Il futuro a 5 Stelle

Il futuro a 5 Stelle
Il futuro con il Movimento 5 stelle é un dono del cielo

mercoledì 7 aprile 2010

Video di Sardegna: Oristano, una terra mille differenze

 
 

Inviato da barole20 tramite Google Reader:

 
 

tramite Sardegna il 30/03/10

In questo bellissimo video promozionale sono proposte le principale peculiarità dell'Oristanese (foto, news), dalle bellezze ambientali come le acque cristalline del mare del Sinis e le sue tante spiagge, alla sua storia e cultura, dalle rovine di Tharros ai Giganti di Monte Prama, alla Torre di Mariano II ad Oristano città, alla gastronomia, al così detto turismo attivo, partendo dal golf per arrivare alla pesca ed al surf. Tutto incantevole e preso dal canale youtube di Karelvideo, che ha collaborato alla realizzazione del video (tutte le info relative tra i titoli di coda del filmato), per il Servizio Turistico Locale "Eleonora d'Arborea" (sito ancora in costruzione ???).

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giovedì 1 aprile 2010

Buzz da Antonio Grigula



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 http://www.google.com/buzz/103724564219476539072/Wv8Ssys943x/Era-questa-che-interessava-Barole-Cappellacci

20.41 Antonio Grigula: Era questa che interessava Barole.

Cappellacci taglia i fondi a sostegno dell'handicap - Sardegna Democratica - Sociale
06.58 Salvatore Zuddas: Tutti contro l'assistenzialismo. Anche Il governatore Cappellaci usa Le forbici che annullano le promesse, molto usate dai seguaci di Berlusconi e dalle mentalità mafiose.Tutti contro l'assistenzialismo come fosse il peggiore dei mali; tanti non capiscono che é l'unico risultato ambito, DICIAMO." da tutte le sudditanze" per rendere meglio il concetto, e di progresso raggiunto nei paesi occidentali nel perseguire una strada democratica. Nell'assistenzialöismo vi sono diritti conquistati con la lotta di classe, a volte versando il sangue.Ora col dissenso iniziato in sordina dai padroni, che si contorcono la mente pensando che le tasse sono emesse per equilibrare l'assistenzialismo; Non vi é nulla di più falso, ASSISTENZIALISMO significa democrazia significa civiltà, abbattere la rete assistenziale equivale tornare al Medio Evo.

Sardegna Democratica - Segnalazione articolo

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http://www.sardegnademocratica.it/articolo/23310/ordine-del-giorno-urgente-contro-le-centrali-nucleari.html

Sardegna unita sino al sacrificio estremo contro il nucleare......

Sardegna Democratica - Segnalazione articolo

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venerdì 26 marzo 2010

Energia dall'Atomo ad Oristano


Oristano

Preoccupazione maggiore per il sito di Oristano dove vi sono zone sotto protezione UNESCO.
Bisogna avere un occhio di riguardo su tutto il golfo di Oristano. Oltre ad essere luogo importante per l'incremento turistico, é anche luogo di oasi naturali  di importanza faunistica molto rilevante, vi sostano decine e decine di razze migratorie; Dune, siti archeologici, stagni e peschiere da dove si trae beneficio economico e alimentare per tutta l'isola e non solo.
La presenza di una centrale nucleare nella zone provocherebbe una regressione a catena della già travagliata economia penalizzata dalle continue catastrofiche scelte politiche, in particolare negli ultimi decenni; basta vedere la densità di emigrazione persistente ancora in tutta la provincia, per farsi un'idea.
Sapiamo tutti che per il raffreddamento dei reattori di una centrale nucleare c'é bisogno di un'enorme quantità di acqua, da dove la prendono!? "Dalle peschiere sicuramente no?"
Ce domandarsi già da adesso chi mangerebbe più i prodotti ittici e chi più li compra? La zona vanta la migliore qualità nella produzione della pregiata Bottarga di Muggine. Poi c'é da segnalare la fertile pianura circostante sino alla valle del Tirso, da dove si ricava sostegno alimentare ed economico per l'intera provincia. Sarebbe la fine, un danno incalcolabile per l'economia locale.
La Sardegna chiaramente dice no all'atomo, ma forse non basta, ci vuole anche in sostegno di altri movimenti per cui non mi dispiacerebbe avere quello di Greenpeace. Con la presenza di Greenpeace nel territorio, con degli interventi mirati a dare visibilità, sicuramente la contrarietà dei Sardi al 
nucleare verrebbe amplificata e quindi più efficace. 
Salvatore Zuddas

martedì 23 marzo 2010

Dal blog Micro Mega un Post di Angelo D'orsi


Quel che Marx ci dice del Caimano

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Leggo i giornali, ascolto la radio, sbircio, tra una cosa e l’altra, qualche frammento video sulla rete, evitando sistematicamente la tv, per non sentirmi peggio di quanto non mi senta. Ovunque imperversa lui, il Silvio Magno, come l’ha chiamato qualcuno. Il neoduce. Il cavaliere con macchia e, direi, sempre più, con paura. Più ha paura, più si agita; più teme di essere disarcionato, magari dalla classica congiura di palazzo, e più mostra i denti, e arma i pretoriani; eppure qualcuno dovrebbe spiegargli che proprio tra i pretoriani si sono sovente annidati i tirannicidi; e che per ogni Cesare, v’è un Bruto in agguato. Ma no, lui non arretra. “Lui è un combattente”, dicono i suoi fedelissimi. “Lo hanno dato per spacciato decine di volte e lui si è sempre rialzato e ha piegato gli avversari”: quelli esterni e quelli interni, persino oggi forse più pericolosi. E ancora: più paventa la fine biologica, e più si copre di belletto; più è senza argomenti, e più alza la voce; più è disperato, e più allarga la forbice del suo falso sorriso, che diventa sempre più un ghigno inquietante.

Lui, ossia il Signor Denaro. Se c’è una fisicizzazione del Dio Denaro, essa si incarna per l’appunto in Silvio Berlusconi. Il denaro. Ieri, leggevo a lezione (tengo un corso su Marx politico, quest’anno), brani dai Manoscritti economico-filosofici del 1844, un testo di eccezionale densità teorica, ma anche di rara bellezza. Si tratta del Marx definito “umanista”, il Marx che propone un affascinante “comunismo critico”, e che si intrattiene, in poche pagine di sconvolgente capacità evocativa, sugli aspetti essenziali della società capitalistica. E mentre le leggevo agli studenti in aula, commentandole, mentre da un lato eravamo tutti suggestionati dalla forza di quelle analisi, e dalla pienezza di quel pensiero, dall’altro, inevitabilmente sorridendo, abbiamo visto in controluce qualcosa e qualcuno che è il nostro schifoso presente.

Che scriveva dunque un Karl Marx ventiseienne? Coglieva nel denaro e nella proprietà privata gli elementi corruttori della società capitalistica, i suoi peccati originali, le sue malattie organiche, alla lunga mortali. La proprietà privata “ci ha reso così ottusi ed unilaterali che un oggetto è considerato nostro soltanto quando lo abbiamo, e quindi quando esso esiste per noi come capitale o è da noi immediatamente posseduto, mangiato, bevuto, portato sul nostro corpo, abitato, ecc., in breve quando viene da noi usato”. Basterebbe già questa folgorante proposizione a darci un’idea di come si ponesse quel giovane davanti alla realtà della sua epoca, che, a ben vedere, per tanti aspetti, certo per questi, non è diversa dalla nostra.

Veniamo al denaro. Nella società capitalistica esso fa e può tutto: può anche l’impossibile, può rovesciare i naturali rapporti tra le cose. Esso trasmette il suo potere dirompente a chi lo possiede, quasi in un processo di osmosi, in una perenne metonimia. “Quanto grande è il potere del denaro, tanto grande è il mio potere”. Ciò che il denaro è, si trasfonde nel suo possessore. Il quale così pensa secondo Marx: “Ciò che io sono e posso, non è quindi affatto determinato dalla mia individualità. Io sono brutto, ma posso comprarmi la più bella tra le donne. E quindi io non sono brutto, perché l’effetto della bruttezza, la sua forza repulsiva, è annullata dal denaro. Io, considerato come individuo, sono storpio, ma il denaro mi procura ventiquattro gambe; quindi non sono storpio”. E, in un crescendo formidabile, ecco la presentazione di dinamiche e figure che allora come oggi, sono centrali, ben note, nel panorama in cui ci è dato vivere. “Io sono un uomo malvagio, disonesto, stupido; ma il denaro è onorato, e quindi anche il suo possessore. Il denaro è il bene supremo, e quindi il suo possessore è buono; il denaro inoltre mi toglie la pena di essere disonesto; e quindi si presume che io sia onesto. Io sono uno stupido, ma il denaro è la vera intelligenza di tutte le cose; e allora come potrebbe essere stupido chi la possiede?”. E Marx argomenta, aggiungendo, a noi che lo leggiamo oggi, sale sulle nostre ferite: “costui [lo stupido ricco] potrà sempre comprarsi le persone intelligenti, e chi ha potere sulle persone intelligenti non è più intelligente delle persone intelligenti?”.

Insomma, il denaro ha un potere miracoloso: trasforma ogni umana deficienza nel suo esatto contrario. Gli stupidi diventano intelligenti; i brutti, bellissimi; i malvagi, buoni; i disonesti, individui di specchiata onestà. Esso, il denaro, è dunque una potenza, ma una “potenza sovvertitrice”. Esso fa studiare il giovane che è ricco anche se non ha passione; consente di viaggiare al borghese che non ne ha bisogno o desiderio; consente al vile di diventare coraggioso “comprando” il coraggio…
Insomma, esso trasforma la rappresentazione in realtà e viceversa. Sovverte i valori, rovescia la realtà, aliena l’umanità; “confonde e inverte ogni cosa, è la universale confusione e inversione di tutte le cose, e quindi il mondo rovesciato, la confusione e l’inversione di tutte le qualità naturali ed umane”. E precisa ancora: “Il denaro muta la fedeltà in infedeltà, l’amore in odio, l’odio in amore, la virtù in vizio, il vizio in virtù, il servo in padrone, il padrone in servo, la stupidità in intelligenza, l’intelligenza in stupidità”.

Come non pensare al cavalier Berlusconi Silvio, e alla sua arroganza che ritiene di potere tutto comprare? Come non rivedere l’esercito di figuranti da lui assoldato, ossia comprato grazie al potere del denaro, nella magica piazza prestabilita da “un milione” di persone del 20 marzo a Roma? Come non rivedere come in un crudele piano-sequenza filmico i volti degli “avvocati del premier”, come vengono chiamati: da Previti a Pecorella, fino all’ormai mitico Ghedini, che pare uscito da una riedizione dell’altrettanto mitica pellicola cinematografica Frankestein junior? Come non pensare alle otto ville sarde? Alle dimore caraibiche? Agli appartamenti romani e milanesi? Ai casali toscani? Alla dimora-base di Arcore?

Come non avvertire in ogni gesto di quest’uomo la potenza devastatrice, la forza corrompitrice, il potere sovvertitore del denaro? E come non avvertire che questa potenza sta facendo il suo corso, e che in tanti anche senza bisogno di confessarlo, sentono che il denaro è la via più facile per ottenere la bellezza, l’intelligenza, l’onestà…? In fondo, il guasto maggiore del berlusconismo risiede in un dato; nel suo incarnare perfettamente l’essenza del capitalismo, e ora di un capitalismo particolarmente predatorio e cialtronesco.

Dietro la maschera grottesca dell’homme qui rit, si rivela oggi sempre più nitidamente il cupo ondeggiare del caimano, che apre le fauci, sbatte la grossa coda, minaccia, muggisce. Non a lui, che certo non segue i blog di Micromega, e temo non legga le nostre parole, ma ai suoi tanti “collaboratori”, mi permetto di ricordare che seguendo la teoria marxiana del rovesciamento del rovesciamento, anche il potere sovvertitore del denaro può essere sovvertito e ribaltato. E che si può pensare, e magari realizzare, un mondo in cui si presupponga il rapporto dell’uomo con l’uomo, e con il resto dell’umanità, e la natura; un mondo in cui, cito ancora Marx, si potrà “scambiare amore soltanto con amore, fiducia solo con fiducia”. E così via. Un mondo nel quale essere se stessi, e non quello che il denaro ci consente di essere, camuffando, rovesciando, mistificando la verità effettuale delle cose.

In quel mondo, Gasparri forse troverebbe un ruolo come usciere delle Poste; Capezzone, garzone del barbiere; Bondi, apriporta di albergo; Cicchitto, guardiamacchine (ma con qualcuno che lo controlli; io l’auto, a uno così, non gliela lascerei); Maroni e Calderoli, lavavetri; La Russa, guardiano di notte (disarmato). Ora, nel mondo rovesciato dalla potenza sovvertitrice del denaro, sono esponenti “autorevoli” del ceto politico governativo. Il loro padrone, capo del governo; uomo che semina odia e parla d’amore; che blatera di riforme, ma pensa a controriforme; che teorizza la modernizzazione del Paese, ma pensa ai suoi affari privati… E così via. Sì. Il denaro sovverte l’ordine naturale delle cose, mistifica la realtà, rovescia i valori. Marx ha assolutamente ragione.

Angelo d’Orsi

sabato 20 marzo 2010

Quale speranza per i giovani

Se da una parte si vede un barlume di speranza dall'altra il buio é totale, e quando ci si rende conto che a pagarne le conseguenze siano i giovani e le nuove generazioni  lo sconforto sale.



"Azzerati anni di tutele dei lavoratori"

Sendung vom 16. März 2010
Streik in Italien am 12.03.2010; Rechte: dpaBild vergrößern
I rischi per i lavoratori al centro dell'ultimo sciopero Cgil
Approvata al Senato, è stata già denominata legge anti-articolo 18. Crescono le perplessità sull'incostituzionalità del provvedimento sul lavoro. E la Cgil promette battaglia.
Il testo del disegno di legge sul lavoro è stato approvato dal Senato la scorsa settimana. Ora mancherebbe solo la firma del presidente Giorgio Napolitano che per il momento ha espresso forti dubbi e rimandato la decisione, affidandosi alle valutazioni di un gruppo di giuslavoristi. Molte le perplessità nate attorno al ddl Lavoro, che aggirerebbe l'articolo 18 (il quale affida a un giudice la tutela del lavoratore in caso di licenziamento senza giusta causa) introducendo di fatto un arbitrato che nei suoi giudizi non deve attenersi ai contratti nazionali di lavoro. Fulvio Fammoni, segretario della Cgil, esperto in materia di lavoro, ribadisce la posizione del suo sindacato: "è un provvedimento incostituzionale che azzera anni di tutele del lavoro italiano". I più colpiti dai rischi della nuova legge sarebbero i migranti e i giovani lavoratori.


L'individualità fa ancora la differenza: Buon auspicio per il futuro


Germania

Imprese italiane e tedesche: un matrimonio possibile?

Sendung vom 19. März 2010
Rosenthal Inschrift; Rechte: dpaBild vergrößern
Il rinomato marchio Rosenthal
Manager italiani e tedeschi si confrontano su pregiudizi e vantaggi della collaborazione economica tra i rispettivi Paesi.
Italiani approssimativi e caotici e tedeschi precisi e super organizzati, come può funzionare la loro collaborazione in base a questi presupposti, ma soprattutto, è veramente così? Di questi e altro si è parlato ieri sera in un incontro organizzato a Düsseldorf dall'associazione economica italo tedesca Mercurio. L'occasione è stata offerta dall'acquisizione, ormai consolidata della Rosenthal, tradizionale azienda tedesca di ceramiche, da parte dell'azienda italiana Sambonet, specializzata in posate d'acciaio. Un'acquisizione che sta dimostrando come, al di là dei pregiudizi, italiani e tedeschi possano essere complementari quando si tratta di gestire un'azienda.


giovedì 18 marzo 2010

La cementificazione delle coste sarde si potrebbe arginare restaurando e rivalorizzando i centri storici dei paesi e delle cittá

Con l'AUGURIO CHE NON SIA SOLO UNA MOSSA ELETTORALE, quindi Considerano la svolta della Regione Sardegna per quanto riguardano i progetti mirati alla produzione di energia pulita e rinnovabile, della quale lo stesso presidente Ugo Cappellacci annuncia la nascita di una società (Sardegna Energie) che si occupa direttamente delle necessità energetiche dell'isola, quindi bocciando e mandando a casa tutti i progetti off-shore.
In base a ció ho pensato che con lo stesso criterio possiamo risolvere, o almeno arginare in parte, l'invasione del cemento lungo le coste Sarde.
Tempo fa passando in un tratto della costa orientale sono rimasto scioccato: irriconoscibile, nel giro di 15 anni é sparito il paesaggio selvaggio che avevo sempre conosciuto e ammirato, sughereti, ginepri, querce, lentischi, mirto e tante altre piante che caratterizzavano quei luoghi non esistono piú; intere colline e promontori da cui dominavano da millenni massicci spuntoni di granito che cambiavano colore a ogni alterazione temporale non esistevano piú. Un disastro pensai sbalordito. Qualche masso gigantesco di granito lo si può adesso ammirare sotto forma di cartello stradale per indicare una zona, o qualche piú o meno illustre mega villa, quasi come uno sberleffo, considerando anche che ai sardi poco viene in tasca da quelle costruzioni che cambiano il panorama sporgendosi oltre cornice lungo le nostre coste, da un'arenile all'altro.

Sapiamo tutti che abbiamo un'altro grosso problema che merita osservazione e voglia di affrontarlo per porvi rimedio. Perché non creare una società IMMOBILIARE per ristrutturare le abitazione abbandonate in tutti i centri della Sardegna. Il progetto é ambizioso ma non irrealizzabile.
In Sardegna l'abbandono dei centri storici é un fenomeno sempre piú in espansione e preoccupante, vuoi in parte per via che la gente é costretta ancora ad emigrare per motivi di lavoro, e quella che resta con le giovani generazioni, tendono a costruire le nuove abitazioni fuori dai centri abitati, allargando quindi le periferie; di conseguenza nel giro di tre generazioni nelle cittadine e nei paesi della Sardegna non si contano quasi piú le abitazioni abbandonate e in rovina, senza che nessuno abbia la possibilità di occuparsene.
A mio avviso é un problema in continua espansione che non puó risolvere il singolo proprietario privato. Necessita invece un intervento delle Regione (dove per altro esistono giá degli incentivi per la valorizzazione dei centri storici in Sardegna per cui senza che si abbracci anche le strutture private abbandonate rimarranno incentivazioni, in quanche modo, sterili) che coinvolga i comuni nella creazione di una società per rivalorizzare i centri nelle cittá e nei paesi della Sardegna.
In fine con una giusta rete di agenzie immobiliare si puó ricavare reddito, sia a livello turistico che privato.

mercoledì 17 marzo 2010

barole20 ti ha inviato il video "THE Italian Nuclear Scandal"

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YouTubebarole20 ha condiviso con te una di video su YouTube:
The SOGIN, "società di gestione impianti nucleari", became owner since 1999 of the Garigliano Nuclear Power Plant. But this plant is stopped since 1978 for a damage.

In 1982 ANSA, the italian press agency, documented when the plant was not reopened because it cost too much to put at norm with the anti-seismic rules. Normatives were totally ignored, incredibly, when the nuclear power plant was built.

Sogin also says that they "care for the trasparency"... and they "don't know anything" about the accident that caused shut down in 1978. But however, in its official web site, SOGIN says, generically, that the plant was stopped in 1978 because "manutention". This nuclear power plant is 50 years old and it is "evident"...

Now it is shut down but it created many troubles, problems, in the last years also as "inactive" plant.

Malformations in the animals and children. Lethal malformations often.... Altro
© 2010 YouTube, LLC
901 Cherry Ave, San Bruno, CA 94066
Traduzione: Inglese-Italiano
Lo scandalo nucleare italianoLa SOGIN, "Società di Gestione Impianti Nucleari", è diventata proprietaria dal 1999 del Garigliano Nuclear Power Plant. Ma questa pianta viene interrotto dal 1978 per un danno.
Nel 1982 l'agenzia ANSA, l'agenzia di stampa italiana, documentato, quando l'impianto non è stato riaperto perché costava troppo per mettere a norma con le regole anti-sismiche. Normative sono state totalmente ignorate, incredibilmente, quando la centrale nucleare è stata costruita.
Sogin ha detto anche che "la cura per la Trasparenza" ... e "non so nulla" per l'incidente che ha causato in arresto nel 1978. Ma comunque, nel suo sito web ufficiale, SOGIN, dice, genericamente, che l'impianto è stato arrestato nel 1978 perché "manutention". Questa centrale nucleare è di 50 anni ed è "evidente" ...
Ora è chiuso, ma ha creato molti problemi, problemi, negli ultimi anni anche come "inattiva" delle piante.
Malformazioni negli animali e bambini. Malformazioni Lethal spesso .... Altro© 2010 YouTube, LLC901 Cherry Ave, San Bruno, CA 94066


lunedì 15 marzo 2010

La Regione Sardegna: I parchi eolici li fará la Regione, divieto assoluto alle societá off-shore

http://www.regione.sardegna.it/j/v/25?s=136066&v=2&c=125&t=1


RI, 12 MARZO 2010 - La Regione ribadisce il suo no agli impianti eolici off-shore ("abbiamo già incaricato l'Ufficio legale di notificare alla Capitaneria di porto la nostra netta opposizione al rilascio di qualsiasi autorizzazione") mentre i parchi eolici tradizionali - fatti salvi i diritti acquisiti e quelli per cui si sono già concluse le procedure - saranno da ora in poi realizzati e gestiti direttamente dalla Regione attraverso un'apposita Agenzia. L’ha annunciato il presidente della Giunta, Ugo Cappellacci, illustrando in una conferenza stampa i contenuti di tre delibere approvate oggi dall’esecutivo regionale. Per il governatore, il blocco dello sviluppo dei parchi eolici nell’isola ("la cui realizzazione è fortemente impattante sul piano ambientale e paesaggistico") non riguarderà solo gli impianti per l’autoproduzione e l’autoconsumo, come nel caso di Portovesme.

"La Sardegna guarda con grande attenzione allo sviluppo dell’energia dalle fonti rinnovabili - ha spiegato il presidente - e, proprio per questo, abbiamo deciso che, d'ora in poi, la Regione gestirà direttamente, in proprio, la realizzazione dei parchi eolici, con la costituzione della società Sardegna Energia che si occuperà non solo di impianti per la produzione dell’energia dal vento, ma anche di tutte le energie rinnovabili".

Riguardo, invece, il progetto di un parco eolico nel Golfo di Cagliari, la Giunta ha previsto che gli uffici legali della Regione notifichino immediatamente, alle Capitanerie di porto interessate, una diffida con cui si manifesta il "dissenso radicale della Sardegna alla realizzazione di simili iniziative", in conformità anche a quanto previsto dalla legge regionale 4 del 2009 (Piano casa) e dalle norme del Piano Paesaggistico.

venerdì 12 marzo 2010

Italiani sveglia e su la testa


Stampa estera: Berlusconi sta veramente usurpando l'Italia ed é vicinissimo al colpo di grazia. Complice una parte della classe dirigente corrotta e collusa con le mafie, e un'elettorato composto da una parte appartenenti alle grandi e medie imprese che a sua volta ricattano il sistema "sano dello stato" e favorire esclusivamente i loro interessi.
L'Argentina non é lontana; Italia sveglia prima che sia troppo tardi....

lunedì 8 marzo 2010

Amianto che fare?


AMIANTO COSA FARE?
L'amianto é un minerale che se viene ingerito causa nel tempo variegate patologie mortali. Quindi considerato l'uso che se ne é fatto nel secolo passato c'é da essere preoccupati e mettere in atto le dovute cautele. 

Si sa da quasi settanta anni che l'amianto può essere fatale per chi ne viene a contato ingerendone le sue sottilissime fibre; lo si sa tramite uno studio pionieristico tedesco già all'inizio dell'altro secolo. La prima volta ne diedero notizia nel 1945, appena finita la seconda guerra mondiale. Ma nonostante la serietà dello studio sia a livello di ricerca industriale che a livello medico, é un materiale che é stato usato e diffuso in modo capillare in un'infinitá di attività per la produzione industriale. Esso viene usato il più per le sue qualità ignifughe resistenza al calore, viene mischiato con con materiali plastici, per rivestimenti isolanti e altro. Viene mischiato a materiali ferrosi, acciaio, alluminio, piombo e altro per costruire tubature e mezzi di locomozione (Auto, Treni, Aerei e altro). L'amianto inoltre viene usato con altre fibre per produrre tessuti di vario tipo. Per finire viene mischiato al cemento per produrre materiali edili, di cui la famosa e giustamente incriminata "Eternit". 
Insomma nonostante la pericolosità  di questo minerale e con tanti morti che ne danno prova, L'industria moderna ne ha fatto uso SFRENATO in una miriade di attività. 
Il Italia lo si sa in maniera ufficiale già dagli anni settanta che le polveri o fibre d'amianto disperse nell'aria e ingerite fanno venire il cancro, eppure l'industria continua produrre materiali dove all'interno vengono imprigionate le fibre mortali dell'amianto.
Gli interessi sono molteplici, quindi in mancanza di adeguati controlli e il costo accessibile, si favorisce ancora oggi la sua diffusione.  Forse pochi lo sanno ma l'amianto potrebbe essere nascosto, con tanto di garanzia e timbro ministeriale del mercato comune Europeo, nel giocatolo comprato a basso prezzo in un qualsiasi negozio; il peluche o la bambolina che il vostro bambino sta mordicchiando proprio in questo momento d'avanti ai vostri occhi potrebbe essere fatale per la sua salute.
Noi invece a Bonarcado abbiamo le paranoie solo per l'Eternit sparso un po dappertutto sui tetti del paese, non dico che sia sbagliato, ma fare degli allarmismi per un materiale pericoloso "imprigionato" nel cemento non  mi pare il caso. Bisognerebbe invece usare le dovute cautele quando qualcuno decida di smantellarlo per smaltirlo.
 Essendo materiale vecchio, quindi piú friabile favorirebbe meglio la dispersione nell'aria della sua mortale polvere. Ma finché l'Eternit rimane immobile sui tetti non può nuocere a nessuno, e questo e un dato di fatto, altrimenti Bonarcado sarebbe un paese fantasma da un bel pezzo.
Io poi posso dire di averne maneggiato a quintali quando ancora ero ragazzo, non so se mi posso considerare fortunato se sono ancora qui a parlarne.

Mi spiace contraddire chi criminalizza totalmente l'amianto, e ignora altrettanto totalmente altre sostanze e materiali pericolosi per la salute umana, a cui ogni giorno veniamo a contato.

Per fare solo un'esempio, Fossi in voi mi preoccuperei molto di più per le padelle anti aderenti che possedete in cucina e che usate giornalmente per preparare delle deliziose e succulente ricette.
Se ne avete una e L'avete lavata e trattata male, Cioè lavata con una spugna ruvida che toglie anche il rivestimento interno siete fortunati, diversamente, segnica che entro un'anno il rivestimento ve lo mangerete o ve lo  siete già mangiato, quindi siete o sarete a rischio  in futuro vi venga diagnosticata una patologia cancerosa. Se ci avete cucinato delle belle bistecche in cui richiede l'accumulo di maggiore temperatura (Superando i 200Gradi il Teflon, Cosí si chiama la miscela che compone il rivestimento interno delle padelle antiaderenti, Si scioglie mischiandosi al cibo) raddoppiando i rischi e favorendo lo sprigionamento di altre sostanze tossiche.
Altro che Eternit ragazzi, che comunque rimane una problematica da affrontare e risolvere.
Siamo circondati da materiali e sostanze dannose che a volte ignoriamo o trattiamo con leggerezza; per cui bisogna vigilare sempre, informare e informarsi é diventato un diritto e un dovere, e questo chi di dovere lo deve sapere per porgere rimedio in tempi sempre utili.


A tutte le donne del mondo


Un messaggio alle donne

In Italia la condizione delle donne é ancora molto indietro rispetto gli altri paesi Europei, anche se dei passi importanti sono stati fatti. 
A questo punto direi, anzi azzarderei nel dare un consiglio e direi alle donne di fermarsi un po a riflettere, con uno sguardo ai paesi dove ormai la donna domina su tutti i campi. Ad esempio guardiamo le donne Tedesche: sono Più brave degli uomini in tutto: studiano di più e apprendono di più, di conseguenza hanno acquisito capacità che le ha portate ad occupare posizioni importanti e dominare a tutto campo. Forse per un desiderio di eguaglianza e pari opportunità, e in parte anche per placcare il femminismo estremo (fortunatamente sempre in minoranza) gli uomini in questo processo hanno aiutato in modo marcato le donne migliorando le loro condizioni e favorire la loro emancipazione. Negli anni passati la maggior parte degli uomini hanno condiviso e appoggiato la causa femminile hanno trascurato totalmente il loro ruolo, la loro posizione, non hanno pensato che le finalità dovevano mantenere un certo 
equilibrio, curando entrambi ruoli; tant'è che adesso ci si trova a un bivio: da una parte le donne che troneggiano per le conquiste fatte, ma molto inquiete per il tenore di vita sempre più spesso insostenibileaccompagnata da mille difficoltà nel coniugare carriera a vita coniugale, figli e quindi famiglia. 
Qua
 in Germania il problema é sentito e serio, Tant'è che gli esperti cominciano a guardare la situazione per trovare delle soluzione, si pensa addirittura alle pari opportunità anche per gli uomini, e magari con dei compromessi in futuro si arriverà a un giusto equilibrio fra uomo e donna. Tutti ce lo auguriamo. 

lunedì 1 marzo 2010

Si ad energie alternative no al nucleare. firma con Greenpeace contro. 10 motivi per dire no al nucleare


Come cambierà la tua vita quando ti ritroverai una centrale nucleare sotto casa? Se non vuoi scoprirlo, chiedi ai candidati alle elezioni regionali del 28 e 29 marzo di dire NO al nucleare!
Con la legge 99/2009 il Governo sta provando a imporre la localizzazione delle centrali, schiacciando le competenze delle Regioni. Per questo, ben 13 Regioni hanno fatto ricorso alla Corte Costituzionale.Hai pensato a cosa succederà se il futuro Presidente della tua regione appoggerà il ritorno al nucleare?



10 motivi per essere antinucleare
1. Il nucleare è molto pericoloso
La tragedia di Cernobyl ha dimostrato la pericolosità di questa fonte di energia. Quell’incidente ha causato e
causerà ancora nel futuro centinaia di migliaia di vittime e ancora oggi a 23 anni di distanza le ricerche
scientifiche mostrano ancora impatti sia sulla flora che sulla fauna. Cresce l’evidenza di leucemie infantili
nelle aree vicino alle centrali nucleari.
2. Il nucleare è la fonte di energia più sporca
Le centrali nucleari generano scorie radioattive. Le scorie a vita media rimangono radioattive da 200 a 300
anni, le scorie a vita lunga anche miliardi di anni e non esiste ancora un sistema per la gestione in sicurezza
delle scorie nel lungo periodo.
3. Il nucleare è la fonte di energia che genera meno occupazione
Gli obiettivi europei per le fonti rinnovabili e l'efficienza energetica al 2020 valgono il triplo del piano nucleare
di Enel in termini energetici e creerebbero almeno 200 mila nuovi posti di lavoro "verdi" e dunque 10-15 volte
l’occupazione indotta dal nucleare.
4. Il nucleare è troppo costoso
Secondo le analisi di primarie società finanziarie, il costo dell’elettricità nucleare da nuovi impianti sarà di
65-70 euro/MWh quasi il doppio della cifra presentata da Enel e governo (40 euro/MWh). Se poi teniamo
conto dello smaltimento delle scorie e dello smantellamento e bonifica degli impianti nucleari, i costi per noi e
le future generazioni saranno ancora più elevati.
5. Il nucleare non è necessario
Entro il 2020 le fonti rinnovabili, insieme a misure di efficienza energetica, sono in grado di produrre quasi
150 miliardi di kilowattora, circa tre volte l'obiettivo di Enel sul nucleare, tagliando drasticamente le emissioni
di CO2.
6. Il nucleare è una falsa soluzione per il clima
Il nucleare è una scelta inutile ai fini climatici, visto che le centrali saranno pronte certamente dopo il 2020 e
invece bisogna ridurre oggi le emissioni di gas serra. Investire sul nucleare sottrae risorse alle fonti davvero
pulite, efficienza energetica e rinnovabili.
7. Il nucleare non genera indipendenza energetica
Se il nucleare dovesse tornare in Italia, continueremo a importare petrolio per i trasporti e diventeremo
dipendenti dall’estero per l’Uranio e per la tecnologia, visto che il nuovo reattore EPR è un brevetto francese.
E, comunque, la Francia leader del nucleare ha consumi procapite di petrolio superiori a quelli italiani.
8. Il nucleare è una risorsa limitata
L'Uranio è una risorsa molto limitata destinata a esaurirsi in poche decine di anni. Nel caso venissero costruiti
nuove centrali, l'esaurimento delle risorse di Uranio si accelererebbe.
9. Il nucleare non ha il sostegno dei cittadini
Gli italiani hanno detto NO al nucleare con un'importante scelta referendaria. Oggi i sondaggi di opinione
rivelano che la maggior parte dei cittadini non vuole una centrale nucleare nella propria Regione.
10. Il nucleare: più è lontano e minori sono i rischi
Alcuni sostengono che il rischio nucleare c’è già, essendo l’Italia circondata da reattori. È una affermazione
scorretta: anche se non è mai nullo, il rischio per le conseguenze di un incidente diminuisce maggiore è la
distanza dalla centrale. Le Alpi, come si è visto nel caso di Cernobyl, sono una parziale barriera naturale per
l’Italia.
www.nuclearlifestyle.

domenica 21 febbraio 2010

Un po fra il serio e il faceto, ma mai dire non si puó


MAI DIRE MAI O NON SI PUÒ
Di questi tempi mai dire mai o non si può mi riferisco a Bellumudas, Pittanu, a Grigula e altri che a suo tempo hanno espresso parere in merito alla mia presenza nel forum Bonarcado.net; sia pubblicamente che in privato, discutendo sulla mia lunga assenza da Bonarcado e sulla mia presunta capacità di esprimere opinioni personali sul paese dei miracoli
Le opinioni si dividono in favorevoli e in contrari, ogni uno con le proprie attenuanti vuole accaparrarsi la ragione, ogni uno sbroglia la sua matassa come meglio crede, insomma.
Peró a me pare giusto che da persona direttamente interessata dica come stanno le cose secondo il mio punto di vista in modo un po leggero e scherzoso
Certo é tanto che non metto piede a Bonarcado. Forse in tempi anche non troppo remoti non sarei stato in grado di partecipare alla vita sociale, vuoi per svariati motivi e per non avere a disposizione il mezzo indispensabile.
Oggi possiamo contare sulla tecnologia che ci permettono di partecipare agli sviluppi e alle vicende di vita quotidiana anche su lunghe distanze.

 Malgrado il mare, lo stivale e la Swizzera nel mezzo, posso, grazie ad Internet, nel giro di pochi secondi, sapere l'accurata e falsata biografia di qualche malcapitato e sfigato nelle novelle di MRP raccontate di porta in porta "In bighinau e josso" Inoltre posso contare su una certa quantità di contati: amici, altri conoscenti, gente che prima non conoscevo e persino qualche allampazzato fans.Insomma mi arriva un po di tutto: richieste, consigli, notizie importanti e altre meno. Devo dire con una certa meraviglia, se vogliamo, ma mai un'insulto o cos'altro di negativo nei miei confronti. Questo mi appaga anche sulla naturale "ingratitudine" nel fare qualche sporadico complimento in pubblico dei bonarcadesi.
Molte E-mail da Bonarcado dunque, ma mai una volta un pacco vero, con dentro "unu lobu de sartitza, unu cantu e randuledda cun duos chilos de pabassinos e unu pillottu de casu" un'etto di mortadella, duas moddighinas e unu paccheto de nazionales senza filtru. Mi sa che sto andando fuori tema!
Per tornare al discorso iniziale e sempre grazie ad Internet possiamo dialogare della realtà che ci circonda anche a migliaia di chilometri di distanza. Manco a dirlo poi, chi naviga in Internet queste cose le sa. Come ben sapete con le mappe satellitari possiamo scrutare gli angoli, anche i piú remoti, del pianeta.
Io é da un po che con Google Earth mi faccio delle capatine a Bonarcado. 

I trasbordi che effetuavano il comandante Kirk, mr. Scott e il Dottor Phlox dalla nave spaziale Enter Prise, nella serie Star Drek mi fanno un baffo, io ci metto meno di un secondo che mi trovo a sorvolare i cieli del paese dei miracoli. Volendo togliermi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di qualcuno, peno poco ad aprire il finestrino, abbassarmi i calzoni, prendere giusta posizione e aspettare che passa il destinatario dei miei sassolini; "chissae ite d'ada parrere":
Poi giro per le vie del centro saltando da una via all'altra o di casa in casa , come Superman e mi accorgo che in effetti, all'infuori delle periferie con qualche casa e qualche strada in piú, il centro storico é uguale,quello di sempre, devo dire anzi, a tratti in avanzato stato di degrado, piú muri e facciate scalcinate etc. etc.Continuo i miei viaggi sempre con curiosità Zoomando (COL MAUS) con la mia Super vista rilevo che poche sono le auto parcheggiate qua e la e per le strade non si vede anima viva, un po desolante direi. Non per dire ma provate a navigate anche voi con Google Earth e vi accorgete subito che in altri centri abitati le vie pullulano di vitalità.


L'altra Mattina verso le sette e mezza, dopo essermi preparato 10 domandine facili facili, monto su Enter Prise e con un guizzo del maus (in qualche secondo) ero in piazza del comune, L'aria era gelida e io avevo in dosso solo una magliattina estiva. Mi sono detto ormai sono qui e l'aspetto, prima o poi dovrà pur passare per entrare in comune. Chiudo lo spiffero della finestra per alzare la temperatura. Nell'attesa, mi son detto , faccio un giretto nei dintorni e mi accorgo subito che anche in zona "Cocco Ortu" la panoramica paesaggistica urbana non era cambiata mica poi tanto dal tempo che io partii. Per quanto mi possa ricordare ho riscontrato veramente poche differenze da allora. Qualche casa in piú, qualche strada, e solo qualche lampione qua e la in piú, e molti cavi sospesi a mezz'aria in modo confuso e disordinato. ho notato inoltre in qualche zona possiamo vantare dei residui, se così si può dire, di qualche metro "de muru de tanca, a secco" non so se fa parte integrante del patrimonio archeologico, ma a me mi pare che rispecchia solo la nostra lentezza nello sviluppo e nell'adeguamento ai tempi. Spero di sbagliarmi.Peró devo dire che tutto l'insieme mi prendeva e suscitava in me un certo fascino. anche se pensando alla realtà mi si rattristava il cuore
.Intanto col maus torno a velocità quasi Supersonica davanti alla porta d'entrata del comune, tiro fuori dalla tasca un foglio con scritte le dieci domandine facili facili, lo tengo nella mano sinistra e aspetto. A differenze del centro storico sul Corso Italia molte sono le auto parcheggiate, specialmente in zona Bar. Gente sulla strada, anche qui nisba, manco un cinghiale, tutti abbattuti ormai. Per non parlare di pui, dell'uomo che usa Rexona, che non deve chiedere mai, che non accetta lezioni da chi é stato trombato due volte e nonostante la sua posizione non deve dare tornaconto a nessuno, quindi di conseguenza, possiamo dire che da quasi un'anno sul forum bonarcado.net é diventato già un lontano ricordo, se non un fantasma, nonostante sia ancora titolato in carica e primo cittadino di tutti i Bonarcadesi.


Forse quella mattina qualcuno gli riferì della mia presenza, detto fatto che marinò il palazzo per l'intera mattinata ( si diceva cosi no; quando si faceva vela a scuola?)
Io intanto alle tredici e trenta con un'altro guizzo del maus in un baleno ero nuovamente col corpo e con la mento nel mio piccolo laboratorio.


Oh!! Peró, che fa sempre cosí o e solo un comportamento derivato dall'ultima batosta presa quando si candidò alle ultime elezioni Regionali??

Meditate amici qualche cosa la si può dire sempre, mai dire non si puó mai
Io spero che il Dottore non si arrabbi in fondo in fondo io scherzo.

-disegno realizzato da Barole-

Un futuro anziano

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Un futuro anziano
di Matteo Bellinzas
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