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domenica 18 luglio 2021

Cuba, la CIA dietro i disordini iniziati il 10 Luglio

15.07.2021

I problemi di Cuba sono economici. Problemi economici atavici causati dall'embargo imposto in primis dagli americani e dai paesi liberisti, esclusivamente perché sono comunisti, e perché gli Stati Uniti non riuscirono ad avere dominio sull'Isola caraibica.

Manco se veramente i comunisti mangiassero i bambini, come si diceva una volta quando la gente era ignorante e credulone. Non che oggi sia cambiato molto, ma almeno qualcuno una mano sulla coscienza se la dovrebbero mettere, e magari correre per aiutare il popolo cubano.
Ricordiamo che loro non ci hanno messo un secondo a venirci in aiuto all’inizio della pandemia con materiale, specialisti, e tanto buona volontà. Ha peró, come sono cattivi questi comunisti.
A Cuba sono settimane che la gente è stremata dalla carestia ( e non dobbiamo smettere di scriverlo ) per effetto dell’embargo ( ribadisco ) Imposto dai paesi cosiddetti democratici civilizzati, e nessun paese nel resto del mondo ( escluso forse la Russia ) ha caricato dei Carghi con beni di prima necessità, e volare a Cuba per alleviare le sofferenze dei cubano. Neppure gli italiani a distanza di anno da loro aiuto, ha ricambiato il favore.
Io una domanda al posto dei governanti occidentali me la porrei…
Intanto a Cuba le forze dell’ordine non riescono a garantire la sicurezza e l’ordine. E però è colpa loro se agiscono per limitare i danni dei rivoltosi esasperati; nessuno risponde ai loro appelli, nessuno risponde agli appelli dei governanti Cubani che accusano l’occidente, giustamente, che sono doppiamente responsabili di quanto succede a Cuba. E nel frattempo i media continuano a scaricare ogni responsabilità sui comunisti, e manco male che il comunismo sia morto, non esiste piú nella forma totalitaria stravolta da ogni principio originale da dittatori e aguzzini. Non esiste nemmeno in forma Democratica, non è mai esistito un modello sociale veramente democratico-comunista come quello auspicati da filosofi e pensatori del nostro tempo che prevedeva la condivisione dei beni pubblici e delle risorse di prima necessità.
È mostruoso che certe menti con la loro influenza riescono a inculcare il contrario nel cervello dell’opinione pubblica, mentre il sistema Democratico occidentale è veramente l’altra faccia della medaglia, e anche se in maniera morbida alla luce dei fatti intercorsi nella sua evoluzione, si rivela piú spietata di chi in passato ha fatto dei principi del comunismo “cosa propria” escludendo a priori le masse.
Dunque cosa cambia in entrambi modelli sociali? In pratica nulla, se non che il capitalismo occidentale è in mano a delle corporazioni private. Nei vecchi, e morti sistemi comunisti, a parte la dittatura Nord coreana, il capitale éra, ed è in mano a delle gerarchie militari o familiari di dubbia moralità civile. Entrambi invece sono simili nell'esclusione delle masse dalla condivisione delle risorse, dalle pari opportunità, dalle libertà individuali, dai meriti individuali in ogni strato sociale.
Non è difficile capire che anche il modello liberista delle corporazione, delle banche, dei potentati economici, giungeranno alla capitolazione. Forse finirà malamente per queste classi che dividono l’umanità in classi deboli e succubi, e in classi dominanti (la loro) o forse no, ma è sicuro finirà prima di ogni loro aspettativa e di ogni loro ambizione.
Spero che il tempo sia medico, veloce e inesorabile nel dare giusta consapevolezza alle persone di buona volontà e sempre alla ricerca di migliorare e capire una volta per tutte che il mondo è di tutti, e tutti hanno gli stessi obblighi e gli stessi diritti.
Nel mentre auguri al popolo cubano e auspico che restino uniti e coesi. Inutile si facciano la guerra tra di loro. Nessuno in quel lembo di terra è responsabile dello Stato in cui sono costretti a vivere. Il resto del mondo è responsabile di tutto.

Aggiornamento:
Riporto uno stralcio di pensiero del filosofo brasiliano Frei Betto sui disordini iniziati il 10 Luglio a Cuba:

"Gli Stati Uniti non si sono mai rassegnati alla perdita di Cuba - continua Betto - soggetta alle loro ambizioni. Per questo, subito dopo la vittoria dei guerriglieri della Sierra Maestra, hanno cercato di invadere l'isola con truppe mercenarie. Sono stati sconfitti nell'aprile 1961. L'anno dopo, il presidente Kennedy decretava il blocco di Cuba, in vigore a tutt'oggi. Cuba è un'isola con poche risorse. E' costretta a importare oltre il 60% dei prodotti essenziali al paese".

L'articolo per intero lo si puó leggere sul Blog di Beppe Grillo:
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mercoledì 14 luglio 2021

2021-Luglio. Disordini a Cuba: é tutto come riportano i media occidentali?

 2021-Luglio. Disordini a Cuba: é tutto come riportano i media occidentali?

Siamo veramente sicuri che i disordini insorti a Cuba siano da imputare del tutto al "regime comunista" ( che al dire del mondo filo americano é: crudele, autoritario, nemico delle libertà individuali, e quant'altro )?

Mi domando se é giusto definire comunismo un regime che invece ha matrice di dominio militare per mano di gerarchi arrivati al potere con un colpo di Stato, e dopo conseguenze non certo accettabili riferibile alla precedente classe dirigente che malamente governava la grande isola caraibica. Fu rivoluzione, che per altro insanguinò a suo tempo anche buona parte dell'America Latina.
-Povertà, crisi del turismo, pandemia, e altre concause che gravano l'isola da sempre- i temi odierni, che si assommano agli atavici problemi di sempre.
É giusto chiamare Comunista Cuba, anche se a suo tempo era filo russo; un paese che invece subisce schiacciante azione di embargo dai paesi cosiddetti civili industrializzati, da sempre?
É giusto chiamare comunista il popolo cubano se da tempo il mondo ha pianamente preso atto e coscienza che il comunismo é morto?
É giusto chiamare Comunista un paese che vuole essere aperto, ed é aperto e in pace con il mondo, ma allo stesso tempo subisce le influenze negative degli Stati Uniti che finanziano e condizionano le politiche interne; sollevano le insorgenze popolari incolpando per tutti i loro mali una dozzina di gerarchi mezzi smutandati, anche loro in ginocchio dai durissimi embarghi che insieme al popolo gagliardo e fiero, subiscono?
É giusto chiamare comunismo uno Stato in cui la gente, se pur povero, é allegra, felice e spensierata, nelle sue abitudini e nelle tradizioni?
É giusto chiamare comunista un popolo, ospitale e aperto con tutto il mondo, nonostante i sacrifici che affrontano da oltre mezzo secolo, per i duri embarghi, quindi di negazione nello scambio delle merci di prima necessità?
É giusto chiamare Comunista un paese che in effetti e piú democratico della superpotenza che li reprime e gli isola dal resto del mondo? Ma é veramente giusto definire comunisti un popolo che come religiosa funzione pratica la fratellanza e l'unione degli intenti collettivi, senza distinzione di razza o di ceti sociali?
E per finire, é giusto poi infierire su un popolo ingannandoli e fargli credere che il loro stile di vita sociale sia del tutto sbagliato. É forse sbagliato essere fieri, divertirsi, ballare il tango, fumare i sigari, coltivare il tabacco?
Ma non erano questi del patto atlantico, della convenzione di Ginevra, di altre mille convenzioni, dove la parola Pace viene pronunciata e scritta anche nei cessi dove poggiano i loro luridi deretani, portatori di Democrazia, di libertà, di benessere, e appunto, di pace?
Siamo proprio certi che veramente i paradigmi di un lieto vivere non si siano capovolti?
Globalizzazione, mercato libero, economia reale fruibile: Solo specchietti per le allodole? Evidentemente tutto é funzionale all'intento seduttivo, ma con l'inganno nascosto in ogni misura legislativa che emanano tramite il servilismo delle classi politiche mediocri senza spina dorsale. Questo é quanto emerge da una semplice riflessione, senza andare a spolverare i capitoli storici per cronologia mirata.
Siamo sicuri che tutto sia studiato e pensato per fare progredire e fare vivere meglio il genere umano?
Quanti termini apparentemente seducenti dovranno articolare per ingannare ancora dall'alto della loro superbia e presunzione di superiorità? Dominare e trattare i popoli come automi succubi devoti all'obbedienza... ( ingannare con le promesse del lavoro che cambia, che non c'é piú per via della robotizzazione ). Questo i cubani fanno piú fatica a capirlo perché mai sono entrati negli ingranaggi del mercato globale, ma é giusto sommare anche questo alla loro tragedia, ed é giusto orientare per innescare nel pensiero l'input per potere analizzare ogni aspetto della loro condizione.
Siamo tutti cubani in un certo senso. Le massa costrette e servirli di sinistra. Le élite dominanti di destra. É sempre stato così nei paesi che si sono liberati dalle monarchie. Gli invasori delle Americhe che massacrarono i nativi, questo erano, ovvero prima servi delle monarchie, poi disertori autoritari e sanguinari, che si impadronirono della terra altrui, e da dove oggi i loro discendenti si fanno portatori di pace e di Democrazia, e forse sapendo persino di essere in contraddizione con la loro stessa indole.
I Cubani non si sono mai visti in giro per il mondo fare la stessa cosa che fanno i bianchi statunitensi. Fidel Castro senza dubbio con la sua rivoluzione cercava la pace e il benessere di cubani. Ha sempre perseguito quell'ambizione fino a quando é morto, ma gli embarghi imposti, le continue minacce del mondo occidentale asservito agli Stati Uniti d'America, lo hanno tenuto con le mani legate, e ancora ad'oggi nulla é cambiato.

Guai se facciamo confusione sugli status, sulla condizione sociale collettiva, sui parametri che dividono i popoli in dominati e in dominatori. Essere addirittura illusi di essere allo stesso livello, e come tali comportarsi con il prossimo. I tiranni non usano livella avendo una visione del mondo dall'alto verso il basso ( usano il piombo, loro ).
Non capire i propri ruoli, ovvero, la propria condizione, é un suicido, un modo che nega il futuro dei propri figli e delle generazioni future, é come scavare la fossa alle masse lavoratrici e deboli, ed é quello che vogliono i veri dominatori del mondo.
Quando i dominati alzano la testa e prendono coscienza, i dominatori non possono fare altro che scendere dai loro blindati finti paradisi, e trattare, quindi, concedere e allentare le redini, prima che i loro paradisi diventino delle prigioni infuocate.
"Viva la revolución hasta la victoria final"

di Barolus Viginti

domenica 10 maggio 2015

Segnali dal cielo che si mischiano alle notizie piú o meno attendibili che volano di Bocca in bocca, da dossier a dossier che riportano gli stessi contenuti...

...contenuti inquietanti che tracciano scenari futuri che riportano il mondo a settanta anni fa in piena guerra mondiale. Stesse ambizioni, forse stessi motivi, stesso pianeta, quindi stesso teatro di azione...
Per tanto esprimo preoccupazione e paura che mi porta a fare un discorso del tutto prettamente personale:
Russia e occidente non dovrebbero mai venire alle armi ( nessuno lo vuole, é risaputo) chi vuole lo scontro non fa certo parte dei cittadini Russi e tanto meno di cittadini Europei che vogliono vivere in pace e in amicizia: il primo fra tutti é Vladimir Putin a non volere lo scontro, lo ha dimostrato in passato e lo sta dimostrando attualmente in tutte le sedi.
Forse non lo vogliono neppure i cittadini Americani e nemmeno gli inglesi e il resto del mondo.
Non lo vuole il Barack Obama che conquistò le masse americane con discorsi di tutt'altra natura, a favore delle masse deboli e delle minoranze etniche, prima di essere inghiottito da ipotetiche forze oscure e Lobby economiche dalle quale provengono anche le future insidie con insistenza e prepotenza.La domanda é: ma allora chi é che tira i fili e manovra le sorti su questo pianeta?
Tutte le grandi guerra del passato andarono oltre il volere dei cittadini comuni, dei politici e delle forze militari (forse di queste un po meno considerando che certe direttive e competenze vengono spartite e imposte proprio nelle basi militari). 
Cosa é che tormenta questo mondo e lo fa vivere in continuo conflitto "fratricida?"..
Che sia l'ambizione di pochi uomini per mettere le mani sulle ricchezze del globo per dominarlo non é che regga tanto ( l'avrebbero fermati prima ancora di cominciare ) e poi a cosa serve accumulare ricchezze da una parte se tutto intorno a loro regna l'umiliazione e la miseria? 
Allora quando si parla di sconfiggere la fame nel mondo é una colossale bufala e in effetti non é questo che vogliono i regnanti di questo pianeta?...
Che sia per esigenza di marcato questo é probabile, anzi dovrebbe essere proprio il motivo e la causa reale; quindi pensiamo alla globalizzazione: ma se tale processo sta avvenendo lentamente in modo del tutto naturale e pacificamente, perché accelerare i tempi causando strappi traumatici e dolorosi fra le società di per se legate a modelli di costume economico politico sociale piú o meno funzionale?
In passato tale fretta attizzata da forze oscure mise fine a Dittature, ambizioni Imperialiste e Regni auto-incoronatosi con il ferro e con il fuoco, e  anche governi legalizzati dal consenso popolare, quindi tramite elezioni politiche democratiche; lasciando macerie da entrambi le parti contingenti.
Perché il genere umano continua a fare gli stessi errori che ha fatto in passato?
Chi condiziona l'intelligenza dell'umanità plagiandone la mente e le capacità di scegliere e organizzarsi?
Le armi, con i disastri che provocano non hanno mai creato buona economia, nemmeno per chi vive e dipende da queste,  che non hanno certo una visione in ragionevole sintonia del mondo in cui viviamo.
Se tutto questo non é salutare per il pianeta e per chi lo vive, perché ostinarsi nel preferire questi metodi come cosa sana e giusta. Che gli umani siano così sciocchi e inconsapevoli io non ci credo tanto, secondo me esiste una forza oscura (non necessariamente identificabile in altri esseri extraterrestri che anno la capacità di manipolare il cervello umano tramite la ghiandola pineale, come tanti pensano e deducono) che manipola e manovra l'intelligenza facendone propria ragione su questo pianeta. 

Che sia plausibile che queste sconosciute identità siano la causa di tutto ció che succede sulla terra é prerogativa che prende piede ormai un pó a tutti livelli, manca solo la prova, in parole povere, manca la pistola fumante per completare il quadro: chi vivrà vedrà e assisterà a nuove rivelazioni sul mistero della nostra esistenza, se non di tutti i nostri mali; lo ha pur annunciato la NASA la quale sostiene di essere in grado di fare nuove e attendibili rivelazioni per quanto riguarda la presenza di intelligenze aliene che collaborano e riescono a condizionare scelte e decisioni sul cammino della globalizzazione dei mercati, della cultura e della Sanità sul pianeta terra.

Ma bisogna dire anche che ancora una volta pare non abbiano messo in conto che non bisogna ripetere il copione già visto in passato, cioè quello che ci porta via tutto in un'istante con la buona speranza, per chi rimane e per le future generazioni, di avere le forze di ricominciare tutto daccapo; sempre che il pianeta ( anche lei stanca ed esausta) sia ancora generosa di metterci a disposizione di tutto ciò che avremo bisogno per vivere ancora. 

di Barolus Vigintis

Il comando del fianco sud della Nato è stato spostato da Napoli, dove si trova, ad una località della Romania. È quanto riferito dal giornalista Giulietto Chiesa, il...

martedì 11 settembre 2012

mercoledì 29 agosto 2012

Merkel-Monti: FUMO NEGLI OCCHI

Campagna elettorale serpeggiante...
I frequenti incontri Merkel-Monti, Monti-Hollande, hollande -Merkel e viceversa non mi convincono nel contenuto. Ci stanno come al solito buttando fumo negli occhi. Come puó andare tutto bene se la situazione economica in Europa e ancor di piú Italia é disperata, il mercato paralizzato, il PIL da noi non fa storia, la disocupazione galoppante in tutti i paesi membri e lo stesso Euro é a rischio.
Gli elogi della Merkel verso le manovre di Monti sono artificiosi, non corrispondono al reale stato delle cose, basta guardare la situazione generale che ci si accorge, se pur sacrificando imeritatamente una parte degli italiani, le sforbiciate del governo Monti non porta fuori dal tunnel il paese (anche se lui dice il contrario).

Lo si capisce dunque ed é giustificato l'intento della Merkel e colleghi, si tratta quindi di mosse elettorali e si da il caso che per loro é meglio spianare la strada della continuità intrapresa che lasciare il campo libero al vento del cambiamento che con il movimento 5 stelle in testa spazzerà via la seconda Repubblica con tutti i politicanti che continuano nonostante tutto a godere di privilegi antichi e nuovi.
Italiani attenti alle trappole mediatiche quindi. Dare a questa gente un'altra chance significa perire sotto il loro strapotere.


domenica 10 ottobre 2010

Riflessione

Capisco gli attriti quando si toccano certi argomenti
Sarebbe opportuno, come sostengo da tempo; cerare una rete capillare allargata dalla Ragione ai comuni e viceversa, comprendente tutti i settori. Ma per fare questo, prima, c'é bisogno di infrastrutture adeguate, e la gente di Sardegna pure non basta.
In qualche maniera bisogna pur camminare. Per questo io sarei propenso a vendere le abitazioni abbandonate nei centri storici, a persone facoltose che si innamora del territorio. Non é molto ma si tratta pur di energia attiva che entra.....

Invece tanto per non cambiare se tutto va bene siamo rovinati!!
Questa benedetta mentalità che non ci aiuta a guardarci dentro in modo obiettivo ci porta lontano dalla strada da percorrere; e che poi mancano delle figure carismatiche con la capacità e la voglia di mettersi in gioco con mentalità costruttiva di interesse comune, é un dato di fatto inconfutabile, non solo nel paese dei miracoli.

Il sistema, anzi i sistemi che si incastrano e si intrecciano nel mondo globalizzato nascono o forse sono figli dell'era padronale o da quando i Re s'incoronavano da se proclamandosi e proclamando incutendo paura; per citare una frase famosa:  "Dio ma l'ha data guai a chi me la tocca" 
undefined(E' la frase pronunziata da Napoleone Bonaparte la domenica del 26 maggio 1805 quando cinse la "corona ferrea" per l'incoronazione a re d'Italia, avvenuta nel duomo di Milano.)
 Poi quando capitolò, insieme ad altri reperti trafugati si portó via anche la Gioconda, ma quella é un'altra storia, anche se il concetto é lo stesso lineare al discorso.

Essi si basano sopratutto sugli interessi personali, sulla famiglia, sulle caste; il concetto di patriottismo legato alla Nazione viene dopo, il popolo ancora dopo se non per usurparlo a seconda della "costituzione" o del costituente nominatosi o nominato vigente.



Nulla, insomma che sia pensato abbracciando tutta l'umanità, comprendendola partecipativamente. É da quí che nascono le diversità condizionate dal dominio delle mentalità tirannica e annichilisce nel tempo ogni forma di tentativo nell'alzare la testa.

martedì 31 agosto 2010

Le stravaganze clownesche di Gheddafi




Un altro show di Gheddafi a Roma, ospite di Berlusconi a spese dello stato. Ingaggia cinquecento hostess, tre sole si convertono all’Islam... mero bottino quindi e tanto folclore.
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Con un governo come quello attuale, con Berlusconi al comando, cosa ci si può aspettare da un suo ospite straniero che si chiamaGheddafi. Basterebbe ricordare il leader ceco Topolánek a Villa Certosa. Lui almeno prima era una brava persona; Gheddafi invece onesto non lo era nemmeno quando aveva quindici anni, figuriamoci adesso che di anni ne ha stracciati più di settanta, in compagnia del bel Silvio poi, tutto un programma.
 
Tutta scena, insomma, per camuffare il puttanaio, e per sviare le opinioni mediatiche, si è inventato l’escamotage della conversione all’Islam. Certo le agenzie italiane avranno avuto un bel da fare per trovare le ragazze giuste da mandare alla corte (anzi alla tenda) di Gheddafi. Sono gli affari con Berlusconi questi, signori e signore, dopo il dovere il piacere, spesso a spese dello stato. Per dunque, sarebbe meglio sapere cosa viene a fare, cosí spesso, un personaggio ambiguo e squallido come Gheddafi!?
Oltre che a sminuire e sfregiare lo status e l’immagine della donna italiana ed Europea. Berlusconi ci dovrà spiegare pure questo.
Non credo poi che le donne con la testa sulle spalle si facciano illudere e abbindolare dalle vampate di follia di uno che si chiama Gheddafi. Fortunatamente il suo seguito all’andata sarà uguale a quanti erano all’arrivo.
Mi inquieta il fatto che siano stati spesi soldi pubblici per allestire un circo clownesco che gli italiani non hanno chiesto. Ecco un’altro particolare a cui Berlusconi dovrebbe rispondere.
Barolus