Il futuro a 5 Stelle

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Il futuro con il Movimento 5 stelle é un dono del cielo

venerdì 28 novembre 2025

I nuovi barbari

 


Uniformi, cravatte, pizzi suadenti, decolté, profumi inebrianti, toghe impolverate, armi lubrificate, protocolli sulla falsa riga, azioni persuasive, respiri pesanti, passi potenti e spavaldi.

Obiezioni di coscienza zero, rispetto della costituzione zero, lettura della legge costituita viziata per comodo, intenzioni che nascondono intenti inquietanti. Tempi pregni di falsa democrazia, di falso moralismo, di falsa libertà che catapulta la società indietro di molti decenni, quando uno dava ordini e tutti gli altri dovevano obbedire. Quando tutti dovevano abbassare la testa di fronte al tiranno.

COME METTERSI IL CULO IN SALVO, DA RESPONSABILITÁ, DA INSORGENZE POPOLARI, DALLE CRITICHE, OPINIONI, DALLA GIUSTIZIA NATURALE CHE IMPONE VALUTAZIONI E RIVISIONI ACCURATE, ASSENNATE e sagge, di fronte a un verbale ingerente, inerente a difetti di forma ingiustificabili, e di conseguenza inaccettabili, da respingere urlandolo a squarciagola.
Dalle accuse per sequestro triplo di minori eseguito senza tanti preamboli in assenza di presunti reati, senza un giusto processo, quindi senza valutare meticolosamente le vere esigenze di quei bambini e dei genitori, e senza prima tentare di trovare la giusta soluzione creando le condizioni giuste e tollerabili con le scelte di vita di questa famiglia.
Ma veramente uno non può scegliere di vivere secondo la propria filosofia di vita acquisita con studio e per esperienze vissute?
Ci hanno pensando un anno, ma non é bastato per mettere la giusta dose di sale nel polpettone condito da soggetti forse con la quinta elementare, al massimo con la terza media, in quanto hanno scritto un sacco di inesattezza sull'intera vicenda.
Questo tipo di ingerenze in Italia, volendo o non volendo, sono alla base di molti errori giudiziari. Fatevene una ragione.

Tanto poi c'é chi ci mette una toppa, c'é chi salva il culo dei servitori erranti, c'é chi conosce bene le tecniche per capovolgere la realtà, la ragione, oltre che il senso morale e l'opinione pubblica.
Assaltati da un plotone di militari e trattati peggio che di una banda di trafficanti di droga.
É questa la vostra giustizia?
Se é questa io dico che questa non é giustizia, questa é la giustizia dell'Alcade prepotente e cinico senza cuore, senza anima, che si impadronisce del territorio e della gente che ci vive prevaricando ogni forma di legalità e di giustizia vera.
Non sono stati gli assistenti sociali, dicono, (buon per loro?) ad avere fatto la relazione sullo stato del casolare nel bosco, sono stati i Carabinieri, senza nessun mandato, senza permesso, senza un criterio obiettivo, senza riscontri ragionati, senza un contradditorio e una perizia tecnica adeguata al contesto il cui questa famiglia ha scelto di vivere con quasi religiosa vocazione rispettando l'ambiente. Lo hanno fatto fotografando gli interni contro il diritto di privacy, e scrivendo, amplificando, alterando l'aspetto degli arredi, degli infissi, dei muri del tetto, che molto probabilmente sopravviveranno anche a un terremoto del 9° grado della scala Mercalli.
Credono forse che tutti possano credere alle loro ridicole e bugiarde motivazioni?

É bastata un leggera indigestione, fatta passare per avvelenamento, per dipingere poi un quadro esasperato, esasperando la vita di questi bambini intelligenti e felici, delle condizioni reali di quella casetta umile di campagna resa vivibile e libera dalla superficialità in cui vive la società moderna, abbandonata a priori al proprio destino, costretti a mantenere il tendone circense della casta parassitaria dell'intero paese.
Forse la casetta del bosco fugge dall'allineamento globalizzante che la inquadrerebbe in una società sull'orlo dell'estinzione? Certo che si!
Una casa rurale come tante altre dove una volta vivevano e crescevano felici, sani, forti, consapevoli e in sintonia con la natura, quando bastava guardare il cielo per fare la previsione del tempo della giornata corrente, o guardare la luna per capire quando si doveva seminare o ammazzare il maiale nello Zimba dove avveniva il tradizionale rito antico: tra fumi, vapori e profumi, ancora incisi nella memoria di chi ha vissuto quei tempi, e che ricordano con nostalgia.

Diffido di questi falsi maestri di vita, che impongono un modello fallito, repressivo, ingannevole e antiliberale.
Ecco io tale perizia nella casa del bosco la rifarei nuovamente includendo e coinvolgendo gente saggia, intellettuali competenti e vissuti, e che sappia fare deduzioni senza secondi fini o presunzioni, senza punizioni, senza fare paragoni con il sistema sulla china del collassato certo, in cui costringono le masse a vivere senza speranze, senza possibilità di rivalsa.
É questo il mondo che vogliono?
Un bel film, specchio di una realtà indesiderata; grazie: per favore una sola proiezione.
Spero e prego!

di
Barolus Viginti

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