VE LO DICO IL PERCHÉ.
La libertà che credi di avere é una forma di abbandono da parte delle istituzioni. Prendi coscienza!
-Come cambiano i tempi-. Cambiano in peggio purtroppo.
I sindacati una volta intasavano i tribunali per difendere gli interessi dei lavoratori, oggi invece remano contro la classe operaia.
Il motivo?
É semplice: i lavoratori non credono piú nei sindacati ed é palese la loro ragione; dal che nessuno piú fa la tessera associativa, dal che si rimane scoperti e senza difese.
É palese anche che i sindacati abbiano venduto l'anima al diavolo, ovvero al padrone speculatore, corruttore e spesso tiranno. I sindacati hanno di fatto tradito la classe operaia reclinandosi a fare moneta sottobanco lasciandosi corrompere dagli industriali, e dalle grandi società. Ormai lo hanno capito anche i pinguini dell'Antartide, i sindacati non fanno piú gli interessi dei lavoratori.
Con questo stato e in queste condizioni é chiaro che gli operai non ci stanno piú, dal che nessuno fa piú le tessere societarie sindacali, nessuno piú si iscrive ai sindacati.
Dunque finché questi continuano ad esistere e nessuno gli scioglie, continueranno a fare gli interessi del Padrone anziché tutelare i diritti dei lavoratori.
É una grande piaga, un cancro in un sistema da guarire.
Lo dicono da tempo: -bisogna cambiare il sistema del lavoro, i contrati, senonché la funzione dei sindacati dalla radice-. - Ci vuole equità ed equilibrio - bla bla bla...
Rimangono solo parole al vento che nessuno ascolta.
Intanto la fame dei tiranni non si placca, dal che il costo della vita in costante aumento causa destabilizzazione, e di conseguenza regressione. Il mercato impazzisce e cerca altri sbocchi per macinare e aumentare il campo di azione sforando confini geograficamente invalicabili.
É chiaro poi che si toccano gli interessi di altri popoli, e quindi? Quindi il rischio delle guerre, il rischio che le armi sostituiscano la diplomazia annullando i rapporti bilaterali tra Governi e stati sovrani.
Sappiamo bene che il malfunzionamento del sistema lavoro, ricade negativamente sull'economia, sul costo della vita, e quindi sul sistema sociale, che costretti a vivere quasi in ginocchio subiscono la svalutazione dei propri averi, quindi del potere d'acquisto completando quel ciclo malato che porta alla regressione totale, che porta poi ai conflitti tra i popoli .
Gli Stati in tutto poi ci mettono sú il carico da novanta praticando una pressione fiscale da fare rabbrividire i piú deboli, i piú vulnerabili che destinati a pagare anche per i tiranni che sfuggono a certi meccanismi micidiali, e ai conflitti che loro stessi hanno acceso.
Intanto la democrazia tentenna contraddittoriamente, con chiara dimostrazione di fatto che tutti si sentono quasi stritolati in un sistema dittatoriale totalitario che provoca sofferenza, dolore, fame e carenza di libertà.
Mancano comunque gli eroi che nei decenni passati lottavano e facevano guadagnare nuovi diritti stabilendo rispetto, uguaglianza sociale, quindi libertà di vivere nella dovuta dignità che spetta a ogni essere umano.
Di Barolus Viginti
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