Il futuro a 5 Stelle

Il futuro a 5 Stelle
Il futuro con il Movimento 5 stelle é un dono del cielo

venerdì 16 aprile 2010

Signori dell'economia o bastardi senza scrupoli?



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 dellavedova - Buzz - Pubblico
ciao a tutti
Bialetti.....che VERGOGNA!
130 operai a casa e dalle maestranze solo PAROLE! PAROLE!
tutto questo perchè la direzione ha deciso di trasferire la produzione nell'est europeo per guadagnare di più!!
VERGOGNA
Riccardo Arpaia - Tresferiranno all'est anche la 'villetta' di famiglia con annesso parco ed annessa darsena coperta sul Lago Maggiore?11.26
mauro dellavedova - penso proprio di no!!!
il problema sono le famiglie....abitando in zona so che sarà quasi impossibile trovare ,per i dipendenti, un altro lavoro stabile a meno che i nostri "politici" non facciano qualcosa....speranza alquanto difficile da eseguire!!
11.38
Salvatore Zuddas - La globalizzazione , sotto questo punto di vista é una catastrofe; pensate solo alle industrie tessili che hanno chiuso a catena in tutta Europa, perché la produzione di base si é spostata in Oriente: Cina e Giappone in testa.
Ogni anno in Europa vengono riciclate tonnellate su tonnellate di scarpe vecchie, vengono distrutte in Germania e in qualche altro paese Europeo con una gigantesca macchina tritatutto, vengono fatte delle balle che a sua volta vengono imbarcate nel mercantili: direzione Cina o Giappone dove avviene la lavorazione, per cui da queste balle se ne ricavano altri materiali, tappetti, filamenti , tappezzerie e altro. In fine vengono rispediti in Europa.
Pensate inquinano mezzo mondo per tenere in movimento navi e aerei Cargo solo con l'intento di risparmiare sul personale di base, una follia, se pensiamo che il lavoro deve essere la base per il raggiungimento del benessere sociale.
Risultato finale invece: in Oriente lavorano in condizioni di sfruttamento disumano con ingenua esposizioni a materiali che danneggiano gravemente la salute.
Mentre a Prato, (Toscana-Italia) famosa nel mondo per l'industria tessile; in questi ultimi anni le industrie hanno dovuto chiudere una dopo l'altra.
Per non parlare poi della condizione generale sul campo occupazionale.
Ve ne racconto un'altra poi tirate le le somme da voi:
Nel mare del Nord e nel Nord Atlantico si pescano i Gamberetti; (Scrimps o Jumbo Craben) così vengono chiamati.
A volte la modalitá in cui viene praticata la pesca distrugge anche il fondo marino. (PRIMA CATASTROFE):
Per togliere il guscio dai gamberetti, peccato imperdonabile, non esiste nessuna macchina al mondo, il procedimento é praticabile solo manualmente, ma considerando che in Europa la "manodopera costa" cosa succede!?
Tutta la produzione per l'Europa viene concentrata al porto di Amburgo, da dove a sua volta viene imbarcato sui mercantili: direzione Marocco; dove sono stati allestiti degli stabilimenti in cui vi lavorano migliaia di donne sottopagate. Lavorano a contratto, chi ne sbuccia di piú, guadagna di piú. Vale a dire: una persona veloce riesce a pulire 6 chilogrammi di gamberetti al giorno, tradotto in soldo sonante, sono 3 Euro al giorno: 50 Cent al chilo.
Se il lavoro venisse fatto in Europa il prezzo dei gamberetti al mercato sarebbe insostenibile, ma il vero motivo non é il costo di lavorazione nel rispetto delle tariffe vigenti, il vero motivo é che i signori che gestiscono questo tipo di affare vuole guadagnare cifre esose per la nostra giusta economia, questo é il vero motivo .
 quando vi trovate alle prese di un gamberetti Cocktail o un'insalivata di gamberetti, sapiate che state rastrellando un pezzettino di mare del Nord, inoltre favorite lo sfruttamento di migliaia di donne Marocchine e state riempendo le tasche di soldi di certi sconosciuti " signori senza scrupoli.
Bisogna prendere coscienza e reagire a questa folle volontà di fare economia.

lunedì 12 aprile 2010

[Blog di Beppe Grillo] Segnalazione: Comunicato politico numero trentatre

barole20@googlemail.com
ti invita a leggere un intervento di Beppe Grillo

Titolo: Comunicato politico numero trentatre
Link: http://www.beppegrillo.it/2010/04/la_grecia_sta_b.html

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Se ti è stato inviato per errore, ci scusiamo per
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venerdì 9 aprile 2010

barole20 ti ha inviato il video "Le testate nucleari nascoste in Italia"

YouTube Centro Assistenza | Opzioni email | Segnala spam

barole20 ha condiviso con te una di video su YouTube:

Che cazzo ne facciamo di queste armi!?
Da 5 anni il blog di Beppe Grillo denuncia la presenza di decine di testate nucleari nascoste in Italia
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901 Cherry Ave, San Bruno, CA 94066

Italiani brava gente

taliani brava gente.....Prima o poi bisognerà combattere con le armi per riportare un po di ordine e senso di onestà nell'apparato dello stato. Troppi sono ormai gli sciacalli altezzosi che gonfiano i loro conti in banca spolpando il sistema.
Intanto i precari aumentano, il lavoro scarseggia sempre piú, le famiglia annaspano per tirare avanti e i giovani senza futuro veleggiano sulle illusioni. .....

Ancora convinti che L'assistenza sociale e l'intero stato sociale sia un peso per l'economia nazionale?
Leggete attentamente questo servizio


http://www.repubblica.it/economia/2010/04/09/news/tasse_sparite-3212376/



http://tv.repubblica.it/copertina/i-furbetti-delle-tasse/45207?video

mercoledì 7 aprile 2010

Ferrovie in Sardegna, tra Cagliari e San Gavino è salto nella modernità..

Speriamo sia allargato a tutta la rete ferroviaria isolana...

 
 

Inviato da barole20 tramite Google Reader:

 
 

tramite Sardegna il 30/03/10

Una locomotiva a vapore su un convoglio turistico in transito presso Villasor

Da ieri la linea ferroviaria a doppio binario tra Cagliari e San Gavino è finalmente completa, ciò significa più sicurezza, perché i treni non passeranno più su un solo binario con tutti i rischi connessi; significa più puntualità, perché gli incroci e le attese nelle stazioni sono solo un ricordo; vuol dire migliore mobilità, perché tutti e 30 i passaggi a livello a raso, sono stati sostituiti da più funzionali cavalcavia, finite perciò le lunghe attese davanti alle sbarre calate; vuol dire più treni e più servizi potenziali, perché la capacità di trasporto è di molto aumentata.

 

Un salto della modernità per 55 km, ma ad arrivare a Sassari sono 200:

Continua a leggere Ferrovie in Sardegna, tra Cagliari e San Gavino è salto nella modernità.....

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Video di Sardegna: Oristano, una terra mille differenze

 
 

Inviato da barole20 tramite Google Reader:

 
 

tramite Sardegna il 30/03/10

In questo bellissimo video promozionale sono proposte le principale peculiarità dell'Oristanese (foto, news), dalle bellezze ambientali come le acque cristalline del mare del Sinis e le sue tante spiagge, alla sua storia e cultura, dalle rovine di Tharros ai Giganti di Monte Prama, alla Torre di Mariano II ad Oristano città, alla gastronomia, al così detto turismo attivo, partendo dal golf per arrivare alla pesca ed al surf. Tutto incantevole e preso dal canale youtube di Karelvideo, che ha collaborato alla realizzazione del video (tutte le info relative tra i titoli di coda del filmato), per il Servizio Turistico Locale "Eleonora d'Arborea" (sito ancora in costruzione ???).

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giovedì 1 aprile 2010

Buzz da Antonio Grigula



 Link a questo post:
 http://www.google.com/buzz/103724564219476539072/Wv8Ssys943x/Era-questa-che-interessava-Barole-Cappellacci

20.41 Antonio Grigula: Era questa che interessava Barole.

Cappellacci taglia i fondi a sostegno dell'handicap - Sardegna Democratica - Sociale
06.58 Salvatore Zuddas: Tutti contro l'assistenzialismo. Anche Il governatore Cappellaci usa Le forbici che annullano le promesse, molto usate dai seguaci di Berlusconi e dalle mentalità mafiose.Tutti contro l'assistenzialismo come fosse il peggiore dei mali; tanti non capiscono che é l'unico risultato ambito, DICIAMO." da tutte le sudditanze" per rendere meglio il concetto, e di progresso raggiunto nei paesi occidentali nel perseguire una strada democratica. Nell'assistenzialöismo vi sono diritti conquistati con la lotta di classe, a volte versando il sangue.Ora col dissenso iniziato in sordina dai padroni, che si contorcono la mente pensando che le tasse sono emesse per equilibrare l'assistenzialismo; Non vi é nulla di più falso, ASSISTENZIALISMO significa democrazia significa civiltà, abbattere la rete assistenziale equivale tornare al Medio Evo.

Sardegna Democratica - Segnalazione articolo

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http://www.sardegnademocratica.it/articolo/23310/ordine-del-giorno-urgente-contro-le-centrali-nucleari.html

Sardegna unita sino al sacrificio estremo contro il nucleare......

Sardegna Democratica - Segnalazione articolo

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http://www.sardegnademocratica.it/articolo/23310/ordine-del-giorno-urgente-contro-le-centrali-nucleari.html

venerdì 26 marzo 2010

Energia dall'Atomo ad Oristano


Oristano

Preoccupazione maggiore per il sito di Oristano dove vi sono zone sotto protezione UNESCO.
Bisogna avere un occhio di riguardo su tutto il golfo di Oristano. Oltre ad essere luogo importante per l'incremento turistico, é anche luogo di oasi naturali  di importanza faunistica molto rilevante, vi sostano decine e decine di razze migratorie; Dune, siti archeologici, stagni e peschiere da dove si trae beneficio economico e alimentare per tutta l'isola e non solo.
La presenza di una centrale nucleare nella zone provocherebbe una regressione a catena della già travagliata economia penalizzata dalle continue catastrofiche scelte politiche, in particolare negli ultimi decenni; basta vedere la densità di emigrazione persistente ancora in tutta la provincia, per farsi un'idea.
Sapiamo tutti che per il raffreddamento dei reattori di una centrale nucleare c'é bisogno di un'enorme quantità di acqua, da dove la prendono!? "Dalle peschiere sicuramente no?"
Ce domandarsi già da adesso chi mangerebbe più i prodotti ittici e chi più li compra? La zona vanta la migliore qualità nella produzione della pregiata Bottarga di Muggine. Poi c'é da segnalare la fertile pianura circostante sino alla valle del Tirso, da dove si ricava sostegno alimentare ed economico per l'intera provincia. Sarebbe la fine, un danno incalcolabile per l'economia locale.
La Sardegna chiaramente dice no all'atomo, ma forse non basta, ci vuole anche in sostegno di altri movimenti per cui non mi dispiacerebbe avere quello di Greenpeace. Con la presenza di Greenpeace nel territorio, con degli interventi mirati a dare visibilità, sicuramente la contrarietà dei Sardi al 
nucleare verrebbe amplificata e quindi più efficace. 
Salvatore Zuddas

martedì 23 marzo 2010

Dal blog Micro Mega un Post di Angelo D'orsi


Quel che Marx ci dice del Caimano

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Leggo i giornali, ascolto la radio, sbircio, tra una cosa e l’altra, qualche frammento video sulla rete, evitando sistematicamente la tv, per non sentirmi peggio di quanto non mi senta. Ovunque imperversa lui, il Silvio Magno, come l’ha chiamato qualcuno. Il neoduce. Il cavaliere con macchia e, direi, sempre più, con paura. Più ha paura, più si agita; più teme di essere disarcionato, magari dalla classica congiura di palazzo, e più mostra i denti, e arma i pretoriani; eppure qualcuno dovrebbe spiegargli che proprio tra i pretoriani si sono sovente annidati i tirannicidi; e che per ogni Cesare, v’è un Bruto in agguato. Ma no, lui non arretra. “Lui è un combattente”, dicono i suoi fedelissimi. “Lo hanno dato per spacciato decine di volte e lui si è sempre rialzato e ha piegato gli avversari”: quelli esterni e quelli interni, persino oggi forse più pericolosi. E ancora: più paventa la fine biologica, e più si copre di belletto; più è senza argomenti, e più alza la voce; più è disperato, e più allarga la forbice del suo falso sorriso, che diventa sempre più un ghigno inquietante.

Lui, ossia il Signor Denaro. Se c’è una fisicizzazione del Dio Denaro, essa si incarna per l’appunto in Silvio Berlusconi. Il denaro. Ieri, leggevo a lezione (tengo un corso su Marx politico, quest’anno), brani dai Manoscritti economico-filosofici del 1844, un testo di eccezionale densità teorica, ma anche di rara bellezza. Si tratta del Marx definito “umanista”, il Marx che propone un affascinante “comunismo critico”, e che si intrattiene, in poche pagine di sconvolgente capacità evocativa, sugli aspetti essenziali della società capitalistica. E mentre le leggevo agli studenti in aula, commentandole, mentre da un lato eravamo tutti suggestionati dalla forza di quelle analisi, e dalla pienezza di quel pensiero, dall’altro, inevitabilmente sorridendo, abbiamo visto in controluce qualcosa e qualcuno che è il nostro schifoso presente.

Che scriveva dunque un Karl Marx ventiseienne? Coglieva nel denaro e nella proprietà privata gli elementi corruttori della società capitalistica, i suoi peccati originali, le sue malattie organiche, alla lunga mortali. La proprietà privata “ci ha reso così ottusi ed unilaterali che un oggetto è considerato nostro soltanto quando lo abbiamo, e quindi quando esso esiste per noi come capitale o è da noi immediatamente posseduto, mangiato, bevuto, portato sul nostro corpo, abitato, ecc., in breve quando viene da noi usato”. Basterebbe già questa folgorante proposizione a darci un’idea di come si ponesse quel giovane davanti alla realtà della sua epoca, che, a ben vedere, per tanti aspetti, certo per questi, non è diversa dalla nostra.

Veniamo al denaro. Nella società capitalistica esso fa e può tutto: può anche l’impossibile, può rovesciare i naturali rapporti tra le cose. Esso trasmette il suo potere dirompente a chi lo possiede, quasi in un processo di osmosi, in una perenne metonimia. “Quanto grande è il potere del denaro, tanto grande è il mio potere”. Ciò che il denaro è, si trasfonde nel suo possessore. Il quale così pensa secondo Marx: “Ciò che io sono e posso, non è quindi affatto determinato dalla mia individualità. Io sono brutto, ma posso comprarmi la più bella tra le donne. E quindi io non sono brutto, perché l’effetto della bruttezza, la sua forza repulsiva, è annullata dal denaro. Io, considerato come individuo, sono storpio, ma il denaro mi procura ventiquattro gambe; quindi non sono storpio”. E, in un crescendo formidabile, ecco la presentazione di dinamiche e figure che allora come oggi, sono centrali, ben note, nel panorama in cui ci è dato vivere. “Io sono un uomo malvagio, disonesto, stupido; ma il denaro è onorato, e quindi anche il suo possessore. Il denaro è il bene supremo, e quindi il suo possessore è buono; il denaro inoltre mi toglie la pena di essere disonesto; e quindi si presume che io sia onesto. Io sono uno stupido, ma il denaro è la vera intelligenza di tutte le cose; e allora come potrebbe essere stupido chi la possiede?”. E Marx argomenta, aggiungendo, a noi che lo leggiamo oggi, sale sulle nostre ferite: “costui [lo stupido ricco] potrà sempre comprarsi le persone intelligenti, e chi ha potere sulle persone intelligenti non è più intelligente delle persone intelligenti?”.

Insomma, il denaro ha un potere miracoloso: trasforma ogni umana deficienza nel suo esatto contrario. Gli stupidi diventano intelligenti; i brutti, bellissimi; i malvagi, buoni; i disonesti, individui di specchiata onestà. Esso, il denaro, è dunque una potenza, ma una “potenza sovvertitrice”. Esso fa studiare il giovane che è ricco anche se non ha passione; consente di viaggiare al borghese che non ne ha bisogno o desiderio; consente al vile di diventare coraggioso “comprando” il coraggio…
Insomma, esso trasforma la rappresentazione in realtà e viceversa. Sovverte i valori, rovescia la realtà, aliena l’umanità; “confonde e inverte ogni cosa, è la universale confusione e inversione di tutte le cose, e quindi il mondo rovesciato, la confusione e l’inversione di tutte le qualità naturali ed umane”. E precisa ancora: “Il denaro muta la fedeltà in infedeltà, l’amore in odio, l’odio in amore, la virtù in vizio, il vizio in virtù, il servo in padrone, il padrone in servo, la stupidità in intelligenza, l’intelligenza in stupidità”.

Come non pensare al cavalier Berlusconi Silvio, e alla sua arroganza che ritiene di potere tutto comprare? Come non rivedere l’esercito di figuranti da lui assoldato, ossia comprato grazie al potere del denaro, nella magica piazza prestabilita da “un milione” di persone del 20 marzo a Roma? Come non rivedere come in un crudele piano-sequenza filmico i volti degli “avvocati del premier”, come vengono chiamati: da Previti a Pecorella, fino all’ormai mitico Ghedini, che pare uscito da una riedizione dell’altrettanto mitica pellicola cinematografica Frankestein junior? Come non pensare alle otto ville sarde? Alle dimore caraibiche? Agli appartamenti romani e milanesi? Ai casali toscani? Alla dimora-base di Arcore?

Come non avvertire in ogni gesto di quest’uomo la potenza devastatrice, la forza corrompitrice, il potere sovvertitore del denaro? E come non avvertire che questa potenza sta facendo il suo corso, e che in tanti anche senza bisogno di confessarlo, sentono che il denaro è la via più facile per ottenere la bellezza, l’intelligenza, l’onestà…? In fondo, il guasto maggiore del berlusconismo risiede in un dato; nel suo incarnare perfettamente l’essenza del capitalismo, e ora di un capitalismo particolarmente predatorio e cialtronesco.

Dietro la maschera grottesca dell’homme qui rit, si rivela oggi sempre più nitidamente il cupo ondeggiare del caimano, che apre le fauci, sbatte la grossa coda, minaccia, muggisce. Non a lui, che certo non segue i blog di Micromega, e temo non legga le nostre parole, ma ai suoi tanti “collaboratori”, mi permetto di ricordare che seguendo la teoria marxiana del rovesciamento del rovesciamento, anche il potere sovvertitore del denaro può essere sovvertito e ribaltato. E che si può pensare, e magari realizzare, un mondo in cui si presupponga il rapporto dell’uomo con l’uomo, e con il resto dell’umanità, e la natura; un mondo in cui, cito ancora Marx, si potrà “scambiare amore soltanto con amore, fiducia solo con fiducia”. E così via. Un mondo nel quale essere se stessi, e non quello che il denaro ci consente di essere, camuffando, rovesciando, mistificando la verità effettuale delle cose.

In quel mondo, Gasparri forse troverebbe un ruolo come usciere delle Poste; Capezzone, garzone del barbiere; Bondi, apriporta di albergo; Cicchitto, guardiamacchine (ma con qualcuno che lo controlli; io l’auto, a uno così, non gliela lascerei); Maroni e Calderoli, lavavetri; La Russa, guardiano di notte (disarmato). Ora, nel mondo rovesciato dalla potenza sovvertitrice del denaro, sono esponenti “autorevoli” del ceto politico governativo. Il loro padrone, capo del governo; uomo che semina odia e parla d’amore; che blatera di riforme, ma pensa a controriforme; che teorizza la modernizzazione del Paese, ma pensa ai suoi affari privati… E così via. Sì. Il denaro sovverte l’ordine naturale delle cose, mistifica la realtà, rovescia i valori. Marx ha assolutamente ragione.

Angelo d’Orsi

sabato 20 marzo 2010

Quale speranza per i giovani

Se da una parte si vede un barlume di speranza dall'altra il buio é totale, e quando ci si rende conto che a pagarne le conseguenze siano i giovani e le nuove generazioni  lo sconforto sale.



"Azzerati anni di tutele dei lavoratori"

Sendung vom 16. März 2010
Streik in Italien am 12.03.2010; Rechte: dpaBild vergrößern
I rischi per i lavoratori al centro dell'ultimo sciopero Cgil
Approvata al Senato, è stata già denominata legge anti-articolo 18. Crescono le perplessità sull'incostituzionalità del provvedimento sul lavoro. E la Cgil promette battaglia.
Il testo del disegno di legge sul lavoro è stato approvato dal Senato la scorsa settimana. Ora mancherebbe solo la firma del presidente Giorgio Napolitano che per il momento ha espresso forti dubbi e rimandato la decisione, affidandosi alle valutazioni di un gruppo di giuslavoristi. Molte le perplessità nate attorno al ddl Lavoro, che aggirerebbe l'articolo 18 (il quale affida a un giudice la tutela del lavoratore in caso di licenziamento senza giusta causa) introducendo di fatto un arbitrato che nei suoi giudizi non deve attenersi ai contratti nazionali di lavoro. Fulvio Fammoni, segretario della Cgil, esperto in materia di lavoro, ribadisce la posizione del suo sindacato: "è un provvedimento incostituzionale che azzera anni di tutele del lavoro italiano". I più colpiti dai rischi della nuova legge sarebbero i migranti e i giovani lavoratori.


L'individualità fa ancora la differenza: Buon auspicio per il futuro


Germania

Imprese italiane e tedesche: un matrimonio possibile?

Sendung vom 19. März 2010
Rosenthal Inschrift; Rechte: dpaBild vergrößern
Il rinomato marchio Rosenthal
Manager italiani e tedeschi si confrontano su pregiudizi e vantaggi della collaborazione economica tra i rispettivi Paesi.
Italiani approssimativi e caotici e tedeschi precisi e super organizzati, come può funzionare la loro collaborazione in base a questi presupposti, ma soprattutto, è veramente così? Di questi e altro si è parlato ieri sera in un incontro organizzato a Düsseldorf dall'associazione economica italo tedesca Mercurio. L'occasione è stata offerta dall'acquisizione, ormai consolidata della Rosenthal, tradizionale azienda tedesca di ceramiche, da parte dell'azienda italiana Sambonet, specializzata in posate d'acciaio. Un'acquisizione che sta dimostrando come, al di là dei pregiudizi, italiani e tedeschi possano essere complementari quando si tratta di gestire un'azienda.


giovedì 18 marzo 2010

La cementificazione delle coste sarde si potrebbe arginare restaurando e rivalorizzando i centri storici dei paesi e delle cittá

Con l'AUGURIO CHE NON SIA SOLO UNA MOSSA ELETTORALE, quindi Considerano la svolta della Regione Sardegna per quanto riguardano i progetti mirati alla produzione di energia pulita e rinnovabile, della quale lo stesso presidente Ugo Cappellacci annuncia la nascita di una società (Sardegna Energie) che si occupa direttamente delle necessità energetiche dell'isola, quindi bocciando e mandando a casa tutti i progetti off-shore.
In base a ció ho pensato che con lo stesso criterio possiamo risolvere, o almeno arginare in parte, l'invasione del cemento lungo le coste Sarde.
Tempo fa passando in un tratto della costa orientale sono rimasto scioccato: irriconoscibile, nel giro di 15 anni é sparito il paesaggio selvaggio che avevo sempre conosciuto e ammirato, sughereti, ginepri, querce, lentischi, mirto e tante altre piante che caratterizzavano quei luoghi non esistono piú; intere colline e promontori da cui dominavano da millenni massicci spuntoni di granito che cambiavano colore a ogni alterazione temporale non esistevano piú. Un disastro pensai sbalordito. Qualche masso gigantesco di granito lo si può adesso ammirare sotto forma di cartello stradale per indicare una zona, o qualche piú o meno illustre mega villa, quasi come uno sberleffo, considerando anche che ai sardi poco viene in tasca da quelle costruzioni che cambiano il panorama sporgendosi oltre cornice lungo le nostre coste, da un'arenile all'altro.

Sapiamo tutti che abbiamo un'altro grosso problema che merita osservazione e voglia di affrontarlo per porvi rimedio. Perché non creare una società IMMOBILIARE per ristrutturare le abitazione abbandonate in tutti i centri della Sardegna. Il progetto é ambizioso ma non irrealizzabile.
In Sardegna l'abbandono dei centri storici é un fenomeno sempre piú in espansione e preoccupante, vuoi in parte per via che la gente é costretta ancora ad emigrare per motivi di lavoro, e quella che resta con le giovani generazioni, tendono a costruire le nuove abitazioni fuori dai centri abitati, allargando quindi le periferie; di conseguenza nel giro di tre generazioni nelle cittadine e nei paesi della Sardegna non si contano quasi piú le abitazioni abbandonate e in rovina, senza che nessuno abbia la possibilità di occuparsene.
A mio avviso é un problema in continua espansione che non puó risolvere il singolo proprietario privato. Necessita invece un intervento delle Regione (dove per altro esistono giá degli incentivi per la valorizzazione dei centri storici in Sardegna per cui senza che si abbracci anche le strutture private abbandonate rimarranno incentivazioni, in quanche modo, sterili) che coinvolga i comuni nella creazione di una società per rivalorizzare i centri nelle cittá e nei paesi della Sardegna.
In fine con una giusta rete di agenzie immobiliare si puó ricavare reddito, sia a livello turistico che privato.

mercoledì 17 marzo 2010

barole20 ti ha inviato il video "THE Italian Nuclear Scandal"

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YouTubebarole20 ha condiviso con te una di video su YouTube:
The SOGIN, "società di gestione impianti nucleari", became owner since 1999 of the Garigliano Nuclear Power Plant. But this plant is stopped since 1978 for a damage.

In 1982 ANSA, the italian press agency, documented when the plant was not reopened because it cost too much to put at norm with the anti-seismic rules. Normatives were totally ignored, incredibly, when the nuclear power plant was built.

Sogin also says that they "care for the trasparency"... and they "don't know anything" about the accident that caused shut down in 1978. But however, in its official web site, SOGIN says, generically, that the plant was stopped in 1978 because "manutention". This nuclear power plant is 50 years old and it is "evident"...

Now it is shut down but it created many troubles, problems, in the last years also as "inactive" plant.

Malformations in the animals and children. Lethal malformations often.... Altro
© 2010 YouTube, LLC
901 Cherry Ave, San Bruno, CA 94066
Traduzione: Inglese-Italiano
Lo scandalo nucleare italianoLa SOGIN, "Società di Gestione Impianti Nucleari", è diventata proprietaria dal 1999 del Garigliano Nuclear Power Plant. Ma questa pianta viene interrotto dal 1978 per un danno.
Nel 1982 l'agenzia ANSA, l'agenzia di stampa italiana, documentato, quando l'impianto non è stato riaperto perché costava troppo per mettere a norma con le regole anti-sismiche. Normative sono state totalmente ignorate, incredibilmente, quando la centrale nucleare è stata costruita.
Sogin ha detto anche che "la cura per la Trasparenza" ... e "non so nulla" per l'incidente che ha causato in arresto nel 1978. Ma comunque, nel suo sito web ufficiale, SOGIN, dice, genericamente, che l'impianto è stato arrestato nel 1978 perché "manutention". Questa centrale nucleare è di 50 anni ed è "evidente" ...
Ora è chiuso, ma ha creato molti problemi, problemi, negli ultimi anni anche come "inattiva" delle piante.
Malformazioni negli animali e bambini. Malformazioni Lethal spesso .... Altro© 2010 YouTube, LLC901 Cherry Ave, San Bruno, CA 94066


lunedì 15 marzo 2010

La Regione Sardegna: I parchi eolici li fará la Regione, divieto assoluto alle societá off-shore

http://www.regione.sardegna.it/j/v/25?s=136066&v=2&c=125&t=1


RI, 12 MARZO 2010 - La Regione ribadisce il suo no agli impianti eolici off-shore ("abbiamo già incaricato l'Ufficio legale di notificare alla Capitaneria di porto la nostra netta opposizione al rilascio di qualsiasi autorizzazione") mentre i parchi eolici tradizionali - fatti salvi i diritti acquisiti e quelli per cui si sono già concluse le procedure - saranno da ora in poi realizzati e gestiti direttamente dalla Regione attraverso un'apposita Agenzia. L’ha annunciato il presidente della Giunta, Ugo Cappellacci, illustrando in una conferenza stampa i contenuti di tre delibere approvate oggi dall’esecutivo regionale. Per il governatore, il blocco dello sviluppo dei parchi eolici nell’isola ("la cui realizzazione è fortemente impattante sul piano ambientale e paesaggistico") non riguarderà solo gli impianti per l’autoproduzione e l’autoconsumo, come nel caso di Portovesme.

"La Sardegna guarda con grande attenzione allo sviluppo dell’energia dalle fonti rinnovabili - ha spiegato il presidente - e, proprio per questo, abbiamo deciso che, d'ora in poi, la Regione gestirà direttamente, in proprio, la realizzazione dei parchi eolici, con la costituzione della società Sardegna Energia che si occuperà non solo di impianti per la produzione dell’energia dal vento, ma anche di tutte le energie rinnovabili".

Riguardo, invece, il progetto di un parco eolico nel Golfo di Cagliari, la Giunta ha previsto che gli uffici legali della Regione notifichino immediatamente, alle Capitanerie di porto interessate, una diffida con cui si manifesta il "dissenso radicale della Sardegna alla realizzazione di simili iniziative", in conformità anche a quanto previsto dalla legge regionale 4 del 2009 (Piano casa) e dalle norme del Piano Paesaggistico.

venerdì 12 marzo 2010

Italiani sveglia e su la testa


Stampa estera: Berlusconi sta veramente usurpando l'Italia ed é vicinissimo al colpo di grazia. Complice una parte della classe dirigente corrotta e collusa con le mafie, e un'elettorato composto da una parte appartenenti alle grandi e medie imprese che a sua volta ricattano il sistema "sano dello stato" e favorire esclusivamente i loro interessi.
L'Argentina non é lontana; Italia sveglia prima che sia troppo tardi....