Approvata al Senato, è stata già denominata legge anti-articolo 18. Crescono le perplessità sull'incostituzionalità del provvedimento sul lavoro. E la Cgil promette battaglia.
Il testo del disegno di legge sul lavoro è stato approvato dal Senato la scorsa settimana. Ora mancherebbe solo la firma del presidente Giorgio Napolitano che per il momento ha espresso forti dubbi e rimandato la decisione, affidandosi alle valutazioni di un gruppo di giuslavoristi. Molte le perplessità nate attorno al ddl Lavoro, che aggirerebbe l'articolo 18 (il quale affida a un giudice la tutela del lavoratore in caso di licenziamento senza giusta causa) introducendo di fatto un arbitrato che nei suoi giudizi non deve attenersi ai contratti nazionali di lavoro. Fulvio Fammoni, segretario della Cgil, esperto in materia di lavoro, ribadisce la posizione del suo sindacato: "è un provvedimento incostituzionale che azzera anni di tutele del lavoro italiano". I più colpiti dai rischi della nuova legge sarebbero i migranti e i giovani lavoratori.