Il futuro a 5 Stelle

Il futuro a 5 Stelle
Il futuro con il Movimento 5 stelle é un dono del cielo

sabato 30 aprile 2016

STANNO TORNANDO

Precipitazioni insolite, temperature invernali rigide e forti gelate sorprendenti da una parte del globo, mentre dall’altra parte della pianeta temperature estive anomale che oltrepassano i 30 gradi, riflettono gli effetti dei cambiamenti climatici che potrebbero influenzare gran parte del pianeta. Il concetto che tutti i fenomeni meteorologici attesi, che dovrebbero avvenire nella norma, non è più valido. Occorre ricordare che  conque anni fa le Nazioni Unite avevano avvertito che l’umanità stava entrando in “un’era di eventi meteorologici estremi”.
Gli effetti dei cambiamenti climatici, stanno scatendando  eventi meteo estremi (anomali)  che si stanno verificando su scala mondiale, l’umanità si trova ad affrontare tempi difficili. Gli eventi che si stanno svolgendo sono i primi segni di tribolazione che si verificheranno su questo pianeta, come ad esempio il fatto che la Terra è entrata nell’orbita del Sistema Stellare Binario di Planet X.
I media mainstream e le  istituzioni scientifiche stanno lavorando duramente per evitare che il pubblico possa vedere il “grande quadro della situazione” tutto in una volta, stanno quindi costantemente sopprimendo dati scientifici preziosi e le prove per dimostrare l’esistenza di un sistema pianeta interstellare in orbita con il nostro sistema solare.
Gli scienziati militari e la NASA hanno già provveduto a calcolare l’allineamento successivo di Planet X, che con i suoi effetti gravitazionali, sta provocando una serie  di forti terremoti su scala globale, smuovendo la Ring Of Fire, ovvero l’anello di fuoco e spostando cosi le plaecche tettoniche. Questo non farà altro che causare altro sisma, cosi forte che sarà in grado di sconvolgere la California con i rischi di farla sprofondare nell’oceano. Ma speriamo che questo non accada.
“Le cose non faranno che peggiorare da ora in poi” – commenmta  la ex esperta della Nasa Dr.ssa Brassard, “perchè sta arrivando un secondo Sole con i suoi sette pianeti orbitanti. Chiamatelo con il nome che vogliamo (Planet X, Nibiru, Hercólobus, Assenzio), è certo che è stato previsto il suo arrivo. Il secondo Sole è un decimo della dimensione del nostro Sole, ma uno dei pianeti che porta con se in orbita è quattro volte più grande di Giove (Blu Kachina previsto dagli indiani Hopi). Secondo la signora Brassard, vediamo che le cose peggiorano sensibilmente da qualche anno a questa parte.  “I pianeti hanno orbite che vanno a disturbare la rotazione terrestre – commenta Brassard – tale da far diminuire il campo magnetico e in un periodo va da Novembre 2016 in poi, ci  saranno momenti peggiori rispetto a quelli odierni. Oggi stiamo assitendo a centinaia di terremoti, inondazioni e caduta di meteoriti! Le scie chimiche (chemtrails) spruzzati da aerei commerciali e militari, le cui sostanze chimiche ci stanno avvelenando ogni giorno, è un disperato tentativo di coprire questo “secondo sistema solare,” che causerà ( e gia lo sta facendo) grossi problemi al nostro pianeta.
L’influenza del Grande Perturbatore
Per anni, gli esperti hanno avvertito che con l’approccio del Pianeta X (Nibiru), che alcuni chiamano anche “il grande Perturbatore”, proprio perchè con i suoi effetti gravitazionai, crea anomalie ad altri pianeti,  ma spinge anche detriti spaziali, comete, asteroidi e meterore verso i pianeti interni del sistema solare. Non a caso tutto ciò sta accadendo, come l’aumento del numero di bolidi di fuoco che continuamente bombardano la superficie della Terra, per non parlare dei disturbi elettromagnetici casuali e come abbiamo detto sopra, di eventi meteo estremi..
Anche se la comunità scientifica ripete costantemente lo stesso messaggio “tutto è sotto controllo, non vi preoccupate e… siate felici” , la realtà è ben altra. L’orbita altamente irregolare del Pianeta X ritorna periodicamente verso il sistema solare, ma ciclicamente ogni 3657 anni, dove attraversa l’orbita della Terra, scatenando il caos e distruzione. E nonostante gli sforzi per screditare chi sostiene questa realtà riguardo il grande perturbatore,  la realtà è che Planet X è conosciuto dalla “elite globale” o coloro che occupano posizioni di potere.  Purtroppo, al momento, tutto quello che riguarda Nibiru-Planet X – è un segreto ben custodito e “proibito” per il resto dell’umanità, che è caduto nel buio e nell’ignoranza creata dal sistema di Potere CABAL-Illuminati, che hanno fino ad oggi (e continuano a farlo) ad applicare il programma di manipolazione sociale, facendo rimanere questa Umanità, ancorata al medioevo. Ma ora il Tempo è scaduto!
l Dr. Marshall Masters è stato intervistato tempo fa da George Noory su Coast to Coast molto tempo fa, dove condivide il suo credo e le prove che mostrano indizi che il Pianeta X Nibiru sta continuando il suo percorso in entrata nel nostro sistema solare, quindi sempre più vicino alla Terra, dove sta cominciando ad avere i suoi effetti a livello meteorologico e geologico. Marshall Masters è un ex giornalista scientifico della CNN, produttore, scrittore freelance e analista televisivo.
“Qualcosa di grosso si sta avvicinando – commenta Marshall Masters- e non è solo un pianeta, ma credo che quello che si tratti di un mini-sistema solare con un Sole, una nana bruna al centro, che è circa due volte più grande di Giove e si trova appena fuori dal nostro sistema solare e ma in fase di avvicinamento. Uno degli oggetti più esterni orbitanti, Dark Star e Nibiru è stato osservato e soprannominato ” Lupino blu ” o Bluebonnet. Nibiru presto sarà visibile sul piano dell’eclittica del Sole e non all’orizzonte della Terra”.
Di seguito un video sul rapporto dettagliato degli eventi della Terra e del clima attuale in corso (eventi naturali e artificiali), che si verificano su scala globale.
Redazione Segnidalcielo

giovedì 21 aprile 2016

Francia Sesta giornata di mobilitazione contro la riforma del codice del lavoro

i Gabriel Huland*
Più di 1 milione di persone, secondo la Cgt francese, sono scese in piazza lo scorso sabato 9 aprile in più di 200 città francesi per protestare contro la riforma del codice del lavoro (legge El Khomri) promossa dal governo di François Hollande, del Partito socialista. La manifestazione, convocata da quattro centrali sindacali (Cgt, Fo, Solidaires, Fsu) e tre organizzazioni giovanili (Unef, Unl, Fidl), è stata la sesta giornata di lotta dopo la presentazione all'Assemblea nazionale del progetto di legge che significherà un enorme arretramento dei diritti del lavoro per la classe lavoratrice del Paese. È convocata una nuova manifestazione nazionale il 26 aprile. L'unità tra lavoratori e studenti ha un potenziale esplosivo, specialmente in Francia, teatro delle storiche manifestazioni del maggio 68.
La Francia è la quinta economia globale, rappresenta circa il 20% del PIL dell'Europa e ha una delle classi operaie più dinamiche e combattive del mondo. Il Paese vive tuttavia lo stato di eccezione decretato dal governo dopo gli attentati dello scorso 13 novembre. Più del 70% della popolazione è contraria alla riforma, secondo i sondaggi, il che spiega le mobilitazioni di massa di queste ultime settimane. Il 31 marzo c'è stata un'altra grande manifestazione alla quale hanno partecipato circa 1 milione di persone in più di 250 città. Dopo questa manifestazione si è formato il movimento Nuit Debout (Notte in piedi) che fa riferimento al 15M spagnolo e che da allora raccoglie migliaia di persone quotidianamente, ventiquattrore su ventiquattro, in Place de la Republique per discutere distinti temi politici e di interesse sociale come la riforma del lavoro, la questione dei rifugiati, l'Ue e la crisi economica globale.

L'ebollizione sociale nel Paese gallico può preannunciare una nuova ondata di lotte e conflittualità sociale nel vecchio continente, nel quadro di una stagnazione economica e di una serie di attacchi, applicati dai governi nazionali e imposti dalla Ue e dalla troika. La riforma del codice del lavoro francese, una vecchia pretesa dell'Ue, introduce significativi cambiamenti nella legislazione e si basa sulla riforma del lavoro approvata nello Stato spagnolo da Mariano Rajoy, del PP. Quando si tratta di attaccare i diritti e difendere gli interessi delle grandi imprese, le differenze tra i due blocchi di partiti politici europei (socialdemocratici e conservatori) è praticamente inesistente. Dopo le prime manifestazioni il governo è stato obbligato a ritirare alcuni punti del progetto, ma il movimento esige il ritiro dell'intero provvedimento.

La riforma proposta da Hollande prevede, tra gli altri cambiamenti, la facilitazione del licenziamento economico, la riduzione della remunerazione per le ore lavorative straordinarie, la supremazia degli accordi collettivi tra imprenditori e lavoratori in relazione alla legge e agli accordi settoriali, il frazionamento del tempo di riposo, la generalizzazione dei contratti temporanei, oltre a permettere il licenziamento nel caso gli imprenditori invochino una presunta “difficoltà economica” dell'impresa. Vale a dire, è una riforma su misura per ridurre il costo della manodopera per preservare i profitti padronali, la “competitività delle imprese” nel linguaggio tecnocratico del governo e dell'Ue.

La Francia vive una situazione economica complicata. Nel 2015 il deficit ha raggiunto il 3,9% del Pil (l'Ue esige che si riduca a meno del 3% entro il 2017), il debito pubblico è di circa il 95% del Pil (simile allo Stato spagnolo) e la crescita economica è stata praticamente nulla (1,1% nel 2015, 0,8% nel 2014, 0,2% nel 2013 e 0,0% nel 2012). Per il suo carattere imperialista, la Francia sopravvive fondamentalmente grazie alle esportazioni di prodotti ad alto valore aggiunto e le rimesse dei profitti delle sue imprese operanti all'estero, in particolare nelle sue ex-colonie, ma anche in altri Paesi semi-coloniali.

Il tasso di disoccupazione è cresciuto da quando Hollande si è insediato, essendo salito lo scorso anno ad oltre il 10% della popolazione economicamente attiva. La situazione è più drammatica tra i giovani, che soffrono livelli di disoccupazione superiori al 25%. Più del 30% dei giovani non hanno un posto fisso e la prospettiva di averlo si fa sempre più lontana, giacché il 90% dei contratti firmati attualmente sono precari.

Un altro dei gravi problemi vissuti dalle lavoratrici e dai lavoratori francesi e immigrati è la crescita dell'islamofobia e dell'estrema destra. Parti come il Fronte Nazionale crescono nelle intenzioni di voto e propagandano una retorica xenofobo e razzista. Secondo gli ultimi sondaggi presidenziali, se le elezioni si svolgessero oggi, Hollande non passerebbe al secondo turno e la disputa si darebbe tra Le Pen e l'ex presidente Nicolas Sarkozy.

La giornata del 9 aprile non ha avuto luogo unicamente in Francia, sono state organizzate manifestazioni in altre capitali europee come Madrid, dove un centinaio di attivisti si sono riuniti presso l'emblematica Puerta del Sol, in solidarietà con le manifestazioni nel Paese vicino sono stati organizzati. Una delle differenze importanti tra il 15M e le recenti manifestazioni in Francia è il protagonismo della classe lavoratrice e del movimento sindacale. Le manifestazioni in Francia vengono accompagnate da scioperi e picchetti, il che dà loro una forza superiore e una maggiore combattività. Il movimento Nuit Debout si è già esteso a più di 60 città francesi.

*da corrienteroja.net, sito della sezione dello Stato spagnolo della Lit-Quarta Internazionale


(traduzione dall'originale spagnolo di Giovanni “Ivan” Alberotanza)

domenica 17 aprile 2016

Il raggio della morte di Tesla

Raggio della morte

Tutto riporta alla "gloria di Dio" la macchina capace di disintegrare la materia. 
Ettore Majorana dopo averla realizzata sparì misteriosamente. Nikola tesla  che forse la reinventò fu trovato assassinato. 
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Nikola Tesla, uno degli ipotetici inventori del "raggio della morte"
Il raggio della morte è un'ipotetica arma segreta di cui si è vociferato nella prima metà del Novecento, in particolare tra gli anni venti etrenta.[1]
Non vi sono prove circa l'esistenza di tale arma, solo lettere e dichiarazioni di personale militare o civile. Mancando prove e dimostrazioni storico-scientifiche, queste speculazioni vengono fatte rientrare, in genere, nell'ambito della propaganda bellica e delle leggende urbane[1]che tuttora circondano le "armi segrete" sviluppate dalle potenze dell'Asse, come le V-7 (i cosiddetti UFO nazisti), e di scoperte leggendarie, come il "monopolo magnetico".
Alla base del funzionamento dell'ipotetica arma vi sarebbe un intenso trasferimento di più flussi di energia, di natura presumibilmentemagnetica.[2] Secondo le intenzioni, si sarebbe dovuto trattare di una potente arma di distruzione, in grado di colpire a grande distanza le truppe nemiche, far esplodere i carri armati e gli aerei nemici in volo.
Le ricerche documentate su progetti di armi di questo tipo si fermarono alla dimostrazione matematica che, già dopo pochi metri, la maggior parte dell'energia verrebbe dispersa, con inevitabile compromissione dell'efficacia a lunghe distanze.[1] Tali studi favorirono comunque la scoperta del radar.[1] Anche in seguito sono stati condotti studi su armi a energia.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'esistenza del "raggio della morte" è una delle più controverse questioni militari e scientifiche della prima metà del Novecento.[1]
Negli anni venti l'Europa fu inondata di voci riguardo al raggio della morte e vi furono numerosi sedicenti inventori che ne rivendicarono la paternità. Tra i più illustri nomi che dichiararono di avere sviluppato - in maniera indipendente - l'ipotetica arma figurarono Nikola Tesla, Edwin R. Scott[3][4] e Harry Grindell Matthews,[3] ma ve ne furono anche altri.[5][6] Altri scienziati invece - come l'italiano Guglielmo Marconi[1] - si videro attribuire l'invenzione, senza che l'avessero mai nemmeno menzionata nei loro studi.
Nel 1957 negli Stati Uniti il National Inventors Council stava ancora compilando una lista di invenzioni militari richieste che comprendevano un raggio della morte.[7]

Il Teleforce di Tesla[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.pngLo stesso argomento in dettaglio: Teleforce.
La più autorevole voce ad accreditare la possibilità di creare un'arma di questo tipo si deve a Nikola Tesla, che alla metà degli anni trenta fece alcune affermazioni di rilievo circa un'arma chiamata "teleforce"[8] (lett. "forza a distanza") che propose inizialmente al Dipartimento della difesa della sua nazione di adozione, gli Stati Uniti. La stampa la soprannominò "raggio della pace" o "raggio della morte".[9][10] In totale, i componenti e il funzionamento comprendevano:[11][12]
  1. Un generatore capace di erogare un'enorme differenza di potenziale. Questo, secondo Tesla, fu anche portato a termine.
  2. Un dispositivo per amplificare la forza sviluppata dal primo meccanismo.
  3. Un nuovo tubo a vuoto, in grado di generare un concentrato fascio di particelle, effettivo proiettore, arma dell'invenzione.
Tesla lavorò al progetto di un'arma ad energia diretta tra i primi anni del Novecento fino alla sua morte. Nel 1937 egli compose un trattato intitolato The Art of Projecting Concentrated Non-dispersive Energy through the Natural Media riguardante fasci di particelle cariche,[13] che fu pubblicato in seguito per cercare di illustrare una descrizione tecnica di una "super arma che avrebbe messo fine a tutte le guerre nel mondo". Questo documento, che si trova attualmente nell'archivio del Nikola Tesla Museum di Belgrado, descriveva un tubo a vuoto con un'estremità libera e un getto estremamente collimato di gas che permetteva alle particelle di uscire; il marchingegno includeva poi la carica di particelle a milioni di volt e un metodo per creare e controllare dei fasci non dispersivi di particelle attraverso la repulsione elettrostatica.[14]
Dalle memorie dello scienziato si evince che quest'arma era basata su uno stretto raggio di pacchetti atomici di mercurio o tungsteno, accelerati da un'alta differenza di potenziale (in modo analogo al suo "trasmettitore d'amplificazione"). Tesla diede la seguente spiegazione circa le operazioni del "cannone a particelle" (particle gun):
« [l'ugello] avrebbe inviato fasci molto concentrati di particelle nell'aria libera, di un'energia così tremenda da abbattere una flotta di 10.000 aeroplani nemici a una distanza di 200 miglia dal confine della nazione attaccata e avrebbe fatto cadere gli eserciti sui loro passi.[15] Tale arma può essere utilizzata contro la fanteria di terra o come contraerea. »
("'Death Ray' for Planes". New York Times, 22 settembre 1940)
Dopo aver cercato di attirare l'interesse del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti verso la sua invenzione,[16] lo scienziato propose l'apparecchiatura alle nazioni europee;[17]ma nessuno dei governi interpellati si mostrò interessato a firmare un contratto di costruzione dell'arma (per la quale Tesla aveva richiesto agli USA due milioni di dollari). Tesla aveva fallito[18] e l'arma non poté essere realizzata. Tra i sostenitori dell'esistenza di tale arma è opinione diffusa che dopo la morte dello scienziato la documentazione relativa possa esser stata sequestrata ed etichettata come "Top secret" dall'FBI, anche se nel dossier relativo a Tesla viene più volte ribadito il contrario.

Marconi[modifica | modifica wikitesto]

Tra i vari ipotetici autori del raggio della morte figura anche lo scienziato italiano più in vista dell'epoca, Guglielmo Marconi, che si vocifera avesse progettato una misteriosa arma negli anni trenta grazie a un finanziamento ad opera di Benito Mussolini. La diffusione della voce ebbe inizio nel maggio del 1935 e fu solo blandamente smentita dallo scienziato italiano in una intervista al New York Herald.[1]
L'unica testimonianza al riguardo si trova in un libro di memorie del 1973 scritto da Rachele Mussolini, consorte del Duce, che afferma di avere assistito nel giugno 1937[1] a una dimostrazione in cui venivano improvvisamente bloccati i motori delle automobili da una forza misteriosa.[1][19] Secondo una delle varie voci (mai dimostrate) Marconi avrebbe realizzato un prototipo del dispositivo ma subito dopo distrutto i progetti, preoccupato per le conseguenze di un suo potenziale sfruttamento bellico, dopo avere avuto un colloquio personale con papa Pio XI; l'anno successivo lo scienziato sarebbe morto.[1]
Le notizie su una tale arma non furono mai ufficialmente confermate né smentite dal governo italiano o dalla stampa, ma si ritiene che contemporaneamente tali voci fossero segretamente propagate dall'OVRA a scopo di propaganda, quale esempio di arma segreta[1] che il regime fascista avrebbe potuto mettere in campo per assicurarsi la vittoria inguerra, cosa che evidentemente non avvenne nella realtà. Il raggio della morte di Marconi è tuttora considerato una leggenda urbana.

Influenza culturale[modifica | modifica wikitesto]

Il concetto di raggio della morte, benché mai passato alla pratica, alimentò tuttavia l'immaginario dell'età d'oro della fantascienza (anni trenta-quaranta) e condusse in questo tipo di storie alla concezione della pistola a raggi usata da eroi immaginari come Flash Gordon (1934).
Il personaggio della Marvel Comics Barone Zemo (1964), diabolico scienziato pazzo al servizio dei nazisti, utilizza un'arma chiamata appunto raggio della morte. È la sua stessa arma a provocarne la tragica fine: mentre combatte la sua nemesi Capitan America, il suo raggio viene deviato dall'indistruttibile scudo dell'eroe, provocando una frana che lo seppellisce.
Nel film Guerre stellari è presente un distruttivo superlaser con cui le stazioni da battaglia Morte Nera sono in grado di distruggere un intero pianeta. Nel film La guerra dei mondi(2005) ispirato al romanzo omonimo di H. G. Wells, i tripodi alieni utilizzano il raggio della morte per incenerire le persone e seminare morte e distruzione.
Nei videogiochi Fallout 3 e Fallout: New Vegas, della serie Fallout, è presente un'arma simile a un grosso bazooka, chiamato Cannone Tesla (Tesla Beaton) che emette un grosso raggio di energia, un chiaro riferimento al Raggio della morte di Tesla.

Fonte wikipedia

mercoledì 13 aprile 2016

La macchina segreta "di Dio"


I misteri dello scienziato Ettore Majorana sono ancora oggi oggetto di curiosità e interesse...
Secondo me la macchina (ribattezzata anch'essa la macchina "di Dio") da lui inventata é alla base  di tanti misteri e della sua stessa scomparsa.
Per approfondire sulla "gloria di Dio basta sentire le conferenze del professore Mauro Biglino che ha tradotto per trent'anni l'ebraico antico:

http://www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=345
Secondo me si tratta in effetti della riscoperta della "gloria di Dio"  quella di cui si parla anche nella Bibbia, ma strumentalizzata dalla teologia, e che da al fatto stesso un'altra interpretazione.
 Mi riferisco all'arma misteriosa che distrusse Sodoma e Gomorra in antichità e una città indiana (oggi Pakistan)  dove appunto, tutto venne distrutto in una frazione di secondo da una altissima fonte di calore che sciolse anche le pietre ...   http://www.tscpulpitseries.org/italian/ts990621.html
http://www.laparola.net/testo.php?versioni%5B%5D=Commentario&riferimento=Esodo33
Quella macchina esiste ancora oggi ma non se né conoscono ne usi né consumi. Forse su quella base é stata perfezionata anche nell'aria 51 nel Nevada, dove si trova una delle basi piú impenetrabili e segrete del mondo, e possiamo anche capire a che scopo e con quale interesse faranno uso di tale tecnologia...
Guarda il video:

É si tratta di uno strumento pericolosissimo se usato a scopo bellico o di intento criminale. Per questo necessità da parte di chi ne ha sviluppato le capacità una determinata prudenza. Praticamente se la macchina finisse in mani sbagliate, sarebbe un bel guaio per tutta l'umanità.
Ma senz'altro puó essere usata nel campo medico, nel campo dell'aviazione civile e militare, nello sviluppo di nuovi motori a bassissimo consumo energetico e di costo.


Si basano sugli stessi criteri gli studi e le teorie dello scienziato Keshe che é oggi in grado di ofrire al mondo tutta una gamma di invenzioni che cambierebbero la vita in meglio di ogni essere umano.
Visionate questi video, ne vale la pena:



I Vimana:





domenica 3 aprile 2016

Quale Dio vorrebbe le tragedie delle guerre?...Quale uomo puó permettersi di scatenarle?


" Dovrebbe prima ancora di pensarlo tremare e rabbrividire davanti alle responsabilità che si accolla"

..Ma forse chi per lui, o chi fu scambiato per lui, si.
Anche chi strumentalizzó le traduzioni dei testi antichi "imbastarditi" dalle esigenze dei tempi ha dimenticato e messo da parte gli insegnamenti, creandone altri, e né hanno fatto strumento di comodo condizionato da motivazioni geografiche, impostando e cambiando le dottrine a loro interesse e piacimento?
Guardate questa donna nella foto, si mette in mezzo al cratere scavato dalla bomba e implora verso il cielo: potrebbe pregare, bestemmiare e maledire insieme, difficile capire cosa frulla nel cervello della gente quando vivono traumi insanabili, ma per istinto sappiamo che ci si rivolge a Dio, e in qualche caso anche se non necessariamente credenti.
Spesso si puó pensare: che dire di fronte a un Dio che non ha mai impedito ne risposto alle atroci tragedie terrene per mano dei suoi stessi figli, eppure bastava un segnale esplicito, lui é Dio!
O meglio, agevolasse e insegnasse una forma di lettura coerente delle letterature antiche, delle sacre scritture in specie, ammesso che chi le abbia scritte fosse veramente ispirato da lui. Lui é il maestro!; Facesse almeno chiarezza sulle metafore poi ( la bibbia ad esempio, come dicono gli Ortodossi, va interpretata, vanno introdotte le metafore, anche se nelle fantasie Ortodosse e anche Cristiane, a volte si ha l'impressione che Dio centra poco o niente ) malgrado, né hanno fatto delle "chiavi di lettura" temporali per esigenze teologiche. La scrittura originale, forse tradita nella sua vera essenza, ovvero ció che l'onnipotente nume tutelare di tutte le creature (...) dettò ai prescelti profeti, facendo mettere nero su bianco su pergamene e papiri dagli scrivani del tempo. Furono loro gli ispirati da Dio? O sono secoli che alcuni ci fregano.
Dov'è la volontà del signore onnipotente universale, e tutto in suo amore, nelle immagini di macerie e di sangue che giungono in ogni angolo sperduto del mondo via etere? Dio non puó essere parte o seme di quelle tragedie; Dio di sicuro non volle codificare come insegnamento in terra, regola sancibile a cui ubicare incondizionata obbedienza in ogni sperduto angolo del pianeta, frasi tipo : -occhio per occhio dente per dente- o altre frasi che non ispirano certo gesti di pace. Dio non puó coniare regole del genere, lui é Dio! Per i suoi figli vorrebbe e vuole fratellanza e tolleranza. Non era meglio forse, se proprio bisognava interpretare i libri sacri secondo convenienza, eliminare tutto ció che fa riferimento allo scontro, al conflitto, alla violenza quindi, e tutto ció che nuoce fisicamente il prossimo.
In 3 millenni dovevamo pur toglierci il fardello dell'odio, delle guerre, delle distruzioni, delle cospirazioni, delle manie di dominio, delle ambizioni ad accumulare ricchezze; invece abbiamo potenziato le capacità distruttive; da distruggere 20 volte il povero pianeta, ed é un'eredità scomoda che ci portiamo appresso da secoli...
Che non possa Lui mettere un limite alla rabbia animalesca che caratterizza L'umana genia? Se vuole In questo poteva e puó prendersi tutto il tempo che vuole, purché sia risolutivo una volta per tutte. Bisogna pregare? Per quanto ancora? Quanto incenso dobbiamo bruciare ancora per fare veicolare meglio le preghiere nell'alto del cieli al cospetto del Supremo creatore?
Cosa pensava-no ( quí la contraddizione cade in base al mistero della sua esistenza ) quando degli ominidi scimmieschi presenti sulla faccia della terra ne volle fare razza intelligente? Certi "maligni", ma non si riferiscono al Dio unico supremo dei credenti ( anzi lo escludono proprio ) ma bensì a quegli dipinti come tali dai teologi della storia, che a sua volta imbambocchiarono i credenti ( suppongono ) e ne hanno fatto argomento da mercificare nei templi. Si riferiscono invece a quegli raccontati nella Bibbia. Sostengono persino che la Bibbia sia un libro che in effetti non parla di Dio, ma di una razza superiore che colonizzo la terra migliaia di anni fa. 
Dunque, vi fú il bisogno di mano d'opera per realizzare i loro progetti, crearono l'uomo e lo misero al loro servizio. Insomma per farla breve, l'uomo fu creato per fare lo schiavo; e in questo, bisogna dire, ci riuscirono perfettamente. Ne fecero molti esemplari ( tecnica OGM, inseminazione artificiale.Questa pare sia l'unica analisi plausibile sulla comparsa dell'uomo sapiens sulla terra) gli fecero a loro immagine e somiglianza; formarono altre razze, poi li cacciarono dall'eremo al primo segnale di disobbedienza e di insorgenza.
Forse fú allora che nacquero i primi sindacati. 
Tanto si é detto e tanto si é scritto sulla cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso terrestre, ma in merito non mi addentro, anche perché altri lo fanno meglio di me. 
Doveva almeno questo "Dio" o quanti erano ( ma ora possiamo dire anche che il vero Dio in tutto questo non centra nulla ) tenere conto, che la "bestia" in questione si cibava anche di carne, e questa che dir si voglia rende aggressivi. Lo sapevano di sicuro: loro stessi pare andassero pazzi per il profumo che esalavano dalle carni arrostite, e non disdegnavano dal banchettare con sacrifici di creature da latte arrostite sulle brace ardenti; sapevano di sicuro la vera natura e il carattere che avrebbero avuto le loro creature, tant'è poi che gli incitavano a scannarsi fra loro, e ad' andarsi a conquistare un'ipotetica terra promessa con le armi, sterminando altri popoli. Giá! Ma potevano essere loro guidati da lui, ovvero, potevano essere espressione del Dio giusto?
Sono fatti salienti ragionati in tutti i modi, e oggi comincia ad uscirne un quadro del tutto nuovo, e se vogliamo anche credibile; basta solo fare finta che ció che é scritto bisogna tradurlo semplicemente come é scritto, sostiene un noto traduttore dell'ebraico antico.
Ebbene, ammesso che il Dio unico e buono intercede col genere umano in modo ancora del tutto misterioso e incomprensibile, vogliate avere fede e confidare in lui; anche perché non si sa mai, meglio poi la speranza sia sempre l'ultima a morire.
Ma questi benedetti Elohim per volere del loro capo YAHWEH ( é Yahweh il "Dio" della Bibbia ) i responsabili della manipolazione genetica da cui discende tutto il genere umano: l'omo Sapiens. Bella fregatura. Potevano almeno manipolarlo meglio il DNA in tutte le senescenze cellulari; doveva separare scrupolosamente a livello cromosomico quelle particelle chimiche che determinano poi l'aggressività e la cattiveria nelle sue, o nelle loro creature; possibile non abbiano messo in conto che avrebbero potuto rivoltarsi anche contro i loro padri. Ma che dico, loro avevano gli strumenti per sedarli, e poi in parte erano già liberi e lontano, nessun problema di sicurezza quindi. Questa preoccupazione non sussistette di certo.
Avevano calcolato anche questo, pare confermato dalle deduzioni di molti studiosi. Erano forse feroci, sadici, cinici questi Elohim? Pare proprio di si, e il genere umano tutti questi aspetti caratteriali gli ha assorbiti tutti. La demarcazione del patrimonio genetico lo confermano chiaramente poi, lo dice la scienza.
E su questo aspetto aggrapparsi alla speranza per senno assestante, diventa un'aspettativa irrealizzabile. Forse é per questo che si chiama ed esiste la parola speranza.

La conoscenza umana, questa creatura che pare incapace di trovare pace,ha fatto progressi ragionevoli, in tutto il suo percorso, in particolare nell'ultimo secolo; ha scritto e riscritto la storia, spesso ingannando se stesso, il suo stesso percorso quindi; ne ha annotato e connotato i passi piú importanti nei protocolli e nei libri di storia, ha mappato come i padri il genoma umano. Insomma l'umanità a occhio nudo si distingue dai cugini primate, dagli ominidi la quale pare provenga, malgrado ancora nessuno sa quale sia la parte somigliante al vero creatore universale, il Dio che creò, magari, anche gli Elohim, per mandarli poi a inseminare la vita nelle galassie, compresa quella intelligente. A questo punto bisognerebbe dire che tutto non sia andato secondo volere di Dio Supremo, insomma, come se gli Elohim arrivando sul pianeta terra "con pochi strumenti" abbiamo molto improvvisato, e il risultato fu quello che fu.
Siamo quindi sotto specie, dunque? Con un rapporto genetico diverso, quindi possiamo dedurre che il nostro patrimonio genetico di sacro ha ben poco, e siamo destinati a guadagnarci con l sacrifici o con il sangue ogni privilegio, razza per razza; é questo il nostro destino, e per giunta immodificabile? Il genere umano comunque nel frattempo é evoluto, ha fatto progressi: ha sviluppato e aperto la mente e conosce: ha consapevolezza dello spazio, della materia, della luce e del buio, e non ha nessuna intenzione di fermarsi... Io non ci credo se il buon Dio unico esiste e regna al di sopra di tutto.

Io penso il destino non sia immodificabile, possiamo invece essere artefici dello stesso. A mio avviso, penso proprio che tutto dipenda da noi, dipende dall'umanità, dalla considerazione giusta e razionale delle stesse esigenze di vivere, o che si sia per appartenenza geografica diversi nel colore della pelle, nella cultura, nelle ambizioni, nell'amore proprio e verso gli altri. Basterebbe solo intercettare ed eliminare quelle senescenze maligne che infestano a livello cellulare i neuroni e i centri nervosi. Non dico che bisogna ricorrere all'elettro-shock, anche se penso possa essere su quelle pratiche che bisogna concentrare degli studi.Uno studio sulle ambizioni ad esempio, in particolare sui cervelli dotati per accumulare sapienza e ridistribuirla con razionalità alla collettività . Interessanti sarebbero le ambizioni che portano gli individui ad accumulare ricchezza e tenersela per se, o a limite, che siano disposti a dividerla solo in un circuito vizioso fra pochi prescelti, escludendo e tenendo a secco il resto dell'umanità; oppure quelle ambizioni al commando, a diventare cinici ed egoisti dittatori, che pensano tutto sia dovuto a loro, anche la vita dei loro sudditi, dei connazionali etc.
É sui difetti che dobbiamo lavorare, quegli che pesano, che dividono, che escludono; abbiamo ancora bisogno o tempo per riflettere su questi aspetti? Io penso proprio di no!! I difetti poi gli conosciamo benissimo. Se riuscissimo ad imporci nuove regole comuni e collettive, abbiamo veramente poco di diverso fra noi terrestri. Le ambizione di ogni essere umano piú o meno si assomigliano, e in tutto si potrebbe stabilire un certo equilibrio accomunando gli stessi bisogni e gli stessi interessi. A cosa serve mangiarsi una squisitissima torta da soli se fa pure male alla salute?
Abbiamo veramente poco di diverso nel patrimonio genetico che possa fare pensare che fra noi ci siano degli esseri superiori con meriti variabili oltre le giuste misure della meritocrazia, che si possa pensare che molti siano destinati a soccombere come garanzia del benestare di altri, per le furberie e per circostanze diverse. Che si possa pensare sia giusto esistano dei privilegiati per pesare poi sul resto della società, e di considerare gli altri degli estranei, o di non fare parte della stessa natura, ne di rispettarla. Ma c'è senso in tutto ciò?
É proprio così, diversamente non ci sarebbe senso: il mondo poi non é neppure tanto grande; possiamo dire che viviamo sulla stessa barca, e quando affonda uno, affondano tutti, non si scappa. Non so poi per anima, ma per il corpo non c'è paradiso: da carne si puó diventare solo terra o cenere. Hanno voglia poi chi si fa saltare in aria, distruggendo lo stesso corpo, che nell'aldilà troveranno una settantina di verginelle calpestanti e impazienti per il loro arrivo. Chi ha lavato questi cervelli di sicuro non é guidato da mano Suprema...
Se si arriva alla conclusione con facilità, sfruttando quel pó di cervello che la natura ha donato, vorremo rispondere a queste questioni, visto che possiamo illuminare con il pensiero le parti piú inarrivabili del cervello e acquisire di conseguenza nuova conoscenza e consapevolezza, bisogna almeno tentare il camino arduo verso un'ipotetica unione degli intenti. Può essere questo un discorso utopico quando si é anche di fronte a una logica ragionata e di facile realizzazione? Il nemico numero uno in tal caso sarebbe solo l'ottusità individuale, e non pare sia impresa impossibile combatterla; poi saranno talmente pochi che vedendo e capendo le nuove tendenze si adeguerebbero come il caffè nel latte... Alcuni studiosi sostengono che l'umanità é stata creata per obbedire a degli ordini, quindi, ad essere schiavizzata, dal che, il pensiero idealistico e la consapevolezza, in piú, la capacità di evolversi, non era nei programmi del "Signore" creatore; per quel ne sappiamo pare non lo avrebbe messo in conto ne preso in considerazione. Ebbene: adesso siamo sicuri che Yahweh non é Dio.
Potrei per tanto concludere ma c'è di piú per poi tornare al discorso iniziale. Che Dio puó essere se ha clamorosamente sbagliato, ignorando il fatto che l'uomo fosse stato capace nel suo percorso evolutivo di creare strumenti di distruzione di massa, che Dio puó essere se non sa mettere sempre davanti la ragione di Tutti per distillarne la pace. Che Dio puó essere se non acude a queste elementari e sane esigenze...che fosse lui stesso legge cruda per natura universale, é improbabile: Yahweh era una persona in carne ossa, non era particella, non era bosone che tiene insieme la materia, non era energia dove tutto si evolve per circuiti magnetici gravitazionali; non é lí intento a tenere insieme tutte le galassie.

Insomma chi ha permesso all'uomo Sapiens di esistere non era Dio, o per lo meno rimane un mistero se Yahweh fosse si mandato da Dio oppure no. Allora Dio potrebbe essere tutto e nulla, luce e buio, materia e antimateria; Dio é chimica, é alchimia che crea e trasforma, che compone e scompone, o Dio forse é solo un'invenzione? Dio forse semplicemente per logica potrebbe esistere o non esistere, e poco importa se poi nell'immensità dell'universo la materia é governata da leggi fisiche casuali, che per magnetismo temporale la materia assume un certo ordine e di conseguenza orbita in sistemi galattici, in cui poi da qualche parte con la stessa energia, con la stessa frequenza nascono le condizioni per la vita.
Prendiamo atto quindi che possiamo alimentare e aumentare la confusione, o trovarne i fili della matassa che spiega tutto, e quindi se pur fossimo vicini alla verità assoluta, conviene tornare alla convinzione razionale, quella terrena riflettuta che da buoni consigli; quindi dove non c'è certezza bisogna serenamente piazzare dei paletti a prescindere che esista un'entità Suprema che giudichi tutto e tutti quando finisce il tempo. Quando l'ultimo bagliore di luce si spegnerà nell'universo. Amen.
(Penso comunque che siano tanti gli inghippi che creano le condizioni autolesionistiche dell'umanità, dove ne condiziona percorsi e la vita, condizioni che la plagiano, chela corrompe, ne corrode le carni e l'anima come una maledizione) Ma torniamo coi piedi per terra e facciamo finta che esiste un'appiglio celestiale che mantenga accesa la speranza, senza perdere la consapevolezza che purtroppo dobbiamo sbrogliarcela da soli.
Dopo tutto tocca a noi divulgare il dono del sapere illuminando chi per certi versi é spento. Non voglia sembrare rettorica, ma bisogna ripartire dalle scuole di formazione con nuove formule educative, e in particolare nelle università dove si dovrebbero formare gli uomini saggi, giusti, imparziali, generosi, che per grazia ricevuta abbiano un cervello sano e libero da quei senescenti maligni menzionati poc'anzi. ( l'illuminazione provvidenziale che fa capire i bisogni veri e i doveri di ogni essere umano ) Guidassero le masse sempre strette da un legame fraterno nell'interesse comune e globale. 
Invece malgrado di questi maligni né intercettiamo numerosi ovunque nel mondo, hanno un nome e un cognome, agiscono solo nell'interesse di determinate élite che si sono formati; molti immersi in formule matematiche fallite, strampalate, che applicate al sistema economico delle Nazioni provocano esclusivamente miseria, e poi le guerre che lasciano macerie ovunque, morti e sangue, fiumi di sangue difficili da lavare nella memoria, difficile da perdonare; e poi ancora povertà e miseria per tempi incalcolabili, dove solo la speranza tiene accesa la luce della vita umiliata, calpestata, straziata, e disonorata in tutta la sua riacquistata e meritata sacralità. Questo é quanto possiamo dedurre in sintesi dalle nostre terrene vicissitudine, dal che mi pone davanti a un'amaro dubbio: e se anzitutto stessimo osservando solo un'aspetto parziale del nostro speranzoso quieto stare sulla faccia della terra? Ovvero, ci fossimo concentrati solo su una facciata dell stessa medaglia, ignorando l'altra? Ebbene voltiamola la medaglia e facciamo in modo guardandola che si tratta della stessa facciata...

di
Barolus Viginti