ai signori della globalizzazione, all'Europa stessa, alla Germania della MERKEL non importa; tanto meno importa il debito pubblica se aumenta, anzi, "dateci sotto" sembra di carpire dal loro pensare.
Per attribuire delle colpe poi c'é il M5S se mai dovesse governare il paese. Se non altro si concederanno un periodo sabaudo per lavarsi anima e coscienza, usando come "lavatrice" il M5S. Di questo ne abbiamo già i sentori osservando quanto succede nel comune di Roma governato da Virginia Raggi del M5S.
Ogni metodo diventa buono: anche la menzogna ( non trovando altri appigli ) per denigrare e screditare il M e quella parte del paese che decide di insorgere e ribellarsi a decenni di deriva totale. Si diventa nemici da combattere, dei populisti, questo é certo.
Adottare metodi sani e innovativi che si verificano di contrasto agli standard tradizionali che garantisce loro certa supremazia e privilegi, non gli fa dormire la notte; guai poi chiedere garanzie attestate a chi intraprende la carriera politica come si fa nel M5S (non sia mai potesse derivare da tale condotta una classe dirigente nuova e onesta) "firmando un contratto" con Grillo e la Casaleggio associati appunto.
Ogni linea alternativa nel cambiamento, per i politicanti dei partiti "tradizionali" diventa argomento da controbattere nei confronti televisivi come fossero motivazioni spregiudichevoli e illegali da rimproverare a prescindere ( ci vuole una certa faccia, probabilmente da culo, ma lo fanno lo stesso ). Siamo all'assurdo!
Ma non finisce qui!
fossero loro cristallini, immuni e senza macchia, avrebbero potuto anche fare leva sull'assurdo che siano, tali restano le loro insignificanti accuse, ma si da anche il caso che:
Il PD risponde a personaggi come Di Benedetti e altre istituzioni private
FI risponde alla casta Berlusconi
Lega Nord agli industriali della val padana, e a qualche giostraio disorientato.
NCD Di Alfano ai mafiosi siciliani e alla casta del Burlesca.
Casini ai vecchi poteri occulti dell DC, sempre dalla parte del piú forte, ma non della correttezza, né dalla parte dei cittadini che addita come populisti a cui non bisogna mai dare voce, tanto meno diritti.
Il quirinale risponde ai voleri di Re Giorgio anche dopo il mandato scaduto, e Dio solo sa e conosce le trame di quest'uomo impegnato in politica da una sessantina di anni, quando comincio a masticarla negli albori della seconda guerra mondiale simpatizzando per il regime mussoliniano; da allora da destra a Sinistra ( e questa seconda collaborando anche per distruggerla, per altro) come in uno stato perenne di ebrezza, di salti né ha fatti. Che il suo operato sia convenuto al bene di tutti gli italiani, beh ! Questo é tutto ancora da dimostrare e verificare. Da quel che fin'ora é emerso, é che la maggioranza degli italiani mai si sono sentiti rappresentati da lui, e questo, insieme alla sua barcollante salute dovrebbe bastarli per ritirarsi a vita privata per godersi quanto l'Italia gli ha dato. La coerenza non fa per lui, neppure se ridotto a rappresentare solo un circolo ristretto di presuntuosi, a loro dire: salvatore di una Patria che hanno contribuito a degradare e distruggere.
...e poi Dalema, l'uomo dei perenni inciuci, dalle facile  e pericolose alleanze con Berlusconi, l'uomo che bombardò la Serbia, che chiamò la sua barca Icaro credendo che volasse, l'uomo che aveva una banca, l'uomo che ha lasciato divorare la sinistra italiana da una destra ingorda e affamata, l'uomo che nessuno piú eleggerebbe ma continua a tessere trame e influenzare presuntuosamente gli scenari della politica Italiana, etc. etc., ma dato per scontato, la casaleggio associati e Beppe Grillo non possono essere garanti, e dico solo garanti, del M5S, di ció che per altro hanno creato, e non vorrebbero perdere la faccia nel caso il M si infestasse di infiltrati piddini ( o "peddizzoni" guardare il significato nel vocabolario Sardo) mandati da loro, per destabilizzare e distruggerlo dall'interno. Questo sono le garanzie pretese da Grillo e da Casaleggio; chiaro che delle simili precauzioni non piacciono vero? Ma guarda un po!

E poi Roma: decenni di incurie, intrecci fra mafia e politica, appalti irregolari, miliardi sottratti all'amministrazione pubblica, strade in dissesto, Archeologia sfregiata e abbandonata alle insidie del tempo, mezzi pubblici a spinte, campi Rom abusivi, e speculazione sugli stessi, case che crollano, la metropolitano già ai tempi di Bottino Craxi, con miliardi di sperperi e ruberie, le statue e le fontane rubate..Etc. Etc.
Virginia Raggi, sindaco di Roma del M5S da qualche mese, piú di 200 emendamenti approvati e altrettanti in corso. La donna che con tutta la forza é entrata in contrasto con il malaffare, la donna che stá facendo pulizie generali a palazzo ( in questo consiste anche il difficile compito delle nomine, e nel cercare interlocutori affidabili ) la donna che ha detto NO alle olimpiadi e ai palazzinari. La donna che stá facendo tremare le potenti mafie capitoline che si stavano mangiando la città. Virginia la donna della speranza per quella gran parte di Roma sana, meritevole e onesta.
Peró per i media asserviti e per  la politica partitocratica tradizionale é colpa sua se Roma in parte si presenta ancora é la città disordinata e piú corrotta d'Italia. Ma se Virginia, come dicono é incapace, come fa ad essere responsabile di tutto ció che la accusano?
Qualche cosa non torna é chiaro?

Prendetevi tempo ma ragionateci e fatte le vostre valutazioni...

Di Barolus Viginti
il populista

domenica 12 giugno 2016

I Brogli elettorali: altra piaga tutta italica che spesso va oltre confine

I Brogli elettorali: altra piaga tutta italica che spesso va oltre confine
MI domando che testa abbiano quegli che agiscono per creare i brogli elettorali. In linea di massima additiamo giustamente i politici come mandanti, ma esiste un sottobosco di manovalanza spaventosa pronta a tutto per niente. Che aspettative avranno queste persone dal futuro, avranno dei figli, avranno degli interessi, sognano una società migliore. Vorrei proprio saperlo: - che cos'hanno al posto del cervello...
Bisogna poi tenere presente che chi fa si che i brogli riescano sono quasi tutti dipendenti pubblici che nessuno ha mai eletto. Entrano nel sistema per concorso pubblico e chi sé visto sé visto. Tutto normale verrebbe da dire, ma purtroppo il percorso spregiudicato di molti di questi dipendenti dello Stato, é segnato da incongruenze, negligenze di mal servizio, di abusi e quant'altro: sono loro che per volontà di comodo, di autostima e di smania di grandezza nel credersi una spanna superiore dell'utenza pubblica, dei cittadini come loro, ma con la puzza fissa sotto il naso; per altro, fanno dannare i cittadini al cospetto degli sportelli di servizio pubblico: molto che non  funziona, la norma é spesso personalizzata dai soggetti per farne regole assestanti: piú pratiche,meno fatica possibile, ma meno servizio utile. Insomma quasi sempre sorge qualche cosa che non vá e qualche cosa da contestare che fa perdere tempo e spesso denaro...
Allora dico io: non sarà arrivato il tempo di pensare a questi signori per valutare se il loro operato è sempre efficiente e cristallino?
Possiamo sempre far cadere le responsabilità solo sui politici eletti ? …
( quando lo sono veramente eletti, per carità, basta vedere il governo Renzi messo su da Napolitano e dalla Merkel, e dove ci stanno portando, ci sarebbe da tornare alle barricate)
…quando a seguito hanno qualche milione di complici? Possiamo mai combattere la corruzione e il malaffare che veicolano parallelamente ai disservizi e alle negligenze del sistema pubblico, per aggiunta, incrociandosi per gli stessi fini banchettando insieme, diventando lo stesso problema; se non pensiamo a spulciare anche nell'operato di questa categoria, che vive anch'essa di piccoli e grandi privilegi al di sopra delle crisi di ogni tempo, e al di sopra di ogni quieto vivere, che vede invece le comunità sempre piú a rischio del baratro totale, costretti piú che di altri tempi a fare le valigie e cercare respiro e dignità oltre confine 
( A centinaia stanno partendo da ogni parte d’Italia solo per la Germania. Sono tutti giovani, molti lasciano mogli e figli sperando di poterli portare via in un secondo tempo da una realtà che gli sta uccidendo )
Se non si prende per serio ogni aspetto del grande ingranaggio che dovrebbe fare funzionare il sistema non né usciremo mai; mai si potranno combattere le mafie, le caste, i circuiti di interessi a circuito chiuso, se prima non viene risanato l’intero comparto dei dipendenti pubblici con nuovi modelli di formazione professionale.
Se in Germania, in Svizzera e altri Stati il sistema pubblico funziona molto meglio che i Italia, una ragione c’è di sicuro, e sta senza ombra di dubbio nella formazione professionale di chi viene assunto per concorso, e introdotto nelle mansioni al servizio dei cittadini, sono certamente piú preparati, hanno ulteriori rigidi insegnamenti di etica deontologica,  di senso di appartenenza nazionalistica, di senso patriotico, di disciplina civile etc. 
Ecco, sono queste le prerogative che mancano agli italiani, e dovremo prima di tutto domandarci:- ma siamo veramente Italiani?- Serve ancora continuare a illuderci di stare sotto, protetti dalla stessa bandiera in una Unità puntellata ormai da residui di nobili ideali e infetta da recrudescenze storiche di ogni sorta, e che oggi spoglia anche degli ultimi baluardi di sovranità ( depredata dalle privatizzazioni e dalle riserve aurifere ) cade nelle braccia dell’unione Europea ancora piú incerta e traballante, di quanto lo sia l’Italia in rovina.
Serve ancora  -morire per Danzica-ripeteva spesso il grande giornalista Enzo Biagi, la stessa apprensione la dobbiamo esprimere verso l’Italia Nazione: -serve ancora patire e perire per essa dopo cento cinquanta anni di fallimenti, di abusi e soprusi, e qualche accenno di allusiva gloria?- partendo dal semplice presupposto che L’identità di appartenenza cambia nettamente da Regione a Regione, dovremo dire senza remore, NO! Conviene presentarsi all'Europa in ogni formazione identitaria con i propri valori, la propria storia, gli stessi bisogni e diritti, lo stesso spirito di collaborativitá per il bene di ogni etnia, di ogni popolo di appartenenza. .
Diamogli tempo allora all'Italia romana capitalizzata e punto di riferimento “dell’italiano peggiore” e degli innocenti che non trovano appiglio, che non l'hanno mai trovato, dei peggiori che sovrappongono i loro interessi a quegli della collettività; che sia un tempo a scadenza però, che sia un tempo di compiti da portare a termine con successo, altrimenti si ricorra al fattore ovvio ogni percorso di scissione per portare all'indipendenza totale le regioni che già di per sé hanno identità di appartena di Stato, di Nazione…
Non se né puó di questa Italia che mette sul lastrico i cittadini,per cui siamo stanchi di vedere di conseguenza la gente che esasperata si toglie la vita. Badate bene signori che siamo di fronte a un nuovo fenomeno epidemico e che é frutto del malessere sociale ma nessuno ancora né individuato il vero motivo, o perlomeno imputano tali tragedia a fattori del tutto singolari e caratteriali dei soggetti. E invece no! I motivi di questi orribili fatti sono da inquadrare nel malessere sociale, imposto, studiato a tavolino e diffuso, ma nessuno ancora lo dice, eppure alla luce dei fatti tutto si spiega volendo analizzare il fenomeno con lucida e coerente obietivitá; é la crisi dei degli interminabili disagi che delude le aspettative degli uomini e delle donne che si uniscono per formare una famiglia, e invece scoppiano ancora prima di coronare un sogno; ed lí che il fallimento si fa piú insopportabile e insormontabile. Sto parlando dei sempre piú frequenti femminicidi e suicidi la quale hanno raggiunto livelli pandemici ormai. Dobbiamo essere certi che la causa non é da trovare solo nella responsabilità degli sventurati protagonisti che accecati ormai di ogni razionale ragionamento, compiono i gesti estremi per risolvere i loro problemi. Il problema é sociale e come tale va affrontato e risolto. Come sociale é anche il problema della delinquenza comune, della droga, dell'alcolismo. Dove c'é Stato sociale che distribuisce benessere tutti questi problemi vanno automaticamente in calo, fino a sparire del tutto. Anche alla criminalità organizzata, con il benessere sociale diffuso verrebbe a mancare foraggio che la nutre e la manovalanza al suo servizio..
Ecco perché siamo stanchi di questa Italia e non se né puó piú...


...non sé né può più di questa Italia spregiudicata e truffaldina, che non accetta neppure il voto popolare e cerca di cambiarne i risultati; per questo a conti fatti, serenamente e obiettivamente, possiamo contare e ancora sperare nella nuova forza politica venuta dal basso, dall'urlo disperato degli indifesi, dei cittadini mai rappresentati, dei cittadini sempre messi in disparte dalla “Mensa del signore” e dal sistema che crea figli e figliastri. Figli da mandare al macello e altri a vivere dal sudore versato da altri. La nostra speranza in Italia si chiama Movimento 5 Stelle; loro lo sanno e ci temono. Se dovessimo fallire, se la gente no dovesse capirlo per giusta scelta, saranno inevitabili le barricate. Eh si, proprio cosí di questa Italia non se né può veramente più


Di Barolus Viginti


domenica 3 aprile 2016

Quale Dio vorrebbe le tragedie delle guerre?...Quale uomo puó permettersi di scatenarle?


" Dovrebbe prima ancora di pensarlo tremare e rabbrividire davanti alle responsabilità che si accolla"

..Ma forse chi per lui, o chi fu scambiato per lui, si.
Anche chi strumentalizzó le traduzioni dei testi antichi "imbastarditi" dalle esigenze dei tempi ha dimenticato e messo da parte gli insegnamenti, creandone altri, e né hanno fatto strumento di comodo condizionato da motivazioni geografiche, impostando e cambiando le dottrine a loro interesse e piacimento?
Guardate questa donna nella foto, si mette in mezzo al cratere scavato dalla bomba e implora verso il cielo: potrebbe pregare, bestemmiare e maledire insieme, difficile capire cosa frulla nel cervello della gente quando vivono traumi insanabili, ma per istinto sappiamo che ci si rivolge a Dio, e in qualche caso anche se non necessariamente credenti.
Spesso si puó pensare: che dire di fronte a un Dio che non ha mai impedito ne risposto alle atroci tragedie terrene per mano dei suoi stessi figli, eppure bastava un segnale esplicito, lui é Dio!
O meglio, agevolasse e insegnasse una forma di lettura coerente delle letterature antiche, delle sacre scritture in specie, ammesso che chi le abbia scritte fosse veramente ispirato da lui. Lui é il maestro!; Facesse almeno chiarezza sulle metafore poi ( la bibbia ad esempio, come dicono gli Ortodossi, va interpretata, vanno introdotte le metafore, anche se nelle fantasie Ortodosse e anche Cristiane, a volte si ha l'impressione che Dio centra poco o niente ) malgrado, né hanno fatto delle "chiavi di lettura" temporali per esigenze teologiche. La scrittura originale, forse tradita nella sua vera essenza, ovvero ció che l'onnipotente nume tutelare di tutte le creature (...) dettò ai prescelti profeti, facendo mettere nero su bianco su pergamene e papiri dagli scrivani del tempo. Furono loro gli ispirati da Dio? O sono secoli che alcuni ci fregano.
Dov'è la volontà del signore onnipotente universale, e tutto in suo amore, nelle immagini di macerie e di sangue che giungono in ogni angolo sperduto del mondo via etere? Dio non puó essere parte o seme di quelle tragedie; Dio di sicuro non volle codificare come insegnamento in terra, regola sancibile a cui ubicare incondizionata obbedienza in ogni sperduto angolo del pianeta, frasi tipo : -occhio per occhio dente per dente- o altre frasi che non ispirano certo gesti di pace. Dio non puó coniare regole del genere, lui é Dio! Per i suoi figli vorrebbe e vuole fratellanza e tolleranza. Non era meglio forse, se proprio bisognava interpretare i libri sacri secondo convenienza, eliminare tutto ció che fa riferimento allo scontro, al conflitto, alla violenza quindi, e tutto ció che nuoce fisicamente il prossimo.
In 3 millenni dovevamo pur toglierci il fardello dell'odio, delle guerre, delle distruzioni, delle cospirazioni, delle manie di dominio, delle ambizioni ad accumulare ricchezze; invece abbiamo potenziato le capacità distruttive; da distruggere 20 volte il povero pianeta, ed é un'eredità scomoda che ci portiamo appresso da secoli...
Che non possa Lui mettere un limite alla rabbia animalesca che caratterizza L'umana genia? Se vuole In questo poteva e puó prendersi tutto il tempo che vuole, purché sia risolutivo una volta per tutte. Bisogna pregare? Per quanto ancora? Quanto incenso dobbiamo bruciare ancora per fare veicolare meglio le preghiere nell'alto del cieli al cospetto del Supremo creatore?
Cosa pensava-no ( quí la contraddizione cade in base al mistero della sua esistenza ) quando degli ominidi scimmieschi presenti sulla faccia della terra ne volle fare razza intelligente? Certi "maligni", ma non si riferiscono al Dio unico supremo dei credenti ( anzi lo escludono proprio ) ma bensì a quegli dipinti come tali dai teologi della storia, che a sua volta imbambocchiarono i credenti ( suppongono ) e ne hanno fatto argomento da mercificare nei templi. Si riferiscono invece a quegli raccontati nella Bibbia. Sostengono persino che la Bibbia sia un libro che in effetti non parla di Dio, ma di una razza superiore che colonizzo la terra migliaia di anni fa. 
Dunque, vi fú il bisogno di mano d'opera per realizzare i loro progetti, crearono l'uomo e lo misero al loro servizio. Insomma per farla breve, l'uomo fu creato per fare lo schiavo; e in questo, bisogna dire, ci riuscirono perfettamente. Ne fecero molti esemplari ( tecnica OGM, inseminazione artificiale.Questa pare sia l'unica analisi plausibile sulla comparsa dell'uomo sapiens sulla terra) gli fecero a loro immagine e somiglianza; formarono altre razze, poi li cacciarono dall'eremo al primo segnale di disobbedienza e di insorgenza.
Forse fú allora che nacquero i primi sindacati. 
Tanto si é detto e tanto si é scritto sulla cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso terrestre, ma in merito non mi addentro, anche perché altri lo fanno meglio di me. 
Doveva almeno questo "Dio" o quanti erano ( ma ora possiamo dire anche che il vero Dio in tutto questo non centra nulla ) tenere conto, che la "bestia" in questione si cibava anche di carne, e questa che dir si voglia rende aggressivi. Lo sapevano di sicuro: loro stessi pare andassero pazzi per il profumo che esalavano dalle carni arrostite, e non disdegnavano dal banchettare con sacrifici di creature da latte arrostite sulle brace ardenti; sapevano di sicuro la vera natura e il carattere che avrebbero avuto le loro creature, tant'è poi che gli incitavano a scannarsi fra loro, e ad' andarsi a conquistare un'ipotetica terra promessa con le armi, sterminando altri popoli. Giá! Ma potevano essere loro guidati da lui, ovvero, potevano essere espressione del Dio giusto?
Sono fatti salienti ragionati in tutti i modi, e oggi comincia ad uscirne un quadro del tutto nuovo, e se vogliamo anche credibile; basta solo fare finta che ció che é scritto bisogna tradurlo semplicemente come é scritto, sostiene un noto traduttore dell'ebraico antico.
Ebbene, ammesso che il Dio unico e buono intercede col genere umano in modo ancora del tutto misterioso e incomprensibile, vogliate avere fede e confidare in lui; anche perché non si sa mai, meglio poi la speranza sia sempre l'ultima a morire.
Ma questi benedetti Elohim per volere del loro capo YAHWEH ( é Yahweh il "Dio" della Bibbia ) i responsabili della manipolazione genetica da cui discende tutto il genere umano: l'omo Sapiens. Bella fregatura. Potevano almeno manipolarlo meglio il DNA in tutte le senescenze cellulari; doveva separare scrupolosamente a livello cromosomico quelle particelle chimiche che determinano poi l'aggressività e la cattiveria nelle sue, o nelle loro creature; possibile non abbiano messo in conto che avrebbero potuto rivoltarsi anche contro i loro padri. Ma che dico, loro avevano gli strumenti per sedarli, e poi in parte erano già liberi e lontano, nessun problema di sicurezza quindi. Questa preoccupazione non sussistette di certo.
Avevano calcolato anche questo, pare confermato dalle deduzioni di molti studiosi. Erano forse feroci, sadici, cinici questi Elohim? Pare proprio di si, e il genere umano tutti questi aspetti caratteriali gli ha assorbiti tutti. La demarcazione del patrimonio genetico lo confermano chiaramente poi, lo dice la scienza.
E su questo aspetto aggrapparsi alla speranza per senno assestante, diventa un'aspettativa irrealizzabile. Forse é per questo che si chiama ed esiste la parola speranza.

La conoscenza umana, questa creatura che pare incapace di trovare pace,ha fatto progressi ragionevoli, in tutto il suo percorso, in particolare nell'ultimo secolo; ha scritto e riscritto la storia, spesso ingannando se stesso, il suo stesso percorso quindi; ne ha annotato e connotato i passi piú importanti nei protocolli e nei libri di storia, ha mappato come i padri il genoma umano. Insomma l'umanità a occhio nudo si distingue dai cugini primate, dagli ominidi la quale pare provenga, malgrado ancora nessuno sa quale sia la parte somigliante al vero creatore universale, il Dio che creò, magari, anche gli Elohim, per mandarli poi a inseminare la vita nelle galassie, compresa quella intelligente. A questo punto bisognerebbe dire che tutto non sia andato secondo volere di Dio Supremo, insomma, come se gli Elohim arrivando sul pianeta terra "con pochi strumenti" abbiamo molto improvvisato, e il risultato fu quello che fu.
Siamo quindi sotto specie, dunque? Con un rapporto genetico diverso, quindi possiamo dedurre che il nostro patrimonio genetico di sacro ha ben poco, e siamo destinati a guadagnarci con l sacrifici o con il sangue ogni privilegio, razza per razza; é questo il nostro destino, e per giunta immodificabile? Il genere umano comunque nel frattempo é evoluto, ha fatto progressi: ha sviluppato e aperto la mente e conosce: ha consapevolezza dello spazio, della materia, della luce e del buio, e non ha nessuna intenzione di fermarsi... Io non ci credo se il buon Dio unico esiste e regna al di sopra di tutto.

Io penso il destino non sia immodificabile, possiamo invece essere artefici dello stesso. A mio avviso, penso proprio che tutto dipenda da noi, dipende dall'umanità, dalla considerazione giusta e razionale delle stesse esigenze di vivere, o che si sia per appartenenza geografica diversi nel colore della pelle, nella cultura, nelle ambizioni, nell'amore proprio e verso gli altri. Basterebbe solo intercettare ed eliminare quelle senescenze maligne che infestano a livello cellulare i neuroni e i centri nervosi. Non dico che bisogna ricorrere all'elettro-shock, anche se penso possa essere su quelle pratiche che bisogna concentrare degli studi.Uno studio sulle ambizioni ad esempio, in particolare sui cervelli dotati per accumulare sapienza e ridistribuirla con razionalità alla collettività . Interessanti sarebbero le ambizioni che portano gli individui ad accumulare ricchezza e tenersela per se, o a limite, che siano disposti a dividerla solo in un circuito vizioso fra pochi prescelti, escludendo e tenendo a secco il resto dell'umanità; oppure quelle ambizioni al commando, a diventare cinici ed egoisti dittatori, che pensano tutto sia dovuto a loro, anche la vita dei loro sudditi, dei connazionali etc.
É sui difetti che dobbiamo lavorare, quegli che pesano, che dividono, che escludono; abbiamo ancora bisogno o tempo per riflettere su questi aspetti? Io penso proprio di no!! I difetti poi gli conosciamo benissimo. Se riuscissimo ad imporci nuove regole comuni e collettive, abbiamo veramente poco di diverso fra noi terrestri. Le ambizione di ogni essere umano piú o meno si assomigliano, e in tutto si potrebbe stabilire un certo equilibrio accomunando gli stessi bisogni e gli stessi interessi. A cosa serve mangiarsi una squisitissima torta da soli se fa pure male alla salute?
Abbiamo veramente poco di diverso nel patrimonio genetico che possa fare pensare che fra noi ci siano degli esseri superiori con meriti variabili oltre le giuste misure della meritocrazia, che si possa pensare che molti siano destinati a soccombere come garanzia del benestare di altri, per le furberie e per circostanze diverse. Che si possa pensare sia giusto esistano dei privilegiati per pesare poi sul resto della società, e di considerare gli altri degli estranei, o di non fare parte della stessa natura, ne di rispettarla. Ma c'è senso in tutto ciò?
É proprio così, diversamente non ci sarebbe senso: il mondo poi non é neppure tanto grande; possiamo dire che viviamo sulla stessa barca, e quando affonda uno, affondano tutti, non si scappa. Non so poi per anima, ma per il corpo non c'è paradiso: da carne si puó diventare solo terra o cenere. Hanno voglia poi chi si fa saltare in aria, distruggendo lo stesso corpo, che nell'aldilà troveranno una settantina di verginelle calpestanti e impazienti per il loro arrivo. Chi ha lavato questi cervelli di sicuro non é guidato da mano Suprema...
Se si arriva alla conclusione con facilità, sfruttando quel pó di cervello che la natura ha donato, vorremo rispondere a queste questioni, visto che possiamo illuminare con il pensiero le parti piú inarrivabili del cervello e acquisire di conseguenza nuova conoscenza e consapevolezza, bisogna almeno tentare il camino arduo verso un'ipotetica unione degli intenti. Può essere questo un discorso utopico quando si é anche di fronte a una logica ragionata e di facile realizzazione? Il nemico numero uno in tal caso sarebbe solo l'ottusità individuale, e non pare sia impresa impossibile combatterla; poi saranno talmente pochi che vedendo e capendo le nuove tendenze si adeguerebbero come il caffè nel latte... Alcuni studiosi sostengono che l'umanità é stata creata per obbedire a degli ordini, quindi, ad essere schiavizzata, dal che, il pensiero idealistico e la consapevolezza, in piú, la capacità di evolversi, non era nei programmi del "Signore" creatore; per quel ne sappiamo pare non lo avrebbe messo in conto ne preso in considerazione. Ebbene: adesso siamo sicuri che Yahweh non é Dio.
Potrei per tanto concludere ma c'è di piú per poi tornare al discorso iniziale. Che Dio puó essere se ha clamorosamente sbagliato, ignorando il fatto che l'uomo fosse stato capace nel suo percorso evolutivo di creare strumenti di distruzione di massa, che Dio puó essere se non sa mettere sempre davanti la ragione di Tutti per distillarne la pace. Che Dio puó essere se non acude a queste elementari e sane esigenze...che fosse lui stesso legge cruda per natura universale, é improbabile: Yahweh era una persona in carne ossa, non era particella, non era bosone che tiene insieme la materia, non era energia dove tutto si evolve per circuiti magnetici gravitazionali; non é lí intento a tenere insieme tutte le galassie.

Insomma chi ha permesso all'uomo Sapiens di esistere non era Dio, o per lo meno rimane un mistero se Yahweh fosse si mandato da Dio oppure no. Allora Dio potrebbe essere tutto e nulla, luce e buio, materia e antimateria; Dio é chimica, é alchimia che crea e trasforma, che compone e scompone, o Dio forse é solo un'invenzione? Dio forse semplicemente per logica potrebbe esistere o non esistere, e poco importa se poi nell'immensità dell'universo la materia é governata da leggi fisiche casuali, che per magnetismo temporale la materia assume un certo ordine e di conseguenza orbita in sistemi galattici, in cui poi da qualche parte con la stessa energia, con la stessa frequenza nascono le condizioni per la vita.
Prendiamo atto quindi che possiamo alimentare e aumentare la confusione, o trovarne i fili della matassa che spiega tutto, e quindi se pur fossimo vicini alla verità assoluta, conviene tornare alla convinzione razionale, quella terrena riflettuta che da buoni consigli; quindi dove non c'è certezza bisogna serenamente piazzare dei paletti a prescindere che esista un'entità Suprema che giudichi tutto e tutti quando finisce il tempo. Quando l'ultimo bagliore di luce si spegnerà nell'universo. Amen.
(Penso comunque che siano tanti gli inghippi che creano le condizioni autolesionistiche dell'umanità, dove ne condiziona percorsi e la vita, condizioni che la plagiano, chela corrompe, ne corrode le carni e l'anima come una maledizione) Ma torniamo coi piedi per terra e facciamo finta che esiste un'appiglio celestiale che mantenga accesa la speranza, senza perdere la consapevolezza che purtroppo dobbiamo sbrogliarcela da soli.
Dopo tutto tocca a noi divulgare il dono del sapere illuminando chi per certi versi é spento. Non voglia sembrare rettorica, ma bisogna ripartire dalle scuole di formazione con nuove formule educative, e in particolare nelle università dove si dovrebbero formare gli uomini saggi, giusti, imparziali, generosi, che per grazia ricevuta abbiano un cervello sano e libero da quei senescenti maligni menzionati poc'anzi. ( l'illuminazione provvidenziale che fa capire i bisogni veri e i doveri di ogni essere umano ) Guidassero le masse sempre strette da un legame fraterno nell'interesse comune e globale. 
Invece malgrado di questi maligni né intercettiamo numerosi ovunque nel mondo, hanno un nome e un cognome, agiscono solo nell'interesse di determinate élite che si sono formati; molti immersi in formule matematiche fallite, strampalate, che applicate al sistema economico delle Nazioni provocano esclusivamente miseria, e poi le guerre che lasciano macerie ovunque, morti e sangue, fiumi di sangue difficili da lavare nella memoria, difficile da perdonare; e poi ancora povertà e miseria per tempi incalcolabili, dove solo la speranza tiene accesa la luce della vita umiliata, calpestata, straziata, e disonorata in tutta la sua riacquistata e meritata sacralità. Questo é quanto possiamo dedurre in sintesi dalle nostre terrene vicissitudine, dal che mi pone davanti a un'amaro dubbio: e se anzitutto stessimo osservando solo un'aspetto parziale del nostro speranzoso quieto stare sulla faccia della terra? Ovvero, ci fossimo concentrati solo su una facciata dell stessa medaglia, ignorando l'altra? Ebbene voltiamola la medaglia e facciamo in modo guardandola che si tratta della stessa facciata...

di
Barolus Viginti