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venerdì 3 giugno 2016

Elezioni Bonarcado 2016

Elezioni Bonarcado 2016
Domenica anche a Bonarcado si vota per eleggere il nuovo sindaco,. Tre i candidati in gara, due donne e un uomo: Franco Pinna, Antonella Sanna e Mariangela Malica.

Come a ogni Tornata l’argomento diventa inevitabilmente interesse primario per tutti, o quasi; gli animi si scaldano nel sotto bosco mediatico dei locali pubblici, dei negozi soprattutto nelle case, dove l’usanza detta migliore strategia per divulgare i programmi e gli intenti dei candidati in corsa per lo scranno più alto nel comune di Bonarcanto City; vi fanno visita sperando di accattivarsi le simpatie di intere famiglie, di amici e parenti. Insomma tutti mettono al fuoco tutta la carne che possono, visibile per altro nella lunghezza propositiva dei programmi : promesse spesso non mantenibili, in qualche caso oltre il programma ufficiale presentato in comune. Infatti, c’è da notare che il programma di “Insieme Bonarcado” esiste in due versioni, forse tre; uno è quello ufficiale presentato al comune, un’ altro che riporta delle aggiunzioni da offrire in lettura con consegna a mano, infarinato di tante parole, sbottano alcuni: " é la solita solfa". Non è corretto, non è leale verso le liste avversarie, non è corretto verso i cittadini che in questo modo sono presi in giro, ma lo fanno sperando che nessuno si accorga.











Pragramma candidata Antonella Sanna:

Come detto, con l'avvicinarsi della data prescelta gli animi si scaldano, ma non per i dibattiti o i confronti frontali pubblici, a Bonarcado non si usa. Da sempre in occasione delle elezioni del sindaco in "biddamiracolis" non si fanno comizi, non si fanno confronti, nessuno si espone, nessun si é mai esposto in un discorso politico pubblico democratico come si prevede in democrazia; niente assemblamenti, niente spazio per i contraddittori, niente insomma, ma non per questo il periodo pre elettorale passa inosservato o ignorato, anzi, di tutto e di più vola di bocca in bocca nelle vie del borgo, spesso anche illazioni calunniose e ingiuriose verso gli avversari; come nel caso di Franco Pinna che ne ha percepito con amarezza gli strali immeritatamente. Dico immeritatamente perché di Franco Pinna alla luce della sua reputazione si può parlare solo bene; e aggiungo, secondo me unico fra i candidati che detiene tutti i requisiti necessari per potere traghettare Bonarcado verso il futuro nel migliore dei modi: ha esperienza serietà, capacità e soprattutto la sensibilità giusta per capire i problemi sociali; ama e conosce il territorio, e ha le idee chiare ( non bisogna dimenticare che è docente in agraria ) su come apportare delle misure migliorative nei comparti agro-pastorali, e nei siti archeologici sparsi in tutto il territorio.
Mi auguro che i Bonarcadesi non perdano questa occasione in questo specifico momento storico dell’Italia e di Bonarcado, sarebbe come rinviare di adempire a un dovere urgente e necessario per tutti..

A Bonarcanto tutto avviene quasi tutto con una certa discrezione in linea di massima, non sia mai venisse a mancare il senso del "volemose bene" pestando i piedi a qualcuno che a sua volta se la potrebbe anche legare al dito; proprio in questi momenti poi va meglio al massimo il senno del chi se né frega, dal che nasce il famoso detto: -Finia sa festa immentigadu su Santu-  questa tendenza di pensiero é manifestato in tutta la sua singolare "saggezza&sagacia" popolare, tipica nel Bonarcadese tipicamente disimpegnato ( questi fortunatamente in netta minoranza rispetto al resto che invece ha consapevolezza e bene o male fa le scelte per la quale crede ) disimpegnato da tutto ciò che lo circonda, non legge né vede neppure di sguincio i programmi delle liste in gara, anche se gli capita a vista d’occhio, figuriamoci per le altre cose importanti. Ma tutti però nelle scelte si affidano meglio al cuore che alla testa, quindi le loro scelte in cabina elettorale sono motivate per rapporti diretti di simpatia, di amicizia, di famiglia o altri interessi pratici, non dico di casta, ma 1.600 anime sono di per se divise i vari gruppi di interesse, rapporti di affari, e dove viene sancito sotto molti aspetti il dominio del territorio, esercitato anche esso senza dare nell'occhio. Tutto sommato tutto nella normalità delle cose per quel che si puó, la mafia qua non esiste, forse un po di camorria si, ma si sa, dove c'è campane... ah!! giá, quello é un'altro detto, e col nostro discorso non centra!!

In chiusura di questo discorso sento di dire a tutti gli elettori di Bonarcado di pensarci bene nel dare il suo consenso a chi deve governare il paese; è prerogativa assoluta ragionare con la testa e non con il cuore. Buon voto a tutti…


Di Barolus Viginti

PS.
Per il che se né dica questo articolo non é mirato a colpire, denigrare o a offendere delle persone singole, e tanto meno il paese, ma bensì serva a trarre spunto per migliorare insieme e progredire. Sono anch'io di Bonarcado e penso che fare autocrita faccia solo del bene a tutti...


Programmi elettorali:
Candidato franco Pinna
Candidata Mariangela Malica:

martedì 10 maggio 2011

Elezioni comunali a Bonarcanto


Bonarcado2.0
Sono una novità assoluta, lista composta da giovani che hanno deciso di entrare nella stanza dei bottoni per organizzare e fare funzionare la macchina amministrativa bisognosa di nuova linfa vitale.
Il gruppo nato dalla voglia di mettersi in gioco con intento fare squadra e darsi da fare per portare Bonarcado a passo con tempi.
Il programma bene articolato nato dalle esigenze di tutti i cittadini, racchiude, penso io, un po i sogni di tutti; esso mira a obiettivi ambiziosi ma non impossibili ..

A mio avviso questi ragazzi meritano consensi da parte di tutti, meritano essere messi alla prova, anche perché peggio del precedente consiglio non possono fare di certo, poi é marcata la loro determinazione sin da quando hanno deciso di scendere in campo, quindi per il paese sarà veramente un'ondata nuova di freschezza e come vediamo ne abbiamo urgente bisogno.

Non possiamo perdere questa occasione singolare nella storia amministrativa del comune di Bonarcado. Un gruppo di persone preparate, giovani, che vogliono rompere i vecchi schemi nella politica locale, per avviare un'altro ciclo che traghetti il paese verso nuovi orizzonti e garantire sicurezza per il futuro, non puó essere presa sotto gamba, bisogna crederci, il futuro dipende anche da noi, non possiamo dire poi di non avere avuto altre opportunità.


Cominciamo noi dunque a rompere i vecchi schemi mandando a casa chi giá ha avuto le opportunità e le occasione di lavorare per la nobile causa pubblica.
Votiamoli questi ragazzi lo meritano per tutto l'impegno preso e per la determinazione assunta.

"Vivere Bonarcado"
Mi piace il programma della lista "vivere Bonarcado" capeggiata da una donna, interessante perché abbraccia in modo grandangolare le esigenze dei cittadini e ne traccia in ordine gli obiettivi che sono importanti per sollevare il paese dallo stato di menefreghismo e abbandono in cui vige da troppi anni ormai.

AUTONOMIA E PROGRESSO:
Propone ancora la sonnolenta amministrazione in carica.....
Piú che AUTONOMIA direi peró che tendono molto piú volentieri a fare i loro personali comodi, considerando che se ne fregano beatamente di tutti i cittadini e neppure hanno mai risposto alle tante domande poste, specialmente sul forum b.net.
PROGRESSO! C'é da chiedersi seriamente cosa intendono lor-signori per progresso considerando con dovuta presa di coscienza che negli ultimi dieci anni il paese é stato piú tendente alla regressione che allo sviluppo progressivo promesso col medesimo programma all'inizio della loro "avventura".

ARIDAJE CON: "MESSA IN SICUREZZA VARIE ZONE (rio Ungrone, Monte Armiddosu)"
Insieme al resto del programma e naturalmente in versione sintetica ricompare l'usurata frase, sempre la stessa, spiattellata ogni volta che in neretto hanno dato saggio delle cose fatte e delle cose da fare e quindi anche  la volontà di mettere in sicurezza i siti sopra citati... ma da chi poi!?

C'è da domandarsi cosa ci sarà mai nel Rio Ungrone da mettere  in sicurezza!?
Forse un sito di scorie nucleari segreto? In tal caso suona strano che nessuno mai ne abbia mai saputo nulla!?
Devo dire che la cosa é a dir poco preoccupante, sono dieci anni che ripetono che questi luoghi sono da mettere in sicurezza.

Che ci sarà mai sul Monte Armiddosu di pericoloso a tal punto da richiedere finanziamenti alla Regione?
Troppi cinghiali lo escludo visto QUANTI NE VENGONO ABBATTUTI tutti gli anni dai cacciatori che agiscono fuori ogni regola compatibile col territorio.
Forse vi si é imboscato Osama Bin Laden insieme al Mullá Omar? (scritto prima della cattura di Bin Laden)
Or dunque chiediamo l'intervento delle Nazioni Unite e di George walker Bush prima che sia troppo tardi!!

Quali siano poi le iniziative giá inserite nel bilancio !!?? Bohhh!!
Anche alcuni che gli furono fedeli storcono il naso: "non lo sa neppure lui" ha detto uno di questi "arrambau" al bancone del Bar dove dopo due o tre pinte la lingua si scioglie.

Forse sarà piú vitale e vispo sul tema della valorizzazioni dei terreni destinati a uso civico, e cioè edilizio. Visto che é il primo indirizzo che precede il resto del solito striminzito programma, sventolato in tutte le occasioni da dieci lunghi e inutili anni.
Il che la dice lunga sulle concessioni a personam e magari con ritorno a reddito-convenevole provenienti da tali manovre.
Non voglia occhio esperto andare a ficcare il naso nelle concessioni locali giá approvate e concesse per costruzioni di civile abitazioni durante regolare concordato, Forse ci sarebbe da far scomodare ben altre competenti autorità.
Sicuramente interessante dovrebbe essere l'aspetto riguardante il senno disordinato del disegno urbanistico (vicoli ciechi e strade senza sbocco etc etc.)
Un'altra sicuramente riguarderebbe il luogo senonché piú adatto a uso di zona verde, con alberi,giardini, fontane, piste ciclabili, passeggiate o almeno punti dove praticare degli sport all'aria aperta. 
Mai venisse loro in mente di queste idee, da fessi presumibilmente, considerato che forse c'é poco da mettere in tasca! 
Parlo di "Sa cunzada" di proprietà della famiglia Carta che fiancheggia la struttura turistica "Sa mola". 
Uno scempio é il disegno programmato allo stato attuale e di marcata incompetenza professionale per quanto riguarda le scelte adottate il quel sito.
"chi se ne frega, importante é fare cassa" NO!?

A parte il resto sintetizzato (saltato in padella) e riproposto come specchietto per le allodole, magari pensando il bonarcadese medio caschi nella nella stessa trappola per ben tre volte di seguito... mahh!!  In tal caso ci sarebbe da segnalare una certa tendenza a farsi del male da soli per poi potersi lamentare ad ogni occasione col primo che capita...

Qualcuno mi deve spiegare cosa intendono per LOTTA AL RANDAGISMO...
No vi erano cosi tanti cani quando sono partito, possibile che adesso ve ne siano tanti da destare preoccupazione per la sicurezza pubblica?
RANDAGISMO!? Io sapevo fosse piú pericolosa la peste suina che puó compromettere seriamente la salute dei cittadini, oppure la rete idrica disastrata da precedenti lavori e fa si che i liquidi delle fogne si mescolino con la linea dell'acqua potabile, RANDAGISMO!  Forse mi sfugge qualche cosa? Mi sto arrovellando per trovare un nesso.
 Barack Obama nel suo programma ha messo fra le priorità la riforma dello stato sociale, l'assistenza sanitaria allargata a tutte le fasce sociali, investimenti orientati alla creazione di un tessuto capillare per incentivare le attività produttive e altro; parlava per ore nei suoi giri propagandistici agli Americani per chiedere la fiducia . Okey il paragono é esagerato ma mica poi tanto se uno vede le cose con spirito costruttivo e ambizioso.
Questi signori invece insistono con un foglietto stropicciato con su scritto: "interventi di lotta contro il randagismo"  o con altre promesse che giá sono previste per legge.....

OOOOHHHHHH GUARDA CHE NON SIAMO MICA DORMITI COME TE EHHH!!!!!
Cosa significa randagismo....ci sono forse troppi disoccupati che vanno a zonzo senza una precisa meta? O c'é qualcheduno che alza la cresta esprimendo le proprie oppinioni e dichiarando quello che pensa di chi fa il bello e cattivo tempo da dieci lustri? Sono forse questi i randagi da combattere? Voi vorreste usare l'autorità concessa dai cittadini per tappare la bocca di chi non sopporta piú lo stato di stagnazione letargica in cui vigono le istituzioni del paese? Signori, solo per capire, vi potreste spiegare meglio cosa intendete per randagismo?

La strada del cimitero!? 
Ma cosa dite!? Prima di tutti voi in Bonarcado, da quella strada si partiva per tutte le direzioni, era bella e larga e anche pulita, adesso guardate com'è ridotta, pare una mulattiera, un vicolo senza sbocco. Magari pensate di intervenire solo fino alla porta del cimitero ma avete visto in che stato é dopo  fino alla ricongiunzione con la nuova strada provinciale, sbarrata dal guardrail arrugginito. Sparito il vecchio asfalto, coperto da ogni tipo di rifiuti naturalmente, vi sono passate carcasse d'auto, ferraglie varie, amianto e residui provenienti da demolizioni edilizie.
 Non poteva essere meglio una strada comunale a senso unico che agganci la provinciale!?
 Ma a questo non pensano o forse per non cambiare Il bivio a bischero che collega la strada del cimitero alla nuova provinciale; meglio lasciare tutto in decadenza. Tagliare l'erba nel cordoli per loro é giá un'impresa eccezionale da portare vanto, a  quanto pare.

Che dire poi delle varie iniziative...in primis:" piú serivzi per i cittadini" di quali tipo di servizi, mi viene da dire, tipo quegli ricevuti da alcuni cittadini: snobbati e mandati via in malo modo dalla casa comunale .... sapete qualcosa in merito?  E quella simpaticona di impiegata che disse ad un'utente incredulo che non era mica a sua disposizione: "eh ite penzana ca seus a cont' insoro?" disse.
Di che servizi si parla (quali diritti beneficiari ha deliberato la giunta comunale in merito?)
Considerati quegli giá usufruibili previsti per legge,  e non sono certo varate dal comune di Bonarcado; avremo voglia di boccheggiare, se dipendessimo solo dalle vostre manovre!! 
Allora perché arrogarsi la paternità di cose che non potreste mai realizzare ma anzi all'incontrario vi mostrate sempre efficacissimi quando c'é da rendere le cose piú difficili, vuoi per via dello scarso coordinamento nell'adempire anche le funzioni di normale routine, vuoi spesso per scarsa capacità o negligenza di singole persone. 
Sarebbe questo il servizio per i cittadini che volete continuare a propinare ai cittadini? O come per incanto dopo dieci anni avete avuto un lampo di genio e ci riservate delle sorprese rivoluzionarie a tal punto  che tutti resteremo stupiti? 
Ho i miei dubbi ma come dire, provate voi a smentirmi, sempre che ne abbiate il tempo, nel senso che i Bonarcadesi hanno ancora voglia di essere gestiti dall'attuale amministrazione .

Della consulta giovani poi non fosse per i ragazzi della lista B.2.0 rimaneva argomento in alto mare, figuriamoci vi fosse venuto in mente di aggiungerlo al programma.

Non voglio prolungarmi sul resto delle scelte programmate. Con dieci anni avuti a disposizione se mai avessero avuto la vera ambizione di portarne a termine alcuni, adesso  potevano veramente essere oggetto di vanto, invece il mal contento generale la dice diversamente da ció che oggi vogliono ancora propinarci .
Trovo peraltro incredibile la caparbietà sulle proposte portati a vanto giá dalla prima apparizione sulla scena politica Bonarcadese.
"S'ainu mascu du zampias una orta ibbia, a su massimu duas"
Dice un proverbio tutto biddamiracolese e sono sicuro tutti ne terranno conto.

Siamo seri per favore il gioco prima o poi deve finire....


LA LISTA DELLA MARMELLATA "IL CILIEGIO" per la cronaca

Che dire di questa lista ideata durante contati fugaci nelle ore di pausa pranzo in qualche enoteca panineria, a bere al Bar o tramite telefonate dai rispettivi uffici durante le ore di lavoro al servizio dello stato, gratis.
Assemblatasi poi di tutti i componenti nelle riunione corali e spuntini consumati a nome del sociale impegno indirizzati al tornaconto personale.
Nome al garretto ma con tutte le interiora, ampio-so, amante del lieto vivere e della buona cucina locale, (biancu ruju e nieddu, bellu chi este una ninna, se nonché manovrabile come una cinquecento senza marmitta) é lui il candidato ideale a primo cittadino secondo un vecchio, giá sindaco a sua volta in quel di Bonarcado, quindi vanta buona conoscenza dei meccanismi che animano il palazzo sin dai tempi che furono....meglio o peggio, difficile da dire considerando che nei trascorsi poco é cambiato, Impresa ardua invece é fare delle classificazioni.
Tirare le somme invece non é difficile: povertà sempre ai massimi livelli, sviluppo fermo da secoli, tenore di vita: a parte quella agiata di pochi, alcuni tirano a campare,  il resto é costretto a emigrare.
 Il territorio da isola rigogliosa e fertile che era, anno dopo anno abbiamo assistito impotenti ad un continuo stato di abbandono contando insieme i danni causati dalle incurie e dagli interventi sbagliati: 
DEFORESTAZIONE; CACCIA E ALTRE ATTIVITÀ LEGATE ALLO SFRUTTAMENTO DEL TERRITORIO FUORI OGNI MISURA.
Anche per la lista della marmellata (Il ciliegio)) ideata e creata da un signore che a Bonarcado non ci vive da piú di cinquant'anni e che chi ha la mia etá ne ha giá subito in passato gli effetti oltreché le stagnazioni letargiche dell'amministrazione pubblica a causa del suo operato. Parlo del Dott. Uccio Fara ultimo sindaco democristiano eletto a Bonarcado ormai molti anni fa. Considerata la veneranda eta, 75 anni, cosa puó fare di buono per Bonarcanto, se giá sapiamo che ne ha avuto l'occasione in passato, e aggiungo anche l'energia, invece nessuno in quel di Bonarcado può oggi vedere i segni del suo passaggio tant'è che pochi lo ricordano, se non per avere beatamente fatto i suoi interessi personali e di casta lobbistica. Il resto in lista solo birilli e qualche stoccafisso.
Veniamo al programma che sa a dir poco dell'incredibile e la dice lunga sulla classificazione di uguaglianza sociale di tutte le donne e tutti gli uomini.
Dopo la presentazione e il giro formale sulle cose scontate, esordiscono con queste parole magiche:

"La famiglia intesa come comunità naturale e cardine della nostra società, fondata sull'unione tra uomo e donna sarà al centro della nostra amministrazione"
Vale a dire che chi é diverso, puó fare le valigie subito, il resto con questi percepirà i diritti sui denti o a rate 
.Se solo la famiglia per questi é piú importante  conviene sposarsi presto altrimenti si rischia non si acquisiscono i basilari e dovuti diritti civili.
Il segnale é evidente, in quelle frasi si rasenta una marcata tendenza omofobica e discriminatorie verso altre categorie sociali. 
Una sorta di razzismo sottile che non viene certo dall'alto o dal basso, ma bensí da persone inquadrate in contesti di socialità o già al servizio delle istituzioni; menti tarate!!?? Capita!
A volte anche SE solo in modo involontario, L'accostamento di questi é sottile ma non lascia lo stesso spazio ad equivoci e il risultato con tutti gli effetti derivati sono devastanti;  per chi non é inserito nei contesti considerati fondamentali, e cioè l'istituzione della famiglia basata solo sull'unione fra uomo e donna.

Se in questi casi di comportamenti omofobici a Bonarcado nessuno si occupa  seppur anche i mezzi d’informazione ne fanno spesso denuncia; c’è da noi nel contesto di una quotidianità che sfugge all'attenzione della cronaca ma di cui non è difficile cogliere i segnali,
e non appena si alzano le antenne si avverte che considerano “naturali” comportamenti discriminatori o espressioni dei pregiudizi e farli passare per normali.



Le incentivazioni di vecchio stampo accostabili alle massime totalitarie di quel che fu regime adulatorio e repressivo di molte fasce sociali; 
  In questa miseranda lista non mancano, che appropriandosi dell'essenzialità che la vita richiede, porta a bando promesse per accaparrarsi i consensi fortunatamente in possesso delle volontà individuali.
Il resto tra l'altro non cambia di contenuto, seppur nel contraddittorio del loro stesso agire, la musica é la stessa, i copioni si ripetono cambiando a tempo, modificando le note per dare senso di originalità.
Politiche sociali, famiglia, anziani, giovani, scuola, sport, urbanistica, ambiente, cultura, turismo, attività produttive, attività agro pastorali......etc etc
Come pensano questi signori di convincerci!? 
Che siano capaci di dare efficienza a una macchina comunale poi giá di per se portata a rimorchio da altri paesi capo lista e per quanto riguarda la gestione del territorio da tempo Bonarcado conta poco......
Avessero scritto che so di qualche iniziativa pionieristica, come sfruttare i proventi da una revisione totale per quanto riguarda le attività venatorie.
Curare l'aspetto idro geologico di tutti i salti comunali in modo da ripristinare la vegetazione e l'habitat naturale di molte specie selvatiche.
Oppure incentivare e favorire finanziamenti indirizzati al settore agro pastorale per creare nuove aziende e per promuovere i derivati con marchi di qualitá da proporre nel mercato globale.

mercoledì 29 dicembre 2010

Grigula:"non si vive di sola polemica" Parte seconda

Premetto intanto non volessero lor signori offendersi per questo mio racconti basato su uno spirito umoristico scherzoso e libero da cattive intenzioni, onde evitare sterili e inutili commenti, accompagnati da tutta una serie di roncolate, e per tanto invoco il mio tutelare protettore che mi tenga al riparo dalle : "cavunas ostas in palas meas, liberamus domine, Amen".........
Nel tentativo di dare risposte concrete alle domande lasciate in sospeso rischio di restare impigliato e a digiuno: niente  1)*"petza imbinada" e tanto meno 2)*"Randuledda cun tzirisu"
Tutto ha il sapore di un bluff! Tutte menate dedite all'occorrenza dunque, per non sentirsi (Mosca Bianca) isolato in prossimità delle feste. Che ci sia da presupporre a una sorta di bluff lo si capisce dal revival dei Post successivi riproposti su B.net ( in quanto scritti in passato e fanno si intendere che lui é sempre lo stesso: caustico ed evocativo nei fatti e nel rimembrare le vicissitudini del paese dei miracoli.

Nel 3)*Der Bürger des Landes von Wundern é tempo di mea culpa, tutti si sentono, alcuni fanno finta, come lui d'altronde, nel sentirsi piú buoni, disponibili e affabili verso il prossimo, e per tanto non vuole essere a meno. Ci fossero in programma feste di matrimoni, battesimi, e altre ricorrenze non se li sarebbe fatti scappare di certo! Assopito forse dal clima, dagli odori, e se non dal Pachistano nero, dalla serie di cicchetti di 4)*"binu filtrau" straccannati già di primo mattino prima del vespero di Natale.
Unitosi con spirito di sacrificio alla forza della tradizione; assorbito per di piú da tutte le celebrazioni, compresa 5)* "Sa miss'e Puddos".
 Adesso magari tutti a domandarsi: "io c'ero ma non mi sono accorto della sua presenza". Lui era infatti mimetizzato dietro il pilastrone che regge le arcate anti accedente alla sacrestia, vestiva un giaccone sul grigio porpora tonalità tradita perché dominato dall'ombra, in quanto rendeva difficile fare distinzioni fra lui e il pilastrone, scelta strategica da camaleonte insomma, anche perché la parte non era direttamente illuminata dalle fotoelettriche di Don Isidrus, che invece facevano luce a giorno sulla scena delle celebrazioni ( chissà se le usa (le fotoelettriche) anche per le confessioni dei fedeli!) mi sono domandato con certa curiosità.

Piú intercettabile era invece il suo fedele e inseparabile amico Karra , in quanto vestiva leggero per fare il figo, in barba al clima polare che da giorni ha investito l'isola; fra borchie, orecchini e gadget vari, rifletteva in tutte le direzioni raggi tipo laser di vari colori, pareva l'impianto luci del "Moulin Rouge":  Lui era appollaiato su una panca da dove poteva dominare la zona in cui si esibivano dopo 40 anni i B-Boys della quale vanta  essere uno sfegatato fans; lo manifestava urlando ad ogni pezzo eseguito: "Bis-Bis-Bis, come se fosse in un concerto da stadio, per quanto lo Diacono majore gli lanciava degli sguardi di disapprovazione che lo tagliavano in due, parevano siluri, ma lui indifferente vedeva solo i suoi attempati idoli intenti nell'esecuzione del vecchio repertorio dalle quale cavallo di battaglia fu e rimane: " Signore sei tu il mio pastore" e "Dio é morto" di Francesco Guccini.

Come vedete é difficile essere uno diverso dall'altro 6)* "in the land of miracles" e questo é l'accorgimento valutativo che frullava nei meandri celebrali del nostro approssimativo "eroe". Una volta tanto ha voluto fare intendere che anche lui vuole essere parte integrante e attiva nella vita sociale se pur mantenendo la sua segreta doppia personalità, un po come Don Diego de la Vegas, per intenderci. 
Da quí tutto il tram tram nel fare dichiarazioni tipo: " Non si può vivere di sole polemiche". Tant´´e che alla  circostanza non é voluto essere meno del resto della piccola comunità monferrina, basta rileggere i due revival Post,. per capire peró che Grigula rimane Grigula e che quindi leggeremo ancora le sue graffianti opinioni.

Anche se non si colloca nel rappresentare, come acclamato condottiero controcorrente, non si limita nel volerne dare  l'impressione, (forse lo fa per mantenere accesa una sorta di speranza, o forse per altro che sfugge a ogni tipo di valutazione) anche se lo fa come se tirasse il sasso e automaticamente nascondesse la mano. 
Dissacrante e dai precedenti anonimi, dunque, e distinto nella narrativa volante, testimone dei momenti, anche i piú difficili da raccontare.
Dalle apparenze allegro disinteressato a cupo e malinconico davanti alla tastiera, sempre tendenzioso al dubbio, forse ossessionato dai titoli in quanto non gli digerisce ne per forma e ne per intelletto, ne caldo ne freddo insomma. Guadagnatosi per le virtù che furono in lui nascoste, dell'eroico altruismo verso le fascie deboli, divenendo simbolo e soggetto di risonanza nell'identificazione del mal costume e delle negligenze di un popolo che fatica ad alzare il capo.
Continua

1)* marinata di carne per fare salsiccia
2)* Guanciale  e organo genitale del maiale
3)* i cittadini del paese dei miracoli in tedesco
4)* vino dolce frizzante caratteristico della Sardegna, quasi simile al vin Santo Toscano
5)* messa di mezzanotte ricorrenza della nascita di Gesú
6)* Il paese dei miracoli in Inglese

sabato 18 dicembre 2010

Grigula:"non si vive di sola polemica"

Dopo le ultime, anche un po confuse esternazioni di Grigula, Sicuramente molti di voi si staranno domandando cosa gli stia succedendo.
Io invece devo ammettere di essere molto preoccupato e mi domando come sia possibile cambiare all'improvviso il modo di pensare, di scrivere e di esternare come quasi da un sospiro all'altro.
Le cose sono due ho ha preso un grande abbaglio, o Ha battuto la testa da qualche parte.
L'abbaglio dunque lo escluderei a priori, non é uno che si fa abbindolare sotto un riflettore..... "e nemancu a lughe candela."
Opterei per la seconda ipotesi, cioè, molto probabilmente in questo lungo Autunno di freddo, ha sbattuto la cosa piú preziosa che possiede e cioé "Sa crebeddera" all'alambicco del padre di Karra, che tiene appeso in "Magasinu" (Cantina) e che usa per fare "l'abbardente" (Acquavite) quando gli avanza il vino da una vendemmia all'altra; considerando lo stato dell'all'alambico c'é da presupporre peró che da anni "abbardente " no arribbana a 'ndí faere, e si 'ndí cherene buffare" (Se ne vogliono bere) la devono comprare da "neghere neghere"  (personaggio vero, il nomignolo gli fu appioppato perché balbettava) di S. Lussurgiu, "kussu chi ada comprau sa mobidda in Bortigale in cambiu de una moto carrozzella prena de casu friscu e casu tostu po tratagasare".

S'ispantu meu (La mia meraviglia)
É che prima parlava solo due lingue, il Sardo e l'Italiano , egregiamente diciamo; qualche volta a dire il vero mastica anche l'inglese come se mangiasse lumacchine di mare, adesso nel giro di due giorni "azzoroddada peraulas in Latinu" come se fosse posseduto da "cracchi "cul'e pedde" (Demonio) o come se abbia letto tutto d'un fiato qualche Salmo redentivo fattogli trovare sotto il cuscino da Don isidrus per vendicarsi da tutte le critiche da lui subite in passato.
Come possibile dunque che un Angelo apocrifo tutto ad un tratto abbandona le sue leggendarie vesti (ma non la maschera) e per redenzione, ringrazia chi per astio criticava segnalandone le incongruenze -

"Ho visto la luce " dice, dico io, allora qualche abbaglio c'é stato, mi sfugge peró, il vero motivo, e lui non pare tendente a darne neppure spiegazione dettagliata, anzi proclama silenzio assoluto.
Veste giá il Sajo, mormora qualcuno maliziosamente, qualche altro l'ha visto a "Bartula accoddu" camminare nelle campagne di "Sarzauddetta" in direzione "De Su Nuraghe Accuau"
Che non sia la sua prossima dimora, penso io, con esplicita riflessione di domanda.

Insomma l'enigmatico personaggio Bonarcantese che da due o tre anni illumina gli umili e fa girare "Las pelotas" agli Aristocratici, decide di chiudersi in convento dedito alla preghiera e alla radicale redenzione, con occhi luccicanti e spiritati chiedendo perdono promettendo. dura penitenza ai limiti del masochismo estremo.

Che abbia visto gli UFO?
Trago questo pezzo dal sito Apocalisse Laica
“Guardai nell’aria e vidi immobili gli uccelli; guardai sulla terra e vidi degli operai con le mani coricate in un vaso; quelli che stavano portando il cibo alla bocca, immobili; i visi di tutti erano rivolti a guardare in alto. Ecco che le pecore spinte innanzi invece stavano ferme; il pastore aveva alzato la mano per percuoterle, ma la sua mano era rimasta per aria. Poi, in un istante, tutte le cose ripresero il loro corso. Al luogo della grotta della natività, ecco una nube splendente copriva la grotta. Subito la nube si ritrasse dalla grotta, e nella grotta apparve una gran luce che agli occhi non potevano sopportare. Poco dopo quella luce andò dileguandosi fino a che apparve il bambino”.
Secondo l’ufologo Alfredo Lissoni tale paralisi è la stessa che ricorre nelle apparizioni degli UFO.
Paralisi alla meninge?
É il pensiero che mi porta alle piú svariate supposizioni e la preoccupazione per il nostro "eroe" é giustificata dunque. In quale inganno ha messo piede, quale logica lo spinge, che tipo di roba gira nell'alto Oristanese, ha forse cambiato Pusher? O si é dato al gioco D'azzardo?
Su B.net dice
"Il dado e tratto e la via è tracciata. Grazie a Chi si preoccupa per noi ho finalmente visto la luce. Dopo il 20 dicembre risorgerò a nuova vita e d'ora in poi sarò mondo (nel senso di pulito) da vizi e costrizioni."
Capite signori miei, queste parole le scritte lui; cosa dobbiamo pensare leggendo fra le righe, che é una trovata in prossimità della ricorrenza della nascita di Cristo?
Ma allora perché non lo ha fatto anche l'anno passato?

Cosa gli friggerá nell'ipotalamo!? "Petza imbinada?" " O cantos de randuledda cun tzirisu?"

Continua

domenica 10 ottobre 2010

Riflessione

Capisco gli attriti quando si toccano certi argomenti
Sarebbe opportuno, come sostengo da tempo; cerare una rete capillare allargata dalla Ragione ai comuni e viceversa, comprendente tutti i settori. Ma per fare questo, prima, c'é bisogno di infrastrutture adeguate, e la gente di Sardegna pure non basta.
In qualche maniera bisogna pur camminare. Per questo io sarei propenso a vendere le abitazioni abbandonate nei centri storici, a persone facoltose che si innamora del territorio. Non é molto ma si tratta pur di energia attiva che entra.....

Invece tanto per non cambiare se tutto va bene siamo rovinati!!
Questa benedetta mentalità che non ci aiuta a guardarci dentro in modo obiettivo ci porta lontano dalla strada da percorrere; e che poi mancano delle figure carismatiche con la capacità e la voglia di mettersi in gioco con mentalità costruttiva di interesse comune, é un dato di fatto inconfutabile, non solo nel paese dei miracoli.

Il sistema, anzi i sistemi che si incastrano e si intrecciano nel mondo globalizzato nascono o forse sono figli dell'era padronale o da quando i Re s'incoronavano da se proclamandosi e proclamando incutendo paura; per citare una frase famosa:  "Dio ma l'ha data guai a chi me la tocca" 
undefined(E' la frase pronunziata da Napoleone Bonaparte la domenica del 26 maggio 1805 quando cinse la "corona ferrea" per l'incoronazione a re d'Italia, avvenuta nel duomo di Milano.)
 Poi quando capitolò, insieme ad altri reperti trafugati si portó via anche la Gioconda, ma quella é un'altra storia, anche se il concetto é lo stesso lineare al discorso.

Essi si basano sopratutto sugli interessi personali, sulla famiglia, sulle caste; il concetto di patriottismo legato alla Nazione viene dopo, il popolo ancora dopo se non per usurparlo a seconda della "costituzione" o del costituente nominatosi o nominato vigente.



Nulla, insomma che sia pensato abbracciando tutta l'umanità, comprendendola partecipativamente. É da quí che nascono le diversità condizionate dal dominio delle mentalità tirannica e annichilisce nel tempo ogni forma di tentativo nell'alzare la testa.

martedì 31 agosto 2010

Le stravaganze clownesche di Gheddafi




Un altro show di Gheddafi a Roma, ospite di Berlusconi a spese dello stato. Ingaggia cinquecento hostess, tre sole si convertono all’Islam... mero bottino quindi e tanto folclore.
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Con un governo come quello attuale, con Berlusconi al comando, cosa ci si può aspettare da un suo ospite straniero che si chiamaGheddafi. Basterebbe ricordare il leader ceco Topolánek a Villa Certosa. Lui almeno prima era una brava persona; Gheddafi invece onesto non lo era nemmeno quando aveva quindici anni, figuriamoci adesso che di anni ne ha stracciati più di settanta, in compagnia del bel Silvio poi, tutto un programma.
 
Tutta scena, insomma, per camuffare il puttanaio, e per sviare le opinioni mediatiche, si è inventato l’escamotage della conversione all’Islam. Certo le agenzie italiane avranno avuto un bel da fare per trovare le ragazze giuste da mandare alla corte (anzi alla tenda) di Gheddafi. Sono gli affari con Berlusconi questi, signori e signore, dopo il dovere il piacere, spesso a spese dello stato. Per dunque, sarebbe meglio sapere cosa viene a fare, cosí spesso, un personaggio ambiguo e squallido come Gheddafi!?
Oltre che a sminuire e sfregiare lo status e l’immagine della donna italiana ed Europea. Berlusconi ci dovrà spiegare pure questo.
Non credo poi che le donne con la testa sulle spalle si facciano illudere e abbindolare dalle vampate di follia di uno che si chiama Gheddafi. Fortunatamente il suo seguito all’andata sarà uguale a quanti erano all’arrivo.
Mi inquieta il fatto che siano stati spesi soldi pubblici per allestire un circo clownesco che gli italiani non hanno chiesto. Ecco un’altro particolare a cui Berlusconi dovrebbe rispondere.
Barolus

venerdì 17 ottobre 2008

Da Bonarcado net: C´é un brutto segnale

Io direi che il motivo in cui pochi partecipano alle discussioni siano tutte tre le supposizioni fatte da Paolo, io aggiungerei anche la rassegnazione; penso che la gente é rassegnata, non crede più di tanto. Penso che molti hanno voglia di dialogare ma non lo fanno perché pensano sia inutile, oppure lo fanno nel posto sbagliato. Molti non hanno la possibilità di connettersi ad Internet, penso sarebbe molto utile aprire un Internet caffè e dare la possibilità a chi lo desidera di usare questo meraviglioso mezzo di comunicazione. A quegli iscritti su questo forum voglio dire (uso una frase resa famosa da Giovanni Paolo II) "non abbiate paura", partecipate,dobbiamo solo parlare, discutere, non dobbiamo dare degli esami, il nostro compito é cercare, per quanto ci sia possibile, di capire come stanno le cose e cercare di migliorare, di progredire, Se nessuno parla, se nessuno collabora in qualche modo, non é solo un brutto segnale, a mio avviso é una tragedia, invece di progredire si regredisce.
Mi piacerebbe dare delle risposte concrete per le domande poste da Paolo ma purtroppo non mi é possibile, credo debbano essere tutti i Bonarcadesi a cercare delle risposte ai quesiti in discussione
Pol dice perché nessuno si accorto del fallimento dell´hotel "Su Lare". Io mi domando invece perché nessuno ha fatto niente per evitare il fallimento, eppure si poteva evitare, per quel che proponeva, per i servizi che offriva, i clienti non sarebbero dovuti mancare. Su Lare é nato come centro di benessere, luogo di cura specializzato in trattamenti estetici e in altre specialità della medicina moderna. Io penso che i "clienti pazienti" dovevano essere mandati dal sistema sanitario regionale, dai medici o da altri specialisti. qualcosa non ha funzionato per verso giusto, oppure ha funzionato nell´INTERESE DI ALTRI. O forse, Su lare, é la prima vittima ( per quanto riguarda il nostro territorio) del federalismo. In Italia il federalismo sanitario esiste da sette anni e ha già causato i suoi danni. Non che prima fosse meglio ma almeno era aperta l´ipotesi speranza. Il federalismo sanitario funzionerebbe se tutti i servizi fossero standardizzati a tutto il territorio nazionale, a passo con i tempi, con tecnologie avanguardistiche e possibilità di fare ricerca. Il sistema attuale invece non da Più nessuna chance per migliorare, i pazienti, per curarsi, anche se lo potrebbero fare nella regione di origine, vengono indirizzati negli ospedali o luoghi di cure de nord. Non so esattamente dalla Sardegna , ma dalla Sicilia ogni anno partono 65.000 persone per curarsi negli ospedali e altri luoghi di cure della Lombardia e del nord Italia, poco meno sono quelle delle altre regioni del sud Italia, costrette, per curarsi, a fare lo stesso. Quindi questo significa che il sistema sanitario del sud, isole comprese, per curare i propri pazienti devono pagare gli ospedali del nord, della quale loro possono, avendo Più capitale a disposizione, rimanere all´avangurdia, usare le tecnologie Più moderne, comprare nuovi strumenti e fare delle nuove ricerche, mentre al sud, isole comprese, si chiude anche l´ipotesi della speranza, Il fallimento di Su Lare potrebbe essere la spiacevole causa conclusiva di ciò che ho appena detto.
Io penso che bisogna reagire, se tutti stanno zitti non si arriva a capo di nulla.
É vero, mancano le persone che hai menzionato, speriamo tornino al quanto prima ad esprimere le proprie opinioni, sono interessanti e utili a tutti.
Ciao a tutti

Da Bonarcado net: C´é un brutto segnale

Io direi che il motivo in cui pochi partecipano alle discussioni siano tutte tre le supposizioni fatte da Paolo, io aggiungerei anche la rassegnazione; penso che la gente é rassegnata, non crede più di tanto. Penso che molti hanno voglia di dialogare ma non lo fanno perché pensano sia inutile, oppure lo fanno nel posto sbagliato. Molti non hanno la possibilità di connettersi ad Internet, penso sarebbe molto utile aprire un Internet caffè e dare la possibilità a chi lo desidera di usare questo meraviglioso mezzo di comunicazione. A quegli iscritti su questo forum voglio dire (uso una frase resa famosa da Giovanni Paolo II) "non abbiate paura", partecipate,dobbiamo solo parlare, discutere, non dobbiamo dare degli esami, il nostro compito é cercare, per quanto ci sia possibile, di capire come stanno le cose e cercare di migliorare, di progredire, Se nessuno parla, se nessuno collabora in qualche modo, non é solo un brutto segnale, a mio avviso é una tragedia, invece di progredire si regredisce.
Mi piacerebbe dare delle risposte concrete per le domande poste da Paolo ma purtroppo non mi é possibile, credo debbano essere tutti i Bonarcadesi a cercare delle risposte ai quesiti in discussione
Pol dice perché nessuno si accorto del fallimento dell´hotel "Su Lare". Io mi domando invece perché nessuno ha fatto niente per evitare il fallimento, eppure si poteva evitare, per quel che proponeva, per i servizi che offriva, i clienti non sarebbero dovuti mancare. Su Lare é nato come centro di benessere, luogo di cura specializzato in trattamenti estetici e in altre specialità della medicina moderna. Io penso che i "clienti pazienti" dovevano essere mandati dal sistema sanitario regionale, dai medici o da altri specialisti. qualcosa non ha funzionato per verso giusto, oppure ha funzionato nell´INTERESE DI ALTRI. O forse, Su lare, é la prima vittima ( per quanto riguarda il nostro territorio) del federalismo. In Italia il federalismo sanitario esiste da sette anni e ha già causato i suoi danni. Non che prima fosse meglio ma almeno era aperta l´ipotesi speranza. Il federalismo sanitario funzionerebbe se tutti i servizi fossero standardizzati a tutto il territorio nazionale, a passo con i tempi, con tecnologie avanguardistiche e possibilità di fare ricerca. Il sistema attuale invece non da Più nessuna chance per migliorare, i pazienti, per curarsi, anche se lo potrebbero fare nella regione di origine, vengono indirizzati negli ospedali o luoghi di cure de nord. Non so esattamente dalla Sardegna , ma dalla Sicilia ogni anno partono 65.000 persone per curarsi negli ospedali e altri luoghi di cure della Lombardia e del nord Italia, poco meno sono quelle delle altre regioni del sud Italia, costrette, per curarsi, a fare lo stesso. Quindi questo significa che il sistema sanitario del sud, isole comprese, per curare i propri pazienti devono pagare gli ospedali del nord, della quale loro possono, avendo Più capitale a disposizione, rimanere all´avangurdia, usare le tecnologie Più moderne, comprare nuovi strumenti e fare delle nuove ricerche, mentre al sud, isole comprese, si chiude anche l´ipotesi della speranza, Il fallimento di Su Lare potrebbe essere la spiacevole causa conclusiva di ciò che ho appena detto.
Io penso che bisogna reagire, se tutti stanno zitti non si arriva a capo di nulla.
É vero, mancano le persone che hai menzionato, speriamo tornino al quanto prima ad esprimere le proprie opinioni, sono interessanti e utili a tutti.
Ciao a tutti