Il futuro a 5 Stelle

Il futuro a 5 Stelle
Il futuro con il Movimento 5 stelle é un dono del cielo

venerdì 24 giugno 2016

Regno unito fuori dall'Europa: -bella notizia o brutta notizia?-

L'Inghilterra ha fatto bene a uscire dall'Europa, e ci sono molti motivi e benefici per loro, pochissimi per L'unione: ora sull'Europa si possono verificare degli effetti negativi a catena, e uno é che potrebbe affossare l'europa in breve tempo, mettendo fine all'agonia che sfianca i popoli dell'unione da molto tempo; Un'altro effetto puó essere la scossa giusta che serve alla nomenclatura Europea, classe dirigente, poteri forti e qualsivoglia, per cambiare rotta: stracciare per intero il -disegno comune condiviso- dei non eletti, dei vari club elitari, che avevano trascinato le realtà economie comunitarie a contribuire per una sistema a circuito chiuso senza nulla rendere, e di conseguenza impoverendo e distruggendo ciò che non faceva parte del sistema monopolizzato.
Se riescono cambiare in tempi brevi e riconvertono gli interessi a beneficio di tutti, sorgerà giá in pochi giorni un nuovo cammino di speranza, altrimenti saranno spazzati via dagli eventi con tutta una serie di conseguenze negative di cui saranno sempre i cittadini a soffrirne di Piú, ma anche fra di loro qualcuno cadrà con la testa mozzata.
(ora Londra però ci renda la parte delle riserve aurifere trasferita da banca Italia come garanzia. Non serve piú tenere le nostre riserve aurifere oltre confine. E tanto vale per la Svizzera, per la Germania, e per gli stati uniti )
Non sono d'accordo con quanto afferma Alessandro Di Battista:
 la linea del M5S é sostituire il sistema con il voto popolare dall'interno. Anche Grillo che era propenso all'uscita tramite Referendum, ha capito e conta su questa linea; sono certo che anche Di Battista quando ci rifletterà con calma non potrà fare altro che essere per la sostituzione della classe dirigente con il voto democratico popolare dall'interno, esattamente come stiamo facendo in tutte le Regione italiane...
L'Inghilterra ha scelto bene ed é indiscutibile. Per noi Europei la situazione é molto diversa, e chi fa analogie sbaglia di grosso.
Bisogna ma entrare nel governo europeo democraticamente e cambiare le cose dall'interno. Se usciamo non é che ci liberiamo da chi ci ha messo in questa situazione. Pensateci bene. Con il M5S possiamo andare lí e cambiare le cose, come stiamo facendo un po alla volta in Italia.. Diversamente ci costerà caro esattamente quanto giá ci é costato, e forse anche in modo piú doloroso e drammatico. Non bisogna uscire, bisogna togliere il potere ai burocrati e alla classe dirigente attuale, diversamente siamo morti. L'Inghilterra ha sempre contato sulla sua moneta e su una sovranità immacolata. Ma noi europei su cosa ci facciamo forza? DOV'È LA SOVRANITÀ? A chi ci rivolgiamo poi se usciamo? Agli stessi che continueranno a governare malgrado le scelte impopolari?:...
L'Europa ha bisogno di un cambio di guardia e un cambio delle regole adeguandole alle esigenze di tutti, altrimenti siamo fottuti a prescindere.
In Inghilterra il Referendum é stato giusto, ma per noi europei non lo é, bisogna votare per mandare via le lobby e tutto quel sistema che ha fatto solo disastri, con il Referendum non ci liberiamo della dittatura delle banche, tanto meno del mercato monopolizzato, e tanto meno dei politicanti asserviti che hanno consentito tutto ció...

Di Barolus Viginti

domenica 19 giugno 2016

Dietro il volto della finta misericordia e della finta ospitalità...

...c'è dell'altro dietro l'immigrazione forzata di milioni di persone; per vederle poi ghettizzare i campi improvvisati allestiti ai margini di molte città Europee. Nessuno conosce, nessuno prevede al momento attuale quale sarà il destino di questa gente. Integrare queste masse nelle società ospitanti é pressoché impossibile; neppure la Germania che  ha sufficienti possibilità finanziarie riuscirebbe in queste gigantesca operazione "umanitaria, e questo é dato di fatto fermo, irremovibile.
Nessuno conosce il destino di quanti restano o non sono riuscito a partire. Per questi gli scenari futuristici non prevedono nulla di buono..

Difficile capire, ma dietro il grande esodo dal medio oriente, dall'Africa e dalla fascia Sud-Est euroasiatica, ci deve essere qualche altro motivo di cui la comunità internazionale occidentale, si guarda bene dal farne accenno; molti governi sanno e la verità é decisamente un'altra da quelle raccontate dalle cronache giornalistiche.
Non é vero che scappano tutti da guerre e tiranni che rendono invivibili i loro paesi, e questo si da il caso sia un punto fermo nelle circostanze su cui qualcuno scriverà la storia contemporanea.

Esiste per altro una categoria di migranti di cui nessuno parla, sono famiglie benestanti, che avevano posizioni sociali di riguardo: titolati, ricchi, sono gli aristocratici, le classi dirigenti, la parte nobiliare nei loro paesi. Di questi mai nessuno parla eppure nessuno di loro si é fatto cogliere alla sprovvista sotto le bombe, e incastrarti nelle regressive crisi che mettono in ginocchio i loro paesi di origine. Sono tantissimi e non passano certo dai canali della disperazione dove imbarcano sulle carrette del mare rischiando la vita.
Questa gente arriva in treno in aereo, insomma con i normali mezzi di trasporto e se li contendono vari paesi in base alle loro ricchezze esportate in precedenza. Addirittura i vari servizi assistenziali dopo averli intercettati gli vanno a prendere a spese dello Stato che gli ospiterà. C'é molta discrezione intorno a questi esodi di prima classe, diciamo; eppure non ameno, almeno come numeri, degli esodi invasivi del mediterraneo.
Questo é successo e succede ancora in Germania, in Italia e in altri paesi dell'unione, Regno Unito compreso, e anche il Vaticano ha fatto e fá la sua parte. La torta per altro é bella grossa e sostanziosa...

Ma ci sono anche altri aspetti in tutta questa grave e infinita vicenda umana, di cui forse é meglio dare al tempo il giusto momento in cui si possa dire con chiarezza, se mai fosse, cosa c'è sotto la costrizione per evacuare in massa da determinate zone del mondo; e certo le testimonianze individuali di soggetti coinvolti non basta per dare conferma e ufficialità a capitoli che vanno componendo una storia la quale manca la cornice finale..
per la verità non sarà mai troppo tardi...

Talebani e  terrorismo daesh-Alqaeda sono solo un pretesto di copertura (armati a sua volta da chi apparentemente gli combatte: -illusi- ma determinati queste fazioni credono di essere sufficientemente forti e protagonisti ( in nome di un Dio a cui rendere grazie ) ma mai nessuno di loro vedrà il giorno della vittoria ) la comunità internazionale gli avrebbero spazzati via in pochi programmati interventi, invece sono ancora lí nelle loro roccaforti a infliggere un modello infernale di convivenza sociale, quindi effettivo sostituto del vero volto del terrore, si potrebbe dire. Ed é in base a questi concetti che viene il sospetto che dietro  ci siano progetti e disegni Geo politici segreti, diversi da quegli che l'informazione ufficiale propina ai cittadini del mondo.
Verrebbe da pensare subito alle esigenze del mercato globalizzato, e su questo quesito ogni obiettiva osservazione analitica conferma una certa plausibilità; ma a che serve lasciare in piedi e alimentare con mezzi concreti queste fasce di opposizione che incontrollate poi si diffondono terrorizzando ovunque. Serve dunque terrorizzare il mondo prima di imporre un nuovo modello?
Quindi il mercato: quello occidentale che per le sue stravaganti ambizioni di dominio monopolizzante, ha bisogno di trovare sfogo nei mercati orientali per controllarli e cambiarne le sorti e le millenarie abitudini.

Molte sono le domande che nascono e rimarranno senza risposte comunque le cose vadano, e la piú scontata e piú banale é sempre la stessa: -ma é veramente necessario, tenendo conto dell'evoluzione umana, quindi dell' intelligenza, mettere da parte la parte razionale, e lasciare libero sfogo alla parte aggressiva per trascinare milioni di persone verso la disgraziata disperazione, verso la fame la malattie, verso la morte?- se si, queste persone hanno poca fiduccia delle potenzialità di questo pianeta, del potere che ha di auto-rigenerarsi, nonostante gli stessi facciano di tutto per distruggerlo...

Di Barolus Viginti

http://video.repubblica.it/vaticano/rifugiati-papa-francesco-sono-persone-come-tutti-noi/243723/243770


domenica 12 giugno 2016

I Brogli elettorali: altra piaga tutta italica che spesso va oltre confine

I Brogli elettorali: altra piaga tutta italica che spesso va oltre confine
MI domando che testa abbiano quegli che agiscono per creare i brogli elettorali. In linea di massima additiamo giustamente i politici come mandanti, ma esiste un sottobosco di manovalanza spaventosa pronta a tutto per niente. Che aspettative avranno queste persone dal futuro, avranno dei figli, avranno degli interessi, sognano una società migliore. Vorrei proprio saperlo: - che cos'hanno al posto del cervello...
Bisogna poi tenere presente che chi fa si che i brogli riescano sono quasi tutti dipendenti pubblici che nessuno ha mai eletto. Entrano nel sistema per concorso pubblico e chi sé visto sé visto. Tutto normale verrebbe da dire, ma purtroppo il percorso spregiudicato di molti di questi dipendenti dello Stato, é segnato da incongruenze, negligenze di mal servizio, di abusi e quant'altro: sono loro che per volontà di comodo, di autostima e di smania di grandezza nel credersi una spanna superiore dell'utenza pubblica, dei cittadini come loro, ma con la puzza fissa sotto il naso; per altro, fanno dannare i cittadini al cospetto degli sportelli di servizio pubblico: molto che non  funziona, la norma é spesso personalizzata dai soggetti per farne regole assestanti: piú pratiche,meno fatica possibile, ma meno servizio utile. Insomma quasi sempre sorge qualche cosa che non vá e qualche cosa da contestare che fa perdere tempo e spesso denaro...
Allora dico io: non sarà arrivato il tempo di pensare a questi signori per valutare se il loro operato è sempre efficiente e cristallino?
Possiamo sempre far cadere le responsabilità solo sui politici eletti ? …
( quando lo sono veramente eletti, per carità, basta vedere il governo Renzi messo su da Napolitano e dalla Merkel, e dove ci stanno portando, ci sarebbe da tornare alle barricate)
…quando a seguito hanno qualche milione di complici? Possiamo mai combattere la corruzione e il malaffare che veicolano parallelamente ai disservizi e alle negligenze del sistema pubblico, per aggiunta, incrociandosi per gli stessi fini banchettando insieme, diventando lo stesso problema; se non pensiamo a spulciare anche nell'operato di questa categoria, che vive anch'essa di piccoli e grandi privilegi al di sopra delle crisi di ogni tempo, e al di sopra di ogni quieto vivere, che vede invece le comunità sempre piú a rischio del baratro totale, costretti piú che di altri tempi a fare le valigie e cercare respiro e dignità oltre confine 
( A centinaia stanno partendo da ogni parte d’Italia solo per la Germania. Sono tutti giovani, molti lasciano mogli e figli sperando di poterli portare via in un secondo tempo da una realtà che gli sta uccidendo )
Se non si prende per serio ogni aspetto del grande ingranaggio che dovrebbe fare funzionare il sistema non né usciremo mai; mai si potranno combattere le mafie, le caste, i circuiti di interessi a circuito chiuso, se prima non viene risanato l’intero comparto dei dipendenti pubblici con nuovi modelli di formazione professionale.
Se in Germania, in Svizzera e altri Stati il sistema pubblico funziona molto meglio che i Italia, una ragione c’è di sicuro, e sta senza ombra di dubbio nella formazione professionale di chi viene assunto per concorso, e introdotto nelle mansioni al servizio dei cittadini, sono certamente piú preparati, hanno ulteriori rigidi insegnamenti di etica deontologica,  di senso di appartenenza nazionalistica, di senso patriotico, di disciplina civile etc. 
Ecco, sono queste le prerogative che mancano agli italiani, e dovremo prima di tutto domandarci:- ma siamo veramente Italiani?- Serve ancora continuare a illuderci di stare sotto, protetti dalla stessa bandiera in una Unità puntellata ormai da residui di nobili ideali e infetta da recrudescenze storiche di ogni sorta, e che oggi spoglia anche degli ultimi baluardi di sovranità ( depredata dalle privatizzazioni e dalle riserve aurifere ) cade nelle braccia dell’unione Europea ancora piú incerta e traballante, di quanto lo sia l’Italia in rovina.
Serve ancora  -morire per Danzica-ripeteva spesso il grande giornalista Enzo Biagi, la stessa apprensione la dobbiamo esprimere verso l’Italia Nazione: -serve ancora patire e perire per essa dopo cento cinquanta anni di fallimenti, di abusi e soprusi, e qualche accenno di allusiva gloria?- partendo dal semplice presupposto che L’identità di appartenenza cambia nettamente da Regione a Regione, dovremo dire senza remore, NO! Conviene presentarsi all'Europa in ogni formazione identitaria con i propri valori, la propria storia, gli stessi bisogni e diritti, lo stesso spirito di collaborativitá per il bene di ogni etnia, di ogni popolo di appartenenza. .
Diamogli tempo allora all'Italia romana capitalizzata e punto di riferimento “dell’italiano peggiore” e degli innocenti che non trovano appiglio, che non l'hanno mai trovato, dei peggiori che sovrappongono i loro interessi a quegli della collettività; che sia un tempo a scadenza però, che sia un tempo di compiti da portare a termine con successo, altrimenti si ricorra al fattore ovvio ogni percorso di scissione per portare all'indipendenza totale le regioni che già di per sé hanno identità di appartena di Stato, di Nazione…
Non se né puó di questa Italia che mette sul lastrico i cittadini,per cui siamo stanchi di vedere di conseguenza la gente che esasperata si toglie la vita. Badate bene signori che siamo di fronte a un nuovo fenomeno epidemico e che é frutto del malessere sociale ma nessuno ancora né individuato il vero motivo, o perlomeno imputano tali tragedia a fattori del tutto singolari e caratteriali dei soggetti. E invece no! I motivi di questi orribili fatti sono da inquadrare nel malessere sociale, imposto, studiato a tavolino e diffuso, ma nessuno ancora lo dice, eppure alla luce dei fatti tutto si spiega volendo analizzare il fenomeno con lucida e coerente obietivitá; é la crisi dei degli interminabili disagi che delude le aspettative degli uomini e delle donne che si uniscono per formare una famiglia, e invece scoppiano ancora prima di coronare un sogno; ed lí che il fallimento si fa piú insopportabile e insormontabile. Sto parlando dei sempre piú frequenti femminicidi e suicidi la quale hanno raggiunto livelli pandemici ormai. Dobbiamo essere certi che la causa non é da trovare solo nella responsabilità degli sventurati protagonisti che accecati ormai di ogni razionale ragionamento, compiono i gesti estremi per risolvere i loro problemi. Il problema é sociale e come tale va affrontato e risolto. Come sociale é anche il problema della delinquenza comune, della droga, dell'alcolismo. Dove c'é Stato sociale che distribuisce benessere tutti questi problemi vanno automaticamente in calo, fino a sparire del tutto. Anche alla criminalità organizzata, con il benessere sociale diffuso verrebbe a mancare foraggio che la nutre e la manovalanza al suo servizio..
Ecco perché siamo stanchi di questa Italia e non se né puó piú...


...non sé né può più di questa Italia spregiudicata e truffaldina, che non accetta neppure il voto popolare e cerca di cambiarne i risultati; per questo a conti fatti, serenamente e obiettivamente, possiamo contare e ancora sperare nella nuova forza politica venuta dal basso, dall'urlo disperato degli indifesi, dei cittadini mai rappresentati, dei cittadini sempre messi in disparte dalla “Mensa del signore” e dal sistema che crea figli e figliastri. Figli da mandare al macello e altri a vivere dal sudore versato da altri. La nostra speranza in Italia si chiama Movimento 5 Stelle; loro lo sanno e ci temono. Se dovessimo fallire, se la gente no dovesse capirlo per giusta scelta, saranno inevitabili le barricate. Eh si, proprio cosí di questa Italia non se né può veramente più


Di Barolus Viginti


venerdì 3 giugno 2016

Elezioni Bonarcado 2016

Elezioni Bonarcado 2016
Domenica anche a Bonarcado si vota per eleggere il nuovo sindaco,. Tre i candidati in gara, due donne e un uomo: Franco Pinna, Antonella Sanna e Mariangela Malica.

Come a ogni Tornata l’argomento diventa inevitabilmente interesse primario per tutti, o quasi; gli animi si scaldano nel sotto bosco mediatico dei locali pubblici, dei negozi soprattutto nelle case, dove l’usanza detta migliore strategia per divulgare i programmi e gli intenti dei candidati in corsa per lo scranno più alto nel comune di Bonarcanto City; vi fanno visita sperando di accattivarsi le simpatie di intere famiglie, di amici e parenti. Insomma tutti mettono al fuoco tutta la carne che possono, visibile per altro nella lunghezza propositiva dei programmi : promesse spesso non mantenibili, in qualche caso oltre il programma ufficiale presentato in comune. Infatti, c’è da notare che il programma di “Insieme Bonarcado” esiste in due versioni, forse tre; uno è quello ufficiale presentato al comune, un’ altro che riporta delle aggiunzioni da offrire in lettura con consegna a mano, infarinato di tante parole, sbottano alcuni: " é la solita solfa". Non è corretto, non è leale verso le liste avversarie, non è corretto verso i cittadini che in questo modo sono presi in giro, ma lo fanno sperando che nessuno si accorga.











Pragramma candidata Antonella Sanna:

Come detto, con l'avvicinarsi della data prescelta gli animi si scaldano, ma non per i dibattiti o i confronti frontali pubblici, a Bonarcado non si usa. Da sempre in occasione delle elezioni del sindaco in "biddamiracolis" non si fanno comizi, non si fanno confronti, nessuno si espone, nessun si é mai esposto in un discorso politico pubblico democratico come si prevede in democrazia; niente assemblamenti, niente spazio per i contraddittori, niente insomma, ma non per questo il periodo pre elettorale passa inosservato o ignorato, anzi, di tutto e di più vola di bocca in bocca nelle vie del borgo, spesso anche illazioni calunniose e ingiuriose verso gli avversari; come nel caso di Franco Pinna che ne ha percepito con amarezza gli strali immeritatamente. Dico immeritatamente perché di Franco Pinna alla luce della sua reputazione si può parlare solo bene; e aggiungo, secondo me unico fra i candidati che detiene tutti i requisiti necessari per potere traghettare Bonarcado verso il futuro nel migliore dei modi: ha esperienza serietà, capacità e soprattutto la sensibilità giusta per capire i problemi sociali; ama e conosce il territorio, e ha le idee chiare ( non bisogna dimenticare che è docente in agraria ) su come apportare delle misure migliorative nei comparti agro-pastorali, e nei siti archeologici sparsi in tutto il territorio.
Mi auguro che i Bonarcadesi non perdano questa occasione in questo specifico momento storico dell’Italia e di Bonarcado, sarebbe come rinviare di adempire a un dovere urgente e necessario per tutti..

A Bonarcanto tutto avviene quasi tutto con una certa discrezione in linea di massima, non sia mai venisse a mancare il senso del "volemose bene" pestando i piedi a qualcuno che a sua volta se la potrebbe anche legare al dito; proprio in questi momenti poi va meglio al massimo il senno del chi se né frega, dal che nasce il famoso detto: -Finia sa festa immentigadu su Santu-  questa tendenza di pensiero é manifestato in tutta la sua singolare "saggezza&sagacia" popolare, tipica nel Bonarcadese tipicamente disimpegnato ( questi fortunatamente in netta minoranza rispetto al resto che invece ha consapevolezza e bene o male fa le scelte per la quale crede ) disimpegnato da tutto ciò che lo circonda, non legge né vede neppure di sguincio i programmi delle liste in gara, anche se gli capita a vista d’occhio, figuriamoci per le altre cose importanti. Ma tutti però nelle scelte si affidano meglio al cuore che alla testa, quindi le loro scelte in cabina elettorale sono motivate per rapporti diretti di simpatia, di amicizia, di famiglia o altri interessi pratici, non dico di casta, ma 1.600 anime sono di per se divise i vari gruppi di interesse, rapporti di affari, e dove viene sancito sotto molti aspetti il dominio del territorio, esercitato anche esso senza dare nell'occhio. Tutto sommato tutto nella normalità delle cose per quel che si puó, la mafia qua non esiste, forse un po di camorria si, ma si sa, dove c'è campane... ah!! giá, quello é un'altro detto, e col nostro discorso non centra!!

In chiusura di questo discorso sento di dire a tutti gli elettori di Bonarcado di pensarci bene nel dare il suo consenso a chi deve governare il paese; è prerogativa assoluta ragionare con la testa e non con il cuore. Buon voto a tutti…


Di Barolus Viginti

PS.
Per il che se né dica questo articolo non é mirato a colpire, denigrare o a offendere delle persone singole, e tanto meno il paese, ma bensì serva a trarre spunto per migliorare insieme e progredire. Sono anch'io di Bonarcado e penso che fare autocrita faccia solo del bene a tutti...


Programmi elettorali:
Candidato franco Pinna
Candidata Mariangela Malica: