Il cittadino fa notizia: discussioni, riflessioni e testimonianze del nostro tempo
mercoledì 16 febbraio 2011
Elezioni comunali a Bonarcanto
Assemblea_Oristano.pdf (barole20.novelle@blogger.com)
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martedì 15 febbraio 2011
domenica 13 febbraio 2011
Caccia in Sardegna: deroga di un mese all'attività venatoria
IN CONTRADDIZIONE TOTALE PER QUANTO RIGUARDA LE POLITICHE DI SVILUPPO E LE PROMESSE RIGUARDANTI IL SETTORE AGRO PASTORALE IL GOVERNO SARDO ALLUNGA IL PERIODO DI CACCIA NELLA REGIONE. IGNORANTI E INCOMPETENTI. FOSSIMO MAGARI MINACCIATI DA QUALCHE RAZZA SELVATICA IN SOVRA-NUMERO SAREBBE DA CAPIRE. SI DA INVECE IL CASO CHE OLTRE AI CORMORANI DEL GOLFO DI ORISTANO CHE DIMEZZANO IL PESCATO, LE ALTRE RAZZE SONO TUTTE PRESSAPOCO IN CARENZA NUMERICA E ALCUNE SONO DA CATALOGARE A RISCHIO ESTINZIONI.
A chi serve per far si che la stagione venatoria venga allungata?Non di certo ai Sardi, penso, con l'economia isolana che fatica a decollare, non é certo continuando a distruggere la fauna che si possa avere un aumento del PIL, anzi, si prospetta sempre di piú di abbassare i livelli di vivibilità in una Regione giá di per se gestita da parassiti e servi di poteri piú alti, che poco importa del reale benessere auspicabile per il popolo Sardo.Tali politiche possono solo convenire e riempire le casse di chi vende fucili e munizioni, di chi intasca i dividendi di tutto il business, dei politici corrotti che permettono tutto ció. E il popolo Sardo come sempre rimane in disparte.
venerdì 11 febbraio 2011
giovedì 10 febbraio 2011
Nucleare italiano
LA TRAGEDIA INFINITA DEI CONVOGLI CONTENENTI SCORIE NUCLEARI CHE INTERESSANO DIRETTAMENTE ANCHE L'ITALIA NONOSTANTE IL REFERENDUM ABROGATIVO DEL 1987
mercoledì 9 febbraio 2011
sabato 5 febbraio 2011
Taranto Chiama Italia - Maratona dei beni comuni
Ecco le ultime importanti novità da parte di PBC.
Domenica 13 febbraio dalle 14 alle 20,30 assolutamente da non perdere la maratona dei beni comuni – Taranto chiama Italia (salute, ambiente, occupazione, territorio) in diretta da tutta Italia: la puoi seguire direttamente da casa, con il tuo computer suwww.perilbenecomune.net! Interverranno medici, esperti, giornalisti, oltre a rappresentanti di comitati.
Presentazione dell’evento - http://www.perilbenecomune.
Video spot - http://www.youtube.com/watch?
Editoriale - http://www.perilbenecomune.
Altri appuntamenti: in Sardegna (18 febbraio) e in Campania (21 febbraio): non perdere di vista l’apposita sezione “Agenda” sul sito di Per il Bene Comune!
Nuova sede PBC: in Via Recchi 31, 44122 Ferrara – Tel./Fax. 0532 733656
Adesioni: è cominciata la campagna di adesioni 2011 a Per il Bene Comune. Partecipa anche tu! Per diventare parte attiva di PBC o per rinnovare la tua vecchia adesione, basta cliccare qui: http://www.perilbenecomune.
Il Punto: continua l’appuntamento del mercoledì con la rubrica Il Punto. Mentre vi invito a seguire lo speciale “Il Punto con la Dottoressa Gentilini” su inquinamento e salute di mercoledì 9 febbraio, potete seguire la scorsa puntata sul blog dedicato: http://ilpuntotv.blogspot.
Infine, PBC ha partecipato alla segreteria operativa di Uniti e Diversi, che si è tenuta a Milano il 30 gennaio. In allegato ricevete il verbale dell’incontro.
Continuate a seguire il sito www.perilbenecomune.net per essere sempre aggiornati e...passate parola!
venerdì 4 febbraio 2011
Le false promesse del nucleare
Un’intensa campagna pubblicitaria, fintamente imparziale, cerca di indurre da qualche settimana nelle teste dei cittadini l’idea che sia ora di tornare all’energia nucleare. Gli italiani si erano peraltro espressi, in assoluta maggioranza, contro già nel 1987, e hanno sempre ribadito, nei sondaggi, la loro generale contrarietà all’atomo. Oggi si cerca di far pensare che il contesto sia cambiato, che è giusto cambiare idea e che Cernobil è ormai lontana. All’interno di un auspicato dibattito di idee il cui risultato, però, sembra già scritto: i tempi sono maturi perché l’Italia abbracci questa forma di energia. Nessuno di questi presupposti è, però, purtroppo vero. Purtroppo, perché chi non vorrebbe una forma di energia potentissima (un kg di uranio arricchito fornisce tutta l’energia di cui un italiano ha bisogno nella sua intera vita), sicura, priva di inquinanti o di emissioni clima-alteranti e magari inesauribile e a buon mercato?
Il contesto non è cambiato rispetto a 25 anni fa, anzi, semmai è peggiorato rispetto alla scelta atomica. La tecnologia è ancora sostanzialmente quella, figlia del lavoro di Fermi negli Anni Quaranta: non esistono impianti nucleari di quarta generazione. È come se, entrando in un negozio di elettrodomestici, chiedeste una radio a valvole. I miglioramenti non hanno impedito incidenti come quello di Tokaimura (Giappone 1999), né che i reattori francesi siano spesso arrestati per problemi. L’Italia dipende forse di più oggi dall’estero per i combustibili fossili, ma l’uranio non evita questa dipendenza, semmai l’accentua, visto che non ne abbiamo nel sottosuolo patrio e che le riserve mondiali sono valutate in 5 miliardi di tonnellate, che basteranno, forse, per ancora mezzo secolo (se non si costruiscono nuovi impianti, altrimenti le scorte si riducono di conseguenza, tanto che si rischia di costruire impianti che non avranno più combustibile, vista la vita media di oltre 40 anni).
I costi sono addirittura, in proporzione, aumentati: una centrale necessita di 8-9 miliardi di euro (stima Areva, che costruisce i reattori Epr) che non si capisce bene quale investitore privato possa mettere in campo. Secondo il Mit il costo medio del capitale nucleare è superiore (10%) a quello delle altre fonti energetiche (7,8%). E secondo Moody’s il prezzo medio dell’energia nucleare è più elevato del gas (+26%), ma anche dell’eolico (+21%), arrivando alla media, per MWh, di 151 dollari. In realtà noi sapremmo quanto costa esattamente 1 kWh prodotto per via atomica solo quando il primo kg di uranio della prima centrale nucleare al mondo sarà reso innocuo. Cioè più o meno fra 30.000 anni. Sono le spese di smantellamento e di inertizzazione delle centrali e delle scorie, le «esternalità» nucleari, del tutto comparabili a quelle del petrolio o del carbone: costi sociali che pagano sempre i cittadini in termini di sanità e benessere.
Il problema delle scorie è irrisolto: non esiste al mondo nemmeno un sito definitivo per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi. Pensare che un giorno sarà disponibile una tecnologia adatta significa addossare alle prossime generazioni un fardello che nessuno ha il diritto di affibbiare. Non si sa poi bene dove costruire la prossima centrale in un Paese che è sismico, soggetto a rischio idrogeologico e vulcanico, densamente popolato e quasi privo di pianure e di grandi corsi d’acqua. Una nuova centrale Epr necessita di oltre 65 metri cubi al secondo di acqua e non si sa nemmeno se il Po possa sostentarla in eventuali periodi di secca. Resta il mare, con tutti i problemi di inurbamento residenziale che si possono immaginare.
Il ricorso al nucleare è una scelta di grossi gruppi industriali supportati dalle banche d’affari, che non tiene in nessun conto l’ambiente e le esigenze dei cittadini (in Italia la gran parte dei comuni si è dichiarata denuclearizzata). Certo, è lecito fare i soldi sul nucleare, ma li si fanno anche sulle mine antiuomo o sulle armi senza che ciò susciti cori d’entusiasmo. Efficienza energetica nella produzione e negli usi finali dell’energia, migliore coibentazione di case e palazzi (1/3 dei consumi totali, che può essere ridotto del 50-70% senza perdite di benessere, ma solo costruendo meglio e isolando termicamente), eliminazione degli sprechi, risparmio energetico, decentramento: questi sono i comandamenti da seguire oggi. Aspettando magari un nucleare senza scorie o l’idrogeno che verrà.
(27 gennaio 2011)
mercoledì 19 gennaio 2011
lunedì 17 gennaio 2011
Hydrasail - Accordi, testi, traduzioni e video: Testo, accordi e video MARGHERITA - Riccardo Cocci...
mercoledì 12 gennaio 2011
mercoledì 29 dicembre 2010
Grigula:"non si vive di sola polemica" Parte seconda
Piú intercettabile era invece il suo fedele e inseparabile amico Karra , in quanto vestiva leggero per fare il figo, in barba al clima polare che da giorni ha investito l'isola; fra borchie, orecchini e gadget vari, rifletteva in tutte le direzioni raggi tipo laser di vari colori, pareva l'impianto luci del "Moulin Rouge": Lui era appollaiato su una panca da dove poteva dominare la zona in cui si esibivano dopo 40 anni i B-Boys della quale vanta essere uno sfegatato fans; lo manifestava urlando ad ogni pezzo eseguito: "Bis-Bis-Bis, come se fosse in un concerto da stadio, per quanto lo Diacono majore gli lanciava degli sguardi di disapprovazione che lo tagliavano in due, parevano siluri, ma lui indifferente vedeva solo i suoi attempati idoli intenti nell'esecuzione del vecchio repertorio dalle quale cavallo di battaglia fu e rimane: " Signore sei tu il mio pastore" e "Dio é morto" di Francesco Guccini.
Come vedete é difficile essere uno diverso dall'altro 6)* "in the land of miracles" e questo é l'accorgimento valutativo che frullava nei meandri celebrali del nostro approssimativo "eroe". Una volta tanto ha voluto fare intendere che anche lui vuole essere parte integrante e attiva nella vita sociale se pur mantenendo la sua segreta doppia personalità, un po come Don Diego de la Vegas, per intenderci.
Anche se non si colloca nel rappresentare, come acclamato condottiero controcorrente, non si limita nel volerne dare l'impressione, (forse lo fa per mantenere accesa una sorta di speranza, o forse per altro che sfugge a ogni tipo di valutazione) anche se lo fa come se tirasse il sasso e automaticamente nascondesse la mano.
Dalle apparenze allegro disinteressato a cupo e malinconico davanti alla tastiera, sempre tendenzioso al dubbio, forse ossessionato dai titoli in quanto non gli digerisce ne per forma e ne per intelletto, ne caldo ne freddo insomma. Guadagnatosi per le virtù che furono in lui nascoste, dell'eroico altruismo verso le fascie deboli, divenendo simbolo e soggetto di risonanza nell'identificazione del mal costume e delle negligenze di un popolo che fatica ad alzare il capo.
1)* marinata di carne per fare salsiccia
2)* Guanciale e organo genitale del maiale
3)* i cittadini del paese dei miracoli in tedesco
5)* messa di mezzanotte ricorrenza della nascita di Gesú
6)* Il paese dei miracoli in Inglese
sabato 18 dicembre 2010
Grigula:"non si vive di sola polemica"
Io invece devo ammettere di essere molto preoccupato e mi domando come sia possibile cambiare all'improvviso il modo di pensare, di scrivere e di esternare come quasi da un sospiro all'altro.
L'abbaglio dunque lo escluderei a priori, non é uno che si fa abbindolare sotto un riflettore..... "e nemancu a lughe candela."
Opterei per la seconda ipotesi, cioè, molto probabilmente in questo lungo Autunno di freddo, ha sbattuto la cosa piú preziosa che possiede e cioé "Sa crebeddera" all'alambicco del padre di Karra, che tiene appeso in "Magasinu" (Cantina) e che usa per fare "l'abbardente" (Acquavite) quando gli avanza il vino da una vendemmia all'altra; considerando lo stato dell'all'alambico c'é da presupporre peró che da anni "abbardente " no arribbana a 'ndí faere, e si 'ndí cherene buffare" (Se ne vogliono bere) la devono comprare da "neghere neghere" (personaggio vero, il nomignolo gli fu appioppato perché balbettava) di S. Lussurgiu, "kussu chi ada comprau sa mobidda in Bortigale in cambiu de una moto carrozzella prena de casu friscu e casu tostu po tratagasare".
S'ispantu meu (La mia meraviglia)
É che prima parlava solo due lingue, il Sardo e l'Italiano , egregiamente diciamo; qualche volta a dire il vero mastica anche l'inglese come se mangiasse lumacchine di mare, adesso nel giro di due giorni "azzoroddada peraulas in Latinu" come se fosse posseduto da "cracchi "cul'e pedde" (Demonio) o come se abbia letto tutto d'un fiato qualche Salmo redentivo fattogli trovare sotto il cuscino da Don isidrus per vendicarsi da tutte le critiche da lui subite in passato.
Come possibile dunque che un Angelo apocrifo tutto ad un tratto abbandona le sue leggendarie vesti (ma non la maschera) e per redenzione, ringrazia chi per astio criticava segnalandone le incongruenze -
"Ho visto la luce " dice, dico io, allora qualche abbaglio c'é stato, mi sfugge peró, il vero motivo, e lui non pare tendente a darne neppure spiegazione dettagliata, anzi proclama silenzio assoluto.
Veste giá il Sajo, mormora qualcuno maliziosamente, qualche altro l'ha visto a "Bartula accoddu" camminare nelle campagne di "Sarzauddetta" in direzione "De Su Nuraghe Accuau"
Che non sia la sua prossima dimora, penso io, con esplicita riflessione di domanda.
Insomma l'enigmatico personaggio Bonarcantese che da due o tre anni illumina gli umili e fa girare "Las pelotas" agli Aristocratici, decide di chiudersi in convento dedito alla preghiera e alla radicale redenzione, con occhi luccicanti e spiritati chiedendo perdono promettendo. dura penitenza ai limiti del masochismo estremo.
Che abbia visto gli UFO?
Trago questo pezzo dal sito Apocalisse Laica
“Guardai nell’aria e vidi immobili gli uccelli; guardai sulla terra e vidi degli operai con le mani coricate in un vaso; quelli che stavano portando il cibo alla bocca, immobili; i visi di tutti erano rivolti a guardare in alto. Ecco che le pecore spinte innanzi invece stavano ferme; il pastore aveva alzato la mano per percuoterle, ma la sua mano era rimasta per aria. Poi, in un istante, tutte le cose ripresero il loro corso. Al luogo della grotta della natività, ecco una nube splendente copriva la grotta. Subito la nube si ritrasse dalla grotta, e nella grotta apparve una gran luce che agli occhi non potevano sopportare. Poco dopo quella luce andò dileguandosi fino a che apparve il bambino”.
É il pensiero che mi porta alle piú svariate supposizioni e la preoccupazione per il nostro "eroe" é giustificata dunque. In quale inganno ha messo piede, quale logica lo spinge, che tipo di roba gira nell'alto Oristanese, ha forse cambiato Pusher? O si é dato al gioco D'azzardo?
"Il dado e tratto e la via è tracciata. Grazie a Chi si preoccupa per noi ho finalmente visto la luce. Dopo il 20 dicembre risorgerò a nuova vita e d'ora in poi sarò mondo (nel senso di pulito) da vizi e costrizioni."
Capite signori miei, queste parole le scritte lui; cosa dobbiamo pensare leggendo fra le righe, che é una trovata in prossimità della ricorrenza della nascita di Cristo?
Ma allora perché non lo ha fatto anche l'anno passato?
Cosa gli friggerá nell'ipotalamo!? "Petza imbinada?" " O cantos de randuledda cun tzirisu?"
Continua
giovedì 16 dicembre 2010
Sulla scia del protestantesimo
Da non confondere col Politico americano Martin Luther King Jr.
Di
Barolus Viginti